Le mogli degli altri - 1

di
genere
prime esperienze

Sto rincasando dal lavoro in un caldo pomeriggio estivo.
Non ho programmi per la serata, mia moglie è andata qualche giorno al mare con i suoi genitori per cui mi aspetta una cena frugale in solitudine e poi un po' di televisione.
Nel tragitto verso casa decido di fermarmi al bar per farmi un aperitivo dissetante. Dopo una giornata di lavoro ci sta.
Mentre sono seduto nel dehors del bar a sorseggiare il mio spritz passa di la Sabrina, che accorgendosi di me, mi saluta e così la invito ad unirsi a me per un aperitivo.
Sabrina è la moglie del mio migliore amico Marco. E' davvero una bella donna, dal fisico tonico, un bel seno e un bel sedere che sembra fatto di marmo. Su di lei mi è capitato qualche volta di fantasticare nelle mie saltuarie masturbazioni ma, ovviamente, per rispetto di mia moglie e del mio amico Marco, non mi sono mai permesso di qualsivoglia avanche.
Parlando del più e del meno mi dice che stasera le piacerebbe andare al cinema perché proiettano un vecchio film per una rassegna di cinema nostalgia. Marco è fuori città per lavoro e lei al cinema da sola non se la sente di andare
"ti farebbe piacere accompagnarmi?" mi chiede
Certo l'idea del film in sè non mi fa impazzire però il poter passare una serata a stretto contatto con Sabrina mi stuzzica un po', non fosse altro che per rinnovare quelle sensazioni che portano ad un eccitamento da far sfogare poi con mia moglie o eventualmente in solitaria.
Ci accordiamo quindi per l'orario.
Passo a prenderla e lei scende dopo qualche minuto. E' davvero affascinante con quel vestito floreale, con gonna appena sopra al ginocchio e scollatura ampia ma non volgare che lascia intravedere un accenno di seno.
Giungiamo al multisala e nella breve coda all'unico botteghino aperto, dietro di noi, una coppia di anziani ci chiede che film andiamo a vedere visto che loro sono la quasi casualmente, per fare qualcosa di diverso.
Allora Sabrina spiega loro il film, raccontandone la trama a grandi linee.
"Va bene. Allora andiamo anche noi a vedere questo." dice la signora al marito, il quale risponde con un breve cenno di capo.
Entriamo nella piccola sala semi deserta e ci accomodiamo ai nostri posti, nella penultima fila in alto.
Dopo qualche minuto entra la coppia di anziani che avevamo trovato al botteghino. Si guardano un po' attorno e poi rivolgono lo sguardo verso di noi. Lui quindi indica col dito verso la nostra direzione e la moglie si accinge a salire la scalinata.
Giunti all'altezza della nostra fila si fermano ed entrano.
"Vuoi vedere che con tutto la sala vuota questi due devono sedersi proprio qui" dico a Sabrina con tono scherzoso. Lei abbozza un sorriso.
Ed infatti è proprio così. Lui passa davanti a noi e va a sedersi proprio accanto a Sabrina mentre sua moglie si siede vicino a me.
Io e Sabrina ci guardiamo e ci scambiamo un sorriso che sa di incredulità di fronte ad una situazione perlomeno bizzarra.
Comunque ci rassegniamo. Sembrano una normale coppia di anziani, entrambi hanno sicuramente passato i 70. Fanno anche tenerezza.
Lui, che si presenta come Alfredo, è un uomo abbastanza robusto, appesantito dagli anni, curato nell'aspetto e garbato nei modi.
Lei, la signora Irma, sembra la classica nonna, con i capelli ordinati da una messa in piega, un filo di rossetto e un vestito che copre un corpo, un tempo sicuramente piacevole e snello.
Durante i trailers dei film in prossima programmazione, la signora Irma mi allunga un paio di caramelle.
"Una per te e una per la tua signora"
io la ringrazio e do a Sabrina la sua caramella. Entrambi le scartiamo e le mettiamo in bocca iniziando a succhiarle con calma.
Le caramelle hanno un sapore strano che richiama qualche erba tipo tamarindo e rabarbaro oppure qualche amaro speziato tipo Petrus. Però ormai ce le abbiamo in bocca e quindi seguitiamo a succhiarle.
Inizia il film.
Di tanto in tanto noto con la coda dell'occhio che sia la signora Irma che il signor Alfredo buttano l'occhio verso di noi, ma la cosa non mi infastidisce e mi concentro sul film.
Saranno passati 15-20 minuti dall'inizio del film e comincio ad avvertire una strana sensazione pervadermi il corpo. Una sorta di solletico interno. Uno stato di dolce fibrillazione. La mente invece sembra offuscarsi, smarrirsi, euforizzarsi, con un turbinio di sensazioni visive e psichiche.
Volgo lo sguardo verso Sabrina e vedo che è con la testa leggermente abbassata in avanti ed ha una mano sopra la fronte come a cercare di coprire gli occhi.
Il signor Alfredo incrocia il mio sguardo e mi sorride facendomi ripetutamente cenno di sì con la testa.
Poi vedo la sua mano sinistra entrare in contatto con la coscia di Sabrina e inizia una lenta e compassata carezza. Lei non si scompone. Si percepisce che in quel momento è stordita.
Le caramelle, penso io. Mi trovo in uno stato di passività assoluta, privo di qualsivoglia reazione. Incapace di intervenire per difendere la moglie del mio amico.
E' chiaro che questa tenera coppia di anziani ci ha scelti, ci ha sedati ed ora è in procinto di mettere in atto il loro piano, ovvero quello di abusare di noi. E noi siamo assolutamente senza difese.
La signora Irma, con atteggiamento dolce e gentile, mette una mano sulla mia testa e mi fa girare verso di lei.
Mi costringe ad avvicinare il mio volto al suo e in un attimo mi ritrovo la sua lingua in bocca che lavora con languida tenerezza.
Il signor Alfredo fa lo stesso con Sabrina. Con una lieve torsione sulla poltrona, le si avvicina e comincia a passare la sua lingua sulla bocca,sulle guance, sulle orecchie, mentre con la mano destra è all'interno del vestito ad accarezzare un seno.
La situazione è davvero bizzarra. Io e la moglie del mio migliore amico stiamo limonando con una coppia di anziani infoiati.
La signora Irma scosta il vestito ed il reggiseno mettendo in libertà uno dei suoi seni e mi fa scendere con la testa cosicché io possa leccarlo e succhiarlo.
Il signor Alfredo ora non trova più alcun freno in Sabrina, la quale gli concede la lingua e lui, eccitatissimo, continua a limonarla con ardore mentre la sua mano è scesa e ora la sta masturbando con un movimento oscenamente sussultorio.
Sento Sabrina iniziare a gemere, forse sta godendo.
Intanto la signora Irma si toglie le mutande mi costringe a mettermi in ginocchio sotto la sua poltrona. Poi, spostando il bacino in avanti, mi offre la sua vagina, incitandomi "Dai figliolo, lecca bene..."
Ha un tono quasi materno nell'esortarmi ed io, in questa situazione imbarazzante, mi do da fare a lavorare di lingua, avvertendo tutti gli umori della signora.
Ora si sente Sabrina emettere dei singulti strozzati mentre il signor Alfredo la sta penetrando con le dita con una foga impressionante. E' chiaro che le sta procurando un forte orgasmo. Quindi sfila le dita e le porta sul viso imbrattandola. Dopodiché gliele infila in bocca e le fa assaggiare i suoi stessi umori facendo scorrere la mano dentro e fuori ritmicamente. Poi, quasi a voler emulare le gesta della moglie, si rimette comodo sulla sua poltrona, si sfila i pantaloni di quel tanto che basta per fare uscire il suo membro piuttosto grosso e nodoso, con una mano prende per i capelli Sabrina e la fa accovacciare davanti alla sua poltrona, quindi inizia a rotearle il cazzo davanti agli occhi in una sorta di danza incantatrice. Inizia a sbattergli il cazzo sul naso, sulla bocca, sulle guance come a volerla ulteriormente umiliare.
E' una situazione surreale. La cara e brava mogliettina del mio amico sta per essere violata in bocca da un vecchio assatanato.
"Apri bene la bocca, puttanella" le intima
Lei ubbidisce con rassegnazione e lui, prima le passa il pollice sulle labbra, e poi, a riprova della sua completa dominazione, le sputa in bocca, una, due, tre volte
"Manda giù" le ordina. E lei esegue non senza un'espressione di disgusto.
Le molla un paio di schiaffi sulle guance, non forti ma decisamente irriverenti. Quindi le infila il grosso cazzo fin dentro alla gola, aiutando la penetrazione con entrambi le mani dietro alla nuca di Sabrina.
Io continuo il mio lavoro di lingua sulla calda e umida vagina della signora Irma che, sempre con atteggiamento materno, mi carezza la testa
"Siii...bravo...cosììì..." sono i suoi incitamenti
Lei alimenta la sua eccitazione passandosi il dito medio sul grilletto in una masturbazione sensuale, calma, inesorabile.
Ad un certo punto la sento ansimare, la sua presa sui miei capelli comincia a farsi più intensa e, dopo poco, la mia lingua viene inondata dai suoi caldi umori.
La signora Irma ha raggiunto il suo orgasmo e si lascia andare con la testa all'indietro, appoggiata allo schienale della sua poltrona.
Il signor Alfredo sta pompando la bocca di Sabrina con frenesia.
"Dai...puttana...sììì"
ogni tanto le rifila uno schiaffo che sa di disprezzo, di umiliazione.
Ora le tiene saldamente la testa tra le mani e alza leggermente il bacino. Assesta una serie di forti colpi e, ansimando come un maiale, riversa copiosamente il suo seme dentro alla bocca di Sabrina.
"Bevi cara...bevi tutto" le dice con tono dolce, carezzandole la fronte
Soddisfatti, i nostri aguzzini ci fanno sedere ai nostri posti mentre loro si ricompongono.
Poi, come nulla fosse, si alzano tranquilli
"Grazie" ci dicono "arrivederci" e se ne vanno

Riapro gli occhi quando accendono le luci in sala alla fine della proiezione.
Io e Sabrina giaciamo sulle nostre poltrone con le nostre teste appoggiate e ci stiamo tenendo per mano.
E' stato un sogno? Un incubo?
Ci guardiamo negli occhi. E' un attimo. Una sensazione. Ci baciamo. Un bacio casto, d'affetto, spontaneo.
Nell'uscire dal cinema metto una mano dentro la tasca dei pantaloni per cercare la chiave della macchina e sento qualcosa di strano. Lo prendo e lo estraggo. Sono le caramelle della signora Irma.
Non è stato un sogno.
Nella strada di ritorno verso casa non ci diciamo una parola. Ci teniamo la mano.
Giunti sotto casa di Sabrina, sto per salutarla e lei mi fa
"Non me la sento di passare la notte da sola..."
scritto il
2018-06-01
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