Racconto di qualche esperienza - parte 1

di
genere
incesti

Ciao sono Simona, una ragazza di 24 anni biondina capelli lunghi, uno e settanta, una terza di seno, molto carina e soprattutto amante del sesso. Sono un po’ esibizionista e curiosa a provare le varie situazioni che si presentano in generale e soprattutto nell'ambito del sesso, tanto che se non capitano le vado a cercare.
Voglio raccontarvi una esperienza vissuta alcuni mesi fa e, nonostante sia passato un po’ di tempo, a pensarci sento ancora una sensazione di eccitazione.
Con la mia amica Luisa, anch’essa molto carina mora, leggermente più piccolina di me e con una bella quarta di seno, spesso condividiamo o comunque ci raccontiamo esperienze e situazioni in cui ci troviamo principalmente in questa sfera.
Luisa un giorno mi ha raccontata che un suo amico una sera lo aveva portato in un club privé dove si praticava lo scambio di coppia, incontri singoli o in gruppo e spettacoli. La maggior parte degli ospiti erano coppie mature o singole pur non mancando persone giovani principalmente donne, tuttavia la cosa più simpatica e importante è che tutti avevano una maschera sul viso in modo da nascondere la propria identità.
La descrizione degli ambienti e delle situazioni che si venivano a creare mi aveva incuriosita tanto che ho accettata (se non proposta) di andare a fare un salto nel locale.
Il venerdì successivo decidemmo di andare solo noi due senza la persona che aveva accompagnata la mia amica. La sera del giorno stabilito, nel prepararmi ero curiosa, eccitata, scettica, titubante, … un misto di sensazioni che contribuivano a farmi vivere l’attesa con impazienza. Lungo il percorso, tra una risata e l’altra, la domanda ricorrente era se eravamo ben camuffate per evitare di essere riconosciute prima che i gestori del locale ci fornissero le mascherine. Prima di entrare ci balenò il pensiero che andando senza un accompagnatore davamo l’impressione di due alla ricerca di sesso quasi due puttane ma forse inconsciamente lo eravamo, comunque tutto sommato eravamo una coppia, particolare ma comunque una coppia.
Fatto un bel respiro profondo e l’ennesima serie di domande suonammo al campanello e entrammo.
Fummo accolte con grande galanteria e dopo averci dato le mascherine, molto belle e soprattutto funzionali in quanto si modellavano al viso coprendolo quasi completamente, lasciando ovviamente la sola bocca scoperta, ci offrirono un drink.
Un inserviente ci fece vistare il locale dandoci delle informazioni generali sul locale e sul comportamento da tenere ricordandoci inoltre che loro erano a disposizione per qualsiasi necessità.
Nel visitare i vari ambienti, considerando le varie descrizioni che mi erano state fatte dalla mia amica, il locale mi sembrava familiare, constatando inoltre che vi erano parecchie persone, quasi tutte coppie o finte tali, la maggioranza di esse erano persone mature anche se le donne sembravano più giovani e alcune di esse erano sulla trentina.
Dopo vari giretti per curiosare, l’eccitazione era cresciuta incredibilmente nel vedere uno spettacolo così variegato, stanzette dove vi erano coppie in atteggiamenti intimi e esternamente persone ad ammirare lo spettacolo, alcuni corridoi con persone chiaramente abbracciate alla ricerca di sesso, in una stanza vi era una sola donna e quatto o cinque maschi e ognuno a darle piacere, ……,
Nel mentre ero seduta e rivedevo mentalmente le scene precedenti, mi si è avvicinata una ragazza molto bella sui trenta anni o giù di li e offrendomi un calice di champagne mi ha sussurrata se volevo ballare con lei. Dopo un attimo di smarrimento ho sussurrato “volentieri” e sorseggiando il calice e presentandoci ci siamo messe a ballare.
Questa ragazza, di nome Franca, sicuramente mi aveva scambiata, visto anche che ero con una ragazza, per una donna omosessuale, infatti durante il ballo mi accarezzava in un modo davvero delizioso. Dopo un po’ sussurrandomi all’orecchio tra i vari complimenti sulla mia persona e per la mia età, mi ha chiesto se ero eterosessuale perché voleva fare l’amore con me e con un uomo mentre alte coppie ci guardavano e volendo poteva partecipare anche la mia amica. La proposta mi ha subito interessata e mi ha messo un fuoco addosso incredibile e languidamente ho accettata la proposta. Al mio consenso, mano nella mano ci siamo allontanate dalla pista e mentre mi guardavo intorno per cercare la mia amica che non riuscivo a vederla Franca mi ha presentato il suo amico Gino. Un bell’uomo sui quaranta o roba del genere e dall’aspetto abbastanza interessante.
Mentre ci dirigevamo verso una stanzetta, Franca ha fatto segno al alcune coppie di seguirci cosi ci siamo ritrovati in un ambientino molto carino con al centro un lettino e intorno delle poltrone di cui una già occupata da due coppie (mature).
Franca sempre con modi gentili e con una voce suadente ha continuata ad accarezzarmi e baciarmi, anche se non era la prima volta che baciavo una donna, quei baci mi rilassavano mi mettevano addosso una voglia incredibile tanto da farmi sentire remissiva come non mi era mai successo. Mentre mi accarezzava a mano a mano mi toglieva e si toglieva i pochi indumenti che avevamo. Quando ha visto e accarezzato le mie tettine ha avuto una esclamazione incredibile e leccandole in un modo meraviglioso le ha mostrate agli altri che oramai si erano accomodati come se stessero in una sala cinematografica. Questa situazione difficile da descrivere mi stava sciogliendo, mi sentivo come se avessi un orgasmo continuo, una sensazione di appagamento sperando che questo durasse il più allungo possibile. Oramai eravamo allungate sul letto e lei continuava ad accarezzarmi e baciare sempre sussurrandomi di lasciarmi andare di baciarla e soprattutto di non vergognarmi a mostrarmi e farmi vedere come io godevo di quella situazione. A questo punto il signore che mi era stato presentato si è avvicinato e anche lui ha iniziato a toccarmi e baciarmi ovunque, una sensazione bellissima con queste due persone che si prendevano cura di me in tutti i modi. Dopo varie effusioni Gino si era liberato dei suoi indumenti e ha sfoderato il suo cazzo bello eretto e con una cappella davvero interessante. Nei vari movimenti me lo sono ritrovato davanti alla bocca e non me lo sono lasciato sfuggire. Da li è stato tutto un crescendo, ognuno di noi tre cercava di dare e ricevere il massimo del godimento, ogni tanto guardavo le persone sedute intorno a noi ed era uno spettacolo vedere quelle scene dove ognuno era impegnato con il proprio partner a fare qualche cosa e altri attenti ad ammirare lo spettacolo che si presentava davanti ai loro occhi ogni tanto qualche signore si alzava per vedere meglio da vicino cosa accadeva. Difficilmente mi sono trovata in uno stato di così tanta eccitazione e appagamento, sicuramente questo era dovuto anche ai suggerimenti di Franca che mi consigliava di come mostrarmi in modo che potessero vedere come io godevo per i suoi baci e carezze nonché del movimento dentro di me del cazzo del suo amico.
Tutto questo è durato parecchio ma speravo che continuasse mi piaceva tantissimo essere usata in questo modo e sentirmi dire che ero brava a comportarmi in questo modo, a dare e ricevere piacere, considerando la mia giovane età. Gino sarà venuto varie volte cosi come l’amica Franca. In un attimo di tregua Franca, dopo essersi complimentata per la mia prestazione, mi ha detto che si allontanava un attimo per rinfrescarsi e se volevo potevo seguirla e che presto sarebbe tornata per vedere cosa fare. Nel mentre mi interrogavo se andare via mi sono sentita accarezzare il sedere poi le tette e ho provata un rilassamento totale, poi mi sono sentita baciare e infilare la lingua nel mio culetto e così mi sono lasciata andare. Mi piaceva questo massaggio con la lingua mi sentivo rilassata e alleggerita da quel leggero brucione che ancora sentivo visto che il mio culetto era stato usato abbastanza in precedenza dall’amico Gino e anche tenuto aperto per far ammirare lo spettacolo ai signori e signore presenti. A un certo punto mi sono ritrovata supina e con le gambe sollevate e poggiate sulle spalle di questo signore. Un signore maturo ma comunque ancora tonico e con un cazzo davvero notevole che gli svettava fra le gambe, lo spettacolo di quel cazzo con una grande cappella e nodoso è subito sparito dalla mia vista visto che il signore è tornato a leccarmi in culetto. Nel girarmi vedevo le coppie che erano quasi incantate da quella scena. Nel mentre mi sentivo rilassata e beata da quel massaggio inaspettato, ho sentito sul mio buchetto la cappella che cercava di farsi strada, all’inizio ho sentito il mio buchetto cedere e accogliere il cazzo ma man mano sentivo crescere il dolore mentre il signore continuava a spinge con decisione. Sentivo un male sempre più forte ma cercavo di resistere al dolore cercando di rilassarmi sentendo il cazzo sempre più farsi strada dentro di me, dopo un attimo di tregua con un colpo incredibile ho sentito un forte dolore ma anche che quel cazzo così grande era penetrato tutto nel mio culetto.
Nel sentire quel dolore così lacerante avendo le mani sulla schiena del signore che mi stava inculando selvaggiamente, per non gridare ho affondata le unghie nella sua carne con tanta forza cercando così di non sentire dolore. Nel mentre avevo gli occhi pieni di lacrime e le unghie conficcate nella schiena di questo stronzo irruento mi sono sentita dare più volte da questo tipo della puttana e che aveva aperto a dovere il culo di una puttana esibizionista, capricciosa e cattiva visto che gli avevo fatto male con le unghie.
Dopo un attimo di tregua ha ripreso a pomparmi con più delicatezza, sentivo dolore ma iniziava anche un certo piacere nel sentirmi cosi aperta e il cazzo che mi riempiva tutta. A mano a mano ho iniziata a sentire una piacevole sensazione di dolore misto a un grande godimento fino a sentire la sua esplosione di tanta sborra calda che mi invadeva tutta.
Quando il mio culetto è rimasto libero mi sono sentita come se fossi aperta, mi sentivo un vuoto dentro come se ci entrasse tanta aria nel mio cubetto, una sensazione davvero strana ma piacevole che non avevo mai provata nonostante avessi avuto qualche rapporto anale, a queste sensazioni si univa il piacere di sentire le frasi delle coppie che ripetevano di non aver mai visto una scena del genere e come io così giovane avessi potuto ricevere un cazzo del genere. Contemporaneamente a queste voci ho risentita le carezze orami familiari di Franca che di baciava e mi sussurrava che ero stata bravissima a prendere dentro di me quel cazzo enorme e che ero stata di un erotismo unico e sconvolgente.
Dopo questo episodio mentre mi ricomponevo ho ritrovata la mia amica e cosi siamo tornate a casa, a letto, per un bel po’ di quello che restava della notte ho ripensata a quello che era successo e della nuova amicizia con Franca.
La mattina mentre facevo colazione e giravo fra i social con il mio telefonino, si è avvicinato mio padre dicendo se potevo aiutarlo a mettergli dei cerotti perché la sera si era fatto male urtando contro dei spuntoni e non riusciva a medicarsi visto che mia madre era uscita e non poteva aiutarla. Subito mi sono attivata per aiutarlo, come ho sito le ferite da tamponare mi sono sentita quasi svenire, quelle ferite non erano dovute a urti contro spuntoni ma erano chiaramente delle unghiate e viste la posizione in cui erano non potevano essere che quelle che avevo inferto io al quel signore che la sera mi aveva inculata brutalmente. Come un flash mi sono tornate in mente gli attimi in cui il signore affondava il suo cazzo nel mio culetto e io affondavo le unghie nella sua carne.
Finita la medicazione, mio padre ha detto che andava in garage a togliere gli spuntoni che avevano provocato quelle ferite mentre io mi sono ritirata in camera. Non sapevo cosa fare, piangere, ridire, disperarmi per quello che era successo, mio padre mi aveva scopata mi aveva sfondata il culetto in un modo incredibile e tutto questo davanti a varie persone che guardavano come un padre sodomizzava sua figlia. La mia mente era attraversata da mille pensieri che si inseguivano dandomi una sensazione di angoscia, mi aveva riconosciuta?, che pensava di quella ragazza sfondata in quel modo brusco ed esposta a sguardi vogliosi ?, lui era capitato per caso in quel posto o lo frequentava ? andava in quel locale da solo o con chi ? , dava a tutte della puttana dopo avergli sfondato il culo o solo a me ?, inculava in quel modo anche mia madre ? come faceva mia madre a prendere quel cazzo nel culo ?. Tra questi pensieri che si accavallavano in modo scoordinato, avevo bisogno di parlare dell’accaduto con qualche persona a cui potevo parlare liberamente dell’accaduto e soprattutto dire quello che avevo dentro. Nel frattempo mi chiama mio padre per dirmi se andavo anche io con lui a raggiungere la mamma cosi si pranzava fuori, dopo un attimo di tentennamento ho declinato l’invito dicendo che dovevo accompagnare Luisa a fare delle compere. Liberata dal pranzo familiare ho telefonata a Franca la quale subito mi ha invitata per un aperitivo e per fare due chiacchiere sulla serata. Il seguito nel prossimo racconto.
scritto il
2018-05-02
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