Il segreto della biblioteca. La protezione del Dio Thoth.
di
Tibet
genere
pulp
Un sogno mi perseguita, ogni volta torna eguale. Una parete verticale, io ai piedi di essa e in cima una figura indistinta che mi getta qualcosa. Con raccapriccio mi accorgo che è un bambino, un neonato quello che sta precipitando verso di me. Sporgo le braccia e mi accingo a cercare di prenderlo mentre cade, ma proprio un attimo prima di riceverlo il neonato si trasforma in un rotolo di pergamena. Lo svolgo e vedo che contiene dei geroglifici. Più volte si ripete questo sogno stranissimo. I simboli che contiene mi sono incomprensibili.
Poi qualcosa si svela, qualcosa illumina la mia mente. Ecco...
-Sono Thoht... sono il dio con la testa di Ibis.
Io sono l'arbitro, il mediatore fra il bene e il male, sono la mente, sono il mago... sono io che butto la piuma sulla bilancia dei cuori…-
Questo è quello che mi rintronerà nella mente al mio risveglio...
Thoth che sceglie i suoi sacerdoti.
Io mandato a correggere gli errori dal custode dei documenti.
Continua...
-Cento volte dieci sono disceso nel mondo oscuro che conduce alla luce, e altrettante volte sono asceso dall'oscurità nella Luce rinnovando la mia forza e il mio potere, ora discendo l'ultima volta tramite te, per colpire coloro hanno falsificato il mio insegnamento…-
Ora la mia mente è estremamente ricettiva...
-Io... Thoht... ti do il mio potere... perché colui che andrà sopra della legge sarà punito…-
Ora so cosa è che impedisce loro l'accesso alla stanza della biblioteca.
Anche volendo non potrebbero entrare.
E' qui che mi rifugio e sono consapevole cosa cercare. Lo troverò nella successiva stanza dopo l'ingresso dalla biblioteca.
La stanza è il laboratorio di un alchimista. Contiene alambicchi e strumenti vari.
Ed un libro, un diario aperto...
Il diario del Conte di San Romano vissuto nel 17 secolo, Maestro e primo proprietario di questa dimora.
Ecco la parte che devo leggere, che è scritta per me.
Perché io sono il predestinato.
Io sono l'ultimo Maestro.
…L'immortalità in senso assoluto non esiste, anche a patto di ottenerla, questa dovrebbe essere accompagnata dalla invulnerabilità. E' impossibile credere che un corpo umano resista al fuoco o esca indenne da una terribile esplosione. Loro... sono in grado di replicarsi e questo è simile ad una immortalità, ma non sono invulnerabili. Loro possono restare sospese fra vita e morte fisica mantenendo ancora il pieno possesso della propria coscienza. Ma il loro corpo non e' inattaccabile da qualcosa di distruttivo…
Ecco il mio destino. So perfettamente quale è il mio compito, dietro di me ho tutti i Maestri che mi hanno preceduto.
Torno nella prima stanza e cerco fra le carte di Mistral, cerco nomi, numeri di telefono.
La mia mente è schermata. Presenta loro una falsa immagine costruita appositamente, una immagine tranquillizzante che faccia sopire i loro ancora esistenti sospetti.
Sono sotto la protezione di Thoth.
Cerco Sole e la trovo nella sua stanza. La prendo per i capelli e le piego forte la testa mentre le mordo le labbra, la mordo fino a farla sanguinare. L'altra mano le cerca la fica e la penetro violentemente con tutte le dita.
-Sei una puttana Sole...! Mettiti a terra... puttana... in ginocchio...-
Le scopro il culo... ho il cazzo che sembra un bastone da tanto è duro, mi piego sulle ginocchia e le cerco con le dita il fiore scuro fra le natiche. La penetro, giro le dita dentro di lei, gratto con le unghie la parete interna dell'intestino poi le tolgo e appoggio la punta della verga. Un gemito di dolore sfugge dalle sue labbra quando entro in lei fino al pelo. E altri gemiti mentre la monto con forza. Da bestia. Da selvaggio. La tengo forte per i capelli, tanto forte da piegarle la testa all'indietro e la percuoto, forti colpi con la mano libera, sulle natiche, sulla schiena, sul seno che balla sotto i miei colpi di cazzo. Le urlo di godere, che voglio sentire le sue urla di godimento, che voglio sentirla squassata dagli orgasmi, che voglio sentire il suo corpo fremere come la corda di un arco da tanto e' in preda alla libidine.
Mentre la sto prendendo così e nonostante stia godendo di ciò, sento l'approccio della sua mente, la sento entrare nella mia come un soffio di vento ma nulla di strano trova. Solo voglia di godere, voglia di lei e del suo culo. E si lascia andare, si lascia andare al godimento completo.
Non smetto di colpirla però, forte, voglio che senta male. Che senta male questa troia!
-Voglio che inviti anche le altre sacerdotesse, le voglio scopare, vi voglio scopare tutte... troie che siete... vi voglio riempire, mettere tutte incinte... puttane...-
-Fallo allora… porco!! Sei il nostro verro... il maiale maschio che ci copre e rende pregne tutte le sue scrofe. Riempimi la fica... allora! Togli quel cazzo dal mio culo e sborrami nella fica... fallo... fallo... rendimi pregna di te…-
Dopo scendo in cucina. Chiedo ad Anita da mangiare e lei mentre mi serve mi sussurra...
-Cedi Victor... fai come dicono o appena incinte ti elimineranno...-
La guardo e mentalmente le rispondo, ma lei non può immaginare, no. Povera Anita… tu sei umana... ma sarai sacrificata, ancora non lo sai ma sarai sacrificata. Tu e Giuseppe.
E' nel tuo destino.
Vado a cercare Milo e Anais. Ho bisogno della loro collaborazione e i ragazzi mi piacciono, da ora in avanti lavoreremo nella biblioteca tutti i giorni dalla mattina al tramonto con la sola pausa del pranzo. Milo… porta sul tavolo i volumi prendendoli via via e poi, quando esaminati, rimettendoli a posto, io li esamino e detto a Anais cosa scrivere sul mio portatile, titolo, autore, una breve descrizione del testo e tutte le altre informazioni utili per poterlo catalogare, voglio finire questo impegno il più breve tempo possibile, ma mi servirà tempo. Molti… molti giorni. Non mancano gli intermezzi, o sento la mente di Anais solleticare la mia con mille immagini di lussuria o sento io stesso il bisogno di scoparli! Quando succede… stacchiamo e il più delle volte prendiamo Anais assieme, lei che si impala su di me seduto prendendo il mio cazzo duro fino alla radice e Milo che la prende dietro.
Immancabilmente la mia sborra finisce nella sua vagina!
Poi sempre… dopo il tramonto sento che mi stimolano, che tutte vogliono far sesso, la mia mente è ora schermata con l’aiuto di Thoht e loro… non vedono altro che libidine e lussuria.
Mi dedico quindi con la mia massima disponibilità in connubi strani, in viluppi di corpi sempre più impegnativi, la mia forza, la mia capacità di godere in questo periodo è senza limiti, fuori da ogni normalità! Le riempio ripetutamente con il mio seme fino a sfinirmi.
Poi… dopo cena mi ritiro nella stanza segreta e leggo il diario di Mistral, esamino il suo archivio. Trovo le diapositive che ha scattato durante le orge, diapositive che poi ha usato per creare le sue opere, tutte farneticanti e grondanti sesso, libidine, lussuria! Ci sono registrazioni video e sonore, Mistral ancora non sapeva della sua fine, di come avrebbero organizzato la cosa con la massima crudeltà! Spontaneamente sento un moto di simpatia verso di lui, lui ha subito quanto, in un futuro, vorranno far subire a me? Appena una altra generazione di sacerdotesse sarà pronta per rinnovare la loro specie?
Il mio piano ha bisogno di tempo.
Devo assolutamente eliminare il rimanente sospetto che sento aleggiare nei miei confronti, sono permanentemente sotto esame, a turno controllano la mia mente, le sento.
Mi serve il tempo per catalogare e esaminare i libri, mi serve il tempo per organizzare la fine.
Dormo poco.
Sono esausto dal dover fare sesso continuamente e dall'impegno stressante di controllare la mia mente, solo nelle stanze segrete posso stare tranquillo. Mangio molto, divoro ogni cosa che Anita cucina e che mi serve anche in diverse ore della giornata. Ora… mi reco spesso nella cantina, la riserva di vini è importante, Mistral collezionava vini pregiati.
A volte uso la gabbia, quella nella quale hanno minacciato di rinchiudermi, mi piace rinchiudermi dentro e di volta in volta sevizio Anais, Rula… la stessa Sole!
Milo… da buon aiutante collabora al massimo! Constato una cosa, la mia mente è diventata infinitamente più intuitiva, la mia memoria ampliata e così la mia capacità di analisi, vedo in questo l’opera loro… delle sacerdotesse che vogliono far si che riesca ad emergere come saggista, come scrittore! Un nuovo genio!
Poi qualcosa si svela, qualcosa illumina la mia mente. Ecco...
-Sono Thoht... sono il dio con la testa di Ibis.
Io sono l'arbitro, il mediatore fra il bene e il male, sono la mente, sono il mago... sono io che butto la piuma sulla bilancia dei cuori…-
Questo è quello che mi rintronerà nella mente al mio risveglio...
Thoth che sceglie i suoi sacerdoti.
Io mandato a correggere gli errori dal custode dei documenti.
Continua...
-Cento volte dieci sono disceso nel mondo oscuro che conduce alla luce, e altrettante volte sono asceso dall'oscurità nella Luce rinnovando la mia forza e il mio potere, ora discendo l'ultima volta tramite te, per colpire coloro hanno falsificato il mio insegnamento…-
Ora la mia mente è estremamente ricettiva...
-Io... Thoht... ti do il mio potere... perché colui che andrà sopra della legge sarà punito…-
Ora so cosa è che impedisce loro l'accesso alla stanza della biblioteca.
Anche volendo non potrebbero entrare.
E' qui che mi rifugio e sono consapevole cosa cercare. Lo troverò nella successiva stanza dopo l'ingresso dalla biblioteca.
La stanza è il laboratorio di un alchimista. Contiene alambicchi e strumenti vari.
Ed un libro, un diario aperto...
Il diario del Conte di San Romano vissuto nel 17 secolo, Maestro e primo proprietario di questa dimora.
Ecco la parte che devo leggere, che è scritta per me.
Perché io sono il predestinato.
Io sono l'ultimo Maestro.
…L'immortalità in senso assoluto non esiste, anche a patto di ottenerla, questa dovrebbe essere accompagnata dalla invulnerabilità. E' impossibile credere che un corpo umano resista al fuoco o esca indenne da una terribile esplosione. Loro... sono in grado di replicarsi e questo è simile ad una immortalità, ma non sono invulnerabili. Loro possono restare sospese fra vita e morte fisica mantenendo ancora il pieno possesso della propria coscienza. Ma il loro corpo non e' inattaccabile da qualcosa di distruttivo…
Ecco il mio destino. So perfettamente quale è il mio compito, dietro di me ho tutti i Maestri che mi hanno preceduto.
Torno nella prima stanza e cerco fra le carte di Mistral, cerco nomi, numeri di telefono.
La mia mente è schermata. Presenta loro una falsa immagine costruita appositamente, una immagine tranquillizzante che faccia sopire i loro ancora esistenti sospetti.
Sono sotto la protezione di Thoth.
Cerco Sole e la trovo nella sua stanza. La prendo per i capelli e le piego forte la testa mentre le mordo le labbra, la mordo fino a farla sanguinare. L'altra mano le cerca la fica e la penetro violentemente con tutte le dita.
-Sei una puttana Sole...! Mettiti a terra... puttana... in ginocchio...-
Le scopro il culo... ho il cazzo che sembra un bastone da tanto è duro, mi piego sulle ginocchia e le cerco con le dita il fiore scuro fra le natiche. La penetro, giro le dita dentro di lei, gratto con le unghie la parete interna dell'intestino poi le tolgo e appoggio la punta della verga. Un gemito di dolore sfugge dalle sue labbra quando entro in lei fino al pelo. E altri gemiti mentre la monto con forza. Da bestia. Da selvaggio. La tengo forte per i capelli, tanto forte da piegarle la testa all'indietro e la percuoto, forti colpi con la mano libera, sulle natiche, sulla schiena, sul seno che balla sotto i miei colpi di cazzo. Le urlo di godere, che voglio sentire le sue urla di godimento, che voglio sentirla squassata dagli orgasmi, che voglio sentire il suo corpo fremere come la corda di un arco da tanto e' in preda alla libidine.
Mentre la sto prendendo così e nonostante stia godendo di ciò, sento l'approccio della sua mente, la sento entrare nella mia come un soffio di vento ma nulla di strano trova. Solo voglia di godere, voglia di lei e del suo culo. E si lascia andare, si lascia andare al godimento completo.
Non smetto di colpirla però, forte, voglio che senta male. Che senta male questa troia!
-Voglio che inviti anche le altre sacerdotesse, le voglio scopare, vi voglio scopare tutte... troie che siete... vi voglio riempire, mettere tutte incinte... puttane...-
-Fallo allora… porco!! Sei il nostro verro... il maiale maschio che ci copre e rende pregne tutte le sue scrofe. Riempimi la fica... allora! Togli quel cazzo dal mio culo e sborrami nella fica... fallo... fallo... rendimi pregna di te…-
Dopo scendo in cucina. Chiedo ad Anita da mangiare e lei mentre mi serve mi sussurra...
-Cedi Victor... fai come dicono o appena incinte ti elimineranno...-
La guardo e mentalmente le rispondo, ma lei non può immaginare, no. Povera Anita… tu sei umana... ma sarai sacrificata, ancora non lo sai ma sarai sacrificata. Tu e Giuseppe.
E' nel tuo destino.
Vado a cercare Milo e Anais. Ho bisogno della loro collaborazione e i ragazzi mi piacciono, da ora in avanti lavoreremo nella biblioteca tutti i giorni dalla mattina al tramonto con la sola pausa del pranzo. Milo… porta sul tavolo i volumi prendendoli via via e poi, quando esaminati, rimettendoli a posto, io li esamino e detto a Anais cosa scrivere sul mio portatile, titolo, autore, una breve descrizione del testo e tutte le altre informazioni utili per poterlo catalogare, voglio finire questo impegno il più breve tempo possibile, ma mi servirà tempo. Molti… molti giorni. Non mancano gli intermezzi, o sento la mente di Anais solleticare la mia con mille immagini di lussuria o sento io stesso il bisogno di scoparli! Quando succede… stacchiamo e il più delle volte prendiamo Anais assieme, lei che si impala su di me seduto prendendo il mio cazzo duro fino alla radice e Milo che la prende dietro.
Immancabilmente la mia sborra finisce nella sua vagina!
Poi sempre… dopo il tramonto sento che mi stimolano, che tutte vogliono far sesso, la mia mente è ora schermata con l’aiuto di Thoht e loro… non vedono altro che libidine e lussuria.
Mi dedico quindi con la mia massima disponibilità in connubi strani, in viluppi di corpi sempre più impegnativi, la mia forza, la mia capacità di godere in questo periodo è senza limiti, fuori da ogni normalità! Le riempio ripetutamente con il mio seme fino a sfinirmi.
Poi… dopo cena mi ritiro nella stanza segreta e leggo il diario di Mistral, esamino il suo archivio. Trovo le diapositive che ha scattato durante le orge, diapositive che poi ha usato per creare le sue opere, tutte farneticanti e grondanti sesso, libidine, lussuria! Ci sono registrazioni video e sonore, Mistral ancora non sapeva della sua fine, di come avrebbero organizzato la cosa con la massima crudeltà! Spontaneamente sento un moto di simpatia verso di lui, lui ha subito quanto, in un futuro, vorranno far subire a me? Appena una altra generazione di sacerdotesse sarà pronta per rinnovare la loro specie?
Il mio piano ha bisogno di tempo.
Devo assolutamente eliminare il rimanente sospetto che sento aleggiare nei miei confronti, sono permanentemente sotto esame, a turno controllano la mia mente, le sento.
Mi serve il tempo per catalogare e esaminare i libri, mi serve il tempo per organizzare la fine.
Dormo poco.
Sono esausto dal dover fare sesso continuamente e dall'impegno stressante di controllare la mia mente, solo nelle stanze segrete posso stare tranquillo. Mangio molto, divoro ogni cosa che Anita cucina e che mi serve anche in diverse ore della giornata. Ora… mi reco spesso nella cantina, la riserva di vini è importante, Mistral collezionava vini pregiati.
A volte uso la gabbia, quella nella quale hanno minacciato di rinchiudermi, mi piace rinchiudermi dentro e di volta in volta sevizio Anais, Rula… la stessa Sole!
Milo… da buon aiutante collabora al massimo! Constato una cosa, la mia mente è diventata infinitamente più intuitiva, la mia memoria ampliata e così la mia capacità di analisi, vedo in questo l’opera loro… delle sacerdotesse che vogliono far si che riesca ad emergere come saggista, come scrittore! Un nuovo genio!
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Il segreto della biblioteca. La rivelazione. Il bastone e la carota. Il sogno.racconto sucessivo
Il segreto della biblioteca. L'epilogo.
Commenti dei lettori al racconto erotico