Rita: il bis...amo le poste italiane
di
alybas
genere
etero
Storia Vera
MI sono svegliato ho dormito bene. Il sapore nelle lenzuola e quello del corpo della donna che mi si è concessa fino a tarda notte...una amica. Mi domando come è successo. Io non ho mai voluto avventure fine a se stesse. Mi sono dato senza limiti ed ora sono in angoscia. Il mio cellulare ha una serie di messaggi fra cui spiccano quelli di Ramy sino a tarda notte….la rumena. Sono desiderosi, mai stati così caldi e infiammati. Mi ricorda che posso andare a prenderla e che vuole sentirmi dentro. Così parla una vedova rumena che desidera,lei mi scrive, tutto è contornato da baci e da una fotografia di lei che succhia le sue tette in maniera avida. Vuole farmi vedere, vuole darmi un assaggio e io mi arrapo. Penserò dopo a organizzare la festa per Ramy. Vado in bagno e sotto la doccia, tutto è perfetto e io sento di poter lasciare tutto fuori di me, non penso a nulla che a Ramona e alle sue tette, questa volta la voglio ancora più porca e mentre mi metto il bagnoschiuma su tutto il corpo e inizio a massaggiarmi ecco il citofono maledetto ed è insistente. Suona in continuazione ma chi cazzo è. Metto l’accappatoio rispondo trafelato e una voce femminile chiede se posso aprire per favore il portone, mi dice che ha dimenticato le chiavi. Io lo so che il mio palazzo è oramai un porto di mare sono tutti stranieri, un incredibile serie di bed and breakfast. Si però la donna che mi ha parlato è italiana. Ritorno in bagno e non ho tempo di entrare in doccia. Squilla il campanello della porta…..a lungo...insistentemente. Spero non siano testimoni di Geova e niente venditori porta a porta. Chi può essere non lo immagino…...Guardo lo spioncino, Rimango impietrito….esterrefatto la donna bussava con le mani e sorrideva. Mi sembra di non riconoscerla ma è molto avvenente….le apro e…... la conosco è Rita. Con mia grande meraviglia Rita vestita da femmina, ed è truccata. La accolgo seppure sono di sale. Non mi aspettavo lei. Mi guarda e sorride compiaciuta. Mi abbraccia e mi toglie l’accappatoio. Si appiccica a me e alta forte e soda. Ha i tacchi è un femminone. Gli occhi verdi di Rita guizzano e io dimentico tutto. Voglio solo lei e lei lo capisce. Sorride e mi dice: muori dalla voglia di scoparmi? C’è una donna fra me e te? Io non sono gelosa….se lei si problemi suoi. Ti ho avuto e ti voglio. Mi infila la lingua in bocca a freddo e io rispondo con la mia lingua. Ci contorciamo un bel po’ io sono nudo e lei si sveste. Rimane in body di pizzo color amaranto, fantastica. Rita è intraprendente mi lavora il cazzo con le sue mani non è frenetica. Sa il fatto suo, lo lavora bene…. è difficile che una donna masturbi bene e invece lei lo sa fare. Lo fa dannatamente bene. Mi prende per le mani ...andiamo in camera da letto. Lei davanti e io dietro. Le ho abbrancato le tette la rimesto e lei ride. Riesco ad avere la meglio sul body mentre lei è compiaciuta delle sue enormi tette. Le strizzo le voglio sentire mie. Le soppeso, le mungo, le succhio, le lecco. Le adoro e Rita sente tutto il mio ardore. Cerca di provocarmi. E maliziosa, mi chiede quanto la voglio mentre io sono con le mie mani dentro le cosce. Le mie dita ispezionano e lei lasci fare. Rita è calda troppo calda brucia. Ha la febbre come me….anche io sono caldo. Supero il perizomino. La figa è umida. Gioco con le labbra, mi piace che impazzisca…. un po’ e impazzisco anche io. Strofino convulsamente le dita sul clito e lei inizia a gemere in quella maniera così rumorosa che a me piace così tanto. Mi piace sditalinare e con lei riesce bene, La sto infilzando con le dita in figa e lei gradisce. Le mie dita sono bagnate di sugo caldo. La mia bocca prende possesso. Mordicchio il clito. Succhio tutto la mia lingua è un pennello perfetto. La lingua entra nella vagina, il mio naso pure voglio sentire il suo profumo, la sua essenza. Ormai Rita è un brodo. Mi chiede di farla sua. Mi vuole e io la succhio e la lecco ancora. Anche io sono pronto, finalmente entro. I miei colpi sono profondi. Voglio essere scopata urla Rita….. e io incomincio a montarla e a martellarle la figa...mentre la bacio in bocca...sul collo, sul seno….la ciuccio. la sento crescere la sua voglia. Entro ed esco con forza entra ed esci. Aumento la forza, rallento, mi fermo, riparto, tutto per farla impazzire. Lei cerca il mio punto di non ritorno, ancora non ha capito che sono molto resistente. Sono sempre più potente al ritorno, sono poderoso in quella figa, con quella donna che è tutta da prendere…. e Rita geme mentre io l’ho messa alla pecorina e le tengo saldamente i fianchi. La voglio sentire nei mugugni, nei gemiti in tutto quello che è il suo ansimare. Grida, si dibatte, si dimena e io spingo e sono sempre più dentro. Vorrei sconquassarla ma lei è possente, dura resiste bene e sembra fare tutto in tono di sfida. La figa è un guanto caldo e bagnato….. mi eccita sentire lei che ha ricominciato ad incitarmi con la sua voce chiara, nitida ed io sto venendo e nessuno mi trattiene mentre lei si apre ancora di più. Sono dentro la sto avvertendo e lei convulsamente lavora il clitoride….. sto esplodendo lo urlo e lei pure urla veniamo all’unisono. Si accascia la mia Rita mentre io sono dietro di lei. Io non sfilo il cazzo. Rimango dentro in pausa. Il mio intento è riprendere per una doppietta o forse e passare nel secondo canale...se lei vuole. Ho ancora da aspettare. La lascio stare ancora, non è il momento ma dopo alcuni minuti il desiderio mi chiama. Rita però no si sfila, guarda l’orologio, questa volta mi dice che deve tornare a casa e mi chiede il tempo per una doccia. Non posso permetterle una cosa del genere. Sono già che preparo l’area perianale, sto succhiando il buchetto e le mie dita entrano in lui alternativamente. Se vuole fare la doccia deve aspettare. La mia lingua lecca l’ano. Gli e lo dico: ti voglio inculare. Lei si posiziona e io entro netto facile, semplice come avevo fatto già. Mi piace che lei abbia una grande voglia sa muoversi e sa dare il meglio di se. Cerca le posizioni più ardite. Rita si tocca...sa sgrillettare il clito. Geme la porca le piace che io la inciti e a sua volta, mi apostrofa con parolacce. E una esplosione e lei gode sgrillettando forte il clitoride. Io mi dedico a tutto quello che è il buco….. La rivoglio e gli e lo dico. Voglio dedicarmi a farla impazzire. Non siamo stanchi ma Rita deve tornare a casa è già molto che mi ha dedicato questo tempo. Riesco ad ottenere una piccola deroga mentre si sta vestendo. Mi avvicino, la bacio sul collo ed ecco che lei sentendosi mordicchiare i lobi delle orecchie ed ammassare le paurose tette, si volge verso me e mi dice che una doccia la potrà rilassare. La doccia è perfetta, predispongo tutto per un fantastico gioco di tette. La voglio così, e voglio che lei serri le sue splendide montagne attorno alla mia asta che è ritornata fulgida e incandescente. Ho goduto Rita senza risparmio succhiandole i capezzoli e mungendola. Le poppe di Rita sono sode e straordinariamente solide. Magnifico….è stato tutto magnifico…. Amo le Poste italiane….
MI sono svegliato ho dormito bene. Il sapore nelle lenzuola e quello del corpo della donna che mi si è concessa fino a tarda notte...una amica. Mi domando come è successo. Io non ho mai voluto avventure fine a se stesse. Mi sono dato senza limiti ed ora sono in angoscia. Il mio cellulare ha una serie di messaggi fra cui spiccano quelli di Ramy sino a tarda notte….la rumena. Sono desiderosi, mai stati così caldi e infiammati. Mi ricorda che posso andare a prenderla e che vuole sentirmi dentro. Così parla una vedova rumena che desidera,lei mi scrive, tutto è contornato da baci e da una fotografia di lei che succhia le sue tette in maniera avida. Vuole farmi vedere, vuole darmi un assaggio e io mi arrapo. Penserò dopo a organizzare la festa per Ramy. Vado in bagno e sotto la doccia, tutto è perfetto e io sento di poter lasciare tutto fuori di me, non penso a nulla che a Ramona e alle sue tette, questa volta la voglio ancora più porca e mentre mi metto il bagnoschiuma su tutto il corpo e inizio a massaggiarmi ecco il citofono maledetto ed è insistente. Suona in continuazione ma chi cazzo è. Metto l’accappatoio rispondo trafelato e una voce femminile chiede se posso aprire per favore il portone, mi dice che ha dimenticato le chiavi. Io lo so che il mio palazzo è oramai un porto di mare sono tutti stranieri, un incredibile serie di bed and breakfast. Si però la donna che mi ha parlato è italiana. Ritorno in bagno e non ho tempo di entrare in doccia. Squilla il campanello della porta…..a lungo...insistentemente. Spero non siano testimoni di Geova e niente venditori porta a porta. Chi può essere non lo immagino…...Guardo lo spioncino, Rimango impietrito….esterrefatto la donna bussava con le mani e sorrideva. Mi sembra di non riconoscerla ma è molto avvenente….le apro e…... la conosco è Rita. Con mia grande meraviglia Rita vestita da femmina, ed è truccata. La accolgo seppure sono di sale. Non mi aspettavo lei. Mi guarda e sorride compiaciuta. Mi abbraccia e mi toglie l’accappatoio. Si appiccica a me e alta forte e soda. Ha i tacchi è un femminone. Gli occhi verdi di Rita guizzano e io dimentico tutto. Voglio solo lei e lei lo capisce. Sorride e mi dice: muori dalla voglia di scoparmi? C’è una donna fra me e te? Io non sono gelosa….se lei si problemi suoi. Ti ho avuto e ti voglio. Mi infila la lingua in bocca a freddo e io rispondo con la mia lingua. Ci contorciamo un bel po’ io sono nudo e lei si sveste. Rimane in body di pizzo color amaranto, fantastica. Rita è intraprendente mi lavora il cazzo con le sue mani non è frenetica. Sa il fatto suo, lo lavora bene…. è difficile che una donna masturbi bene e invece lei lo sa fare. Lo fa dannatamente bene. Mi prende per le mani ...andiamo in camera da letto. Lei davanti e io dietro. Le ho abbrancato le tette la rimesto e lei ride. Riesco ad avere la meglio sul body mentre lei è compiaciuta delle sue enormi tette. Le strizzo le voglio sentire mie. Le soppeso, le mungo, le succhio, le lecco. Le adoro e Rita sente tutto il mio ardore. Cerca di provocarmi. E maliziosa, mi chiede quanto la voglio mentre io sono con le mie mani dentro le cosce. Le mie dita ispezionano e lei lasci fare. Rita è calda troppo calda brucia. Ha la febbre come me….anche io sono caldo. Supero il perizomino. La figa è umida. Gioco con le labbra, mi piace che impazzisca…. un po’ e impazzisco anche io. Strofino convulsamente le dita sul clito e lei inizia a gemere in quella maniera così rumorosa che a me piace così tanto. Mi piace sditalinare e con lei riesce bene, La sto infilzando con le dita in figa e lei gradisce. Le mie dita sono bagnate di sugo caldo. La mia bocca prende possesso. Mordicchio il clito. Succhio tutto la mia lingua è un pennello perfetto. La lingua entra nella vagina, il mio naso pure voglio sentire il suo profumo, la sua essenza. Ormai Rita è un brodo. Mi chiede di farla sua. Mi vuole e io la succhio e la lecco ancora. Anche io sono pronto, finalmente entro. I miei colpi sono profondi. Voglio essere scopata urla Rita….. e io incomincio a montarla e a martellarle la figa...mentre la bacio in bocca...sul collo, sul seno….la ciuccio. la sento crescere la sua voglia. Entro ed esco con forza entra ed esci. Aumento la forza, rallento, mi fermo, riparto, tutto per farla impazzire. Lei cerca il mio punto di non ritorno, ancora non ha capito che sono molto resistente. Sono sempre più potente al ritorno, sono poderoso in quella figa, con quella donna che è tutta da prendere…. e Rita geme mentre io l’ho messa alla pecorina e le tengo saldamente i fianchi. La voglio sentire nei mugugni, nei gemiti in tutto quello che è il suo ansimare. Grida, si dibatte, si dimena e io spingo e sono sempre più dentro. Vorrei sconquassarla ma lei è possente, dura resiste bene e sembra fare tutto in tono di sfida. La figa è un guanto caldo e bagnato….. mi eccita sentire lei che ha ricominciato ad incitarmi con la sua voce chiara, nitida ed io sto venendo e nessuno mi trattiene mentre lei si apre ancora di più. Sono dentro la sto avvertendo e lei convulsamente lavora il clitoride….. sto esplodendo lo urlo e lei pure urla veniamo all’unisono. Si accascia la mia Rita mentre io sono dietro di lei. Io non sfilo il cazzo. Rimango dentro in pausa. Il mio intento è riprendere per una doppietta o forse e passare nel secondo canale...se lei vuole. Ho ancora da aspettare. La lascio stare ancora, non è il momento ma dopo alcuni minuti il desiderio mi chiama. Rita però no si sfila, guarda l’orologio, questa volta mi dice che deve tornare a casa e mi chiede il tempo per una doccia. Non posso permetterle una cosa del genere. Sono già che preparo l’area perianale, sto succhiando il buchetto e le mie dita entrano in lui alternativamente. Se vuole fare la doccia deve aspettare. La mia lingua lecca l’ano. Gli e lo dico: ti voglio inculare. Lei si posiziona e io entro netto facile, semplice come avevo fatto già. Mi piace che lei abbia una grande voglia sa muoversi e sa dare il meglio di se. Cerca le posizioni più ardite. Rita si tocca...sa sgrillettare il clito. Geme la porca le piace che io la inciti e a sua volta, mi apostrofa con parolacce. E una esplosione e lei gode sgrillettando forte il clitoride. Io mi dedico a tutto quello che è il buco….. La rivoglio e gli e lo dico. Voglio dedicarmi a farla impazzire. Non siamo stanchi ma Rita deve tornare a casa è già molto che mi ha dedicato questo tempo. Riesco ad ottenere una piccola deroga mentre si sta vestendo. Mi avvicino, la bacio sul collo ed ecco che lei sentendosi mordicchiare i lobi delle orecchie ed ammassare le paurose tette, si volge verso me e mi dice che una doccia la potrà rilassare. La doccia è perfetta, predispongo tutto per un fantastico gioco di tette. La voglio così, e voglio che lei serri le sue splendide montagne attorno alla mia asta che è ritornata fulgida e incandescente. Ho goduto Rita senza risparmio succhiandole i capezzoli e mungendola. Le poppe di Rita sono sode e straordinariamente solide. Magnifico….è stato tutto magnifico…. Amo le Poste italiane….
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