Mia moglie e il calciatore -- Capitolo settimo
di
Armando 70
genere
tradimenti
Mi ritrovai con Vittorio il pomeriggio dopo per la ripresa degli allenamenti. Anche quella volta fummo trattenuti dal presidente per discutere alcuni problemi tecnici riguardanti la squadra. Andammo sotto la doccia che i compagni erano già andati via. Mentre si lavava Vittorio mi guardava con un sorriso beffardo, come sempre mi mostrava il cazzo e, come sempre se lo menava, rivolto verso di me disse. ''Come sta tua moglie?''-- '' Dovresti saperlo...'', risposi, mi stavo già eccitando, e lui. ''Ti è piaciuto come te lo scopata? Dillo che ti è piaciuto e voi che lo faccia ancora, basta vedere il tuo cazzetto per capire che voi che lo faccia ancora, è vero?'', mi sborrai ancora senza toccarmi, risposi.
''Si! mi è piaciuto, voglio che lo fai ancora.'' Vittorio continuava a ridermi in faccia mentre mi diceva.'' l'avevo capito da appena ho visto tua moglie che tu volevi farmela scopare sai'', risposi, ''da cosa l'hai capito?'' E lui. '' Non da quando a aperto la porta quasi nuda, ci poteva stare, aspettava solo te. L'ho capito quando mi hai mandato in camera da letto per salutarla. Nessun marito che si ritenga tale manda un uomo nella camera da letto della moglie per un saluto. Da quel momento ho pensato che avrei potuto farmela e che tu volevi diventare un cornuto. Ora cornuto lo sei. lo sarai per sempre, lei sarà per sempre mia. Ti avrà già detto che vengo ad abitare con voi. Prenderò il tuo posto in casa e, nel letto, non avrai più diritti su di lei. Ti va bene?'' Alla fine urlò. ''Si!'' Risposi, mi va bene, basta che non la perda.''
Il mio timore era proprio quella, di perderla. Avrei accettato tutto pur di non perderla. Dopo qualche giorno Vittorio, come detto, venne a vivere da noi, io messo a dormire nella camera degli ospiti. Non mi fanno più assistere ai loro amplessi, mi chiamano solo quando vogliono essere puliti alla fine.
Mia moglie e Vittorio vivono ormai una vita tutta loro, vanno fuori da soli, fanno dei viaggi da soli, quando anno bisogno di un autista che li scarrozzi allora prendono anche me, e, fra poco coroneranno quello che è sempre stato il sogno di lei, Fra qualche mese Flavia avrà un figlio, (di Vittorio), io naturalmente sarò il padre.
Potrà questa situazione sembrare assurda, per me non lo è, mi sono abituato a portare le corna e le porto felice e contento. La cosa positiva e che questa cosa davanti alle persone che conosciamo rimane un bel segreto tra noi tre. Vittorio continua a rispettarmi come prima.
Le cose cambiano quando andiamo fuori, allora sia lui che lei, mi umiliano anche in pubblico, facendo capire a tutti che lei è mia moglie, lui il suo amante e, io il marito cornuto. Il massimo dell'umiliazione avvenne una volta che andammo in montagna per un week end. Al momento di prendere le chiave nella portineria di un albergo, Vittorio baciando mia moglie davanti al portiere disse. '' La camera singola la dia al cornuto, a me sua moglie dia la doppia.''
Con la testa bassa per la vergogna presi la chiave e portai loro le valigie in camera. Quella fu una vacanza straordinaria. Tutti i clienti dell'albergo vennero a sapere della mia condizione di cornuto e mi sorridevano beffardi e, io vivevo quella situazione in uno stato di continua umiliazione.
Quante succulente seghe mi sono fatto quella volta.
Fine Vittorio.
''Si! mi è piaciuto, voglio che lo fai ancora.'' Vittorio continuava a ridermi in faccia mentre mi diceva.'' l'avevo capito da appena ho visto tua moglie che tu volevi farmela scopare sai'', risposi, ''da cosa l'hai capito?'' E lui. '' Non da quando a aperto la porta quasi nuda, ci poteva stare, aspettava solo te. L'ho capito quando mi hai mandato in camera da letto per salutarla. Nessun marito che si ritenga tale manda un uomo nella camera da letto della moglie per un saluto. Da quel momento ho pensato che avrei potuto farmela e che tu volevi diventare un cornuto. Ora cornuto lo sei. lo sarai per sempre, lei sarà per sempre mia. Ti avrà già detto che vengo ad abitare con voi. Prenderò il tuo posto in casa e, nel letto, non avrai più diritti su di lei. Ti va bene?'' Alla fine urlò. ''Si!'' Risposi, mi va bene, basta che non la perda.''
Il mio timore era proprio quella, di perderla. Avrei accettato tutto pur di non perderla. Dopo qualche giorno Vittorio, come detto, venne a vivere da noi, io messo a dormire nella camera degli ospiti. Non mi fanno più assistere ai loro amplessi, mi chiamano solo quando vogliono essere puliti alla fine.
Mia moglie e Vittorio vivono ormai una vita tutta loro, vanno fuori da soli, fanno dei viaggi da soli, quando anno bisogno di un autista che li scarrozzi allora prendono anche me, e, fra poco coroneranno quello che è sempre stato il sogno di lei, Fra qualche mese Flavia avrà un figlio, (di Vittorio), io naturalmente sarò il padre.
Potrà questa situazione sembrare assurda, per me non lo è, mi sono abituato a portare le corna e le porto felice e contento. La cosa positiva e che questa cosa davanti alle persone che conosciamo rimane un bel segreto tra noi tre. Vittorio continua a rispettarmi come prima.
Le cose cambiano quando andiamo fuori, allora sia lui che lei, mi umiliano anche in pubblico, facendo capire a tutti che lei è mia moglie, lui il suo amante e, io il marito cornuto. Il massimo dell'umiliazione avvenne una volta che andammo in montagna per un week end. Al momento di prendere le chiave nella portineria di un albergo, Vittorio baciando mia moglie davanti al portiere disse. '' La camera singola la dia al cornuto, a me sua moglie dia la doppia.''
Con la testa bassa per la vergogna presi la chiave e portai loro le valigie in camera. Quella fu una vacanza straordinaria. Tutti i clienti dell'albergo vennero a sapere della mia condizione di cornuto e mi sorridevano beffardi e, io vivevo quella situazione in uno stato di continua umiliazione.
Quante succulente seghe mi sono fatto quella volta.
Fine Vittorio.
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