Mamma e figlio
di
Em
genere
incesti
Emanuele era figlio unico di madre vedova, aveva 30 anni e sua mamma ne aveva 60; vivevano bene assieme. Emanuele era single e non nascondeva di essere abbastanza attratto da sua madre, che era una bella donna. Non era molto alta, fisico normale, capelli biondi, viso piccolo, fine e delicato, belle gambe e bel sedere. Lei si era accorta di qualcosa e ammise che anche lei era attratta da quel suo bel figlio, alto, robusto, fatto bene.
Un giorno programmò una cosa… fare l’amore con suo figlio! Lei era una donna moderna, del resto che male c’era? Ovviamente la cosa non sarebbe dovuta uscire da quelle mura. Il giorno prefissato si raccolse i capelli, si mise una bella gonna nera lunga plissettata, sottoveste bianca in pizzo, collant neri, mutandine bianche, un assorbente per eventuali perdite e un maglione azzurro scuro. Attirò in figlio in camera con una scusa: “Tesoro, mi massaggi i piedi?” Emanuele non se lo fece ripetere, lui amava le calze nere, si eccitava e così mentre massaggiava il piacere cresceva, intanto le annusava ogni tanto i piedi.
Sua madre gli disse: “Adesso facciamo una cosa, che rimanga tra noi, per giocare facciamo l’amore!”. A lui non parve vero, stava per avere un rapporto intimo con sua mamma! Si sdraiò e sua mamma gli si sdraiò sopra, dandogli leggeri baci sul viso, sulle labbra e parlottandogli piano all’orecchio. Gli disse: "Ti piace come mi sono vestita?" poi gli disse: “Lele, ti ricordi quante volte ti ho sculacciato da adolescente? Avevi un bel sedere…”, Emanuele si eccitò al ricordo. La mamma gli disse: "Vieni, fatti sculacciare un attimo.", si sedette, gli abbassò i calzoni e gli slip, se lo mise sulle gambe e lo sculacciò qualche minuto. Come ebbe finito, si spogliarono; Emanuele totalmente e sua madre rimase in collant nero e reggiseno bianco e mutandine bianche; Emanuele le annusò un po’ il sedere, le accarezzò le gambe, si rimise sdraiato e sua mamma gli si sedette sopra, il pisello di Emanuele premeva proprio lì sotto e sua madre disse: “Ciccio, meno male che ho questo assorbente intimo, perché mi sto bagnando tutta…”. Intanto Emanuele sentiva il ruvido dei collant sul suo pisello. Rimasero un po' così e la mamma intanto si grattava i collant.
Poi lei si abbassò calze e mutandine e disse: “Ciccino, vai!”; Emanuele le disse: “Ma… non c’è pericolo che…” e sua madre: “Amore di mamma… sono in menopausa da dieci anni… vai senza paura!”. Con calze e mutandine a metà cosce, gli si distese sopra e il figlio la penetrò. Rimasero un po’ così, intanto lei gemeva e baciava il figlio; dopo un po' Emanuele "eruttò" e la inondò eccitatissimo.
Un giorno programmò una cosa… fare l’amore con suo figlio! Lei era una donna moderna, del resto che male c’era? Ovviamente la cosa non sarebbe dovuta uscire da quelle mura. Il giorno prefissato si raccolse i capelli, si mise una bella gonna nera lunga plissettata, sottoveste bianca in pizzo, collant neri, mutandine bianche, un assorbente per eventuali perdite e un maglione azzurro scuro. Attirò in figlio in camera con una scusa: “Tesoro, mi massaggi i piedi?” Emanuele non se lo fece ripetere, lui amava le calze nere, si eccitava e così mentre massaggiava il piacere cresceva, intanto le annusava ogni tanto i piedi.
Sua madre gli disse: “Adesso facciamo una cosa, che rimanga tra noi, per giocare facciamo l’amore!”. A lui non parve vero, stava per avere un rapporto intimo con sua mamma! Si sdraiò e sua mamma gli si sdraiò sopra, dandogli leggeri baci sul viso, sulle labbra e parlottandogli piano all’orecchio. Gli disse: "Ti piace come mi sono vestita?" poi gli disse: “Lele, ti ricordi quante volte ti ho sculacciato da adolescente? Avevi un bel sedere…”, Emanuele si eccitò al ricordo. La mamma gli disse: "Vieni, fatti sculacciare un attimo.", si sedette, gli abbassò i calzoni e gli slip, se lo mise sulle gambe e lo sculacciò qualche minuto. Come ebbe finito, si spogliarono; Emanuele totalmente e sua madre rimase in collant nero e reggiseno bianco e mutandine bianche; Emanuele le annusò un po’ il sedere, le accarezzò le gambe, si rimise sdraiato e sua mamma gli si sedette sopra, il pisello di Emanuele premeva proprio lì sotto e sua madre disse: “Ciccio, meno male che ho questo assorbente intimo, perché mi sto bagnando tutta…”. Intanto Emanuele sentiva il ruvido dei collant sul suo pisello. Rimasero un po' così e la mamma intanto si grattava i collant.
Poi lei si abbassò calze e mutandine e disse: “Ciccino, vai!”; Emanuele le disse: “Ma… non c’è pericolo che…” e sua madre: “Amore di mamma… sono in menopausa da dieci anni… vai senza paura!”. Con calze e mutandine a metà cosce, gli si distese sopra e il figlio la penetrò. Rimasero un po’ così, intanto lei gemeva e baciava il figlio; dopo un po' Emanuele "eruttò" e la inondò eccitatissimo.
1
6
1
voti
voti
valutazione
2.9
2.9
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Serenaracconto sucessivo
La sculacciata terapeutica
Commenti dei lettori al racconto erotico