Serena
di
Em
genere
etero
Serena ed Emanuele si conoscevano da qualche tempo, Emanuele aveva 28 anni e Serena 20, si piacevano entrambi, c’era un innamoramento tra i due. Serena non era molto alta, era leggermente paffutina, carnagione chiara, occhi piccoli e azzurri, capelli biondi lunghi e lisci, che portava di solito tirati su, zigomi leggermente sporgenti, viso tondo, un po' piatto e carino. Un pomeriggio si videro, scattò tra loro come qualcosa e iniziarono ad abbracciarsi e a baciarsi intensamente, tra un bacio e l'altro Serena gli parlottava nell’orecchio; decisero di fidanzarsi. La cosa andò avanti qualche mese; a un certo punto si proposero di fare l’amore e decisero il giorno. Il giorno arrivò, si incontrarono e si baciarono lungamente, quel giorno Serena indossava una maglia grigia, dei jeans, gambaletti color carne e ballerine nere. Emanuele si sdraiò sul letto e Serena gli si sedette sopra e continuarono a baciarsi. Poi si spogliarono e Serena rimase in reggiseno bianco, mutandina bianca e gambaletti. Emanuele allora sdraiò Serena e iniziò a leccarle la mutandina nella parte davanti; poi le prese le caviglie, le spinse le gambe indietro e le annusò il sedere, Serena intanto rideva e diceva. “Adesso non facciamo niente, facciamo dopo!”. Le fece un massaggio a piedi e polpacci coperti dai gambaletti beige e le diede piccoli baci sulle piante dei piedi. Le annusò i piedi che odoravano intensamente. Emanuele poi leccò i gambaletti di Serena e si mise in bocca i piedini che sapevano di sudore. Emanuele si sdraiò e Serena gli si sdraiò sopra; Emanuele le disse: “Belle queste calze glitterate!” Serena scoppiò a ridere, ripetendo: “Le calze glitterate”. Si alzò, si tolse la mutandina che dentro aveva un salvaslip e disse: “Vuoi che tenga i gambalettini?” Emanuele le disse di sì. Serena allora gli disse: "Però facciamo un gioco... tu dovrai metterti una calza sul tuo pisello, come un preservativo". Ad Emanuele la cosa lo eccitò e Serena tirò fuori un gambaletto sempre color carne che diede ad Emanuele. Emanuele se lo infilò, Serena gli si mise sopra e lui la penetrò facendole un po’ male, il ruvido della calza le grattò la vagina e infatti Serena esclamò: “Ahi, ahi! La pisellotta mia!!” Rimasero così intimi a lungo; con Serena col sederino all'insù, baciava Emanuele e gli parlottava nell’orecchio e i piedini di Serena emanavano un piacevole odore.
7
voti
voti
valutazione
3
3
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Rossellaracconto sucessivo
Mamma e figlio
Commenti dei lettori al racconto erotico