In tre

di
genere
feticismo

Laura, Martina e Patrizia erano tre amiche, avevano venti anni ed erano legate da una profonda amicizia. Erano tutte e tre delle bellissime ragazze, bellissimo fisico, viso molto bello, capelli lunghi.
Laura da un po’ di tempo era attratta dal fetish, le sarebbe piaciuta un’esperienza fetish, magari con le sue amiche ma non sapeva da dove iniziare. Un giorno, stavano tutte e tre insieme, quando Laura disse: “Patrizia, Martina… voi avete presente il fetish?” Le due ragazze dissero di sì, allora Laura continuò imbarazzata: “Ecco… a me piacerebbe avere un’esperienza di questo tipo, magari con voi…” Le due ragazze rimasero meravigliate e allo stesso tempo incuriosite e le risposero: “Di che tipo?” E Laura disse loro: “Ad esempio mi piacerebbe annusare e leccare i vostri piedi, essere sculacciata… ecco, cose di questo genere”. Le due ragazze si guardarono in faccia e dissero: “Va bene, vediamoci domani pomeriggio qui e potrai fare la tua esperienza. Vestiamoci sexy però”. Laura si sentì eccitatissima e abbracciò le amiche.
Il giorno dopo arrivò, Patrizia si era messa una gonna lunga, collant trasparenti e scarpe nere col tacco; mentre Laura e Martina avevano una camicetta bianca, minigonna scozzese a pieghe, gambaletti bianchi e ballerine. Una volta incontratesi, parlarono un po’ e Patrizia e Martina dissero: “Abbiamo scelto insieme un po’ di cose fetish da fare, vedrai, ti piacerà molto”. Detto questo, si sedettero sul divano e dissero a Laura di giocare con i loro piedini; Laura si avvicinò tolse le scarpe a Patrizia, le massaggiò un po’ i piedi ricoperti dai collant trasparenti, li annusò e iniziò a leccarli. Sentiva il sapore amaro del nylon, l’odore del sudore. Poi passò a Martina, le tolse le ballerine, le massaggiò le calze, le annusò i piedi ricoperti dai gambaletti bianchi e li leccò; si sentiva davvero eccitata; intanto le due ragazze, anche loro eccitate, dicevano: “Dai, brava, su leccali!!” Una volta finito, Patrizia disse: “Ok, adesso andiamo in cucina, ti dobbiamo controllare il sedere”. Andarono in cucina, Patrizia si sedette su una sedia e disse: “Laura, vieni, mettiti sulle mie gambe così te lo vediamo meglio”. Laura si adagiò sull’ampia gonna nera di Patrizia, Patrizia le sollevò la minigonna e rimase qualche secondo a osservare le mutandine bianche di Laura, poi le abbassò anche quelle, si voltò, guardò Martina e le fece l’occhiolino. Martina, all’insaputa di Laura, prese una siringa e la riempì di soluzione salina. Poi prese un po’ di ovatta e la imbevette di alcool. Intanto Patrizia ispezionava il sedere di Laura, lo accarezzava, le allargava i glutei per vedere il buco. Martina, con aria sbarazzina, si avvicinò da dietro a Laura che era sempre distesa sulle gambe della sua amica e iniziò a parlottare con Patrizia. Laura disse: “Che state facendo? Perché parlate piano?” Martina strofinò l’alcool sul sedere di Laura e le fece la puntura. Laura inaspettatamente sentì il freddo dell’alcool e il pizzico dell’ago. Fece un: “Ahi!” più per la paura improvvisa e poi sentì il bruciore della soluzione fisiologica; disse: “Ma che mi state facendo?” Le due ragazze risero. Poi Martina aprì un cassetto e tirò fuori uno di quei forchettoni d’acciaio per girare gli spaghetti, lo diede a Patrizia che iniziò a punzecchiare il sedere a Laura. Laura sentì il forchettone che la pizzicava e lo trovò piacevole.
Dopo un po’ Patrizia disse: “Facciamo a cambio?”, fece alzare Laura e si sedette Martina. Laura indietreggiando incespicò un attimo nelle mutandine alle caviglie e poi si distese sulle gambe di Martina.
Martina le disse: “Adesso è arrivato il momento di una sculacciata” e sculacciò Laura. Laura si eccitava per le sculacciate, intanto Martina continuava fino ad arrossarle il sedere.
Patrizia, che era dietro di Laura e che guardava, prese un bastoncino flessibile e disse: “Adesso facciamo l’ultima cosa, quella più dolorosa”. Laura rimase sulle gambe di Martina e Patrizia iniziò a sculacciarla con quel frustino improvvisato. Ad ogni sferzata Laura saltellava leggermente e agitava le gambe; però si sentiva davvero eccitata. Il suono del frustino echeggiava nell’aria e sul sedere della ragazza.
Quando il sedere di Laura fu tutto segnato dalle bacchettate, Patrizia si fermò, Laura si rivestì e soddisfatte si abbracciarono.
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2022-12-07
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