Perché certi uomini le corna le meritano proprio.
di
Tibet
genere
etero
Gli uomini mi sono indispensabili, guai se non esistessero! Ma a volte preferisco comunque farmi l'amore io.
E’ tutto il giorno che ci penso, da stamattina via via l’eccitazione è cresciuta fino a diventare davvero pressante. Ma ho resistito fino ad ora e continuo ad aspettare perché anche attendere, rimandare il momento di godere è un piacere per me, è insieme un piacere e un tormento! Godo nel sentire quella tensione al ventre, sentirmi bagnata, sentire le labbra intime gonfiarsi dalla voglia! So che verrei in un attimo se mi toccassi ora, quindi aspetto.
Ho già deciso come farò.
L’ho già fatto molte volte naturalmente, aspetto che lui prepari la borsa e esca per andare al calcetto, se potessi farlo lo spingerei io fuori dalla porta per affrettare i tempi!
Lo faccio sul mio letto, non mi spoglio completamente, tolgo il reggiseno ma tengo la maglietta e gli slip che abbasso solo fino alle caviglie e quando allargo le gambe e avvicino le ginocchia al corpo, gli slip si tendono! Mi eccita tenerli così! Mi libero i seni alzando la maglietta e mi strofino a due mani i capezzoli. Mhmm! Sono già duri! Mi piace accarezzarmi il ventre prima di toccarmi davvero, passare le dita sul piccolo boschetto di pelo morbido e scuro che mi guarnisce l’inguine, ha la forma di un triangolo con il vertice proprio all’inizio dello spacco. Indugio molto in questa carezza prima di arrivare alla mia figa bagnata e passare lungamente le dita sulle labbra esterne, mi piace quel gonfiore teso che hanno, le stringo fra le dita e stuzzico il clito che è già pronto, pronto per darmi piacere.
Mhmm! Quanto sono bagnata! Mi apro e mi tocco con la punta delle dita.
Mi amo.
Amo la mia figa bellissima!
Come me la bacerei!
Ho visto una volta una contorsionista che riusciva a leccarsela da sola! Quanto l’ho invidiata! Adoro i miei orgasmi, godere in tutte le situazioni, con uomini e donne, ma io mi amo come nessuno e nessuno sa farmi godere come so farlo io.
Mi apro e passo le dita all’interno.
Sono un torrente d’umori profumati, quanto mi piace l’odore della mia figa!
Mi eccita!
Ha un potere afrodisiaco enorme!
Mentre mi tocco il mio corpo si tende come un arco!
Ecco ora stringo fra pollice e indice della mano il mio clito, è duro, tenace, scivoloso e enormemente sensibile!
Cazzo!
Quanto mi piace strofinarlo!
Grattarlo con le mie unghie lunghe!
Tormentarlo e usarlo per godere!
Però devo avere le dita molto bagnate per goderne appieno e quindi le passo in figa dove c’è una vera fontana e ci sputo anche sopra così da mischiare la saliva ai miei umori e tornare nella mia figa calda.
Di solito godo quasi subito, il primo di molti orgasmi lo cerco in fretta perché la voglia è pressante, ma poi lo faccio in maniera più riflessiva, continuo a strofinare il clito e uso l’altra mano per penetrarmi, godo ancora così e molto.
Mi piace anche raggiungere il mio buchino e far distendere le pieghette con le dita bagnate per poi mettermi un dito nel culo. Di solito questo mi fa venire subito, quindi indugio senza forzare, riuscendo a farmi l’amore anche per due ore!
Ho preparato anche diversi miei amici di fianco a me, amici di lattice e di vetro che uso intensamente, vibratori, plug, cazzi molto simili a quelli veri che mi stanno facendo compagnia negli orgasmi.
Mi riempio figa e culo e godo ancora.
Non riesco a smettere.
E’ una febbre che mi prende.
La stanza sa di me.
E la mia figa è sempre più odorosa. Mi assaggio, so di miele, di acqua di mare e di burro salato.
Mi bevo.
Mi succhio portando le dita dalla figa alla bocca.
Mi piaccio.
Mi amo.
Smetto solo perché sono sfinita, lascio un ricordo sul lenzuolo, una macchia di bagnato. Non m’interessa, è dove dormirà lui, tanto non se ne accorgerà nemmeno quello!
Ma mi chiedo, perché ho sempre voglia?
Credo di essere potenzialmente una ninfomane, dato che mi scoperei il mondo intero.
E poi a volte scoparmi così mi soddisfa solo per poco.
Ecco, lui è rientrato, vi racconto che fa? Allora è un precisino da far incazzare!
Svuota il borsone e mette tutto in lavatrice, l’accende. Fa la doccia e poi pulisce tutto, per via del calcare, sapete?
Fosse per me, hai voglia di pulire calcare!
Mangia e sparecchia.
Lui fa pulizie, la spesa, cucina e sistema casa.
Spolvera, passa l’aspiratore.
Io non ho un compagno ma un domestico a tempo pieno, l’unica cosa che non fa è scoparmi come si deve, neanche sa come si inizia!
Me lo scelgo io un domestico!
Si, lo prenderò nero e fornito di un cazzo enorme!
Finito il suo rito, si stende sul divano e guarda la tv.
Ancora calcio? Ma cazzo! Ne ho le palle piene!
Accendo il pc. Sono a due metri da lui. Navigo un po’. Leggo dei racconti perché questi mi eccitano più di qualsiasi altra cosa, la mia mente parte e diventa partecipe, mi torna voglia. Vorrei scoparmi tutti in un’orgia infinita, tutti nudi. Senza accorgermene mi sto toccando e godo a due passi da lui. Continuo a toccarmi e godo ancora.
Lui si alza e mi dice che va a letto, è stanco.
Stanco di cosa?
Di scoparmi? Ma se neanche sai come si fa!
Oppure stanco di correre dietro ad uno stupido pallone di merda? Cazzo!
Vai a dormire va', coglione! Io resto qui.
Io mi amo.
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