Mia moglie come non l'avevo mai vista - la storia continua
di
Almo
genere
trio
Dopo l’esperienza con il nostro amico Paolo io e mia moglie ci eravamo ormai sciolti, perdendo le inibizioni e la nostra timidezza. Ci addentrammo nel nuovo mondo pian piano, guardando qualche sito internet, scoprendo nuovi giochi e nuovi modi per eccitarci.
Ci venne in mente di alzare l’asticella e provare a coinvolgere qualche sconosciuto. Inizialmente pensammo ai guardoni, ma non ci sentivamo ancora pronti. Non conoscevamo luoghi sicuri e non essendo esperti avevamo paura di incappare in brutte esperienze. Spostammo la nostra attenzione ai club privè. Ci informammo bene in internet, visitando i siti dei club e facendo qualche domanda in chat e forum vari. Alla fine decidemmo per un club che ci sembrava carino e frequentato da gente seria. Decidemmo anche una data, un venerdì sera.
Quel giorno l’emozione era alle stelle. Avevamo iniziato già nel pomeriggio, mentre stavamo lavorando, a scambiarci messaggi fantasticando sulla serata. Pensavamo a possibili incontri con gente strana oppure con nuovi amici dai grossi calibri. Ci ridevamo su e contemporaneamente ci eccitavamo.
Arrivata sera cenammo con qualcosa di leggero, non volevamo esagerare. Dovevamo essere in forma e svegli. Dopo cena ci spostammo in camera per prepararci. Io indossai dei semplici jeans e una camicia, giusto per essere presentabile, poi passammo al vestiario di mia moglie. Aperto l’armadio iniziammo a spulciare tra i suoi capi. Saltò fuori una minigonna poco usata ed una maglia azzurrina non molto scollata ma aderente. Prendemmo le sue scarpe preferite dalla scarpiera, nere tacco 12. Come intimo un perizomino ed un reggiseno molto leggero che lasciava intravedere i capezzoli, ma che comunque teneva ferme le tette.
Una volta vestita ero già in fibrillazione… gonna a metà coscia, si vedevano le sue gambe scolpite ed atletiche, tacco 12 che slanciava il culo e maglia aderente che segnava le tette a tal punto che sembravano spingere per provare ad uscire dalla maglia. I capelli biondi e ricci le cadevano sulle spalle fino a metà schiena. Pensai che quella sera qualcuno se la sarebbe scopata di sicuro.
Salimmo in auto e partimmo per la nostra nuova avventura. Quasi un’ora di strada. Avevamo scelto un club un po’ distante per evitare di incontrare possibili conoscenti. L’eccitazione saliva, ridevamo fantasticando.
Una volta arrivati scendemmo dall’auto e ci avvicinammo all’ingresso del club. Qualche parola con un uomo molto garbato che probabilmente era un butta fuori e poi entrammo. Reception a destra e guardaroba a sinistra. Finalmente la sala bar con qualche divanetto ed una piccola pista da ballo.
Notammo subito che c’erano molti uomini da soli e solamente altre due coppie. Il locale non era enorme e quella poca gente bastava a renderlo accogliente.
Subito iniziarono a guardarci, o meglio, guardavano mia moglie. Un po’ imbarazzati ci sedemmo in una zona con dei divanetti ed ordinammo da bere. Nel frattempo un paio di uomini ci salutò con un cenno, erano appoggiati al bancone bar. Chiesi a mia moglie se gli piacevano e lei mi rispose che erano carini. Personalmente pensai che fossero adatti per provare a fare amicizia. Erano più grandi di noi, carini e sembravano persone a modo. Li cercavamo proprio così, non volevamo fare amicizia con persone più piccole, io ho 38 anni e mia moglie 37. Avevamo voglia di fare qualche discorso maturo quella sera, ci sarebbe stato tempo per conoscere ragazzi più giovani.
Feci un cenno ai due uomini e loro presero subito il bicchiere in mano e ci raggiunsero. Si presentarono e si sedettero. Dopo qualche chiacchiera di circostanza capii che forse avevo avuto fortuna, avevo fatto centro. Sembravano davvero a modo e non banali.
Naturalmente tutti e quattro sapevamo perché eravamo in quel club. Loro molto decisi e sicuramente esperti iniziarono a fare complimenti a mia moglie. Lei ogni tanto accavallava le gambe per provocare. L’eccitazione saliva. Uno dei due mi guardò e vide che il mio sguardo era complice. Allungò una mano e si mise ad accarezzare la gamba di mia moglie. Subito dopo l’altro fece la stessa cosa sull’altra gamba. Io ero seduto davanti a loro e mi godevo la scena che mi emozionava ed eccitava. Un po’ alla volta spostarono le mani sui fianchi e la toccavano all’altezza del culo. A quel punto uno dei due ci chiese se volevamo sandare in una stanza del privè. Guardai mia moglie e subito rispondemmo di si. Andarono loro a chiedere la stanza, dicendo che ci sarebbero entrati con noi.
Una volta entrati nella stanza ci dicemmo che qualsiasi cosa sarebbe successa doveva essere voluta da tutti e quattro.
Io mi sedetti a guardare, loro iniziarono a spogliare mia moglie piano. Le tolsero la maglia e la gonna, subito uno dei due le slaccio il reggiseno che cadde sul letto lasciando scoperte le tette, la sua terza soda. Iniziarono a palparle e succhiare i capezzoli. La fecero distendere e le sfilarono il perizoma. Uno dei due iniziò a baciarle le cosce salendo piano. Arrivato all’altezza della fica depilata le fece aprire le gambe e iniziò a leccarla. Nel frattempo l’altro si era già spogliato e avvicinò il suo cazzo duro al viso di mia moglie. Lei prima diede un paio di baci all’asta dura, poi aprì la bocca e infilò la cappella, iniziando a succhiarla. Lo pompava, se lo gustava per bene quel cazzo. Iniziò ad ansimare e gemere, l’uomo che la leccava sapeva il fatto suo ma voleva di più. Si alzò ed infilo un preservativo, le allargo bene le gambe e putò la cappella sulla fica, spinse ed entrò piano iniziando a scoparla. In quel momento ero emozionato. Sapevo sarebbe finita così, lei era troppo eccitante. I tipi iniziarono a dirle: ”sei una brava vacca, tuo marito è fortunato.” Lei rispondeva: “si scopatemi, che bello” e gemeva. Dopo un po’ i due si diedero il cambio. La misero a pecorina e da dietro uno le affondò il cazzo nella fica. L’altro le spinse il cazzo in bocca e le disse: “fammi sborrare vacca”. Lei si mise a pomparlo forte mentre l’altro la scopava dando colpi decisi.
Ad un certo punto quello davanti a lei le sfilò il cazzo dalla bocca e iniziò a farsi una sega davanti al suo viso. Il cazzo era duro e lucido, pulsante. Mi guardò e disse: “adesso ti faccio vedere come si sborra una troia” e partì una schizzata impressionante. Le sborrò sul viso, era piena. Lei intanto diceva “si sborra, bravo”. In quel momento mi avvicinai anche io, ormai stavo per scoppiare. Lo stesso fece il terzo uomo che la stava scopando. Lei si mise in ginocchio e noi in piedi. Iniziò a farci una sega ed a dare qualche pompata di bocca. Ad un certo punto esplosi prima io e poi l’altro, ricoprendola nuovamente di sborra. Era piena sul viso e sulle tette. Qualche schizzo qua e la sulla pancia e sulle gambe.
I due uomini erano soddisfatti fecero i complimenti ad entrambi.
Ripuliti per bene tornammo in sala. Qualche chiacchiera e poi uscimmo dal locale contenti, era tardi.
Tornando a casa in auto parlammo della serata, ci era piaciuta. Mia moglie mi disse: “mi piace quando sborrano per me, mi sento desiderata, al centro dell’attenzione. Però questi giochi senza di te non hanno senso amore.” Spinsi piano il piede sull’acceleratore e con un sorriso soddisfatto puntai diritto verso casa.
Ci venne in mente di alzare l’asticella e provare a coinvolgere qualche sconosciuto. Inizialmente pensammo ai guardoni, ma non ci sentivamo ancora pronti. Non conoscevamo luoghi sicuri e non essendo esperti avevamo paura di incappare in brutte esperienze. Spostammo la nostra attenzione ai club privè. Ci informammo bene in internet, visitando i siti dei club e facendo qualche domanda in chat e forum vari. Alla fine decidemmo per un club che ci sembrava carino e frequentato da gente seria. Decidemmo anche una data, un venerdì sera.
Quel giorno l’emozione era alle stelle. Avevamo iniziato già nel pomeriggio, mentre stavamo lavorando, a scambiarci messaggi fantasticando sulla serata. Pensavamo a possibili incontri con gente strana oppure con nuovi amici dai grossi calibri. Ci ridevamo su e contemporaneamente ci eccitavamo.
Arrivata sera cenammo con qualcosa di leggero, non volevamo esagerare. Dovevamo essere in forma e svegli. Dopo cena ci spostammo in camera per prepararci. Io indossai dei semplici jeans e una camicia, giusto per essere presentabile, poi passammo al vestiario di mia moglie. Aperto l’armadio iniziammo a spulciare tra i suoi capi. Saltò fuori una minigonna poco usata ed una maglia azzurrina non molto scollata ma aderente. Prendemmo le sue scarpe preferite dalla scarpiera, nere tacco 12. Come intimo un perizomino ed un reggiseno molto leggero che lasciava intravedere i capezzoli, ma che comunque teneva ferme le tette.
Una volta vestita ero già in fibrillazione… gonna a metà coscia, si vedevano le sue gambe scolpite ed atletiche, tacco 12 che slanciava il culo e maglia aderente che segnava le tette a tal punto che sembravano spingere per provare ad uscire dalla maglia. I capelli biondi e ricci le cadevano sulle spalle fino a metà schiena. Pensai che quella sera qualcuno se la sarebbe scopata di sicuro.
Salimmo in auto e partimmo per la nostra nuova avventura. Quasi un’ora di strada. Avevamo scelto un club un po’ distante per evitare di incontrare possibili conoscenti. L’eccitazione saliva, ridevamo fantasticando.
Una volta arrivati scendemmo dall’auto e ci avvicinammo all’ingresso del club. Qualche parola con un uomo molto garbato che probabilmente era un butta fuori e poi entrammo. Reception a destra e guardaroba a sinistra. Finalmente la sala bar con qualche divanetto ed una piccola pista da ballo.
Notammo subito che c’erano molti uomini da soli e solamente altre due coppie. Il locale non era enorme e quella poca gente bastava a renderlo accogliente.
Subito iniziarono a guardarci, o meglio, guardavano mia moglie. Un po’ imbarazzati ci sedemmo in una zona con dei divanetti ed ordinammo da bere. Nel frattempo un paio di uomini ci salutò con un cenno, erano appoggiati al bancone bar. Chiesi a mia moglie se gli piacevano e lei mi rispose che erano carini. Personalmente pensai che fossero adatti per provare a fare amicizia. Erano più grandi di noi, carini e sembravano persone a modo. Li cercavamo proprio così, non volevamo fare amicizia con persone più piccole, io ho 38 anni e mia moglie 37. Avevamo voglia di fare qualche discorso maturo quella sera, ci sarebbe stato tempo per conoscere ragazzi più giovani.
Feci un cenno ai due uomini e loro presero subito il bicchiere in mano e ci raggiunsero. Si presentarono e si sedettero. Dopo qualche chiacchiera di circostanza capii che forse avevo avuto fortuna, avevo fatto centro. Sembravano davvero a modo e non banali.
Naturalmente tutti e quattro sapevamo perché eravamo in quel club. Loro molto decisi e sicuramente esperti iniziarono a fare complimenti a mia moglie. Lei ogni tanto accavallava le gambe per provocare. L’eccitazione saliva. Uno dei due mi guardò e vide che il mio sguardo era complice. Allungò una mano e si mise ad accarezzare la gamba di mia moglie. Subito dopo l’altro fece la stessa cosa sull’altra gamba. Io ero seduto davanti a loro e mi godevo la scena che mi emozionava ed eccitava. Un po’ alla volta spostarono le mani sui fianchi e la toccavano all’altezza del culo. A quel punto uno dei due ci chiese se volevamo sandare in una stanza del privè. Guardai mia moglie e subito rispondemmo di si. Andarono loro a chiedere la stanza, dicendo che ci sarebbero entrati con noi.
Una volta entrati nella stanza ci dicemmo che qualsiasi cosa sarebbe successa doveva essere voluta da tutti e quattro.
Io mi sedetti a guardare, loro iniziarono a spogliare mia moglie piano. Le tolsero la maglia e la gonna, subito uno dei due le slaccio il reggiseno che cadde sul letto lasciando scoperte le tette, la sua terza soda. Iniziarono a palparle e succhiare i capezzoli. La fecero distendere e le sfilarono il perizoma. Uno dei due iniziò a baciarle le cosce salendo piano. Arrivato all’altezza della fica depilata le fece aprire le gambe e iniziò a leccarla. Nel frattempo l’altro si era già spogliato e avvicinò il suo cazzo duro al viso di mia moglie. Lei prima diede un paio di baci all’asta dura, poi aprì la bocca e infilò la cappella, iniziando a succhiarla. Lo pompava, se lo gustava per bene quel cazzo. Iniziò ad ansimare e gemere, l’uomo che la leccava sapeva il fatto suo ma voleva di più. Si alzò ed infilo un preservativo, le allargo bene le gambe e putò la cappella sulla fica, spinse ed entrò piano iniziando a scoparla. In quel momento ero emozionato. Sapevo sarebbe finita così, lei era troppo eccitante. I tipi iniziarono a dirle: ”sei una brava vacca, tuo marito è fortunato.” Lei rispondeva: “si scopatemi, che bello” e gemeva. Dopo un po’ i due si diedero il cambio. La misero a pecorina e da dietro uno le affondò il cazzo nella fica. L’altro le spinse il cazzo in bocca e le disse: “fammi sborrare vacca”. Lei si mise a pomparlo forte mentre l’altro la scopava dando colpi decisi.
Ad un certo punto quello davanti a lei le sfilò il cazzo dalla bocca e iniziò a farsi una sega davanti al suo viso. Il cazzo era duro e lucido, pulsante. Mi guardò e disse: “adesso ti faccio vedere come si sborra una troia” e partì una schizzata impressionante. Le sborrò sul viso, era piena. Lei intanto diceva “si sborra, bravo”. In quel momento mi avvicinai anche io, ormai stavo per scoppiare. Lo stesso fece il terzo uomo che la stava scopando. Lei si mise in ginocchio e noi in piedi. Iniziò a farci una sega ed a dare qualche pompata di bocca. Ad un certo punto esplosi prima io e poi l’altro, ricoprendola nuovamente di sborra. Era piena sul viso e sulle tette. Qualche schizzo qua e la sulla pancia e sulle gambe.
I due uomini erano soddisfatti fecero i complimenti ad entrambi.
Ripuliti per bene tornammo in sala. Qualche chiacchiera e poi uscimmo dal locale contenti, era tardi.
Tornando a casa in auto parlammo della serata, ci era piaciuta. Mia moglie mi disse: “mi piace quando sborrano per me, mi sento desiderata, al centro dell’attenzione. Però questi giochi senza di te non hanno senso amore.” Spinsi piano il piede sull’acceleratore e con un sorriso soddisfatto puntai diritto verso casa.
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