L'annuncio gigante

di
genere
dominazione


Un uomo gigante, con un cazzo enorme. Questo diceva l'annuncio, era semplice ed esplicito, le foto erano chiare. Ci eravamo trovati al posto prestabilito che avevano deciso dopo qualche contatto per email e poi per telefono. Ci eravamo trovati per un aperitivo ed una passeggiata insieme per conoscerci, sembravamo una coppia con la guardia del corpo personale. Ma lui non era la nostra guardia del corpo, mia moglie lo aveva scelto per farsi scopare, perché sembrava avere un cazzone fuori dal normale.
Camminammo fino alla casa che avevamo affittato, poi ci mettemmo a chiacchierare, io mi allontanai per vedere se fra loro due da soli il ghiaccio si fosse rotto prima, feci un giro di una diecina di minuti, tornai dove li avevo lasciati e non trovai nessuno, il mio cazzo era di marmo, iniziai la ricerca di loro due. C'erano 2 porte a distanza di 3 metri l'una dall'altra nella struttura alla mia sinistra, mi avvicinai alla prima porta, sentii dei rumori ma non provenivano da lì, proseguii verso l'altra porta ed identificati l'ansimare ed i sospiri di qualcuno, dovevano essere loro, stavo per sborrare nel costume per l'eccitazione, mi dovetti fermare, distrarmi ed allontanarmi dalla porta.
Una volta calata l'eccitazione tornai alla porta, l'ansimare adesso era ben definito ed il mio cazzo pulsava ma non stava per esplodere come pochi minuti prima, nel mio cervello passava ogni immagine di mia moglie con la faccia in estasi. Mi avvicinai ulteriormente, aprii ,piano piano, la porta socchiusa e la scena che mi si mostrò era molto semplice: lui era sdraiato di schiena e lei era a cavallo sul suo cazzo, il bacino di lei si muoveva piano piano spingendo indietro ed in avanti verso lui, gli occhi chiusi di lei, le labbra socchiuse, le braccia lungo il suo corpo penzoloni, ed all'altezza dei polsi c'erano le mani di lui, che su quelle braccia sembravano giganti, che la tiravano giù ad ogni spinta, per penetrarla ancora più a fondo. Quando entrai nella stanza lui mi guardò e sorrise di soddisfazione e disse che la stava sfondando bene bene. Appena lui parlò lei aprì gli occhi e guardandomi mugolo' che aveva un cazzone enorme e che per entrare ci era voluta tanta buona volontà ed un pompino con tanta saliva. Lui non mancò di offendermi dandomi del cornuto col cazzo piccolo, lei confermò ribadendo il concetto che non le era stato molto chiaro fino a quel momento.
Continuavano a scopare come se io non esistessi, lei godette ma il ritmo rimase sempre lento e profondo per goderne appieno.
Poi finalmente decisero di cambiare posizione, lei si alzò lentamente e quel cazzone dalla base larga ,sembrava non finire mai, veramente! Era in scala 1:2 con il mio, che ha delle dimensioni di tutto rispetto. Una base larga, un fusto veramente grande ed una cappella enorme.
Mia moglie si spostò di lato, si avvicinò con la faccia a quel cazzone, la sua mano lo prese alla base ma non ce la faceva a fare tutto il giro con le dita, mi guardò e sorridendo mi invitò a prendere consapevolezza delle dimensioni di quell'attrezzo. Poi si mise a pecora e gli ordinò di prenderla in quel modo. Lei era a culo ritto e la testa appoggiata di lato sul materasso, le sue braccia posizionate dietro come per farsi ammanettate. Lui si era messo in ginocchio dietro di lei, era veramente fuori misura, anche come persona, sarà stato alto 195 cm e sarà pesato 120 kg, ma era un fascio di muscoli, era proprio un omone con un signor cazzo.
L'entrata del membro in mia moglie fu tutto un mugolio centimetro per centimetro, sembrava che godesse a pressione. La scena era così: lei in posizione di pecora esperta che inarcava la schiena e piegava il bacino per prenderlo fino alle palle, lui che le aveva preso i polsi e la tirava a se ogni spinta, lei che stava sbavando sul materasso dal godimento intenso, io che mi avvicinai alla sua faccia facendo uscire il mio cazzo dal sotto del costume e con due colpi di mano le sborrai sulla faccia ed i capelli. Lei che non smetteva di godere e che non mi aveva detto niente nemmeno per la sborrata in faccia, lui che ghignava guardandomi , io che mi sentivo inerme.... Era una situazione psicologica che mi distruggeva facendomi godere.
Lei godeva di continuo e chiedeva di spingere sempre di più e non fermarsi.
Dopo una buona mezz'oretta di scopata a varie velocità lui annuncio' che stava per venire, mia moglie aveva già avuto almeno 4 o5 orgasmi ma non capiva più niente dal godimento, quindi lui estrasse il cazzo da mia moglie mi e chiamo' dicendomi di venire a finire il lavoro, io mi avvicinai e gli presi quel cazzone in mano, appurai che era veramente grosso, iniziai a fargli una sega, mentre mia moglie si girò a pancia in su e sembrava ancora in trance, sentii sussultare il cazzo e dei fiotti belli abbondanti di sperma partirono raggiungendo i seni ed il viso di mia moglie, uno, due, tre, di nuovo sui seni, poi più giù sulla pancia, quattro, cinque sull'ombelico riempiendolo ed impastandosi con il piercing, poi il cazzo continuò a contattarsi ma ne uscirono poche ultime gocce che spremetti ben bene io con la mano e le dita. Mia moglie era sempre ferma e scassata con la fica vistosamente dilatata. Ricoperta di sperma e senza più energie.
Lui mi diede una pacca sulle spalle e sempre ghignando mi disse che era stata una bella esperienza e che sarebbe stato disponibile sempre quando mia moglie ne avesse voluta un'altra razione, sempre se non avesse voluto scoparla lui prima.... Queste parole, che misi a fuoco e compresi pochi minuti dopo, erano l'essenza del potere che sapeva di esercitare sulla nostra copia, mi risuonarono nel cervello per tutta la notte


Pinoletti@gmail.com
scritto il
2018-06-02
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