Ella-3
di
Ella
genere
incesti
Ella 3
Il giorno seguente, ero irrequieta al pensiero di ciò che sarebbe successo a casa dello zio.
Chissà cosa ha intenzione di fare, vista la foto della sua erezione ricevuta ieri sera...quel che è certo è che mi ero masturbata a lungo pensandoci la sera prima.
Busso timidamente alla porta e quasi non respiro finché lui non mi viene ad aprire; indossa una canotte dei calzoncini da calcio che rivelano il fisico statuario.
“Ciao Ella” mi dice come al solito, “Il piccolo Leo ti aspetta”mi sorride e si dilegua nel suo studio, lasciandomi sola.
Tra tutte le ipotesi e i film mentali che mi ero fatta,mai e dico MAI avrei immaginato di essere ignorata dopo ciò che è successo ieri.
Vado nella stanza del piccolo Leo e iniziò a farlo giocare, il tempo non so come, passa, anche se sono distratta e non faccio che guardare la porta, nella vada speranza che Ale si faccia vedere.
Metto il piccolo a fare il sonnellino e mi distendo anche io nel letto singolo attiguo a quello del piccolo.
Ripenso a ieri, alla meravigliosa erezione dello zio, mi lecco le dita, faccio scivolare la mano verso il basso e iniziò a toccarmi il grilletto, mentre l’eccitazione si espande dentro di me.
Ripenso a quando gli ho preso in bocca, golosa, la sua mazza di carne e quanto mi ero sentita orgogliosa dei gemiti che avevo provocato.
Con l’altra mano scendo e iniziò a infilarmi un dito dentro, sono bagnatissima e ben presto ne infilo un secondo, memore di quanto mi aveva fatto impazzire lo zio appena ieri.
“Ma brava ora ci divertiamo da sole vedo” mi interrompe una voce.
Di scatto tolgo le mani dalla mia intimità e mi giro verso lo zio che è appena entrato.
Mi vergogno ed essere stata beccata in un momento tanto delicato, ma se voleva essere incluso,poteva benissimo dirmelo.
“Beh si, visto che non ci pensi tu” rispondo sfrontata.
“Puttanella...non dovrai più toccarti senza che te lo dica io” mi risponde autoritario, facendo uscire dai pantaloncini la sua virilità.
A quella visione mi eccito ancora di più e mi sento fremere dalla voglia, lui si avvicina a me, accarezzandomi la testa e portandola alla sua verga.
“E ora succhia...troia!”ordina.
E io ubbidisco, felice di aver nuovamente quella delizia in bocca, da succhiare, da lappare alternando movimenti lenti e veloci in una lussuriosa danza.
Nel frattempo lo zio ha cominciato a masturbarmi con foga, incoraggiato da quanto mi ha sentita bagnata mi dice “Ora ti scopo come meriti piccola depravata, so che vuoi solo questo, senti la tua fica come chiede di essere scopata”.
Mi allontana dal suo palo di carne e dopo essermi steso sopra di me, inizia a strusciarmi la sua erezione, sulle mie labbra “Allora, lo vuoi dallo zio?”
Mi sta facendo impazzire, sento la mia fica vogliosa che sembra dirmi anche lei “di più,di più “
E appena gemo un “si zio,fammi godere “ lui si spinge dentro di me, penetrandomi, togliendomi la verginità.
È una sensazione indescrivibile, diverso da qualsiasi ditalino che mi possano aver fatto, sento la pienezza, unita a un leggero dolore...poi lui inizia a muoversi e quando iniziò a sentire il piacere, inizia a scomparire il dolore.
“Oh si quanto sei stretta” ansima lo zio pompandomi sempre più forte.
Quando penso di essere al colmo della mia eccitazione e di star per venire lo zio se ne accorge e mi dice “non ancora” mettendo una mano tra di noi inizia a titillarmi il clitoride, incendiandomi ancora di più e rendendo ancora più difficile trattenermi dal venire.
“Aspetta....aspetta... ora” urla lo zio e viene dentro me, mentre io vengo sconquassata dall’orgasmo più forte mai provato in vita mia, mi è sembrato addirittura di pisciare...
Lo zio mi bacia, tenero e appagato sussurrandomi “questo è solo l’inizio...”
Il giorno seguente, ero irrequieta al pensiero di ciò che sarebbe successo a casa dello zio.
Chissà cosa ha intenzione di fare, vista la foto della sua erezione ricevuta ieri sera...quel che è certo è che mi ero masturbata a lungo pensandoci la sera prima.
Busso timidamente alla porta e quasi non respiro finché lui non mi viene ad aprire; indossa una canotte dei calzoncini da calcio che rivelano il fisico statuario.
“Ciao Ella” mi dice come al solito, “Il piccolo Leo ti aspetta”mi sorride e si dilegua nel suo studio, lasciandomi sola.
Tra tutte le ipotesi e i film mentali che mi ero fatta,mai e dico MAI avrei immaginato di essere ignorata dopo ciò che è successo ieri.
Vado nella stanza del piccolo Leo e iniziò a farlo giocare, il tempo non so come, passa, anche se sono distratta e non faccio che guardare la porta, nella vada speranza che Ale si faccia vedere.
Metto il piccolo a fare il sonnellino e mi distendo anche io nel letto singolo attiguo a quello del piccolo.
Ripenso a ieri, alla meravigliosa erezione dello zio, mi lecco le dita, faccio scivolare la mano verso il basso e iniziò a toccarmi il grilletto, mentre l’eccitazione si espande dentro di me.
Ripenso a quando gli ho preso in bocca, golosa, la sua mazza di carne e quanto mi ero sentita orgogliosa dei gemiti che avevo provocato.
Con l’altra mano scendo e iniziò a infilarmi un dito dentro, sono bagnatissima e ben presto ne infilo un secondo, memore di quanto mi aveva fatto impazzire lo zio appena ieri.
“Ma brava ora ci divertiamo da sole vedo” mi interrompe una voce.
Di scatto tolgo le mani dalla mia intimità e mi giro verso lo zio che è appena entrato.
Mi vergogno ed essere stata beccata in un momento tanto delicato, ma se voleva essere incluso,poteva benissimo dirmelo.
“Beh si, visto che non ci pensi tu” rispondo sfrontata.
“Puttanella...non dovrai più toccarti senza che te lo dica io” mi risponde autoritario, facendo uscire dai pantaloncini la sua virilità.
A quella visione mi eccito ancora di più e mi sento fremere dalla voglia, lui si avvicina a me, accarezzandomi la testa e portandola alla sua verga.
“E ora succhia...troia!”ordina.
E io ubbidisco, felice di aver nuovamente quella delizia in bocca, da succhiare, da lappare alternando movimenti lenti e veloci in una lussuriosa danza.
Nel frattempo lo zio ha cominciato a masturbarmi con foga, incoraggiato da quanto mi ha sentita bagnata mi dice “Ora ti scopo come meriti piccola depravata, so che vuoi solo questo, senti la tua fica come chiede di essere scopata”.
Mi allontana dal suo palo di carne e dopo essermi steso sopra di me, inizia a strusciarmi la sua erezione, sulle mie labbra “Allora, lo vuoi dallo zio?”
Mi sta facendo impazzire, sento la mia fica vogliosa che sembra dirmi anche lei “di più,di più “
E appena gemo un “si zio,fammi godere “ lui si spinge dentro di me, penetrandomi, togliendomi la verginità.
È una sensazione indescrivibile, diverso da qualsiasi ditalino che mi possano aver fatto, sento la pienezza, unita a un leggero dolore...poi lui inizia a muoversi e quando iniziò a sentire il piacere, inizia a scomparire il dolore.
“Oh si quanto sei stretta” ansima lo zio pompandomi sempre più forte.
Quando penso di essere al colmo della mia eccitazione e di star per venire lo zio se ne accorge e mi dice “non ancora” mettendo una mano tra di noi inizia a titillarmi il clitoride, incendiandomi ancora di più e rendendo ancora più difficile trattenermi dal venire.
“Aspetta....aspetta... ora” urla lo zio e viene dentro me, mentre io vengo sconquassata dall’orgasmo più forte mai provato in vita mia, mi è sembrato addirittura di pisciare...
Lo zio mi bacia, tenero e appagato sussurrandomi “questo è solo l’inizio...”
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