La volta di Maria
di
Em
genere
prime esperienze
Emanuele e Maria erano da qualche tempo fidanzati, Maria era una ragazza di 25 anni, molto carina, carnagione chiara, capelli neri a caschetto con la frangetta, occhi marroni, statura media, corporatura normale. Era molto religiosa e per questo vestiva in modo tradizionale: gonna lunga, camicette col colletto in pizzo, scarpe basse. Apparteneva a un gruppo che valorizzava molto la castità ed era prassi che le ragazze, da dopo la cresima indossassero un pannolone al posto della mutandina, per simboleggiare la loro verginità; poi nel caso avessero avuto un rapporto sessuale, potevano smettere di indossarlo e passare alle mutandine. Maria ed Emanuele si accordarono per fare l'amore, scelsero il giorno e fissarono un appuntamento. Emanuele avrebbe atteso Maria fuori di casa, lei sarebbe arrivata in auto a prenderlo per portarlo da lei. Il giorno e l'orario arrivarono, Emanuele in evidente ansia ma anche eccitato aspettava Maria; anche lei era eccitata e in apprensione e arrivò. Emanuele salì in auto e si diedero un bacio sulle labbra; mentre percorrevano la strada, Maria disse: "Sono proprio contenta di fare l'amore con te, sia perché ti amo e poi anche per togliermi finalmente questa tortura e indossare le mutandine, tra l'altro devo comprare le calze più grandi, perché altrimenti col pannolone non mi entrerebbero!" Quella sera Maria era vestita con una camicetta bianca, un pullover blu scuro, gonna nera a pieghe lunga fino ai polpacci, una sottogonna bianca con l'orlo in pizzo, ballerine nere e un collant nero. Poco dopo, lei gli disse: "Amore ascolta, prima di fare l'amore ti devo fare una puntura!" Emanuele le chiese il perché e lei gli disse che era un contraccettivo, per essere sicura di non restare incinta; Emanuele acconsentì e Maria sussurrò: "Bene!" e si grattò i collant con la mano destra. Arrivarono a casa, salirono su, andarono in bagno e parlarono. Maria preparò la siringa, Emanuele iniziò a slacciarsi i jeans, quando Maria gli disse: "Tesoro, per favore, prendi quella sedia e avvicinala qui, mi siedo e tu ti distendi sulle mie gambe!" Emanuele eccitato spostò la sedia, Maria con la siringa in mano si girò, fischiò due volte ed esclamò cantilenando: "Punture!!". Si sedette ed Emanuele si distese sulla gonna di Maria. Maria gli disse: "Immagina che io sia tua madre che ti sta sculacciando", gli strofinò il sedere con l'ovatta bagnata di alcool, gli disse: "Amo' vado, eh!" e gli fece la puntura. Dopodiché, Emanuele si sdraiò e Maria si sedette sopra di lui dicendo di aspettare qualche minuto che la puntura facesse effetto, intanto si baciavano. Poi Maria gli disse: "Nei giorni passati mi hanno dovuto fare le punture, non ti dico che ho sul sedere, quindi non fare caso ai lividi". Intanto Maria si era tolta le scarpe ed Emanuele le massaggiò i piedi, le gambe e le leccò i piedi ricoperti dalle calze nere. Qualche minuto dopo si spogliarono; Maria si tolse pullover, camicetta, ballerine, gonna e sottogonna, si sfilò le calze e rimase in reggiseno e pannolone. Si sdraiò e Maria gli disse: "Guarda i miei piedini!", Emanuele iniziò ad accarezzarle le bellissime gambe, i bellissimi piedi, ad annusarli, baciarli e leccarli; essendo sudati avevano un bellissimo odore e sapore. Si sdraiò un po' su di lei strusciando il pisello sulla superficie plastificata del pannolone. Poi, le slacciò gli adesivi laterali del pannolone e lo aprì mettendola a nudo. Le prese le caviglie, le spinse le gambe indietro sollevandole il sedere, vide i lividi delle punture sulle parti alte ed esterne del sedere della ragazza e lo annusò un po'; Maria gli disse: "Eh sì... sono vergine...". La mise giù, sempre tenendola col sedere indolenzito poggiato sul pannolone e iniziò a leccarle la vagina lentamente e dolcemente; Maria intanto mandava dei gemiti di godimento e contraeva e drizzava le dita dei piedi. A quel punto fu lei a esclamare con la sua bellissima voce sensuale: "Amo'... Amore! Dai, vai!". Puff!! Il suo ragazzo la penetrò mettendosi sopra di lei. Sia Maria, sia Emanuele sentirono come una scossa in tutto il corpo. Maria emetteva gemiti, sospiri e dava ad Emanuele leggeri schiaffetti sul sedere. Mentre erano così, si baciarono e lei gli parlottava nell'orecchio. Essendo vergine, le uscì del sangue, ma andò a depositarsi sul pannolone che era sotto il sedere di Maria.
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