Il fornaio
di
Pino64
genere
gay
Era estate e nonostante non fosse una bella giornata mi diressi in spiaggia. Era quasi deserta per colpa del brutto tempo. Improvvisamente inizio a piovere. Mi rivestii velocemente e lasciai la spiaggia. Di fronte c'era una rivendita di pane e visto che pioveva forte decisi di fermarmi per un panino. Entrai dietro il banco c'era un uomo sui 45 anni non alto ma carino. Fu subito disponibile a conversare. Disse che con quel tempo non ci sarebbero stati clienti. Mi piaceva ... spesso gli guardavo la patta dei pantaloni bianchi e lui si toccava. Mi sfiorò la mano e mi chiese se volessi fargli un pompino. Avevo già esperienze del genere ma non mi ero mai fatto inculare. Mi porto nel retro e lasciò la porta aperte per vedere se entrava qualcuno, lo tiro fuori dai pantaloni non era ancora duro ma era un bel cazzo mi inginocchiai e senza pensarci due volte lo presi in bocca. Era fantastico divenne subito duro. Sentivo l'odore del pane e mi piaceva. Vedevo che lui mi guardava e muoveva il bacino. Il suo cazzo mi arrivava in gola era sui 18 cm, mi faceva lacrimare. Senza dire nulla mi afferrò per un braccio e mi fece girare. Il cuore mi batteva forte. Senza parlare mi butto giù i pantaloncini ed il costume mi fece piegare sul banco e mi sputo sul buco. Non capivo nulla mi accarezzava e mi introdusse prima un dito e poi due. Stringevo il sedere ma mi piaceva. Si spostò e prese un preservativo da un cassetto se lo mise si risputo sulle mani e mi ribagno il buchetto. Mi appoggio il cazzo e senza dire nulla mi allargò le natiche e spinse forte il suo cazzo dentro di me. Urlai dal dolore ma lui mi prese per i fianchi e mi tenne stretto continuando a spingere forte per qualche minuto poi mi disse ... vengo troia. Lo tiro fuori dal mio culo si tolse il preservativo e mi venne sulla schiena... Sentivo il suo sperma caldo. Di diede della carta dicendomi di pulirmi. Si tiro su mutande e pantaloni e ritornò in bottega. Quando uscii mi disse che aveva smesso di piovere e se volevo potevo tornare a trovarlo che mi avrebbe allargato ancora un po il buco. Lo salutai ed uscii... mi faceva tanto male il sedere ma ero contento
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