Io la penso così.

Diverse volte mi sono chiesto, perchè è cosi colpevolizzato dichiarare di amare un famigliare, perchè, la madre la sorella il padre devono essere visti come figure che fanno parte della tua vita, ma non possono entrare nella sfera sessuale, sono d'accordo e condivido in pieno che la maggiore età deve essere la pietra miliare intoccabile per poter intraprendere un rapporto sessuale fra consanguinei, ma nonostante tutto si colpevolizza chi attua questa pratica, con paure di tipo legali o mediche, ma sia in un caso che nell'altro e ingiusto punire chi ama nel senso fisico della parola un famigliare, e anche la paura della malformazione di figli nati dalla relazione è stata esorcizzata con soluzioni mediche come pillole anticoncezionali, diaframmi, pillole del giorno dopo e in ultima analisi anche l'aborto, ma nonostante tutto in special modo dall'autorità ecclesiastica si soffia sulla peccaminosità dell'azione, non sono state forse la chiesa in tempi remoti ad approvare e incentivare questa prassi fra i reali per poter irrobustire i casati dei regnanti, e forse ci si dimentica che durante la seconda guerra mondiale nel paese della libertà (gli stati uniti) dal momento che i mariti erano in gran numero al fronte a combattere, si chiudeva un occhio o addirittura tutti e due, quando le madri considerassero i figli maggiori come sostituti a tutti gli effetti del marito, questa moralità da bigotti l'ho riscontrata anche in questo sito dove alcuni paladini del puritanesimo vengono a sfogare gli occhi con i nostri racconti per poi eventualmente sfogarsi con masturbazioni fisiche e mentali, considerando noi i pervertiti per il solo fatto che amiamo un genitore o una sorella, noi che dedichiamo una parte del nostro cuore ai nostri cari.
Scusate lo sfogo ma dopo alcuni commenti letti da alcuni personaggi credo che questa sia la migliore risposta che mi sento di dargli.