Una notte con Attilia

di
genere
prime esperienze

Siamo negli anni 70 precisamente un estate del 1972, allora facevo il bagnino in uno stabilimento balneare di Pescara, avevo 22 anni, biondo abbronzatissimo con occhi azzurri, non per vantarmi ma facevo voltare più di una donna. Vicino al nostro stabilimento c’era anche la spiaggia dove i clienti di un albergo venivano a prendere il sole, e nel mio lavoro c’era anche il dovere di dare un occhiata anche a quella parte di mare. Un giorno si erano fatte quasi le tredici, ero intento a rassettare le sdraio rimettendo in ordine sotto il proprio ombrellone, gli occhi Si spostare verso il mare calmo come una tavola, ma notai che qualcosa di imprevedibile stava accadendo, una donna annaspava disperatamente, mi misi a correre verso di lei senza pensare minimamente di procurarmi l’attrezzatura di salvamento, mi misi a nuotare con più energia che avevo raggiungendola rapidamente, era quasi allo stremo delle forze, l’afferrai per le ascelle e con un po’ di fatica la portai a riva, le praticai la respirazione toracica premendo sotto il seno, si riprese quasi subito, era una donna sulla trentina molto attraente con delle bellissime gambe uno sguardo intrigante, la feci sedere su una sdraio, ci mettemmo a parlare, e racconto come all’improvviso si sentii mancare in acqua, capì che aveva preso un colpo di calore. Fortunatamente si riprese rapidamente, bevemmo un analcolico è data l’ora la invitai a mangiare qualcosa insieme. Lei prontamente mi disse che era ospite dell’ hotel Regent e che era lei ad invitarmi a mangiare da lei, accettai, mi infilai un pantaloncino e una maglietta e ci avviammo verso l’hotel. Pensavo di andare verso la sala ristorante, ma lei disse che potevamo salire nella sua camera e che si faceva portare il pranzo per due. Mangiammo parlando mi disse che era di Roma sposata da due anni con un ingegnere e aveva preceduto il marito per trascorrere una settimana al mare. Io che avevo fatto un pensierino mi bloccai sentendo che era sposata, ma intanto ebbi subito senza volerlo una erezione che io cercavo di nascondere, lei si accorse delle difficoltà sorridendo le sentì dire, dobbiamo fare qualcosa oggi hai aiutato me, penso che debba ora aiutare te. Si alzò mi prese la mano e disse vieni con me, si diresse in camera da letto, girandosi lentamente mi diede uno sguardo assassino, in un attimo si liberò della vestaglietta e rimase in tanga con un seno bianco che contrastava con il resto della pelle abbronzata due capezzoli neri e dritti come due bulloni belli grossi, mi disse spogliati che andiamo a prendere la giusta ricompensa. Mi spogliai rapidamente rimanendo dinnanzi a lei con il mio cazzo dritto come un manganello, lei rimase sorpresa dalle dimensioni che aveva, si sedette sul bordo del letto, mi tirò verso di lei e comincio ad accarezzarlo, ragazzi ebbi un sussulto quando lo comincio a leccare e con un po’ di difficoltà lo prese in bocca cominciando piano piano a farlo entrare sempre di più, il calore che sentivo era bellissimo, la lingua avvolgeva la mia cappella, le dissi che non sarei resistito per molto, non volevo che gli venissi in bocca, ma lei niente continuava emettendo mugugni di godimento, venni copiosamente e lei ingoio tutto senza perdersi una goccia, era la prima volta che mi capitava che una donna ingoiava il mio sperma, lo pulii per bene, poi sdraiandosi sul letto si tolse mutandine, ora mi devi fare godere con questa mazza che ti ritrovi, apri le cosce e mi trovai davanti uno spettacolo di una figa con una striscetta di peli labbra rosso fuoco dentro un triangolino di carne non abbronzata, le salii sopra facendo sbattere la cappella sulla figa, le puntavo la punta per poi toglierla, lo feci per due tre volte quando lei mi afferrò per i fianchi e sollevando il bacino lo ingoio tutto dentro rimasi qualche istante fermo spingendo sempre più, lei emise un gemito tra il dolore è il piacimento, mi disse di cominciare a muovermi lentamente per abituarsi alle dimensioni, mi disse che suo marito l’aveva più piccolo e aveva paura che le facessi male, io annuii, sentivo la sua figa scottare emetteva un calore bellissimo, forse perché stavo scopando senza preservativo, mentre altre donne o ragazze mi costringevano a metterlo. Dopo un po’ la sentii muoversi e mi disse che si era abituata alle dimensioni del mio cazzo ed io cominciai a stantuffare, ogni
Colpo la sentivo gemere era bello sentirla mi incitava di romperle la figa di farle male, ormai ero al limite della resistenza e le venni copiosamente dentro con noi che ansimavamo in bagno di sudore. Ci riversammo sul letto sfiniti ma soddisfatti, poi una telefonata interruppe tutto, era suo marito che annunciava il suo arrivo in tarda serata. Io mi alzai andando a fare una doccia mentre lei era rimasta a letto con le cosce aperte e si vedeva un rivolo della mia sborrata che usciva dalla figa. Mi asciugai rivestendomi, mi chinai su di lei la baciai e sussurrandole un grazie, sorrise, io uscii tornando a fare il mio dovere di bagnino. La vidi alcune volte insieme a suo marito uomo felice e cornuto, ebbi a sapere che era rimasta incinta, sarò stato io o suo marito?

scritto il
2019-03-27
8 . 2 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.