Incontri occasionali

di
genere
gay

Ero da parecchio tempo che non riuscivo ad avere un rapporto completo con un altro uomo, sia per difficoltà nel trovare persone, sia per impegni lavorativi.
Una domenica pomeriggio, decisi di salire alla guida della mia auto e di provare a visitare uno dei tanti luoghi di incontri all’aperto nei dintorni della città.
Cominciai a prepararmi e a lavarmi accuratamente l’interno del mio ano e dopo aver indossato un paio di mutandine femminili recuperate in casa, verso le 15 uscii di casa.
Nella mia esperienza mi era sempre mancata la partecipazione ad uno di questi luoghi, avevo paura di incontrare persone sgradite o peggio ancora persone conoscenti , così con un po’ di coraggio, decisi di dirigermi verso un posto a circa 30km dalla mia città, che dalla descrizione sembrava fare al caso mio.
Impostai il navigatore gps sul luogo scelto e iniziai a guidare verso la periferia.
Percorsi più di venti minuti di strada tra campagne e piccoli paesi , per poi arrivare all’ingre di uno Stradello sterrato.
Sembrava deserto, ma senza pensarci più di tanto svoltai proprio per quel sentiero, percorrendolo per qualche minuto, fino ad arrivare davanti ad una sbarra di ferro che bloccava il passaggio.

Non ero del tutto sicuro, anche perché nello slargo subito prima la sbarra, non c’erano altre auto parcheggiate, così scesi dalla macchina e cominciai a fare un giro nei dintorni a piedi.
Bastò poco per rendermi conto di essere arrivato nel posto giusto. A terra infatti era pieno purtroppo di fazzoletti e di preservativi usati, che davano l’idea di un luogo frequentato solo ed esclusivamente per fare sesso all’aperto.
Così tornai a sedere all’interno della mia auto,sui sedili posteriori, accesi una sigaretta e iniziai ad aspettare l’arrivo di altre macchine.
Tempo pochi minuti e il primo veicolo arrivò, parcheggiandosi non molto distante da me.
L’uomo alla guida uscì dal suo mezzo e lentamente inizio ad avvicinarsi a me, mettendosi proprio davanti alla portiera dove ero seduto.
Abbassai il finestrino e in pochi istanti l’uomo fece uscire dai pantaloni il suo arnese.

“Ti piace?” Disse eccitato
Mmmh...si!” Risposi allungando la mano sul quel bel cazzo.

Iniziai a masturbarlo facendo diventare il suo cazzo duro come il marmo in pochi istanti. l’uomo infatti eccitato aprii la portiera per poi prendermi la testa avvicinandosela a se.
Avevo la cappella vicino alla bocca, così aprii le labbra e iniziai a farmi scopare la gola dall’uomo.
Era eccitato, li piaceva far scorrere qull’arnese su e giù nella mia bocca e li piaceva ancor di più affondare Sino in profondità la cappella sul fondo della mia gola.

“Dammi il culo puttanella!” Disse l’uomo eccitato
“Si porco! Inculami pure...” risposi con il fiato spezzato dal lungo ed intenso pompino appena fatto.

Mi girai a pecorina sui sedili, posizionando il mio sedere fuori dall’auto. L’uomo calò i miei pantaloni e sorpreso di vedermi il culo risaltare dentro ad un paio di mutandine femminili, mi diede un forte schiaffo sulle natiche.
Senza togliermele le scanso, puntò la cappella sul buco e senza troppa fatica lo spinse dentro.
Era un piacere avere finalmente un cazzo dentro il mio culo e lo fu ancora di più non appena l’uomo inizio a stantuffarmi con forza e decisione.
Lo faceva scorrere dentro e fuori con forza all’Interno del mio canale, spingendo il più possibile in profondità la cappella.

Venivo offeso e godevo quando ad un certo punto un’Altra auto parcheggio vicino a noi.
All’uomo sembrava non disturbare affatto, anzi sperava potesse essere un altro uomo disposto a darmi il cazzo pure lui.
Non si sbagliava , infatti da quell’auto uscì un ragazzone un po’ sovrappeso che incuriosito dalla nostra presenza così spudorata, si fece avanti.
Iniziò a toccarsi nei dintorni della mia auto per poi aprire l’altra portiera della mia auto, e senza dire niente si sedette proprio accanto a me.
Tirò fuori dai pantaloni un cazzo veramente grosso, largo e lungo, con una cappellona rosea e turgida veramente grossa.
L’altro uomo eccitato disse:

“Avanti fai un bel pompino a questo ragazzo!”
“Si succhiami il cazzo troietta, che tra poco voglio incularti un po’ pure io” rispose il ragazzo.

Presi in mano quellarnese così enorme e con qualche difficoltà iniziai a pomparlo.
Ero in estasi, un uomo mi stava inculando da dio mentre contemporaneamente avevo tra le fauci un cazzone quasi da record.
Pochi minuti e l’uomo che mi stava sbattendo con forza, iniziò ad ansimare e senza esitare inizio a spruzzare all’interno del mio culo una copiosa quantità di sperma bollente.
L’uomo dopo aver sborrato si alzò i suoi pantaloni e con la stessa velocità con cui era arrivato, se ne andò, lasciandomi a pecorina a spompinare un secondo sconosciuto, mentre dal mio buco aperto iniziava a fuoriuscire la sborra.
Il ragazzo a quel punto si alzò pure lui e velocemente si posizionò dietro di me ed in pochi istanti affondò quel cazzo enorme dentro al mio culo.

“Ahia stronzo! Così mi fai male...” urlai
“Vuol dire che ti ho rotto per bene il culo!” Disse eccitato,iniziando a fottermi con violenza.

Mi stava facendo male, era veramente irruento e la grossa dotazione che aveva, mi faceva soffrire ancor di più.
Sentivo il mio buco strapparsi e soprattutto sentivo quel cazzo cercare di arrivare più infondo possibile, con l’intento proprio di arrivare sul fondo con la cappella e sfondarlo a tutti gli effetti.

“Basta...per favore...” dicevo ansimando
“Zitta troia! Godi e lasciati inculare!”rispose

Mi sfondò il culo per circa dieci minuti, mettendoci tutte le forze necessarie ad aprirmi e a dilatarmi. Poi pure lui inizió ad ansimare, liberando dentro al mio culetto un fiume di densa e bollente sborra , che invase velocemente le mie viscere.
Ne aveva fatta talmente tanta, che sommata alla crema dell’uomo di poco prima, non appena pure il ragazzo uscì dal mio culo, quella sborra iniziò a fuoriuscire e a volarmi su tutte le cosce.

Il ragazzo si alzò i pantaloni e senza dire parola se ne andò via, lasciandomi ansimare col buco del culo slabbrato e sporco di sborra.
Ero esausto e da come ero stato sottomesso analmente dai due uomini, rimasi in quella posizione per qualche minuto, cercando di riprendere fiato.
Mi alzai i pantaloni dopo avermi pulito le gambe, per poi tornare al posto di guida ed andare via.

Arrivai a casa dopo un oretta col culo ancora farcito di sborra e col buco slabbrato e largo come una fuga.
scritto il
2018-11-06
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