L'estate di Max . La sorella seduttrice

di
genere
incesti

Il mio nome è Max ho 20 anni ho un fisico da nuotatore visto che pratico nuoto da quando ero piccolo e ora lo pratico agonisticamente ma purtroppo mi concede pochi spazi per impegnarmi in un rapporto con una ragazza, nonostante ciò il mio fisico da nuotatore fa impazzire tutte le ragazze e quindi trovo anche dei momenti per concedermi un po’ di sano sesso cercando di non far illudere nessuna, quindi tutto sommato la mia vita sessuale non è poi cosi male.
Vivo con mia sorella Elisa lei ha 16 anni ed è proprio una bella ragazza: Capelli color castano, occhi verdi, sfoggia una splendida 3za misura e un sederino niente male, dopotutto siamo fratello e sorella e anche lei ha molti corteggiatori ma lei non sembra disposta molto al flirt.
Io e mia sorellina viviamo in una casa molto ampia dove mio padre quest’anno si è pure concesso di fare una piscina in giardino; dividiamo la stessa camera che dall’ampiezza ne sembrano due in una. Il nostro è un rapporto molto particolare, tra di noi non c’è vergogna a parlare di sesso o nel mostrarsi nudi ma sappiamo benissimo che i nostri genitori non apprezzerebbero vederci fare il bagno insieme o cambiarci insieme. Avevo visto mia sorella crescere anno in anno e lei aveva visto me e nonostante fosse una ragazza non provocava in me nessuno stimolo, ovviamente per me era la mia piccola sorellina.
La vicenda che sto per raccontarvi riguarda l’estate scorsa dove la mia vita è cambiata in maniera radicale. Finalmente era finita la scuola purtroppo avevo dovuto ripetere l’anno ma finalmente per me era finito tutto, avevo acquisito la maturità e potevo quindi godermi le vacanze. Il sabato io e i miei amici decidemmo di fare una festa con tutta la scuola; optammo per lo schiuma party e il bello è che tutta la scuola era presente non mancava nessuno. La festa andò alla perfezione tanto che ricevemmo gli elogi da tutti i presenti. Come tutte le mattine mi alzai e vedendo la mia sorellina dormigliona ancora nel letto mi avvicinai e dopo avergli dato, come ogni mattina, un bacio sulla guancia gli dissi: “Dai dormigliona, alzati che è mezzogiorno” avevamo fatto tardi alla fasta ed eravamo un po’ stanchi e cosi il sonno si era prolungato fino a mezzogiorno. Andai in bagno a lavarmi la faccia, poi mentre uscivo entrò Elisa in intimo e mi disse: “buongiorno a te fratellone” facendomi passare la mano dalla coscia su fin al petto, rimasi un po’ sorpreso da quel tono di quelle parole come vogliose e di quel passaggio della sua mano liscia che saliva dalla mia coscia fino al petto, poi dentro di me pensai che non era possibile dalla mia sorellina una cosa del genere e quindi scesi per la colazione sorvolando sull’accaduto. Mentre preparavo la colazione vidi che continuava a fissarmi e la cosa mi infastidì un po’ e quindi le chiesi: “che hai da guardare sorellina, non mi hai mai visto preparare la colazione?” lei distolse subito lo sguardo e timidamente rispose: “no niente fratellone lascia stare ero sovra pensiero” e mi sorrise.
Nel pomeriggio andai agli allenamenti di nuoto e poi mi vidi con gli amici per giocare alla Play Station, ci divertivamo a giocare agli sparatutto. Tornai per l’ora di cena; mentre ero a tavola mi accorsi che Elisa in alcune situazioni mi stava fissando in maniera strana, non riuscivo a capire il perché e pensai che avesse avuto qualche problema e non sapeva come dirmelo, cosi alla sera prima di andare a letto, curioso, gli chiesi: “Eli perché è tutto il giorno che mi fissi c’è qualcosa che non va e che mi devi dire?” lei rimase sorpresa della domanda e sul suo volto lessi già la sua timidezza ma nonostante ciò rispose: “No niente Max stai tranquillo”. Anche se non ero convinto delle parole dette da mia sorella andai a dormire. Nei giorni seguenti notai qualcosa di strano, girava in intimo per casa a volte anche in topless, sembrava che aspettasse il momento che fossi presente in camera per cambiarsi davanti a me, quando ero nudo mi guardava attentamente, ebbi la sensazione che mi stesse studiando come se mi volesse attaccare come una predatrice affamata in cerca di cibo, ma nonostante ciò era pur sempre mia sorella facevamo sempre cosi quando i nostri genitori non erano in casa, non poteva pensare ad altro sarebbe stato innaturale.
Una notte successe una cosa che mi spiazzò. Era già da qualche ora che stavo dormendo e ad un certo punto mia sorella mi svegliò dicendomi di aver fatto un incubo tremendo, la consolai e le dissi che era solo un sogno, ma la sua risposta fu: “Lo so ma ho paura vorrei dormire con te, mi sentirei più sicura” io la guardai allibito per circa 10 secondi e poi finalmente gli risposi: “ma sei fuori? Come ti viene in mente alla tua età di chiedermi di dormire insieme? Non sei più una bambina che devi dormire con me” e lei continuò: “lo so lo so ma sono troppo agitata ti prego?” me lo domando con occhi dolci e non sappi dire di no e la feci accomodare. Voleva che l’abbracciassi cosi prese le mie braccia e le strinse a se, io cercai di dormire lo stesso fino a che mia sorella involontariamente portò la mia mano su un suo seno e io subito lo ritrassi. Subito dopo nel sonno cominciò a strusciare il sedere sopra il mio membro, pensai che stesse facendo un sogno piccante e stranamente il suo strusciare provoco eccitazione che fece spiccare il mio membro in una leggera erezione. Ad un certo punto si girò verso di me e mi abbraccio stringendo il mio pene tra le sue cosce. Sapevo che questo era troppo cosi la svegliai e le dissi di tornare nel suo letto e cosi fece senza obbiettare, ma l’eccitazione in me era aumentata mentre Elisa aveva stretto il mio pene e quindi per placarla fui costretto a masturbarmi. Mi svegliai la mattina dopo pensando a ciò che era successo la sera, non era possibile che mia sorella mi aveva fatto eccitare a tal punto da dovermi masturbare e quindi promisi a me stesso che avrei fatto di tutto per far si che la cosa non ricapitasse.
Andai di sotto e vidi la colazione già apparecchiata sul tavolo e mia sorella che mi stava aspettando, mi accolse con un “Buongiorno fratellone” subito io rimasi allibito non aveva mai preparato la colazione prima d’ora e la mia domanda fu scontata: “A cosa devo questa novità? Non hai mai preparato la colazione in vita tua” e lei subito rispose: “Non è vero dai qualche volta l’ho preparata e oggi volevo ringraziarti per ieri sera” io rimasi pietrificato fissando il tavolo apparecchiato incredulo di quello che aveva fatto quasi non sentendo le parole di mia sorella. Io subito pensai perché non approfittare di cotanta gentilezza e senza dire altro mi sedetti al tavolo e feci colazione.
Il resto della giornata lo passai con gli amici che avevano organizzato una festicciola di pochi intimi con cena, quella sera ero tremendamente voglioso visto che a casa del mio amico avevamo fatto il gioco della bottiglia e delle mie compagne mi avevano fatto arrapare parecchio, cosi arrivato in camera e vedendo che mia sorella non c’era mi spogliai e cominciai a segarmi ripensando a quelle due porcone, in quel preciso istante però Elisa entro in camera cogliendomi in corso d’opera. Io smisi immediatamente e mi buttai sotto le coperte e dissi: “Ma mica eri fuori?” e lei ridendo rispose: “No ero in bagno” e continuò sempre ridendo: “Però ci stavi dando dentro porcello di un fratellone, continua pure che io vado a dormire” e si avvio nel suo letto. Io rimasi scioccato a tal punto da non riuscire a dir niente, le mie corde vocali si erano improvvisamente bloccate. Elisa la mia cara sorellina mi aveva appena scoperto con il cazzo in mano in piena masturbazione, mi sentivo come una montagna che stava per franare da un momento all’altro riducendosi in piccoli pezzi. Non riuscii a dormire, chiusi gli occhi per vedere se riuscivo a liberarmi mentalmente e cancellare quella situazione imbarazzante. Ad un certo punto sentii dei mugolii provenire dal letto di mia sorella, guardai in penombra e vidi che la sua mano era in piena attività sulla sua patatina. Io rimasi sorpreso all’inizio ma poi senza resistere dissi facendola saltare dal letto: “Allora l’unico porcellino non sono io, vero? E lei con respiro affannoso per lo spavento di essere stata scoperta rispose: “Eri sveglio? Pensavo dormissi” io ribadii subito. “Sai non è che riuscivo molto a dormire dopo che anche tu mi hai scoperto prima”. Ci fu un silenzio di tomba per circa 30 secondi dopo di che lei propose una cosa che li per li mi fece allibire: “Ascolta Max ormai ci siamo visti entrambi mentre ci masturbavamo, ci vediamo sempre nudi quando non ci sono i nostri genitori” io la interruppi subito: “E quindi cosa vorresti dire?” e lei un po’ timidamente rispose: “Bhè io ho interrotto te e tu hai interrotto me che dici se finiamo insieme guardandoci l’un l’altro?” non potevo credere alle mie orecchie, mia sorella era cosi maiala? Com’era possibile che mi chiedeva di masturbarsi insieme a me? Li per li quindi gli risposi: “Ma sei impazzita? Sei mia sorella come posso masturbarmi guardandoti? è contro natura” lei ribadì: “Lo so ma prima vedendoti masturbare mi hai fatto venir voglia” stetti a riflettere un secondo e pensai che dopo tutto ci siamo sempre visti nudi e che non era un male masturbarsi insieme e poi ero ancora arrapato da prima. “Ok Eli facciamolo” dissi “però ognuno nel proprio letto ok?” fece un cenno con la testa per confermare. La vidi alzare dal letto in penombra aveva una vestaglia molto sexy e si diresse ad accendere la luce. Ora la vidi chiaramente la vestaglia era di seta color nero molto trasparente, riuscivo a vedere i suoi capezzoli rosei e la sua fighetta aveva un leggero pelo. Si fermò davanti a me mi guardò dritto negli occhi come se fossi un cobra e lei il flauto incantatore, in modo sexy si passo le mani sui seni poi su fino a spettinarsi i capelli per poi ritornare con lo sguardo ad incantarmi. Pian piano cominciò a sfilarsi una spallina scoprendo un seno e reggendoselo con una mano, con sguardo sempre fisso su di me si portò l’indice, senza staccare la mano dal seno, verso la bocca succhiandolo per poi porgerlo successivamente sul capezzolo roteandolo sull’aureola, poi fece lo stesso anche per l’altro seno. Notai proprio in quel preciso momento quanto era bella mia sorella, l’avevo vista molte volte nuda ma mai come quella volta sotto l’aspetto provocatorio, il sangue cominciò a scorrere nel mio corpo cavernoso come un fiume in piena. Pian piano lasciò cadere la vestaglia mostrando la sua bellissima fica con quel pelo misero che spiccava, ripropose il giochino del dito ma stavolta se lo passò sul clitoride, io non resistetti più uscii dalle coperte e cominciai a menarmelo di gran voglia; vedetti nello sguardo di Elisa che la mia azione era gradita cosi si mise sul suo letto, divaricò le gambe rivolgendomi la visuale della sua fica e cominciò prima ad accarezzarsi il clitoride e poi penetrando la fica con 2 dita. Dopo pochi minuti vidi che era già un lago e ansimava come se posseduta da un’anima perversa che le chiedeva di soddisfarla. L’eccitazione dentro di me fu enorme ma frenai la mia andatura aspettando che Elisa godesse per prima e cosi fece, la vidi penetrarsi con 3 dita e aumentare il ritmo per poi concedersi al piacere. Ora che la sua anima era soddisfatta era ora di soddisfare anche la mia e cosi feci, aumentai il ritmo e ci volle poco a far esplodere il mio seme che dal piacere arrivò fin sul mio petto. Ero pienamente soddisfatto l’esperienza di masturbarmi con mia sorella non fu poi cosi male, l’avevo vista per la prima volta sotto il piano di donna e non di sorella.
La mattina seguente mi alzai pensando a quello che avevo fatto la sera prima, mi ero masturbato insieme a mia sorella, pensai di essere impazzito; cosa mi fosse saltato in mente di fare una cosa del genere non lo seppi, tuttavia dovetti ammettere che nonostante tutto era stato molto eccitante, un’esperienza nuova e piacevole. Un deja vu mi riporto alla sera prima e ricordai tutti i particolari lo sguardo di mia sorella i movimenti sensuali nel togliersi la vestaglia nera, il giocherellare delle sue dita sul clitoride e nella sua fica mi fecero di nuovo arrapare tanto che al ritorno dal deja vu vidi la mia asta alzata come un missile in fase di lancio cosi andai in bagno e mi dedicai ad alleviare i suoi dolori.
La mattina la passai a pulire casa e a preparare il pranzo nel pomeriggio invece andai agli allenamenti di nuoto. La sera tornai distrutto dagli allenamenti e dopo cena decisi di fare un bagno caldo nonostante fuori ci fossero 38° ma serviva a rilassarmi dalla fatica. Preparai il bagno con una schiuma rilassante e mi ci immersi, ero talmente rilassato che non sentii più niente di quello che successe fuori dal bagno. Ad un certo punto Elisa entrò in bagno, io sobbalzai e immediatamente dissi: “che diavolo stai facendo di la ci sono mamma e papà ed entri in bagno quando ci sono io” lei mi fissò e subito riconobbi quello sguardo come potei non riconoscerlo era lo stesso sguardo incantatore della sera prima poi mi rispose: “mamma e papà sono usciti posso fare il bagno con te?” io rimasi stupito perché nonostante l’avessimo sempre fatto stavolta abbi anche l’immagine di lei come donna e non come sorella e questo comportò in me molti problemi, ma nonostante tutto la feci accomodare. Continuò a fissarmi sempre col suo sguardo che mi ipnotizzava, quello sguardo un po’ mi faceva paura un po’ mi stuzzicava e ad un certo punto mia sorella mi chiese: “non è che mi laveresti la schiena fratellone?” ovviamente accettai e cominciai a lavargli la schiena ma poi si girò verso di me, la vista della sua terza misura mi provocò un piccolo sussulto, “lavami anche davanti tanto che ci sei” mi disse subito dopo essersi girata; io rimasi allibito ma lo feci tranquillamente ma nel passare la spugna sui seni notai che stava emettendo dei mugolii particolari, subito dopo prese la mano dove c’era la spugna e delicatamente come se fosse un petalo di rosa che scende sulla sua pelle morbida la portò alla sua fica e disse: “lava anche qui” e fui allibito dalla sua richiesta ma i suoi occhi a contrasto col mio sguardo erano come degli emettitori che davano ordini hai miei influenzando i movimenti del mio corpo e cosi continuai vedendo che il corpo di Elisa cominciò a vibrare e ad ansimare dal piacere. Finito di lavarla mi sdraiai nella vasca e socchiusi gli occhi ma poco dopo fui costretto a riaprirli perché mia sorella si sdraiò a sua volta su di me, sentivo la sua fica baciare il mio pene e il suo seno appoggiarsi sul mio petto e il mio pene non poté resistere da quei contatti e spiccò nell’erezione massima, Elisa non di mosse anzi cominciò a muoversi su di esso. Subito dopo un deja vu mi riportò alla sera dove Elisa aveva chiesto di dormire con me cosi capii che lei voleva sedurmi e il movimento che sentivo della sua fica sul mio membro ne era la prova tangibile. Sapevo che era innaturale cosi la scansai subito uscii velocemente dalla vasca e gli chiesi: “perché stai facendo questo? L’altra sera hai voluto dormire con me poi hai fatto finta di dormire e ti sei strusciata su di me e poi mi hai pure preso il cazzo in mezzo alle gambe, ieri ti sei voluta masturbare insieme a me e adesso in vasca mentre ti lavavo stavi godendo poi ti sei strusciata sul mio cazzo ma che ti prende? Siamo fratello e sorella e cerchi di sedurmi è una cosa innaturale.” Dovetti far finire tutto prima che fosse troppo tardi e cosi feci “d’ora in poi ci sarà privacy assoluta tra noi niente più bagno insieme non ci vedremo più nudi, niente di niente ok? E non esistono obbiezioni” non volli sentire nemmeno la sua risposta misi l’accappatoio e uscii dal bagno e mi diressi in camera mia. Avevo visto troppo e subito troppe emozioni per quel giorno cosi pensai che era meglio dormirci sopra e rivedere le cose il giorno successivo.
La mattina mi svegliai ma al contrario delle altre mattine non svegliai mia sorella ero scioccato ancora da quello che era successo il giorno prima nel bagno. Scesi e preparai la colazione e la servii sul tavolo, vidi mia sorella entrare in cucina e salutandomi timidamente ma io le rivolsi la parola solo per dirle: “quando hai finito pulisci tu i piatti io devo uscire”. Andai a fare una pedalata in bici per schiarirmi le idee, sapevo che dovevo parlare a mia sorella prima o poi e capire perché l’aveva fatto, dopo circa un ora presi forza e mi convinsi che dovevo parlargli il prima possibile e quindi la sera stessa. Arrivato a casa mia sorella mi stava aspettando e anche in quell’occasione mi salutò timidamente e io con aria non troppo soddisfatta le dissi: “Dobbiamo parlare su quanto è successo ieri sera quindi stasera quando i nostri genitori si addormentano ne parliamo ok?” lei fece un timido segno di affermazione con la testa e cosi andai a farmi la doccia. Il resto della giornata trascorse con il pensiero che la sera avrei dovuto parlare con mia sorella e con il deja vu che mi riportava alla sera precedente nel bagno, le immagini continuavano a frullarmi nella testa erano come un virus inserito nel mio cervello impossibile da cancellare se non muniti di un antivirus, ma il mio cervello non ne era munito purtroppo.
Dopo aver trascorso la giornata in ansia il momento tanto atteso era arrivato. Era circa mezzanotte e chiamai mia sorella ma era già sveglia, restammo a guardarci in attesa che qualcuno facesse la prima mossa cosi decisi di farla io domandando: “Allora? Cosa sta succedendo? Prima mi svegli dicendo di aver fatto un incubo e di voler dormire con me e poi ti strusci sulla mia minchia, poi la storia di masturbarsi insieme e ieri il bagno che mentre ti lavavo godevi e poi ti sei addirittura sdraiata su di me appoggiando la figa sul mio uccello, ma che cazzo ti passa per la testa?” lei dopo tutti questi rimproveri a testa bassa disse:” Max io ultimamente non ti vedo più solo come un fratello, io mi sono innamorata di te”. A tali parole rimasi scioccato, come poteva essere che mia sorella si fosse innamorata di me era innaturale cosi risposi:”Ti rendi conto di cosa stai dicendo? Sono tuo fratello è innaturale innamorarsi tra di noi” quella frase fece addrizzare mia sorella che esclamò: “Allora ti piaceva vero? Però non vuoi ammetterlo che anche tu provi qualcosa per me” era vero, aveva ragione sul fatto che mi era piaciuto era stato eccitante ma è pur sempre mia sorella cosi continuai: “no non provo niente perché sei mia sorella”. Lei non era convinta cosi notai quel suo sguardo lo stesso sguardo delle altre sere, sapeva bene che non riuscivo a resistere se mi guardava cosi, si avvicinò a me e si mise a cavalcioni su di me, prese le mie mani e le mise sul suo culo bello sodo, volevo staccarmi ma ero ipnotizzato, dall’eccitazione tanto che il mio pene esplose nel massimo dell’erezione e lei lo sentiva e gli piaceva alla porcella; dopo un po’ si chinò verso il mio orecchio e mi disse: “Vedi che anche a te piace quando faccio la maialina” in quel momento ritornai in me e scostai immediatamente mia sorella “La devi smettere” dissi arrabbiato “siamo fratello e sorella non possiamo fare una cosa del genere, si lo ammetto mi è piaciuto ma non è naturale” lei subito ribadette: “Mmm…allora al mio fratellone piaccio quando faccio la maialina” ascoltava solo quello che voleva lei allora ribadii il concetto: “Eli allora siamo fratello e sorella non possiamo avere alcun rapporto di nessun genere, sono stato chiaro? Non voglio più che provi a fare delle avance o stavolta racconto tutto!” a tal frase mia sorella rimase allibita e cosi concluse la discussione: “ok mi costringi a ritornare la sorellina di prima? sappi che io non posso nascondere i fatti ma so che anche tu mi vuoi e so anche che prima o poi sarai tu a volermi, aspetterò con pazienza” si sdraio sul mio letto con il sedere al vento e il mio cuscino sotto la pancia cominciando a strusciarsi su di esso rivolgendomi il suo sguardo arrapato. A tal visione decisi di passare la notte sul divano in sala.
Non riuscii ad addormentarmi la visione di mia sorella mentre si strusciava sul mio cuscino faceva impazzire i miei neuroni, cercai di pensare ad altro ma ormai il virus si era esposto notevolmente, sapevo che non era naturale quello che mi stava accadendo ma ormai ero stato infettato come un virus virale, il virus ELISA. A quel punto non resistetti dal farmi una sega immaginando cosa stava facendo mia sorella sul mio cuscino, ero talmente arrapato che venni immediatamente.
Finalmente fu mattina, riuscii a dormire qualche ora e il desiderio per Elisa era aumentato nella notte, non avrei mai pensato che un giorno avrei avuto desideri sessuali nei confronti di mia sorella e nonostante tutto sapevo che era sbagliato ma non riuscivo a non pensarla, ormai lei era dentro nella mia testa.
Andai in bagno per lavarmi ma una sorpresa mi aspettava, mia sorella nuda di fronte a me seduta sul water a gambe aperte mentre si masturbava e nello stesso istante mi guardava con quello sguardo da vera porca, ero ipnotizzato dalla sua mano che accarezzava la sua fica rosea. Non ce la facevo più a resistere a tutte le sue provocazioni sapevo che mi voleva e anche io mi ero convinto che non potevo più ignorare i miei desideri verso di lei. “Ok Eli hai ragione te” sussultai in preda al piacere che mi ardeva dentro vedendola masturbarsi “non riesco più a resisterti, vorrei fare un compromesso però” e lei rispose con voce eccitata: “Ah si? E quale mio caro fratellone?” subito replicai: “Che non si vada oltre alla masturbazione reciproca, niente sesso” lei aveva cambiato un secondo espressione era un po’ delusa ma masturbarsi era meglio di niente cosi disse: “ok va bene, adesso vieni qui che è ora del massaggino visto che ti sta esplodendo” aveva ragione il mio pene era già in piena erezione cosi non ci pensai su molto mi avvicinai e subito Elisa tese le mani sulla mia asta ancora intrappolata dal boxer e cominciò a massaggiarmelo. Io non ce la facevo più e sapevo che stava giochicchiando per farmi impazzire cosi tolsi io i boxer e liberai il mio pene dalla gabbia che gli impediva la giusta erezione. Elisa lo prese subito in mano e cominciò a farmi una favolosa sega lentamente, era brava con le mani chissà quanti ragazzi aveva fatto impazzire prima di me, per poi aumentare sempre più il movimento. Sentivo le sue mani morbide come petali di rose partire dal glande e scendere fino all’attaccatura del pene facendomi ribollire dal piacere, sentivo che stavo per venire e visto che non volevo ancora liberarmi nel piacere profondo la fermai, mi avvicinai a lei e la baciai con passione mentre con le mani cominciai ad accarezzargli i seni. Pian piano iniziai a scendere baciandogli il collo, per poi passare al petto ed infine ai seni preoccupandomi di lavorare bene i suoi capezzoli da adolescente. Notai dai suoi piccoli fremiti che si stava eccitando allora decisi di proseguire nella discesa e stavolta scesi lentamente passandogli solo la punta della lingua sulla pancia fino ad incontrare finalmente la sua fica; vidi che era già leggermente umida cosi inserii il suo clitoride nella mia bocca e cercai di massaggiarlo per bene mentre era all’interno, cercando di provocargli più piacere possibile. I risultati si videro subito, si contorceva dal piacere poggiandomi le mani sulla testa come incitamento a continuare senza smettere, era pervasa dal piacere e il suo corpo cominciò a vibrare fortemente, sapevo che stava per venire cosi porsi due dita all’interno della sua fica e cominciai a muoverle rapidamente dentro e fuori; lei era al culmine del piacere e poco dopo si dovette arrendere a esso riempiendo la mia bocca dei suoi umori. Ora toccava a me liberarmi nel piacere cosi Elisa mi fece accomodare sul water prese il mio pene con le sue morbide mani e cominciò a massaggiarlo a ritmi alternati per farmi godere il piacere più a lungo, ma il piacere in me era troppo elevato ed Elisa se ne accorse cosi avvicinò la sua bocca al mio arnese dedicandomi un meraviglioso pompino, sentivo il mio glande mentre veniva accarezzato dalla sua morbida lingua che ad ogni passaggio mi faceva impazzire. Resistetti poco a quella meravigliosa sensazione cosi avvisai Elisa per non venirgli in bocca ma i miei occhi erano stupiti da cosa stava facendo, invece che staccarsi cominciò ad aumentare la velocità del pompino, a tal piacere non potei resistere e inondai la sua bocca dei miei umori, ma rimasi ancora più stupito quando inghiotti una minima parte del mio seme e si prestò a pulire per bene la mia asta dagli ultimi residui; una volta finito mi guardò con occhi soddisfatti e mi disse: ”Grazie fratellone, spero sia solo l’inizio”. Con questo mi convinsi che mia sorella non era più la mia piccola sorellina ma era una vera donna con desideri sessuali da vera maiala.
Decidemmo di farci un bagno e pensai bene di parlare con mia sorella di quanto successo, visto che i miei ormoni si erano placati momentaneamente e non correvo il rischio di saltargli addosso, cosi iniziai il dibattito: “Eli dimmi l’hai fatto apposta a masturbarti sul water? Sapevi che sarei entrato, ma come facevi a sapere che mi sarei lasciato andare?” e lei: “Bhè non ero sicura ma sapevo che era questione di tempo prima che anche tu accettassi il fatto che ti piacevo” riflettei molto a quella risposta e aveva ragione cosi sdrammatizzai: “Comunque ne è valsa la pena, devo dire che sei una gran maiala e quel pompino…non me lo aspettavo” e in risposta fece solo un sorriso e quando mi rivolse lo sguardo lo riconobbi subito era quello incantatore e disse: “Ti piaccio quando ti guardo cosi vero?” si diresse verso di me mi baciò e si sdraiò di fianco a me continuando: “ora però sono stanca, mi hai tolto tutte le energie mio maialone” e soddisfatti ci addormentammo.
La mattina trascorse tranquillamente ma sia io che mia sorella non vedevamo l’ora che arrivasse sera ed aspettare che i nostri genitori andassero a dormire per poterci masturbare. Ma per non farle diventare troppo noiose decisi di fare qualche giochetto cosi andai al sexy shop a comprare delle manette col pelo e un vibratore. Il tempo passò molto lento e mia sorella mi stuzzicava ogni volta che gli era possibile, mi passava la mano sul culo e addirittura rischiava facendomi una brave sega senza coito e la cosa mi faceva esplodere perché con i genitori in casa non potevo godere a pieno dei miei umori.
Finalmente l’attesa snervante era finita, vidi mia sorella entrare in camera, indossava solo una camicetta e le mutande sapeva cosa avremmo fatto cosi si era preparata, e dirmi: “Ok fratellone adesso possiamo spassarcela” io subito risposi: “Certo ma adesso detto io le regole” come se non l’avevo già fatto ”Giochiamo un po’ con questi” e alla visione dei miei oggetti rimase stupita, si avvicino e la prima cosa che toccò fu il vibratore cosi la fermai subito: “no no quello per ultimo” e gli feci un sorriso “prima io ti ammanetto e faccio di te quel che voglio poi il contrario ok?” e nel suo volto vidi un’espressione compiaciuta e piccante. La feci sdraiare sul letto senza che si spogliasse e l’ammanettai al letto, adesso ero veramente libero di fargli qualsiasi cosa; cominciai col baciarla un bacio che ricambiò volentieri per poi finire sul collo con baci intensi e pieni di passione. Scesi sulla camicetta e cominciai a slacciare i bottoni uno a uno alternando baci sul petto fino a slacciarla completamente, finalmente i suoi seni erano liberi e alla mia vista erano due diamanti di smeraldo e cominciai a lavorare per bene i suoi capezzoli, prima passando la punta della lingua sulle aureole per poi finire sui capezzoli, succhiandoli come un bimbo che ha fame e viene finalmente saziato dal latte della mamma e anche io volevo saziarmene. Lasciai i seni per avvicendarmi più in basso e mentre baciavo il suo addome con baci sensuali e leggeri sentivo che stava rabbrividendo di piacere, cosi andai sulla sua fica ancora coperta dalla biancheria e cominciai a massaggiarla, sentivo che a lei piaceva ma volevo farla impazzire quindi presi il vibratore lo accesi al massimo e lo appoggiai sopra le sue mutandine e subito disse: “Oh mio dio, uhm, vibra ed è bello” cosi lo passai per bene su tutta la sua fica facendola vibrare e poco dopo sussulto: “togli le mutande ti prego lo voglio sentire tutto” io a questo punto la accontentai le tolsi le mutande, la penetrai leggermente col vibratore mentre con la bocca lavorai il suo clitoride. Resistette poco a quel piacere era troppo arrapata e dovette piazzarsi un cuscino sulla bocca per non urlare dal godimento per il suo orgasmo, potevo immaginare cosa stava provando visto che la sua fica era un lago di umori.
Era il mio turno, mi ammanettò al letto e si mise seduta sul mio pene, che ormai era già dritto, e incominciò a baciarmi il collo per poi scendere sul petto e lentamente giù fino al pene, sapevo che anche lei aveva in mente di farmi impazzire e infatti cosi fu, cominciò a baciarmelo con ancora le mutande a negarne la libertà per poi passarmi la lingua dal glande alla radice del pene. A tal provocazione stavo per esplodere cosi dissi: “Eli toglimi le mutande e fai ciò che devi che non ce la faccio più a sentire le mutande che frenano il piacere” a tal frase mi fissò con il suo sguardo provocante che mi faceva impazzire e tolse pian piano le mutande fino a liberare completamente il mio membro, lo prese in mano e lo infilò in bocca facendomi un pompino pazzesco, mi deliziava anche di qualche giochetto con la lingua sul glande e sui testicoli, l’eccitazione era troppo forte ma quando stetti per venire stranamente mia sorella si fermò. “che hai proprio adesso ti 6 fermata?” dissi abbastanza scocciato, “Max io ti voglio dentro di me” a tal frase io rimasi scioccato e poi risposi “No Eli non ti permetto di perdere la verginità con me” lei replicò: “Io ti amo Max e so che la prima volta è importante e so che facendolo con te non me ne pentirò mai” rimasi perplesso e non dissi niente, lei a tal silenzio si mise a cavalcioni sopra il mio pene e cominciò a strusciare su di esso la sua fica, sentire il suo calore sul mio pene mi fece salire l’eccitazione a mille tanto da non resistere e liberare i miei umori. La volevo anche io come lei voleva me, sapevo che era mia sorella ma quel calore sul mio membro mi aveva fatto cambiare idea, aveva vinto mi sarei concesso a lei: “Eli ascolta hai vinto, volevo evitare di arrivare a questo ma non possiamo evitarlo tu mi vuoi quanto me quindi ho deciso che sarò tuo” li si brillarono gli occhi alle mie parole cosi si avvicinò mi baciò appassionatamente e mi disse: “Sapevo che ti saresti concesso prima o poi, sapevo che non potevi resistermi, ti voglio già domani” io acconsentii perché aveva ragione non potevo resisterle. Andammo a lavarci uno alla volta senza svegliare i nostri genitori e andammo a dormire.
Il giorno dopo mi accinsi a comprare i preservativi, la giornata sembrava non passare mai ma finalmente il momento tanto atteso arrivò e la tensione e il nervosismo salì, fu la prima volta per mia sorella e questo mi spaventava ma non potevo rinunciare. Elisa entrò in camera all’improvviso come apparsa dal nulla vestita con un abito nero di seta se abito si può definire. Ha gli occhi come socchiusi, come se fosse assonnata ma non è così, dallo sguardo si evincono le sue sensazioni, emozioni, volontà.
Con passo lento e felpato come una pantera un secondo prima di attaccare, si avvicina a me lentamente. Sento il cuore che accelera i battiti, si mette a cavalcioni sopra me con il suo bel vestito nero di seta, facendola così candida è incredibilmente provocante. Sembra una ninfa appena uscita da un quadro, le sue labbra entrano in contatto con le mie facendomi dono della sua irrefrenabile passione che mi fece andare in estasi e il calore di quel bacio fu cosi intenso a tal punto da provocarmi un’erezione istantanea.
Mi accinsi subito a prendere le redini della situazione cambiando la posizione portandola a sdraiarsi sotto di me. Cominciai a passare il mio membro, ancora ingabbiato dal boxer, sopra la sua fichetta, anch’essa con il perizoma a bloccarne la libertà, cercando di metterla a suo agio, anche se non fu affatto necessario visto che cominciava a dare i primi segni di piacere. Preso coscienza che fu completamente rilassata cominciai a scendere baciandogli il collo fino ad arrivare hai seni coperti dall’abito di seta; prestai subito a massaggiargliele come se al posto delle mani ci fossero dei petali di rose, successivamente iniziai a slacciare l’abito per portare in bella mostra le sue protuberanze e goderne la piena vista. Cominciai a baciargli i seni e passare la lingua su i suoi capezzoli, già duri come marmo, gustandomi a fondo i suoi primi gemiti di piacere per poi continuare la mia discesa verso il basso ventre.
Il perizoma fu sempre li al suo posto e, visto che volevo che la sua prima volta fosse speciale, decisi che non fu ancora giunto il momento di liberare il suo organo felino, sapendo benissimo che se fosse stato in grado di dire la sua avrebbe voluto sicuramente essere liberato per goderne a pieno i piaceri, cosi continuai a baciarlo da sopra la lingerie provocando in lei una sorta di piacere smorzato dal tessuto. Il piacere fu troppo intenso e comprese benissimo che stessi volontariamente scegliendo di non liberare ancora la sua fichetta in fiamme da quella morsa di seta, cosi prese l’iniziativa spostando il perizoma sul lato e porgendomi il piena vista la sua tigre calorosa pronta a sbranare qualsiasi cosa che possa dare piacere.
Inebriato dal panorama che mi si prospettava, accinsi immediatamente ad occuparmi di lei cercando di darle il piacere desiderato; presi il clitoride e cominciai a massaggiarlo con la lingua alternandolo ogni tanto a risucchiarlo completamente in bocca provocando sussulti di piacere esasperanti da parte sua fino a che non resistette liberando i suoi umori e il suo piacere strozzato per evitare di urlare.
Parzialmente soddisfatta si sollevò, si tolse l’abito di seta, che era rimasto solo slacciato, e il perizoma e mi fece distendere, sapevo che era arrivato il momento di prepararmi anche io per l’atto conclusivo: rendere veramente soddisfatta mia sorella e prendermi la sua verginità.
La sua voglia fu talmente irrefrenabile che contrariamente a me non stette a romanticismi prese i boxer me li levò e cominciò a dedicarmi un favoloso pompino. La sua bocca sul mio glande mi provocò un piacere immenso e pensai che un qualcosa di diverso dal solito ci fosse, ci mise passione, fu come una ventosa sul mio membro e dovetti resistere con tutto me stesso per non liberare il seme prematuramente, ma la volontà bastò fino ad un certo punto cosi decisi di staccarmi da quella morsa e di dare a mia sorella ciò che voleva.
La feci distendere, mi infilai il preservativo e iniziai a penetrarla lentamente per non fargli male fino a che non incontrai l’imene, cosi l’avvertii: “Sorellina adesso potrei farti male, quindi se senti dolore dillo che mi fermo” lei senza proferir parola fece un cenno affermativo col capo ad acconsentire ma tentennai, per un momento pensai ancora che tutto questo fosse sbagliato e innaturale ma la volevo, cosi per essere tranquillo per l’ultima volta l’avvisai dell’errore che potevamo commettere: ”Lo sai che non si può tornare indietro se vado fino in fondo vero?” e la sua risposta mi dette un chiaro segno di convincimento “TI AMO”. Felicitato da tali parole proseguii il mio intento e la cosa che mi sbalordì è che l’imene fece resistenza minima e mi lasciò passare tranquillamente, come se non aspettasse altro che quello, fino a contenerlo completamente tutto nonostante la mia modesta misura; cominciai a scoparmela prima lentamente poi aumentando il ritmo sempre più. Godeva, gemeva come non mai, i mugolii stavano diventando troppo intensi e cosi fui costretto a tappagli la bocca baciandola intensamente. Il piacere era troppo grande per entrambi che il resistere al piacere fu difficile pure per me nonostante avessi avuto già altri rapporti, cosi mi sincerai che lei avesse già raggiunto il culmine del piacere in modo da non finire prima di lei lasciandola insoddisfatta e vidi che la sua fica straripava come un fiume in piena e decisi di lasciarmi sprofondare con lei nel piacere. Eravamo esausti, appena ripresa da quel piacere immenso si rivolse a me dicendomi: “E’ stato magnifico, non potevo desiderare niente di meglio, Ti amo…e non amerò mai nessun’altro cosi come amo te” a questa frase rimasi un po’ colpito neanche più di tanto perché anche io la pensavo come lei. Cercammo di racimolare le ultime forze per andare in bagno, dopo di che ritornammo in camera e prima di sprofondare esausto soddisfatti in un profondo sonno mi abbracciai a lei sussurrandogli nell’orecchio: “Anch’io TI AMO”.
Sarà forse stata l’atmosfera ma in quel momento per la prima volta pensai che mia sorella non esisteva più, ma esisteva lei la donna per il quale mi ero innamorato “ELISA”.

L’estate di Max non finisce di certo qui ma questa è un’altra storia ma vi voglio lasciare con una prefazione “Quell’estate a sorpresa nostra cugina ci venne a far visita” alla prossima.

Questo racconto è frutto della mia fantasia e non si riferisce a fatti realmente accaduti.
scritto il
2011-06-06
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