Sculacciato dalla sorella
di
Em
genere
dominazione
Emanuele aveva 18 anni, statura media, corporatura magra, non brutto ma nemmeno appariscente. Aveva una sorella, Lucia, di 21 anni, molto bella; alta, belle gambe, capelli mori lunghi, viso leggermente tondo, molto simile a Daniela Ferolla quando vinse Miss Italia. Emanuele di carattere era molto calmo, placido, flemmatico, solitario e sua sorella lo considerava alla stregua di un pappamolle, di un mollaccione impacciato. Questi suoi modi goffi e lenti la innervosivano e pensava di fare un tiro mancino al fratello. Un pomeriggio si era vestita con una minigonna bianca a pieghe di tipo scozzese, collant neri e ballerine, chiamò suo fratello in camera e gli disse di massaggiarle i piedi. Emanuele passivamente accettò... mentre li massaggiava, vedere quelle belle gambe con le calze nere, sentire le calze nelle mani, l'odore dei piedi si stava eccitando. Sua sorella lo notò ed... eccolo caduto nella trappola, notando un rigonfiamento nei calzoni del fratello, Lucia esclamò: "Brutto maiale!! Vieni subito qui! Ti abbasso i calzoni e te le suono!!" Si alzò di scatto, si infilò le ballerine, prese il fratello per un braccio e lo tirò a sé.
Prese una sedia, vi si sedette, abbassò ad Emanuele calzoni e slip, con uno strattone se lo distese sulle gambe e gli disse: "Adesso ti faccio vedere io!! E vedi di non rompermi le calze!!" E iniziò a sculacciarlo. Emanuele le disse: "Ma che cavolo fai?? Lasciami!!" Ma lei lo ignorò. Emanuele vedeva i bellissimi piedi della sorella che calzavano le ballerine e sentiva proprio lì il ruvido delle calze e questo lo mise a disagio, temeva che potesse scappargli qualcosa. Sua sorella continuava a sculacciarlo e la cosa iniziava a piacergli; mentre lo sculacciava, sua sorella gli dava qualche rimprovero e gli diceva: "Hai scocciato tutti!" Tra una sculacciata e l'altra, gli dava anche qualche pizzico sul sedere. Quando lo pizzicava, Emanuele sentiva un dolore acuto sul sedere, come una puntura; la sorella pizzicandolo gli alzava la pelle del sedere. Alla fine Lucia, con la mano tutta rossa, gli disse: "Alzati adesso!" Si alzò e lei notò la sua erezione e gli disse: "Sei proprio un pervertito! E da ora in poi, quando saremo soli, ti farò certi sederi..."
Prese una sedia, vi si sedette, abbassò ad Emanuele calzoni e slip, con uno strattone se lo distese sulle gambe e gli disse: "Adesso ti faccio vedere io!! E vedi di non rompermi le calze!!" E iniziò a sculacciarlo. Emanuele le disse: "Ma che cavolo fai?? Lasciami!!" Ma lei lo ignorò. Emanuele vedeva i bellissimi piedi della sorella che calzavano le ballerine e sentiva proprio lì il ruvido delle calze e questo lo mise a disagio, temeva che potesse scappargli qualcosa. Sua sorella continuava a sculacciarlo e la cosa iniziava a piacergli; mentre lo sculacciava, sua sorella gli dava qualche rimprovero e gli diceva: "Hai scocciato tutti!" Tra una sculacciata e l'altra, gli dava anche qualche pizzico sul sedere. Quando lo pizzicava, Emanuele sentiva un dolore acuto sul sedere, come una puntura; la sorella pizzicandolo gli alzava la pelle del sedere. Alla fine Lucia, con la mano tutta rossa, gli disse: "Alzati adesso!" Si alzò e lei notò la sua erezione e gli disse: "Sei proprio un pervertito! E da ora in poi, quando saremo soli, ti farò certi sederi..."
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