La vendemmia

di
genere
gay

Venne il tempo della vendemmia,
Io e i miei cugini eravamo eccitati per l’evento, ricordo una bella grande festa, dove partecipava tutta la famiglia, le nostre madri cucinavano tutta la mattinata, invece mio nonno, e tutti i maschi della famiglia compresi noi ragazzi, ci dedicavamo alla raccolta del pregiato frutto degli dei.
Mio padre e i miei zii, facevano a gara chi raccoglieva più uva, era uno spettacolo guardarli, erano belli, giovani, anche noi facevamo gare, io ero sempre ultimo…a pranzo, c’era una grande tavola sotto un pergolato, imbadita a festa, che spettacolo e che profumi, si rideva si scherzava, poi il nonno tirava fuori la fisarmonica e suonava, si cantava, si ballava, (chi l’ha visto il“Profumo del mosto selvatico” era così), poi si continuava a raccogliere uva sino nel tardo pomeriggio, dopo ci si spostava tutti al frantoio e le donne, scalze cominciavano a pigiare l’uva al ritmo di fisarmonica…noi ragazzi tutti attorno a cantare e applaudire, poi ci univamo alle donne a pigiare l’uva…che bei ricordi. La nostra vendemmia durava tre giorni, quindi tutti i parenti rimanevano anche la notte,anche se la casa dei nonni era grande ci si sistevamava alla meno peggio, noi ragazzi dormivamo tutti assieme e i genitori (4 coppie) nelle altre due camere.
Chiaramente dopo quelle intense giornate ci si addormentava subito…io come al solito dormivo poco, mi alzai, mi affacciai alla finestra a guardare lo spettacolo che la natura mi offriva illuminato dalla luna…fui distratto e attratto dal parlare nel piazzale, vidi due uomini ( non vedevo chi erano) dirigersi verso la cantina dall’altra parte della casa. Non persi tempo (curioso) mi calai dalla finestra, e seguì i due. Arrivato, aprì la porticina , scesi le scale che portavano alla cantina, tutto questo al buio, man mano che scendevo vidi una luce in lontananza, e sentivo parlare: “ oh fai piano” e poi “si fratellino sei sempre il migliore” appena fui vicino, mi nascosi dietro a delle piccole botti, cazzo non potevo crederci, mio zio Nino stava inculando mio zio Cecco (Francesco)…”dai solleva il culo” “ecco si bellissimo lo sento continua scopami” diceva Cecco… poi lo zio Nino lo fece mettere sul tavolo a gambe larghe e con il suo cazzone continuò a fotterlo dal davanti, Cecco di menava il suo cazzo e incitava il fratello a scoparlo, i movimenti diventavano sempre più veloci, io ero super eccitato e non persi tempo a tirare fuori il mio cazzo e cominciai una lenta sega. Poi ecco zio Nino tirare fuori il cazzo e cominciare a sborrare all’imbocco del culo e sul cazzo del fratello, poi riavvicinava la sborra verso il buco del culo e con il cazzo gliela spingeva dentro… in quel mentre anche zio Francesco cominciò a sborrare, i primi schizzi gli finirono in bocca, poi sul petto, aveva sborra dapertutto, io non resistetti e venni, solo che…mi appoggiai alla piccola botte davanti a me che ruzzolò via provocando un gran rumore …gli zii mi guardarono mentre pruzzavo sborra da tutte le parti. Subito si avvicinarono, Cecco mi afferrò per un braccio…” bravo il mio nipote spione “ “scusa volevo vedere dove andavate” risposi, Nino mi guardava mentre cercavo di ricompormi “ Cecco a nostro nipote lo spettacolo è piaciuto, guarda quanta sborra” Cecco rise “ …e si, è piaciuto ora però deve essere punito, non ti pare?” mi prese e mi portò vicino al tavolo, “
Mi fecere girare e lo zio Nino mi abbassò le mutande, “ mmmh guarda manco un pelo, che bel culo” Cecco mi teneva prono e rideva, Nino si inginocchiò e cominciò a leccare il mio culo “fantastio Cecco lo devi provare” poi infilo la lingua dentro, bellissimo io godevo Cecco mollò la presa, e avvicinò il suo cazzo alla mia bocca e disse “ dai fammi vedere cosa sai fare” apri la bocca e cominciai a leccare … Cecco gemeva ” Il ragazzino ci sa fare uhm“, Nino mi stava lavorando il culo con la lingua, poi allargo il mio culo e ci sputò dentro, si alzò e...in un sol colpo m’inculò…volevo gridare dal dolore, ma la mia bocca era tappata dal cazzo di zio Cecco, poi restò fermo,dentro di me, mi abituai, il dolore passò, e cominciò una lenta scopata…poi mi fecero alzare senza che zio Nino uscisse da me, Zio cecco, si mise davanti a me stavolta offrendomi il suo culo, con una mano indirizzo il mio cazzo nel suo forellino, entrò facilmente…cominciammo una sorta di trenino, lo zio Nino scopava me ed io scopavo lo zio Cecco…mh era bellissimo, ci staccammo, mi mettemmo a terra , il cominciai a leccare il cazzo dello Nino che succhiava il cazzo del fratello il quale succhiava il mio…situazione da sogno, non tardammo tutti e tre a sborrare nelle rispettive bocche…e tutte e tre ingoiammo…Cecco mi guardò e disse ”l’ho sempre pensato che fossi un nipote speciale” ci alzammo poi lo zio Nino prese tre bicchieri con del vino e invitandoci ad un brindisi disse “ alla vendemmia e alla famiglia” bevvi tutto il vino, ci salutammo ed andai in camera e senza far rumore mi infilai nel letto insieme a mio cugino Stefano che si accorse della mia assenza , “dove sei stato?”disse “domani ti racconto”, poi mi girai, volevo dormire ma Stefano mi strinse a se e senza far rumore mi abbassò le mutande, e mi incùlò piano , facendo attenzione di non fare rumore …io era esausto e mi addormentai.
scritto il
2018-06-25
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