Schizzetti

di
genere
masturbazione

La prima volta che mi ha fatto fare uno schizzetto è stato diverso tempo, lei aveva il ciclo e io come sempre avevo una gran voglia.

Spesso in queste situazioni mi arrangio da solo perché lei non ne vuole sapere di aiutarmi ne con un massaggio, ne con una pompa, dice che è persino indelicato da parte mia chiederle una cosa del genere sapendo che ha le sue cose. Quella sera come accaduto altre volte siamo sdraiati a letto a leggere, o meglio lei legge, io faccio finta di leggere e mi tengo il cazzo in mano accarezzandolo dolcemente. Quella sera però non ho proprio voglia di fare da solo così le prendo la mano e me la porto sul pene.

"Lo sai che non mi va" replica indifferente al mio gesto allontanando la mano
"Eddai, è già pronto guarda"
"Lo so è sempre pronto, fai da solo, non ho voglia"
Interrompe bruscamente la lettura, mi fissa e sbotta "Segati e non rompere" e rimette subito gli occhi sul libro.
Non mi arrendo, mi giro verso di lei, appoggio il mio sesso sulla sua gamba e inizio a massaggiarmi contro di lei.
"E va bene" sbotta e mette già il libro "Allarga bene le gambe e fatti massaggiare sto coso, non ho pazienza vedi di sborrare subito"
"Si si, sarò velocissimo, è già pronto"

Mi aspettavo un massaggio delicato invece lei lo afferra e lo agito con foga, fa quasi male tanta è l'energia che ci mette con l'intento di vendicarsi per essere stata interrotta nella lettura.
"Noooo, non così" gemo contorcendomi per l'intensità delle sensazioni che provo,eppure l'energia di quel movimento fa avvicinare rapidamente l'orgasmo.
Si interrompe bruscamente "Ah no non così?" molla la presa del cazzo e mi accarezza con il dito l'ano. "E' troppo forte? Ti faccio male al pisello?" ironizza lei. Le altre parole che pronuncia non riesco quasi a sentirle, l'orgasmo si avvicina come un treno in corsa, sento i fischi della motrice a vapore mentre si avvicina.
Voglio l'orgasmo, voglio veder passare il treno a tutta velocità. Eppure qualcosa non va, sento che la motrice perde pressione, il treno rallenta la sua corsa.

"Ti prego, ancora" in preda alla timore che il treno si fermi prima di arrivare cerco di afferrarmi il sesso. Lei mi intercetta le mani prima che arrivino al mio cazzo "Fermo, cosa fai?"
Mi lasci andare, ormai il treno non arriverà più, me lo sento.
"No, ti prego" gemo ancora.
"Mi preghi cosa?"
Il treno sta per fermare la corsa quando qualcosa di inaspettato succede, da dietro qualcosa gli ha dato un ulteriore spinta e il treno e sento che il treno arriva. Alzo la testa, mi guardo il cazzo al mio ventre e vedo un debole fiotto di sborra uscire dalla cappella, accompagnato da un breve sussulto.
"Sei proprio un porco" ironizza mentre mi sfila il dito dal culo
"Perché?"
"Sei venuto senza che ti toccassi e con un dito nel culo, se non ti conoscessi penserei che gay"
Pian piano realizzo come sono venuto e realizzo di essere venuto solo per metà. Passo la notte con il cazzo duro desiderando di subire di nuovo quel trattamento.
scritto il
2011-03-26
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