Ancora cantiere 3

di
genere
gay

Sono ormai pazzo del torello biondo che ho preparato a lungo leccandogli il buco. Il mio socio stallone è un pure un bel vedere. Immaginate un orso col petto grande coperto di un muschio brizzolato e odoroso di legno, sudore forte, sigaro.
Ma certo, tra stalloni ci diamo qualche occhiata e manata ma nulla di più. Marchiamo il territorio con sudore e presborra, ma non ci tocchiamo più di tanto, per quanto forse ce ne sia la voglia. È un nostro limite si, e so che facciamo ridere ma è così e dato che questa storia è vera, ve la racconto come è andata effettivamente.
Il torello inizia a volere di più.
C’ho pronto un borsello pieno di preservativi e creme lubrificanti.
Posiziono il giovane stallone a culo in su sul divano. La testa affondata in un grande cuscino che sa di me e ti maschi perché ci faccio spesso sesso su quel Divano.
Il mio compare chiavatore è più timido e mi sta accanto per godersi l’iniziazione.
Appoggio il mio imponente arnese, largo e imburrato di presborra, vestito di un preservativo extra-large. Passo il lubrificante sul culo dell’ingegnere Che freme come una verginella pur rimanendo molto maschio.
Inizio la lenta e dura penetrazione.
Gli faccio male, stringe i denti ma mi vuole. Mi abbandono al decadente massimo del piacere quando il mio compare gigantesco forma un anello con le dita nodose attorno al mio casco che lentamente riempie l’ingegnere...
sento il suo alito vicino al mio.
Sento il giovane biondo che mi stringe il cazzo ormai marmoreo che gli sto dando.
Inizio a montarlo seriamente...

scritto il
2018-12-12
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