Godere - racconto molto poco serio

di
genere
comici

Premessa: metto lo scritto in comici, perchè proprio non saprei che genere potrebbe essere

Una piccola serie di gomitate leggere mi raggiunge al fianco, naturalmente quello più vicino a te.
“ Mmmm ” mugulo nel dormiveglia, mugolio che nella mia testa si traduce in: “che cavolo vuole ANCORA questo qui?”. I colpi non smettono e con un sospirone rassegnato mi metto sul fianco sinistro, ti osservo – per quanto, orba come sono, possa guardarti senza occhiali – e mi metto a giocare con i peli del tuo petto.
“ Senti ”, mi dici serio serio “secondo te noi godiamo?”
La domanda mi coglie impreparata, tanto che poggio il gomito sul letto e mi tiro su parzialmente.
“ E' una domanda trucco? ” chiedo, cercando di richiamare la tua attenzione sulle varie macchie biancastre che decorano il mio corpo. Eh sì, perché fino a poco prima stavamo... beh credo possiate intuire cosa stessimo facendo. Poi appena l'adrenalina ci ha salutati per andare chissà dove, spero ad abitare qualcun altro, siamo entrambi crollati, addormentati come bambini felici e stravolti.
“ No no sono serio. Hai presente la sciroccata che dà vita ai nostri personaggi? ”
“ Vagamente, in fondo neppure la conosco. E' carina? ”
“ Non ha importanza quello ora. Un tizio ha commentato un suo brano dicendo che < quei due se la godono > e allora mi domandavo... “
“ Spiegami: mi hai svegliato non perché avevi idee malsane, ma perché un tizio... ”
“ Eh sì, perché godere va bene, ma in quale senso? Per esempio come: 1. intr. (aus. avere) a. Provare il sentimento di intima soddisfazione che viene dal possesso o dalla contemplazione di un bene spirituale o materiale e dalla coscienza di tale possesso*? Oppure come: Con uso assol., trascorrere il tempo tra i piaceri e le comodità della vita, con l’animo libero da serie preoccupazioni e da gravi turbamenti*? Oppure... ”

“ Gaiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa67 fa qualcosa che questo continua con tutta la Treccani, come il matto di De Andre'! ”

Come non cogliere il grido di dolore della protagonista disperata?

La mano rimasta ancorata ai peli, si tira di scatto indietro, portandoli con se'. Nel momento di smarrimento che segue, lui perde il filo del discorso e io ne approfitto per chiudergli la bocca con la mia. Un lungo, lento, appassionato bacio.
“ Sai ” gli dico una volta compreso che non riprenderà l'elenco del dizionario “ quella là non ha ancora parlato della doccia: che dici? Andiamo a dargliene motivo? ”
Non rispondi, ma mi trascini fuori da letto prendendomi la mano.
“ Lo sai che mi pagherai i peli strappati vero? ” sibili aprendo l'acqua.
Annuisco, falsamente preoccupata e chiudo le portine di vetro.
“ Ma così non vedranno niente e quella non può scrivere nulla di erotico! ” ti lamenti.
“ Problema loro: ma vedrai che quella si inventerà qualcosa ” Inizio ad insaponarti, poi il vapore annebbia la piccola alcova, sottraendoci totalmente alla vista, anche a quella di Gaia67.

Io sono quasi certa che la protagonista mi abbia fatto la linguaccia, ma per ora la lascerò in pace.

* definizioni dal vocabolario Treccani
di
scritto il
2018-03-02
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