Una famiglia incestuosa. Il troiaio di San Pablito.

di
genere
incesti

Di Tibet e Paoletta80

Eccoci ancora in viaggio... destinazione sur, il sud!
Dove stavamo andando davvero? E chi poteva saperlo? Di sicuro noi no. Forse Durango o Chihuahua? Insomma, la verità è che viaggiavamo sempre a cazzo, senza meta insomma. A prescindere da chi di noi fosse alla guida, tutti ci lasciavamo prendere da decisioni illogiche.
In quel giorno specifico, ero io, Ruback alla guida. Naturalmente nessun membro della famiglia possedeva la patente di guida o qualche minimo rispetto della segnaletica stradale. Io ad esempio, avevo un rapporto di grave contrasto con essa, adoravo i cartelli di divieto! Avevano qualcosa di così invitante che spesso non riuscivo proprio a resistere alla tentazione di violarli!
Insomma, stavo percorrendo tranquillo una strada del cazzo, che non sapevo né da dove era partita né dove arrivava. Però? Non era male... larga abbastanza per il camper di Clyde scambiato con il nostro, e poco frequentata quando... sentii il suono di un clacson provenire da dietro al van. Guardai dallo specchietto retrovisore e vidi un grosso autobus addobbato con tutti quei fanali colorati da Safari che chiedeva strada suonando incessantemente come un'ambulanza!
Misi il braccio fuori dal finestrino come a dire "Hei fratello, hai fretta? E passa!"
Nel superarmi sbirciai all'interno del bus e notai quattro tipi a bordo, tutti a torso nudo, erano grossi... cazzo se lo erano grossi! Stavano bevendo birra e guardando anche loro dentro il nostro mezzo, rallentarono invitandoci a fermarci per bere con loro. Una rapida occhiata di consultazione tra noi della famiglia e lo facemmo, ci fermammo. D'altra parte, se non accettavamo l'imprevisto, che viaggiavamo a fare?
Sostammo in uno slargo della strada, i ragazzi del bus scesero e con un po' di delusione notammo che erano bassini... Bassi ma grossi, con una particolarità che però non poteva sfuggirci, avevano il bacino largo... tipico del chiavatore, io adoravo quei culi grossi, perché voleva dire che erano dei gran scopatori! Per esperienza vi dico di diffidare dai bacini stretti, credete a me, sceglietevi quelli belli larghi...
Insomma, in breve facemmo amicizia, bevendo insieme la loro birra e fumando la loro erba. Per noi il linguaggio è al contempo universale e inutile... Nel senso che fra loro che non sapevano l'inglese e noi che non conoscevamo lo spagnolo, ci capimmo ugualmente. Poi? Era così chiaro quello che volevano... scopare ovviamente! Lo si vedeva subito, dai loro cazzi duri che riempivano gli shorts che indossavano.
Ma cazzo! Mai un po' di fortuna per me... quelli erano machos! Accidenti a loro! Quindi? Mi ignoravano proprio... anzi peggio, mi guardavano con aria di superiorità. Non volevano il mio culo, che invece li desiderava tanto. Come spiegargli che con me avrebbero goduto uguale che scopare un culo femminile anzi forse, anche di più? Non potevo... Rubia mi fece l'occhiolino, come a dirmi... "Ti ricordi in spiaggia con i surfisti? I tuoi amichetti che mi hanno lasciata a fica asciutta? Beh... Adesso tocca a te restare a culo chiuso!" Troia lei, vero? Sì, ma non è che fosse una novità!
Quindi avrete già capito chi ne prese tutto il vantaggio, no? Le puttane delle mie sorelle... quelle per il cazzo erano sempre pronte. Io a guardare e loro a scopare come delle ossesse. Oh... Fottevano alla grande! Senza neanche una pausa.
 
Rubia... a Nadine.
-Cazzo... questi hanno preso qualcosa! Mi hanno scopato tutti e quattro ma nessuno di loro è venuto! Io sì... diverse volte anche. Ma come fanno? E poi lo vedi da te... il cazzo l'hanno così duro!-
-Stessa cosa a me! Mi hanno fottuto da trapanarmi fica e culo ma loro? Nessuno ha sborrato! Pensavo di non piacergli il che è quasi impossibile... Invece o lo fanno di proposito o davvero hanno preso qualcosa... Penso più la seconda Rubia, hai notato che hanno un cordino che esce loro dal buco del culo? Hanno degli ovuli in pancia questi, sicuramente sono trafficanti di droga!-

Intanto il medesimo trattamento lo stavano ricevendo Miserere e Oastrock, era una specie di staffetta, se le passavano i quattro! Le montavano di forza, spingevano come tori con quei grossi culi potenti che avevano e le ragazze godevano ma loro? Nulla... Lo notai anch'io, Fottevano come tori senza sborrare e mantenevano quei bei cazzi sempre duri che a me... facevano tremare il buco del culo dalla voglia di prenderli dentro. Non durò mica poco il loro giro delle troie, ma alla fine si fermarono, si presero una sosta, ma comunque mantenendo quei cazzo i duri in evidenza! Sì, indubbiamente anche io credevo che si erano drogati... Cialis o qualcosa del genere ma per come sembrava, in dosi esagerate davvero.
A fatica, durante la pausa, riuscimmo a comunicare con loro in qualche maniera strana... Insomma, capimmo che stavano andando alla festa di San Pablito, un piccolo paese di qualche migliaio di abitanti, a circa una ventina di chilometri da dove ci eravamo fermati e ci chiesero di andare alla festa con loro. Fin qui niente di anomalo, figurarsi se noi non accettavamo. Ma cosa volevano realmente da noi? 
Le mie sorelle avrebbero dovuto fare le puttane lì. Nel senso, le ragazze a scopare a pagamento e machos sarebbero stati i loro i protettori, i magnaccia insomma. Tutto questo mentre loro nel frattempo spacciavano la droga che avevano dentro il culo. Il piano dei trafficanti in sostanza era questo: avrebbero trovato dei clienti e li avrebbero portati nel nostro camper, riscuotendo loro la scopata. Naturalmente per quanto merce pregiata, la figa delle mie sorelle, in quei posti di merda valeva quello che valeva. Dieci dollari forse? Che corrispondevano a circa 200 pesos. 
Cosa spacciavano quelli? Da portarsi gli ovuli nel culo in posti dove i trafficanti giravano senza problemi perché avevano mezzi adatti e cospicui per corrompere la polizia locale e non solo? Né Marija e né coca no... Di quelle ne girava abbastanza liberamente, ed erano, diciamo così, come la fica delle mie sorelle in Mexico... Non valeva tanto. Qui si stava parlando di altro... un tipo di crack particolare che girava in quel momento, la “datura”... ancora più micidiale e dagli effetti più duraturi e distruttivi dell'ecstasy.
Beh... per aver trovato l'imprevisto lo avevamo trovato, ora diventare le troie di una festa di paese non sembrava preoccuparle più di tanto, anzi... direi che Oastrock ne fosse proprio entusiasta. Decine di cazzi da succhiare e sborra da bere? Mai stato un problema per lei, anzi, solo una conferma.  Miserere  invece non era così entusiasta, lei, particolare com'era voleva sempre qualcosa di "diverso", d'altra parte noi eravamo tutti strani sì, ma Miserere era indubbiamente la più strana di noi... Ma si adattò alla situazione. 
Quando arrivammo a destinazione, il paese era in pieno fermento festaiolo, la solita processione con il povero cristo martoriato in croce e la solita musica scassa palle, il massimo era quello per gli abitanti del luogo, ma ben presto noi con i machos demmo inizio all'altra festa, quella profana e sicuramente più divertente. Tutto si svolse come concordato, come previsto. I machos si misero a spacciare meno uno che invece aveva il compito di riscuotere le scopate.
Nadine faceva da capofila, con la sua esperienza se ne fece a raffica che neanche più tenne il conto, ma anche le mie sorelle entrano subito nella parte, si erano immedesimate così bene che sembrava avessero battuto il marciapiede da sempre. Era diventata una vera catena di montaggio, i machos dovettero limitare gli ingressi nel camper a due uomini alla volta perché tanta era la foga delle ragazze e quelle degli uomini che se le facevano che il van si muoveva e cigolava suoi suoi vecchi assi.
Tra un cliente e l'altro... si pulivano frettolosamente le fiche piene di sborra con delle salviette igieniche, ma solo un attimo di pausa, eh? Sembrava che vi avessero preso gusto e non vedevano l'ora di rimettersi a pecora, cioè, a lavoro, anche se solo per quella particolare serata. È noto che la mia famiglia è affamata di nuove esperienze.
Tutto stava filando liscio, ma i ragazzi messicani nel frattempo erano diventati prepotenti, possessivi e anche violenti. Dopo la serata alla festa di San Pablito dentro la loro testa avevano già un bel programma che ci riguardava, altre sagre, altri uomini ai quali venderci e altro guadagno per loro. Solo che avevano fatto i conti senza di noi... se i machos intendevano far proseguire il commercio umano a loro piacimento, sbagliavano di molto. Non ci conoscevano.
Cosa non ci andava del loro programma? Semplice! Noi eravamo liberi. Farlo una volta era esperienza, magari si godeva pure... Ovviamente parlo per le femmine della mia famiglia perché io sembravo escluso totalmente, pur sperando nel miracolo di San Pablito, cioè che ci fosse qualcuno che volesse farsi un culo di uomo, per l'esattezza il mio.
Un attimo di respiro fra un cazzo e l'altro... e fu proprio Miserere a sbottare...

-Non mi va di essere alla mercé di questi quattro zoticoni. Certo scopano come dei tori, ci divertiamo anche a fare le loro puttane ma non vi scoccia anche a voi che ci stiano controllando e programmando senza interpellarci?-

Le ragazze annuirono, io anche. Non era lo scopare, era il controllo che proprio non riuscivamo a sopportare.

-Guardate qui... Vi faccio vedere cosa che mi ha regalato Clyde...-

Miserere mostrò un piccolo revolver, sembrava inoffensivo ma invece non lo era di certo.

-E' una Colt calibro 22...-

Non eravamo avvezzi alle armi, né avevamo sempre fatto a meno fino ad allora, ma non ci stupì che Clyde ce ne avesse fatto dono, noi eravamo liberi e ribelli, lui era come noi certo, ma più razionale e sapeva che ne avremmo potuto aver bisogno. Non ci stupì neanche che l'avesse regalata proprio a Miserere, tra noi era quella che più si appassiona ai suoi racconti di morte ed omicidi... D'altronde, era una mezza morta anche lei.

-Sapete cosa farò? Io questi li ammazzo! Clyde mi ha insegnato a usarla, non ho solo la pistola, ma anche una scatola intera di proiettili. Ci penserò io a farli fuori... Ma intanto facciamo finire la festa e finiamo il lavoro, così a questi fetenti porteremo via anche tutti i soldi delle scopate e dello spaccio!-

Era quasi mattina quando la festa finì, e i due mezzi, il nostro camper e il bus dei machos, partirono assieme. Non facemmo molta strada, Miserere aveva studiato tutto, durante una sosta per pisciare, lei era salita sul loro autobus fingendo che si era sbagliata perché mezza addormentata. Rimase con loro e lasciò trascorre un po' di tempo prima di svelare ai messicani quello che voleva.
Estrasse la piccola rivoltella e intimò risoluta di fermarsi, ovviamente i ragazzi, troppo sicuri di sé non la presero sul serio pensavano che stesse scherzando, che fosse solo una svitata senza testa, una troia americana da sbattere e sfruttare. Questo caricò Miserere ancora di più e per non lasciare alcun dubbio sulle sue reali intenzioni, sparò senza esitare ad una gamba di uno dei tipi.
Il loro bus si fermò quindi nei pressi di uno slargo dove c'era una palizzata che proteggeva un pascolo vuoto, noi con il camper eravamo dietro, in attesa. Il posto era deserto, si era fatto giorno da poco. Dal van vedemmo scendere uno ad uno i machos seguiti da Miserere che impugnava la pistola, li fece stendere a terra tutti, anche noi scendemmo dal camper e sentimmo Miserere..
.
-Spogliatevi, nudi! E non provate a fare scherzi. Ora vi legheremo con i polsi alla palizzata. Ci divertiremo noi con voi. E non sto parlando di scopare ma di morire.-

Furono legati, nudi e chinati in avanti, con il ferito che perdeva sangue a profusione, ma che importava? Tanto sarebbe comunque morto. Miserere lì teneva nella mira, mentre le altre ragazze si misero a perquisire il grosso bus prendendo tutto quello che potesse esserci utile, compreso l'incasso della nottata precedente.

-Ruback... ti hanno umiliato. Se vuoi puoi vendicarsi... Così oltre a perdere la vita avranno il tuo cazzo nel culo. Machos de mierda... -

E chi aspettava altro?
Oh... se li ho scopati i machos! Sapere che oltre al culo infrangevo anche una delle loro convinzioni più intransigenti? Li ho scopati e violentati, entrai proprio con forza nei loro buchi e ne godevo... Godevo dei loro gemiti di dolore per la forte inculata. E sapete? Posso far molto male inculando e quando finii dal loro buco del culo usciva sangue.
Quando mi ritenni soddisfatto, sborrai nel culo di quello che si capiva, era "il capo branco". Le ragazze fecero il resto... Rovesciarono una latta di benzina per dar fuoco al bus e Miserere assunse la funzione che più le era congeniale, quella del boia.
Passò lentamente da uno all'altro degli uomini e... sparò ad ognuno di loro un colpo secco nella nuca, li uccise all'istante tutti, ma essendo la sua prima volta, non volle lasciare nulla al caso, quindi tornò a verificare, ricaricò l'arma e sparò nuovamente, facendo finire oltre che le loro vite, anche la nostra avventura in quel posto.
L'imprevisto c'era stato, solo che a rimetterci erano stati i grossi uomini messicani, noi? Un'altra esperienza, che secondo noi andava vissuta, perché no? Cercavamo qualcosa di diverso e lo avevamo trovato.
Il denaro non era poco, forse un quattrocento dollari? E un po' di droga... tutto poteva servirci.
Ci rimettemmo in viaggio,  sempre verso sur. Ma deviando verso l'interno.
di
scritto il
2020-09-11
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