Nonno Hard.Core 4

di
genere
incesti

Per questo Milagros aveva le spalle larghe, le cosce muscolose ed il fisico da atleta, cazzo era un uomo, un Trans, un Viados o un Femminiello come si diceva dalle nostre parti.
Perfino la bella bionda dell’est, si alzò la benda per vedere chi cazzo le stesse fottendo la figa, il nonno adirato per quel gesto di curiosità le mollò uno schiaffo in pieno viso, e le strinse il collo fino a quasi farle perdere i sensi
Noi eravamo a bocca aperta per il trans… “Ben vi sta a tutti e due” disse mia sorella “così imparate a fare i lumaconi con tutte, ora voglio vedere se continuate a fare apprezzamenti sul culo di Milagros”
“A ben pensare gli indizi c’erano tutti” replicai io, cercando di nascondermi il cazzo
“Sono tutti bravi a leggere gli indizi dopo che il mistero è stato risolto” disse mamma, che ora aveva solo voglia di allontanarsi
“Non ci si crede, non ci si crede, proprio non ci si crede” ripeteva papà come un pappagallo
“Vebbeh, ora abbiamo proprio visto tutto” disse mamma
“Si ma hai visto? Non ci si crede, non ci si crede, non ci si crede proprio”
“Papà ti stai ripetendo, uguale a muy bonita” disse mia sorella facendomi sorridere, e papà continuava, “non ci si crede, non ci si crede…….”
Io ero nudo e col cazzo in mano, mia sorella adesso era interessata a guardare la scena quanto tutti noi, mio padre diceva non ci si crede non ci si crede, ma stava con la testa talmente vicino al vetro che per poco non ci sbatteva contro, allora mamma cominciò a tirarci via da lì seriamente, si mise davanti a mia sorella per non farla guardare, poi mi diede uno dei suoi pizzichi sul braccio, talmente forte da farmi arretrare, ed in ultimo andò a strattonare papà, lo tirava cercando di vincere la sua resistenza, una, due tre volte, alla quarta papà non ne poté più, mamma l’aveva distolto dal suo guardare e blaterare non ci si crede, lui si fece anche tirare indietro di qualche metro, poi si tirò il braccio via dalla morsa di mamma con decisione, e le disse alterato”Lucia, hai rotto i coglioni, avevi detto che non volevi stare qui, eppure sono venti minuti che vai e vieni e rompi il cazzo, adesso se non vuoi vedere vaffanculo e basta!” la prese sgarbatamente per le spalle, la girò verso il cancello, e la spinse fino a metà giardino, dandole uno spintone finale che quasi la face cadere a terra” quando tornò da noi disse con tono arrabbiato”…. E voi, MUTI”
Anche se vederlo arrabbiato era difficile io e Debby non osammo controbattere, evidentemente quello che stava accadendo davanti ai nostri occhi lo aveva turbato molto, e l’interesse ora era massimo, infatti nonno ed il trans Milagros si stavano scopando di brutto la bella Iolanka, il cazzo del transessuale era di buone dimensioni, ma faceva una curva molto marcata verso sinistra, sembrava una banana poggiata sul tavolo, era osceno, ed anche un po' schifoso e sconvolgente, ma proprio per questo focalizzava tutta l’attenzione su di se, nonno gli infilava due dita in bocca, raccogliendo rivoli di saliva, per poi dirigere la sua mano nella bocca della biondina o sulla sua faccia, impiastricciandola tutta, e il trans, mentre nonno affondava le sue dita nella bocca della sfortunata, gli leccava la mano, e le baciava e le mordeva le labbra fino a farla urlare mentre spingevano i loro cazzi nel culo e nella fica di lei, che strangolata e sbattuta, subiva passivamente quell’aggressione…
“Ora lo vedi perché gli ha regalato la macchina disse mio padre!” a mia sorella
“Devo dire, che se subisce questo trattamento ogni volta se l’è meritata” rispose lei, mentre mamma da lontano la chiamava cercando di farla desistere dal guardare, lei la prima e la seconda volta fece finta di non sentire, alla terza volta si girò dicendole a bassa voce e gesticolando con le mani “mamma, aspetta, aspetta..”
Mia madre non era la tipa che si faceva mettere in disparte e ritornò alla carica “andiamo via per favore…ve lo chiedo per piacere” lo disse quasi pregando questa volta, con le lacrime agli occhi, ma papà fu irremovibile dicendole in dialetto:”No, vattene tu!”.
A mamma non restò che sbuffare e rimanere a guardare sconfitta, sapevo che non se ne sarebbe andata, ma almeno ora guardava e basta.
Nel frattempo Jimena leccava il culo a Milagros, nonno le ordinò di avvicinarsi, prese il dildo che aveva in mano e dopo averlo conficcato diverse volte nella gola della biondina, gli fece cenno di inculare il trans, lei posizionatasi in ginocchio dietro a quello che continuava ad essere il culo più bello, eseguì con dovizia, una evidente espressione di godimento apparve sulla faccia del transessuale, che non chiedeva di meglio di essere inculato, sorrise verso il nonno e pensate un po', lo andò a baciare in bocca, e dovevate vedere come slinguavano i due, un bacio appassionto e bagnato da fare invidia ai migliori innamorati…
“Ecco è diventato anche ricchione…” sospirò mamma, che era tornata a parlare.
“Guarda che a Milano è normale…” disse papà
Tutti noi lo guardammo perplessi lui rispose col tono chi la sa lunga “si, a Milano i trans oramai sono dovunque, imprenditori, calciatori, stilisti, personaggi famosi dello spettacolo, tutti fanno festini a base di trans, ed è ovvio che un tipo come tuo padre non ne fosse immune”
Ma la scena di sotto continuava, Jimena tolto il cazzo dal culo del trans, se lo infilava in figa, poi di nuovo nel culo del trans, e poi in bocca e ripeteva il giro, fu quando però salì in piedi sul divano a cosce aperte per farsi leccare la fica da nonno e Iolanka era Milagros le spingeva il dildo nel culo, mentre continuava a scopare in fica la bionda, fu lì che non ne potetti più, avevo mia sorella affianco, e mamma più che incazzata vicino, ma oramai ero partito, ed iniziai a masturbarmi, anche papà era allo stremo, si pastrugnava il cazzo nel pantaloncino, tanto che ne uscì la cappella di fuori…
“Non ti permettere” mi disse mamma guardandomi menare l’uccello, mentre, afferrato il cazzo di papà lo reinfilava a fatica nella mutanda
“Amore, ora che andiamo in camera ti faccio vedere i sorci verdi” disse papà a mamma impedendole di togliere la mano dal suo cazzo, poi continuò verso di me. “Mario, lo so che sei allo stremo, lo sono anch’io” disse mostrandoci l’erezione “ma non puoi segarti qui, mamma ha ragione, vai dietro quel cespuglio e sfogati” poi parlò a mamma “tesoro, lo so che sei contrariata, che è sbagliato e tutto il resto, ma mi sono eccitato come un maiale, ed ho in mente due o tre cosuccie che ho visto fare a tuo padre e vorrei ripetere, ti prego ora che andiamo in camera non rompere i coglioni e fai quello che ti chiedo, ora sono io a chiedertelo per favore”
Mamma, penso, che avesse capito che il modo migliore per non rovinare la vacanza, era assecondare papà in quel momento, e quindi annuì, papà le fece infilare la mano nel pantaloncino per farsi trastullare il cazzo, lei tentò pure di liberarsi ma papà insistette, anche Debora ebbe da ridire”papà dai, che schifo non davanti a me”
“Vattene!” rispose papà semplicemente
Anche mamma le consigliò di andare, lei tentennò ed indietreggiò, coprendomi la visuale che mi ero ritagliato da dietro il cespuglio
“E’ proprio il caso di dire levati dal cazzo sorellina” le dissi, “da quaggiù a stento riesco a vedere qualcosa e tu ti metti pure davanti….”
Lei non fiatò e fece diversi passi indietro, ma quando sentì papà dire alla mamma “fammi un pompino” interruppe la ritirata, ed io interruppi la sega, che dire, papà era super arrapato ed approfittando del fatto che ci fossimo defilati ne voleva approfittare, aveva il cazzo duro in una mano mentre con l’altra costringeva mamma a fare su e giù sulla sua mazza, “ci sono i ragazzi, Peppe non fare il cretino” implorava mamma, papà si girò verso di noi:”voi toglietevi dai coglioni, e tu, succhia il cazzo, che quello stronzo ricchione di tuo padre me l’ha fatto venire duro” la strattonava cercando di farla mettere in ginocchio, io me ne venni così, guardando quella scena surreale:”ahhh, ahhh uhhhh, ahhh cazzo vengoooo” spruzzai nel cespuglio tutto il mio succo, imbrattandomi le mani, il cazzo e le palle del mio stesso sperma, mia sorella mi guardava scuotendo la testa, mamma sapeva che eravamo vicini, e si limitò a segare papà nonostante le sue pressioni, quando venni si girarono verso di me, papà disse:”bravo ragazzo, ci voleva proprio eh? Tra un po' ci sono anch’io” mamma dovette continuare e papà chiudendo gli occhi e pronunciando male parole contro il nonno tirò mamma verso il suo cazzo e le sborrò in faccia, “Cazzo si… dai…fanculoooo ahhh ahhhhhh” mamma cercò di protestare, ma papà si incazzò pure, “eh cazzo ti avevo detto in bocca, hai fatto la ritrosa, è ovvio che poi sono venuto a cazzo” mamma si ripulì il volto con il pareo, io raccolsi il costume e cercai di pulirmi con quello mentre mi avvicinavo di nuovo al lucernaio per sbirciare ancora,
mamma era comunque arrabbiata,”contenti?, avete fatto, è tutto a posto ora o volete pure una sigaretta” disse mentre ripuliva il cazzo di papà dal suo seme, poi mi guardò, anche io ero bello che impiastricciato, cercai di pulirmi sulle piante là vicino, mamma mi diede un angolo del suo pareo, “tanto oramai è da lavare” papà si strinse il cazzo facendo sgorgare un gocciolone, mamma corse a pulirlo, feci la stessa cosa col mio cazzo asciugandomi la cappella, il mio costume era stropicciato e sporco ed oramai serviva a poco, mamma mi coprì con il pareo, mi lamentai che fosse sporco di sperma di papà, ma lei me l’avvolse ugualmente in vita, “ora ci allontaniamo?” disse…”aspetta fammi vedere come va a finire” rispose papà
“E come può andare a finire” disse mia sorella che dopo le nostre bordate si era riavvicinata anche lei.
Da sotto continuavano a darsi da fare, anzi, il pezzo forte doveva ancora arrivare, nonno aveva fatto distendere Milagros sul divano, sopra di lui, a 69, la biondina e lui dietro di lei che ci dava dentro nel culo, mentre il trans, da sotto leccava figa e palle, piegata dietro al nonno c’era Jimena che gli leccava il buco del culo, o almeno ci provava visto che il nonno andava avanti e indietro nello spingere il cazzo nel culo di quell’altra e quindi lei gli sbatteva le chiappe in faccia ad ogni affondo, la biondina era impegnata a leccare il cazzo del trans che essendo oscenamente storto, la costringeva a succhiare con la testa piegata verso sinistra, lei si vendicava infilandogli le dita nel culo.
“Però che ammucchiata eh?” Disse papà “questo stronzo vive la vita come andrebbe vissuta”
“A me sembrano una serie di perversioni una dietro l’altra”, disse mia sorella
“Si però non ti sei schiodata da qui neanche con le cannonate” dissi io, anche mamma la guardò male ammettendo che dicevo la verità
“Vuoi vedere che la colpevole sarei io adesso” controbatte lei, “cioè, voi due ve lo siete menato in mano incuranti di tutto, mamma, tu ti sei fatta sborrare in faccia davanti ai tuoi figli, quello là sotto sta facendo un’orgia che neanche un film porno reggerebbe e la colpa è mia…ma andate a cagare”
“Niente colpa e niente recriminazioni a nessuno” disse papà è normale eccitarsi ed essere curiosi di fronte a scene del genere, io ad esempio sto trovando molto particolare quello che fa Milagros”
“ora pure frocio mi diventi” disse mamma
“Ma che c’entra, dico solo che è normale ad una certa età provare interesse per qualcosa di diverso, e tuo padre è il tipo che non si fa mancare niente” sentenziò papà
Il nonno schiaffeggiava forte il culo della bionda, la carne bianca era diventata rossa dalle botte, nonno ordinò alla cameriera di prendere qualcosa dalla borsa di pelle, non capivo cosa fossero, neanche papà lo sapeva meno che mai mia sorella, mamma intervenne”sono speculum vaginali, servono a tenere dilatata la vagina, la guardammo con disappunto….”ovviamente non siete mai stati dal ginecologo, neanche tu figlia mia, e ritieniti fortunata, anzi hai vent’anni, a settembre provvediamo, per una visita di controllo.
Cosa ci facesse il nonno con dei dispositivi medici lo capimmo presto, li infilò nella figa nel culo della biondina allargandoli più che poteva, si vedevano le smorfie di dolore della povera Iolanka, mentre la sua figa si dilatava mostrando le pareti rosa del suo interno, e dal buco del culo si potesse ammirare il retto, nonno prima ci sputò dentro, poi infilò le cazzo in culo e… cominciò a pisciare dentro tutta la sua pioggia dorata, dire che rimanemmo ancora una volta a bocca aperta sarebbe dire poco, a mamma stavano venendo le convulsioni, e mia sorella stava ancora cercando di capire come dei buchi umani potessero allargarsi così tanto, il nonno pisciava alternativamente in culo e poi in figa, che poi schizzavano il contenuto fuori, tipo fontanella…. Tutto il piscio finiva poi per riversarsi sulla faccia e nella bocca di Milagros che lappava come se quella fosse la bibita migliore del mondo, Jimena andò a posizionasi dal lato della bionda e allargandosi la figa con le mani le pisciò in faccia mentre lei ancora leccava il cazzo deforme del trans, poi andò a raccogliere qualche altra cosa perversa dalla borsa, era un doppio cazzo lungo e largo, che finiva proprio con due cappelle ai lati, si mise una estremità in figa, ed un’altra nella figa della bionda, erano uno spettacolo, si contorcevano e si scopavano a vicenda infilandosi nelle fighe quel doppio cazzo, con i culetti che strusciavano tra di loro…
Non avevamo più commenti da fare… osservavamo solo il tutto domandandoci cos’altro sarebbe successo, ed effettivamente ci fu il tocco finale, il nonno prossimo al godimento, fece alzare tutti dal divano e si sedette al centro di esso, e si lascò scivolare verso la seduta, in modo da appoggiare la schiena lì dove prima c’era il culo, ed alzo le gambe allargandosi il buco del culo, la biondina si mise di lato, a pecorella su di lui in modo da tenere sempre il suo cazzo ben piantato in gola, mentre le due domestiche si affrettarono a leccargli i piedi, scendendo l’interno cosce fino al buco del culo lavorandolo per bene, quando fu bello pronto Jimena leccò il cazzo storto del trans che lo appuntò sullo spacco del culo del nonno, e cominciò a penetrarlo, nonno godeva come un porco mentre veniva inculato da un trans sudamericano che piano piano aumentava la sua velocità di sbattimento, fino a scoparselo come l’ultima delle troie, in ginocchio vicino a lui Jimena si infilava in gola con oscena sicurezza il fallo di lattice, e quando il trans sfilò il suo cazzo iniziò a fottere il nonno con quello, e poi di nuovo il cazzo del sudamericano, fino a che il nonno artigliò la testa della povera biondina scaricandole in gola tutta il suo nettare, tra mille conati di vomito e rigurgiti di saliva di lei, Mialgros torturandosi un capezzolo, con un grido che avvertimmo anche se c’era la musica che riecheggiava in tutta la villa, se ne venne in culo al nonno spingendo il suo cazzo in profondità, solo allora il nonno liberò la biondina dalla sua morsa, la poveretta tossiva sputava saliva ed aveva conati di vomito che gli uscivano dal naso, nulla del suo visino perfetto era visibile, era completamente intrisa di umori saliva e sperma, nonno la tirò a se e dopo averle dato un altro ceffone, le tolse quegli arnesi dal culo e dalla figa, Jimena e Milagros si accucciarono tra le sue gambe, e Iolanka iniziò anche lei a pisciare su di loro, dopo poco si alzò anche il trans che pisciò su tutti loro, non trascurando il cazzo ed il petto di nonno, che si godeva beato il godiemento, la scena si concluse con le domestiche che baciavano e leccavano i piedi del nonno, e la biondina che gli adorava il cazzo, poi il nonno si distese e la fece mettere distesa su di lui, venne il momento dei saluti alla videocamera, aveva ancora la voglia di giocare, gli mollava forti schiaffi sul culo mentre da un lato le carezzava a e baciava quel volto sfigurato dalla perversione, nel frattempo le domestiche iniziarono a ripulire tutto il casino combinato là sotto….
Inutile dire che all’atto della scena finale io e papà avevamo il cazzo duro di nuovo, a papà era un bozzo che piano piano cresceva, a me invece non c’erano state pause, duro era appena avevo cominciato a guardare e durissimo ce l’avevo ora, come se la sborrata non l’avessi mai fatta, dal pareo di mamma si vedeva chiaramente la sporgenza spingere in avanti, andiamo via disse mamma sconsolata, papà non sembro darle tregua, “andiamo in camera vorrai dire, voglio mettere in pratica tutto quanto abbiamo osservato
“ma sei scemo, ora non esagerare” diceva lei, ma lui le si era messo dietro e spingeva con il bozzo sul culo, mamma sbuffando si faceva spingere verso casa
“Beato te papà che puoi sfogare con mamma, io dovrò farmi un’altra sega in camera…”
“in camera prorpio no” disse mia sorella
Ne approfittai per stuzzicarla, “ti serve la stanza vuota per darti sollievo eh? Magari col ditino?”
“Non ti azzardare ad essere cafone con tua sorella….” Disse mamma, poi continuo…”me cos’è sta storia del ditino Debora, ancora non hai spiegato”
Debby faceva finta di non sapere di cosa mamma stesse parlando, ci pensai io a metterla in imbarazzo, “sai mamma ieri guardando i video eravamo in vena di confessioni, e Debora mi ha detto che quando l’eccitazione era forte, oltre che masturbarsi la fica, qualche volta si infilava anche il mignolino nel culo”
“Ahahahah lo facevi anche tu da giovane, evidentemente è genetico il fatto”disse scherzosamente papà, mamma non tollerava simili sconcezze e Debora era tutta rossa in viso, ma papà continuò abbracciando la figlia (e camminando con l’erezione stampata nel culo della madre) “ascoltate ragazzi, quello che è successo ieri ed oggi è una cosa fuori dal normale, questo è chiaro, capisco che ognuno di noi sia turbato, e mi dispiace se anche io non mi sono controllato a dovere, però dobbiamo ammettere che questa storia ha davvero messo il pepe a questo inizio di vacanza, quindi sentitevi liberi di fare quello che volete per placare i sensi, anche mamma, pur non ammettendolo, si è eccitata quindi divertitevi, Mario se Debby vuole un po' di privacy non darle fastidio e vatti a segare in bagno, e Debby ditino o non ditino sfogati senza sensi di colpa, la responsabilità qui è tutta del nonno…”
“È facile parlare per te… tu sfoghi con mamma, io qui vado di manovella” risposi io sconsolato
”Figlio mio e cosa vuoi che ti dica… fatti un giro su mia moglie?” il tono era ovviamente scherzoso ma io aggiunsi:“Per come sto adesso per me andrebbe benissimo, mamma ha un culo che tutti i miei amici mi invidiano e contrariamente a Debby che per quasi due anni si è fatta rompere il culo, le mie esperienze anali sono minime, giusto due ragazze mi si sono concesse, ed io oggi, come avrete capito ho in mente solo quello”
Mia sorella cercava di giustificarsi:“Io non mi sono fatta rompere il culo per due anni, è solo che…..”
“…Che Filippo l’aveva troppo piccolo quindi non poteva rompere nulla ahahahah…” la interruppi io dandole una pacca sul culo e strappando un sorriso a mamma e papà che oramai stavano scivolando verso il loro mondo di baci e carezze
“Papà…. Mario fa il porco e mi tocca il culo!!” si lamentò prontamente Debby
“Più che al culo di tua sorella io penserei al tuo” disse papà dandomi una imbarazzante palpata sul culo “Hai messo su un bel fisichetto, e mentre tua sorella ha il segno del costume, tu sei completamente liscio e abbronzato come hai fatto a prendere il sole tra le chiappe??”.
Mia sorella mi precedette nella risposta:”si chiamano Lampade papà… e Mario si sta rinchiudendo nei centri abbronzanti da due mesi, tra un po' l’avrebbero scambiato per marocchino”
“Ah ma allora sei una bella Milagros in miniatura, ti sei pure depilato dovunque….” Disse continuando ad accarezzarmi i glutei tanto che mamma intervenne “Peppe togli quella mano che mi stropicci il pareo che è nuovo e costoso, ed oggi è servito come straccio e copri vergogne….”
“Cara stavo solo dicendo che la palestra ha bene a nostro figlio, ora è molto tonico e….”
“…E se non la smetti di toccargli il culo ti chiamerò Pappa invece di Peppe ahahha” aggiunse mamma
“Cara oggi mi è andato il sangue alla testa anche a me…. Con l’erezione che ho andrebbe bene anche questo bel culetto vergine” disse infilando il medio con forza nello spacco del culo, facendomi trasalire, meno male che avevo il pareo
“Fà una cosa toglilo da dosso che altrimenti me lo rovini, e fila in camera a metterti qualche altra cosa, Debora tu vai in un’altra stanza a fare quello che volevi fare” disse mamma intendendo la masturbazione, io ero rimasto di nuovo nudo e con il cazzo duro ed esposto, ma mi lamentai ancora “a noi ci spedite in camera da soli e voi vi sollazzate, se almeno mi deste il tablet potrei sfogare un po' di fantasia sui culetti”
Mio padre era in fissa, tu mi stati facendo fare fantasie sul tuo culetto ora che me lo sbandieri davanti, e anche perché devo ancora capire come hanno fatto a depilarti qui in mezzo, ecco stà fermo fammi vedere” oramai eravamo in villa e stavamo salendo le scale per le camere, e mio padre mi fermò per i fianchi e mi allargò i glutei per vedermi la rosellina depilata” mia madre lo chiamava depravato e porco, ma rideva dicendomi che ora, io ci avrei pensato bene due volte a spogliarmi in giardino.
“Ma no, guardate, è veramente liscio, senza un pelo sembra davvero quello di una ragazza” diceva papà passandomi la mano nello spacco prima di palmo e poi di dorso, “guarda cara, guarda, anche tu hai cura del tuo corpo, ma qui hanno fatto un bel lavoro, tocca, tocca”
“Ma che mi fai fare…. Ah però, si è proprio liscio e bello, ricordo quando da piccolo te lo mordevo quando ti facevo il bagnetto, così AAUUMM” mamma mi diede un morso dove la carnina era più morbida, il sottochiappa per intenderci, chissà se è così buono come sembra, disse papà e giù un altro morso, e chissà se è meglio di quello di Milagros, SPUK, mi infilò un polpastrello a sondare bene la morbidezza della rosellina, al che scattai in piedi, “ehi voi due avete finito di fare gli scemi?”
Rispose mamma”si, si, vatti a coprire, prima che papà ti faccia indossare le mutandine da donna e ti tratti per davvero come Milagros, ora deve occuparsi del mio di….”
E… SBAM! Mi chiusero la porta della stanza in faccia, e si misero a ridere dentro come cretini
“Il tablet… IL TABLET… urlai da fuori la porta senza che mi dessero ascolto”
Mi girai e vidi mia sorella, “questi non mi hanno dato il tablet” dissi indicando la porta chiusa
“Cazzi tuoi disse mia sorella, perché non sei entrato stamattina a prenderlo mentre papà dormiva? Magari dal balcone, così nessuno ti avrebbe visto” disse lei
“Mmm… lo sai che non è una cattiva idea, vediamo se sono ancora in tempo, ed entrai in camera nostra, sempre nudo ovviamente
“Ma dai, ma che sei scemo, se ti vedono si incazzano e gli rovini la festa, non andare dai!” cercava di farmi desistere Debby”
“Col cazzo che rinuncio, dissi io quello è il mio tablet, ed i video sono io che ho tirato fuori le palle per averli, quindi me li riprendo”
Feci il giro della terrazza e mi trovai davanti alla camera dei miei…. La porta-finestra scorrevole era aperta, la testa del loro letto era attaccata alla nostra parete, ed il lato lungo del letto, era affianco al balcone, di fronte c’era il grande armadio, e vicino uno scrittoio con una poltroncina, il tablet era lì, appoggiato sulla sedia, il guaio è che mio padre stava seduto sul letto, a cosce aperte proprio nella mia direzione, mi nascosi vicino al pilastro che divideva le due camere, con la tenda che grazie ad un alito di vento, un po' entrava ed un po' usciva dalla stanza, con un occhio guardavo il tablet e con l’altro seguivo mio padre… calcolai che, con uno scatto felino, approfittando di un attimo di distrazione, facendo pochi passi in camera avrei potuto tirare il tablet dalla sedia senza essere visto, tanto comunque c’era la filodiffusione in azione, i rumori sarebbero stati attenuati, mamma era in piedi davanti a papà che le slacciò la parte sopra del costume, mettendo in libertà i suoi seni pesanti, ci affondò il volto in mezzo, leccandoli con devozione, sarebbe stato il momento ideale per la mia “esfiltrazione”, ma trovai le parole di mio padre molto interessanti:”amore, vorresti accontentarmi per una volta e rendermi felice?”
“Ma certo disse mamma, tanto già lo so che vuoi chiedermi”
“Infatti” disse papà, “vorrei trattarti un pochino male, anzi vorrei trattarti proprio una merda, e vorrei pure pisciarti addosso, che ne pensi?
“Che normalmente ti manderei affanculo ma oggi mi stai trovando pazza, sono su di giri e sono pure tutta bagnata” disse lei afferrandogli una mano e portandosela tra le gambe, lui le sorrise, infilandole due dita dentro che le fecero avere un brivido, poi lui la provocò:“mmm, e cosa ti ha fatto eccitare…” disse tirandole un capezzolo
“Ma dai, lo sai cosa….” Disse lei cercando di tirarsi indietro, dalla domanda e dal pizzico di lui
”Tesoro dimmi, sono qui che aspetto la risposta, e se non parli questo capezzolo così bello ne farà le spese…”
“Ahi, ahi, ti prego no, non farmelo dire….”
“Dillo o comincio a tirarti pure quest’altro” disse mentre in effetti già aveva cominciato a martoriarle anche il secondo.
“Beh dai la situazione…. Tutta la situazione… è come dire sbagliata, ma eccitante… non farmi parlare dai….”
“Dai che stai andando benissimo, ho appena sborrato ma sono carichissimo, da quanto tempo non facevamo una doppietta così, continua dai, ti sei eccitata guardando tuo padre eh? Dimmelo amore dai?”
La discussione era diventata morbosa ed interessante, e quando mi sentii la mano di mia sorella sulla spalla ovviamente mi venne un infarto, per poco non strillai come un bambino, mi rifugiai dietro al pilastro:”Debora ma che cazzo arrivi da dietro? Mi hai fatto cagare addosso!”
“E tu non arrivavi più, ti sto aspettando in camera da dieci minuti, hai detto che facevi presto” disse lei sussurrando
“Ascolta quello che dicono senza fiatare, già è difficile con sta cazzo di discomusic nelle orecchie” dissi io, facendola mettere affianco a me, e provandone tutto il turbamento di chi col cazzo eretto si ritrova affianco un bel pezzo di figa qual’era Debora.
Da dentro il discorso continuava, io e mia sorella eravamo seminascosti dalla tenda, ciò non toglie che se mio padre avesse distolto lo sguardo da mamma ci avrebbe visto in pieno, mamma cercava ancora di trovare le parole giuste, mentre papà la esortava, la verità era che mamma era eccitata dalla situazione complessiva, anche lei aveva all’inizio provato schifo e rabbia verso il padre, ma poi guardando i video e soprattutto guardando cosa erano disposte a fare le donne per lui si era eccitata, magari, disse, avere un uomo così autoritario a letto, qualche volta può anche piacere alle donne.
“A te è piaciuto lo spettacolino di papà? Dai confessa…”
“Si mi è piaciuto, ecco l’ho detto, e che il Cielo mi punisca per questo” rispose lei
“Dimmi ma in famiglia non ve ne siete mai accorte, tu e tua sorella dico, due ragazzine così sveglie come voi non avevate mai spiato quello che combinava papà mai una volta nella vita?”
“Si, una volta si” disse, eravamo ragazzine, stavamo al liceo, sentimmo mamma urlare dalla camera da letto, ci recammo a vedere, la porta non era stata chiusa a chiave, entrammo e….”
“Eee…..” disse papà
“Eee…” ripetemmo noi da fuori al balcone, oramai vogliosi di sapere tutto, lei era in imbarazzo massimo, stava confessando qualcosa di antico e segreto, successo nella sua infanzia, dopo un lungo sospiro dovuto alle carezze di papà tra le cosce, finalmente continuò
“E vedemmo…. Vedemmo mamma legata al letto con delle manette, indossava un bustino di pelle nera, ma in pratica era nuda ed i seni martoriati dalle frustate di papà, che le aveva infilato un grosso fallo di plastica su per il culo, mentre alla vagina erano attaccate delle mollette, ci videro, mamma ci sorrise, nonostante il dolore, fu gentile, ci disse che era tutto a posto, che lei e papà stavano solo giocando, papà non fu altrettanto gentile, aveva un ridicolo pantolone di latex nero, che lasciava scoperti il culo ed il cazzo duro da fuori, aveva ancora la frusta in mano e per poco non ci colpì, ci venne incontro, ci prese per le braccine e ci buttò fuori dalla camera, fu un incubo per me, da quel momento cominciammo a controllarli, papà combinava di tutto a mamma, nel segreto della loro camera si consumavano delle vere proprie violenze domestiche, eppure mamma lo lasciava fare, anche quando lui iniziò ad andare a letto con altre donne, mamma stava sempre muta, capimmo che papà la costringeva ad avere rapporti con altri uomini, ed a partecipare a sedute BDSM, dove la vittima era sempre lei, eppure lei mai che si lamentasse, anzi l’adorava e si faceva fare di tutto pur di accontentarlo, fino a che un giorno fu lui a lasciarla, capisci, non le andava bene neanche più averla intorno, si trasferì a Milano appena noi compimmo 18 anni, io lo odiavo, rimasi a Roma con mamma, finché non conobbi te ci sposammo appena dopo conclusa l’università, Clara mia sorella invece era peggio di lui, e lo seguì a Milano, lei lo adorava, rimasero assieme per anni, poi anche lei si trasferì in un altro appartamento, perché disse che, non erano più compatibili di carattere. Tra ieri sera ed oggi ho capito però perché la mamma lo amasse sempre, una volta che ci si sottomette ad un uomo vero, un padrone, è difficile liberarsene, si resta scottate….”
“ E tu? Vuoi essere un po' maltratta e sottomessa amore?” le chiese papà
“Oggi si, ho un lago tra le gambe, ma prima dimmi una cosa, davvero ti ha eccitato quel trans?”
“Amore, dopo quello che mi hai confessato come faccio a negarti le cose… sai che il culo mi piace, non l’ho mai trascurato in passato il tuo, ed oggi a vedere tutte quelle penetrazioni così violente e passionali mi ha messo addosso certe voglie che non sapevo neanche di avere….”
“E ne ha fatto le spese quel poveretto di nostro figlio, ma ti sei ammattito, gli hai veramente infilato il ditino su per la rosellina….ho visto che eri interessato, è per questo che gli ho fatto togliere il pareo, per vedere la tua reazione, ma tu ti sei comportato veramente come un maiale” Disse mamma sorridendo
“Cazzo! Mamma l’aveva fatto a posta allora, e questa passione di mio padre per i culi?” Si certo anche io ho fantasticato su quello di Milagros, ma lui o lei è un trans, quindi una che vuole essere penetrata in culo, io di fantasie del genere non ne avevo mai avute e non avevo certo intenzione di farmele venire” lo dissi a mia sorella che nel frattempo si manteneva la bocca per non far sentire quanto la divertisse la cosa
Papà continuò aggravando il discorso:”Ma tu l’hai visto il culo del trans, di sicuro era il più bello là nel seminterrato, e tuo figlio depilandosi, ha cacciato un culetto simile, liscio e muscoloso, una vera gioia per gli occhi, quasi come il culetto della sorella…”
“Ah ora pure tua figlia metti in mezzo, sei un maiale, mi confessi omosessualità e fantasie incestuose nella stessa giornata, e vedo che questi discorsi ti fanno inalberare il cazzo, sei un porco, ma oggi ti gira bene, mi sento porca anch’io, dimmi bastardo, cosa vuoi che faccia….”
Mia sorella non rideva più, il fatto che si parlasse anche del suo culetto, l’aveva resa seria ed attenta ai discorsi in quella stanza.
Ma i discorsi oramai erano storia, papà mise un cuscino a terra ed ordinò a mamma di inginocchiarsi tra le sue gambe, usando la lingua per scendere fino ai piedi, mamma eseguì, papà si poggiò sui gomiti e si mise semidisteso, mamma gli leccò le labbra, il mento, scese fino al pomo d’Adamo, dove indugiò per succhiarlo un po’, e poi sul petto molto peloso di papà a leccare e ciucciare un capezzolo, la cosa lo fece gemere, mamma scese nella foresta di peli giù fino all’ombelico, e poi con la lingua sul cazzo, ma papà le chiese di non soffermarsi e scendere, lei leccò l’interno coscia, diede una lappata veloce alle palle pelosissime e discese lungo le ginocchia, gli stinchi e giù fino ai piedi, era da quelli che papà voleva cominciare il gioco hard-core come nonno….
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2019-03-19
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