La punizione

di
genere
dominazione

Ho trovato nella mia casella di posta elettronica una mail di una coppia di educatori che aveva letto il mio racconto e riteneva che fossi monella birichina da punire per le sue fantasie erotiche.
Curiosa e vagamente turbata ho chiamato il numero di cellulare apparso sull'annuncio e mi ha risposto una voce femminile, molto autoritaria che mi ha invitato, se fossi stata interessata ad una esperienza molto gratificante, a presentarmi a casa sua la sera stessa, vestita come una ragazzina.
Mi sono fatta le treccine, ho indossato una camicetta bianca, senza reggiseno, una minigonna scozzese, calzini bianchi e scarpe con il tacco basso.
Alle 21 puntuale mi sono presentata all'appuntamento, un po' timorosa, ma estremamente incuriosita.
Mi ha aperto la porta una donna di circa 35 anni, alta, con un fisico statuario, vestita con una tuta di pelle nera con una cerniera sul davanti.
Mi ha invitato ad entrare con modi decisi, ma non bruschi e mi ha fatto accomodare in una stanza in penombra, illuminata da un grande candeliere, con un tavolo sul quale era posato un cesto con frutta e verdura, una ampio divano posto davanti ad una parete coperta da un enorme specchio.
In piedi davanti al divano si trovava un uomo molto abbronzato, atletico di mezza età.
Siediti -mi disse- e raccontaci i tuoi peccati. Ti piace masturbarti vero? Vedrai che ti toglieremo tutte le voglie.
La donna si avvicina, mi sbottona la camicetta e comincia e strofinarmi i capezzoli.
Il marito mi toglie la minigonna e le mutande da collegiale che avevo indossato e comincia a leccarmi il clitoride.
Io mi vedo nello specchio e comincio ad eccitarmi.
Eva (la moglie), continua a titillarmi i capezzoli e mi fa aprire la bocca, insinua la lingua fra le mie labbra e mi bacia con perizia.
Non posso fare altro che rispondere al bacio, mentre dal bassoventre inizia a salire una vampa di calore che mi manda in estasi.
Dopo qualche minuto di questo trattamento i coniugi si scambiano la posizione e mentre Eva mi lecca la passera, Mario (il marito) mi infila il suo membro ormai rigido in bocca.
Mario prende una candela, la spegne e, dopo avermi fatto allargare le gambe, la avvicina alla mia fighetta e la infila.
Prende una clessidra dal tavolo, la appoggia sul divano e mi ordina di masturbarmi con la candela fino a che la clessidra non sia vuota, tempo tre minuti.
Sono sempre davanti allo specchio e mi piace quello che vedo.
Obbedisco, mentre la mia passera è gia bagnata e faccio penetrare la candela avanti e indietro per il tempo stabilito.
Mario ed Eva si avvicinano, mi estraggono la candela e mi impongono di prendere una delle banane poste sul tavolo, me la fanno sbucciare e poi, prima di farmela infilare, Eva mi lecca il buchino del culetto e mi penetra con la candela.
La clessidra riparte ed io riprendo con la banana, mentre Eva fa andare avanti e indietro la candela nel mio culetto...
Allo scadere sono invitata a mangiare la banana, fradicia dei miei umori e, mentre mi viene data una grossa carota per continuare il gioco, Mario sostituisce la moglie nel penetrarmi il culo con la candela.
La carota prende il posto della candela mentre Eva mi infila un grosso cetriolo nella figa e inizia lei a masturbarmi.
Si continua sostituendo quanto mi viene messo nella figa e poi infilato nel culo, prima un manganello di gomma, poi un grosso salame, una bottiglia di birra ed infine due vibratori.
Oramai sono i due educatori che mi penetrano con forza mentre io gemo o godo come una cagna.
Per teminare Eva si toglie la tuta e dopo aversi allacciato un vibratore con le cinghie alla vita, si sdraia supina e mi fa salire sopra, impalandomi sino all'utero e mi ordina di cavalcarla.
Mario si pone dietro e mi incula con lentezza e insieme iniziano un movimento ritmico che mi fa impazzire.
Continuano per diversi minuti, poi si scambiano le posizioni, finché con un gemito veniamo tutti e tre, io almeno per la quinta volta.
Al termine i due coniugi mi congedano chiedendomi se sono stata soddisfatta della punizione e mi invitano a tornare a trovarli.
Non so ancora se lo farò ma l'esperienza è stata certamente forte.
gladius44@libero.it
scritto il
2009-10-31
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