La donna dei miei sogni
di
ringhio76
genere
etero
qualche settimana fa ero in giro con una mi amica lesbica dichiarata perché mi doveva raccontare le sue ultime novità non solo amorose quando in lontananza vedo una figura una volta a me famigliare, si tratta di un'amica di mia madre che ho sempre considerato la donna dei miei sogni.
questa donna era spesso a casa mia quando ero bambino prima e adolescente poi e la mia famiglia ha frequentato lei e il marito per qualche anno anche quando ero più grande anche se io non sempre ero presento. quando ero ragazzino spesso ero in imbarazzo perché mi diventava duro solo guardandola senza che lei mi provocasse in nessun modo e la mia prima sega l'ho fatta pensando a lei. ho anche sognato e sperato che fosse lei a sverginarmi ma purtroppo non è stato così. la differenza di età tra lei e me non è eccessiva, ha solo tredici anni più me e ... devo dire che ancora adesso che ha cinquant'anni è una bella donna: un metro e sessanta, occhi azzurri, capelli castani leggermente mossi lunghi fino alle spalle, una terza di seno abbondante e un sedere che pare essere ancora abbastanza stagno.
racconto le mie fantasie su di lei alla mia amica quando si avvicina e mi saluta un bacio sulla guancia e un abbraccio ... mi diventa duro e spero che non se ne accorga.
parlottiamo un po', le presento Michela, e le confesso che da ragazzino ero innamorato di lei, non le dico che ancora oggi la penso spesso quando sono solo e ... beh avete capito.
ci lasciamo dopo pochi minuti dicendo che ci saremo sentiti in futuro e mentre si allontana le guardo il sedere.
"deve piacerti molto", mi dice Michela, "te lo ha fatto diventare duro in tempo zero!", mi prende in giro.
"credi se ne sia accorta?"
"mi sa di sì ... hai intenzione di chiamarla?"
"non ho il numero"
"sei un coglione!", e insegue Manuela, così si chiama la donna che da sempre turba le mie notti, e una volta raggiuntala parla per qualche secondo con lei. torna da me e mi dice che ha lasciato il mio numero di telefono a Manuela dopo che le ha promesso che mi avrebbe chiamato e aggiunge che con le donne sono sempre un imbranato e che dovrei imparare qualcosa da lei.
verso sera mi arrivato un messaggio: è di Manuela. inizia così una corrispondenza nei giorni che va avanti fino a quando non troviamo l'accordo per un incontro che sarà la prossima domenica, possibilmente dalla mattina, perché marito e figlio saranno via.
mancano tre giorni, sono eccitato da far schifo, vorrei masturbarmi ma voglio arrivare da lei carico e pieno.
la domenica mi alzo, faccio una doccia e sono da lei all'orario stabilito.
entro nell'appartamento, Manuela indossa una tuta leggera che lascia poco all'immaginazione, è sempre in gran forma e anche stavolta ho un'erezione senza che lei faccia niente. se ne accorge e sorride.
"vuoi un caffè"
accetto e quando mette la caffettiera sul fuoco mi avvicino a lei da dietro, le metto le mani sui fianchi, premo il mio basso ventre contro il suo sedere in modo che possa sentire bene la mia eccitazione e mi muovo contro di lei come se volessi scoparla.
lei rimani immobile per qualche secondo poi prende la mia mano sinistra, se la porta al seno e lo massaggia, mentre la mano destra se la porta in mezzo alle gambe e inizia a masturbarsi con la mia mano. gira la testa e ci baciamo, poi si gira, si alza la felpa, non porta il reggiseno e mi spinge la testa verso i suoi capezzoli che inizio a baciare, a leccare, a ciucciare e a mordere come se da questo dipendesse la mia vita.
il caffè è pronto e ci interrompiamo giusto il tempo di berlo.
"sono tutta bagnata"
ho il cazzo che mi scoppia ancora imprigionato nei pantaloni e nei boxer ma cerco di resistere ancora un po'.
"leccami la figa".
la prendo, le tolgo i pantaloni della tuta e le mutandine, la stendo sul tavolo e inizio a leccarle la figa e il clitoride, inizio anche a masturbarla con un dito prima e con due dita poi.
geme di piacere e mi sbottono i pantaloni iniziando e massaggiarmi lentamente il cazzo.
"ora tocca a me fatti divertire un po'.", mi leva i vestiti e inizia a spompinarmi guardandomi negli occhi.
si stacca, prende il mio cazzo duro in mano e mi conduce in camera da letto dove mi fa stendere al centro, lei si mette tra le mie gambe e riprende il pompino giocando con le mie palle con una mano, poi si alza e decide che è ora di darsi da fare: si siede sul mio cazzo con dolcezza e inizia a scoparmi come se avesse a che fare con un ragazzino alla sua prima volta.
non capisco più niente e se ne accorge. si avvicina a me, mi prende la mani e le spinge contro il letto tenendole tra le sue, avvicina anche la bocca alla mia e mi bacia.
"Scopami", mi dice.
la stringo forte a me e ci giriamo in modo che lei sia sotto e inizio scoparla forte senza nessuna dolcezza spingendo il cazzo il più possibile dentro di lei. rallento il tempo della scopata quando mi accorgo di essere vicino all'orgasmo, dopo qualche giorno sono troppo pieno ed eccitato. lei si lamenta e allora riprendo senza risparmiarmi.
"sborro!", le grido in faccia e gli ultimi colpi corrispondono all'uscita dello sperma dal mio cazzo.
"lascialo dentro e continua a scoparmi"
eseguo fino a quando anche lei raggiunge l'orgasmo, mi prende il viso tra le mani e mi bacia.
mi rendo conto di essere stato veloce ma ...
mi stendo al suo fianco, si gira verso di me e mi accarezza il viso, poi la mano scende verso il petto e finisce sul cazzo che, al contatto con la sua pelle, ritorna duro quasi subito.
riprendiamo ma questa volta c'è meno fretta e più passione da parte di entrambi, così è più bello, speravo di poterle scopare anche il culo ma non ha voluto, aggiungendo che magari lo faremo più avanti a patto che continuo a soddisfarla come fatto oggi. non mi resta che sperare che ciò avvenga presto e che abbia intenzione di assecondarmi anche in altre fantasie che ho avuto su di lei nel corso degli anni.
questa donna era spesso a casa mia quando ero bambino prima e adolescente poi e la mia famiglia ha frequentato lei e il marito per qualche anno anche quando ero più grande anche se io non sempre ero presento. quando ero ragazzino spesso ero in imbarazzo perché mi diventava duro solo guardandola senza che lei mi provocasse in nessun modo e la mia prima sega l'ho fatta pensando a lei. ho anche sognato e sperato che fosse lei a sverginarmi ma purtroppo non è stato così. la differenza di età tra lei e me non è eccessiva, ha solo tredici anni più me e ... devo dire che ancora adesso che ha cinquant'anni è una bella donna: un metro e sessanta, occhi azzurri, capelli castani leggermente mossi lunghi fino alle spalle, una terza di seno abbondante e un sedere che pare essere ancora abbastanza stagno.
racconto le mie fantasie su di lei alla mia amica quando si avvicina e mi saluta un bacio sulla guancia e un abbraccio ... mi diventa duro e spero che non se ne accorga.
parlottiamo un po', le presento Michela, e le confesso che da ragazzino ero innamorato di lei, non le dico che ancora oggi la penso spesso quando sono solo e ... beh avete capito.
ci lasciamo dopo pochi minuti dicendo che ci saremo sentiti in futuro e mentre si allontana le guardo il sedere.
"deve piacerti molto", mi dice Michela, "te lo ha fatto diventare duro in tempo zero!", mi prende in giro.
"credi se ne sia accorta?"
"mi sa di sì ... hai intenzione di chiamarla?"
"non ho il numero"
"sei un coglione!", e insegue Manuela, così si chiama la donna che da sempre turba le mie notti, e una volta raggiuntala parla per qualche secondo con lei. torna da me e mi dice che ha lasciato il mio numero di telefono a Manuela dopo che le ha promesso che mi avrebbe chiamato e aggiunge che con le donne sono sempre un imbranato e che dovrei imparare qualcosa da lei.
verso sera mi arrivato un messaggio: è di Manuela. inizia così una corrispondenza nei giorni che va avanti fino a quando non troviamo l'accordo per un incontro che sarà la prossima domenica, possibilmente dalla mattina, perché marito e figlio saranno via.
mancano tre giorni, sono eccitato da far schifo, vorrei masturbarmi ma voglio arrivare da lei carico e pieno.
la domenica mi alzo, faccio una doccia e sono da lei all'orario stabilito.
entro nell'appartamento, Manuela indossa una tuta leggera che lascia poco all'immaginazione, è sempre in gran forma e anche stavolta ho un'erezione senza che lei faccia niente. se ne accorge e sorride.
"vuoi un caffè"
accetto e quando mette la caffettiera sul fuoco mi avvicino a lei da dietro, le metto le mani sui fianchi, premo il mio basso ventre contro il suo sedere in modo che possa sentire bene la mia eccitazione e mi muovo contro di lei come se volessi scoparla.
lei rimani immobile per qualche secondo poi prende la mia mano sinistra, se la porta al seno e lo massaggia, mentre la mano destra se la porta in mezzo alle gambe e inizia a masturbarsi con la mia mano. gira la testa e ci baciamo, poi si gira, si alza la felpa, non porta il reggiseno e mi spinge la testa verso i suoi capezzoli che inizio a baciare, a leccare, a ciucciare e a mordere come se da questo dipendesse la mia vita.
il caffè è pronto e ci interrompiamo giusto il tempo di berlo.
"sono tutta bagnata"
ho il cazzo che mi scoppia ancora imprigionato nei pantaloni e nei boxer ma cerco di resistere ancora un po'.
"leccami la figa".
la prendo, le tolgo i pantaloni della tuta e le mutandine, la stendo sul tavolo e inizio a leccarle la figa e il clitoride, inizio anche a masturbarla con un dito prima e con due dita poi.
geme di piacere e mi sbottono i pantaloni iniziando e massaggiarmi lentamente il cazzo.
"ora tocca a me fatti divertire un po'.", mi leva i vestiti e inizia a spompinarmi guardandomi negli occhi.
si stacca, prende il mio cazzo duro in mano e mi conduce in camera da letto dove mi fa stendere al centro, lei si mette tra le mie gambe e riprende il pompino giocando con le mie palle con una mano, poi si alza e decide che è ora di darsi da fare: si siede sul mio cazzo con dolcezza e inizia a scoparmi come se avesse a che fare con un ragazzino alla sua prima volta.
non capisco più niente e se ne accorge. si avvicina a me, mi prende la mani e le spinge contro il letto tenendole tra le sue, avvicina anche la bocca alla mia e mi bacia.
"Scopami", mi dice.
la stringo forte a me e ci giriamo in modo che lei sia sotto e inizio scoparla forte senza nessuna dolcezza spingendo il cazzo il più possibile dentro di lei. rallento il tempo della scopata quando mi accorgo di essere vicino all'orgasmo, dopo qualche giorno sono troppo pieno ed eccitato. lei si lamenta e allora riprendo senza risparmiarmi.
"sborro!", le grido in faccia e gli ultimi colpi corrispondono all'uscita dello sperma dal mio cazzo.
"lascialo dentro e continua a scoparmi"
eseguo fino a quando anche lei raggiunge l'orgasmo, mi prende il viso tra le mani e mi bacia.
mi rendo conto di essere stato veloce ma ...
mi stendo al suo fianco, si gira verso di me e mi accarezza il viso, poi la mano scende verso il petto e finisce sul cazzo che, al contatto con la sua pelle, ritorna duro quasi subito.
riprendiamo ma questa volta c'è meno fretta e più passione da parte di entrambi, così è più bello, speravo di poterle scopare anche il culo ma non ha voluto, aggiungendo che magari lo faremo più avanti a patto che continuo a soddisfarla come fatto oggi. non mi resta che sperare che ciò avvenga presto e che abbia intenzione di assecondarmi anche in altre fantasie che ho avuto su di lei nel corso degli anni.
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