Cercando funghi

di
genere
gay

Finalmente quel maschio del mio vicino di casa mi ha invitato ad andare a far funghi…
Marco un bel 40enne, alto, mediterraneo, occhi neri corvini, un corpo massiccio da muratore, mi dà appuntamento nell'atrio del palazzo per le 5.00. Anche se per me è notte fonda, mi alzo alle 4.00 per prepararmi, ho speso una fortuna per comperare un abbigliamento idoneo per la montagna,giacca, scarpe e varie cose che possono tornarmi utili. Alle 5.00 ero giù ad aspettarlo. Marco è puntuale e dopo aver caricato gli zaini nella sua auto partiamo, dopo un ora arriviamo in uno spiazzale di un piccolo paese ai piedi si una montagna in provincia di brescia. Scendiamo, la giornata, anche se autunnale è bella, limpida, fa un pò freddo. Prendiamo gli zaini e Marco mi fa segno di seguirlo…cominciamo a camminare verso la montagna e ci addentriamo per un sentiero, dopo un ora di cammino, ero stanco chiedo a dove stessimo andando, lui si gira e dice” vedrai che bel posto, magari di funghi ne troviamo pochi, ma ti assicuro che ne vale la pena” continuammo a camminare un altro po'…ad un tratto appena arrivammo dietro una radura , oh rimasi a bocca aperta. Un paesaggio bellissimo, le cime innevate, si specchiavano in un lago, Marco mi guardò gustando la mia reazione” cazzo ma è bellissimo” dissi, “ che ti avevo detto” rispose Marco. Ci liberammo degli zaini vicino ad un rudere ( penso usato dai pastori come riparo) ci mettemmo a cercare funghi, Marco davanti ed io lo seguivo, ogni tanto si abbassava per raccogliere qualche fungo, io lo ammiravo, quando si piegava metteva in evidenza delle gambe ed un culo… favolosi.
Ogni tanto mi chiamava per farmi vedere qualche fungo particolare, sapendo che non ne capivo molto, mi diceva il nome del fungo e soprattutto se era buono da mangiare. Io facevo l’interessato, ma onestamente non me ne fregava niente, ma mi avvicinavo volentieri, così potevo sentire il suo odore da maschio, che mi faceva eccitare ,infatti passai tutta la mattinata con il cazzo duro…versò l’una all'improvviso il cielo diventò scuro e cominciò a piovere, eravamo abbastanza lontani dagli zaini ed il rudere, cominciammo a camminare, pioveva tanto ci bagnammo molto, eravamo zuppi, Marco imprecava, cominciammo a correre, finalmente arrivammo al rudere, c’era la porta chiusa, Marco con una spallata l’ha aprì, entrò, io presi gli zaini ed entrai , era una stanza buia , Marco rovistando trovò un focolare “ meno male evitiamo un malanno”disse, accese un fuoco, c’era anche la legna, io intanto tremavo dal freddo, appena acceso il fuoco Marco chiuse la porta e in un battibaleno si spogliò, rimase in mutande e si avvicinò al fuoco, poi mi disse” ma che fai dai spogliati ed asciugati o ti prendi un malanno” lo feci e mi rannicchiai vicino al fuoco, dopo pochi minuti il freddo passò stavo già meglio, anche Marco stava bene cominciò a sistemare i vestiti rivolti verso il fuoco in modo si asciugassero. Era uno spettacolo vederlo girare per quella stanza illuminata solo dal fuoco, mi eccitai, ma ero rannicchiato Marco non poteva vederlo, poi si avvicinò e rivolto verso il fuoco si toccò la spalla come se gli doleva, “ Marco cosa hai, ti fa male” dissi “sarà stato quando ho aperto la porta” rispose lo feci avvicinare per guardare, po gli dissi che forse avevo il rimedio nello zaino, presi un olio che mi ero portato, lo feci sedere a terra,mi misi dietro, cominciai a oleare la spalla del mio amico…” mh che bello” disse , continuai , misi dell’olio anche sulla schiena e cominciai a massaggiare , io intanto ero eccitatissimo stavo toccando un bel maschio da sempre desiderato, poi gli dissi di sdraiarsi a terra , lo fece , gli massaggiai la schiena, poi scesi alle gambe, mh muscolose arrivai ai piedi gli tolsi gli scarponi e le calze, Marco rimaneva in silenzio, si sentiva soltanto il profumo dell’olio e lo scoppiettio del fuoco, presi un piede e cominciai a massaggiarlo, poi l’altro, tornai più su le cosce, arrivai all'altezza del culo, gli abbassai le mutande, gli versai dell’olio, massaggiai il culo , insinuai le mie mani dentro il solco, poi andai più su , massaggiai la schiena, poi il collo mi avvicinai all'orecchio e gli dissi di girarsi, Marco si girò, mh che spettacolo…cominciai a versare l’olio sul petto e lo spalmavo, poi, passai dall'altra parte presi i piedi, belli grandi e passai l’olio tra le dita, salì per i polpacci, le cosce e…era eccitato svettava una minchia di 20cm, gli versai l’olio, gli presi l’asta, gli tirai giù la cappella , gli oleai tutta la minchia , le grosse palle, poi insinuai le mani verso il buchetto, mi avvicinai , glielo presi in bocca, mh bello profumato, a quel punto Marco mi prese la testa con le mani e guidava il pompino che abilmente gli offrivo, gli leccavo la cappella, poi giù l’asta lo ingoiavo tutto sino alle palle, Marco gemeva, poi mi staccai e tolto le mutande gli afferrai il cazzo e lo puntai al mio buchetto e …mh m’impalai in un sol colpo, Marco mi strinse a se abbracciandomi, cominciò a fottermi piano piano, io godevo , lo sentivo dentro, bello grosso, ad ogni colpo ero vicino all'estasi, poi uscii da me , mi fece girare a pecorina e mi ricacciò dentro quel meraviglioso bastone di carne, stavolta cominciò a fottermi con più forza, sentivo sbattere le sua palle al mio culo, aumento il ritmo, senti il suo cazzo ingrossarsi, in quel momento senza toccarmi sborrai….mh, lo tirò fuori e mi prese per i capelli avvicino il suo cazzo alla mia faccia e cominciò a sborrare, mh… era tanta, mi coprii la faccia di sborra…che profumo, poi si accasciò a terra , mi ripulì, intanto il temporale era passato, Marco si alzo e nudo si affacciò fuori, poi si girò verso di me “ mi sa che ci tocca tornare a casa …peccato, domani ci vieni a castagne?”
scritto il
2018-07-03
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