Le colpe espiate

di
genere
etero

Mio figlio è uscito, mio marito sul divano, io sdraiata sul letto arrabbiata, furiosa dopo un nostro litigio, decisa a farmi i fatti miei.
Sento che si alza di scatto, viene verso la camera, spalanca la porta e si butta su di me. Mi palpa le tette e comincia a mordermele da sopra i vestiti; mi apre con foga la camicetta, le tira fuori dal reggiseno e prende a leccarmele e ciucciarmele, affamato: "Ho bisogno di essere consolato perché sono stato cattivo" - dice continuando a ciucciare come un bambino. Io sono già eccitata ma continuo a fare la sostenuta. Con la lingua scende sui miei fianchi, poi, sul mio ventre...io so che cosa vorrebbe tanto farmi..."non ho ancora finito del tutto il ciclo" - "non me ne frega niente, voglio scoparti" - mi abbassa un po' i pantaloni, mi dà una passata di lingua sulla clitoride e ricopre "Vieni andiamo in bagno" - si sveste di pantaloni e mutande, il suo cazzo è già dritto - "ora lavamelo" . Si siede a cavallo del bidet, prende il sapone e me lo dosa sulla mano; chinata su di lui inizio ad insaponargli l'asta durissima andando su e giù lentamente roteando il polso, la cappella gonfia assicurandomi di non tralasciare nulla, neanche la sua attaccatura...il sapone si mischia al suo liquido rendendo il tutto ancora più fluido ed eccitante e le sue grosse palle, mentre lui ansima ad ogni mio gesto. Mi ficca una mano da dietro, nei pantaloni; mi accarezza le chiappe e me le strizza, mi sditalina la fica, mentre io lo sciacquo dal sapone e mi chino ancora di più per prenderlo in bocca. Neanche il tempo di un pompino come si deve, che si alza, mi abbassa i vestiti, mi mette a pecora sul bidet e mi schiaffa il suo grosso cazzo in fica con affondo deciso, tanto da farmi sussultare ed urlare e così me ne assesta almeno un'altra decina. Mi slaccia il reggiseno, lasciandolo a penzoloni, bloccato della maglietta sfilata fino a poco sopra le spalle. Mi blocca ulteriormente le braccia con le sue e riprende a sbattermi, a giocare con il mio piacere, tirando fuori di tanto in tanto il suo bastone per poi riaffondare all'improvviso. Prende a roteare la sua mazza dentro la mia vagina, allargando sempre di più il mio buchetto; con una mano mi stuzzica la clitoride, mentre sento la sua lingua disegnarmi tutta la schiena, il collo, dietro l'orecchio ed in bocca. In quel momento, le sue spinte sono più lente e dolci, ma è tutto un inganno, solo per prolungare il piacere di entrambi. Si blocca, mi afferra per il collo, con due dita nella mia bocca; con l'altra mano mi tiene e tira per i capelli scopandomi sempre più a fondo e con violenza! Mi fa impazzire, mi fa piacevolmente soffrire...voglio il suo cazzo, voglio essere scopata senza tregua. Ritira fuori la sua verga passandomela tra le chiappe e sul clitoride... "mmm è un po' rosso! Ora me lo rilavi". Mi scansa e si risiede sul bidet ed io riprendo a lavarglielo/segarglielo. Di nuovo si rialza: " ora sarò io a lavartela, mentre tu me lo asciughi" - mi prende per le spalle, costringendomi a sedere sul bidet; prende il sapone e ne fa cadere un rivolo giù, tra le mie sporgenze e mentre comincia a lavare la mia farfallina, mi schiaffa il suo cazzo in bocca. Le sue dita scorrono su e giù tra le labbra e la clitoride, per poi infilarsi dappertutto. La sua mano dentro la mia fica poi in culo, per ritornare sul mio bottoncino e lo schiaffeggia. Il suo uccello di traverso nella mia bocca che sbava vogliosa, assetata; passo la lingua su tutta l'asta e la sua cappella che spinge contro la mia guancia.
Chiude l'acqua, mi tira su da sotto le braccia, mi conduce verso la camera, mi spinge sul letto, mi spalanca gambe poi le labbra della fica cominciando a stuzzicarmi la clitoride con la lingua, velocemente facendomi contorcere dal piacere e dalla troppa sensibilità. Sto per esplodere, ma lui si alza, mi tira il bacino a sé, mi apre le gambe e mi trafigge di nuovo con il suo bastone. Spinge, spinge tutto fino in fondo e le mie mani sul suo culo che stringono forte e assecondano. Il suo fiato e la sua lingua ancora sul mio collo, dentro e fuori dalla mia bocca con fare disperato, come fosse l'ultima scopata della vita. "Vuoi che sia il tuo stallone od il tuo toro oggi?" - "Toro" alla mia risposta, mi rimette a novanta, con una mano spinge il mio tronco contro il letto, il mio culo e la mia fica in bella vista di fronte a lui. Mi accarezza e mi sculacciata, gioca a fare ballare le mie natiche...mi guarda, mi osserva: "cazzo che vista meravigliosa, che bella fica che hai e che culo! Faresti rizzare qualsiasi cazzo!...mmm...ora ti monto" Mugugna, sale in piedi sul letto per ripiegarsi su di me e trafiggermi di nuovo, con violenza e fino in fondo. Lo sento tutto, sussulto, ho spasmi di piacere misto a dolore, stupore e mi sento piena, appagata. Si accascia su di me, mi afferra per le tette continuando a fottermi instancabile e facendomi squirtare. Estrae la sua verga per sfondare a secco l'altro mio pertugio senza trovare alcun impedimento...un brivido mi percorre e mi percuote; sobbalzo dallo stupore e dal piacere, piuttosto che dal dolore. Si diverte a giocare con il mio culo, estraendo di tanto in tanto il pene per vedere quanto si sia allargato il mio buco...poi sbam!... un'altra volta impalata da quella meraviglia di cazzo.
Torniamo in bagno, stavolta mi fa sedere nell'altro senso, sul rubinetto, tenendomi con le mani al muretto circostante. Apre l'acqua calda, si china, ne prende un po' in bocca per poi rovesciarmela lentamente sul mio sesso, provocandomi delle sensazioni inaspettate. Ripete questo gesto più e più volte finché lui, prostrato dinnanzi a me, non riprende a leccarmi la fica. Io completamente aperta a lui, che mi godo lo spettacolo della sua lingua che si muove lussuriosa. Non mi fa venire nemmeno stavolta. Si alza, risciacqua il suo pene al lavandino, me lo struscia prima tra le tette per poi sbattermelo un'altra volta in bocca, sempre per dei miseri assaggi...io soffro e godo.
Di nuovo in camera, mi butta sul letto, si avventa un'altra volta con la faccia tra le mie cosce; grugnusce, gode fiero della sua succosa preda ed io mi lascio divorare. Sono viva, ma sono altrove, dannatamente troia e completamente in estasi. Allargo ancora di più le gambe, afferro la sua chioma e premo il mio pube più che posso sulla sua faccia. Mi sfrego come una cagnetta pronta a schizzargli in bocca. L'orgasmo mi travolge, mi fa divampare e contorcere tutta. Lui, non contento ritorna su di me, riprendendo a fottermi la fica ancora in pieno orgasmo...mi fotte forte, assatanato facendomi venire subito, di nuovo. Sono in paradiso, il mio corpo, la mia anima, il mio piacere sta facendo un viaggio assurdo...non capisco più niente.
Sfila il suo cazzo, si siede a cavalcioni su di me e mi fa intendere che vuole glielo seghi. Mi fissa il viso aspettando il momento di inondarmi. Gioco con la mano sul suo cazzo, sfioro con le labbra la base della cappella e con la lingua la sua punta...il suo piacere cresce ancora di più...sta per arrivare...lo fisso più intensamente, spalanco ancora di più la bocca...
...una secchiata di sborra prontamente ingoiata, un'altra su tutto il mio viso, poi ancora su tutte le tette.
Ci siamo così perdonati
di
scritto il
2019-01-05
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