Una riparazione piacevole.
di
Franco018.
genere
dominazione
Quel pomeriggio ero da un mio cliente bisognoso di capire se doveva cambiare la TV o anche l'antenna. Gli assicurai l'efficienza della sua TV, regolando colore ed luminosità, poi salii sulla terrazza condominiale e sostituii il tipo di antenna con la parabola collegata al satellite Lui era all'ultimo piano così lo chiamai perchè mi confermasse come andava l'immagine. Sporgendomi sulla ringhiera, notai al palazzo difronte una finestra spalancata e vidi all'interno un signore molto anziano, vestito molto elegante, distintissimo che, seduto su un divano vicino ad una signora sui cinquant'anni, aveva preso dalla giacca un certo numero di banconote che aveva dato poi in mano alla signora. Nel frattempo sono distratto dall'arrivo di una automobile che parcheggia davanti al portone del palazzo difronte e mi si presenta uno spettacolo della natura: una ragazza decisamente da definire tipo BBW, infatti è molto formosa ed ha un culo che uscendo dall'auto, struscia sul montante dello sportello. La vedo entrare al palazzo e istintivamente, invece di dedicarmi al mio lavoro, osservo il vecchio con la signora che però si alza e sparisce, ritornando subito dopo ... in compagnia ... proprio della "cicciona" che noto ha un viso bellissimo che viene spinta dalla signora fino a davanti al vecchio e la gira di spalle, tirando su il vestitino, scoprendole poi il sederone che è contenuto in mutandine assai larghe ed il vecchio le palpa le natiche e poi si trasferiscono tutt'e tre nella stanza a fianco dove c'è un lettone ed il vecchio fa cenno alla ragazzona di distendersi a pancia sotto e rimanere ferma. Poi passa una borsa alla signora che se ne va via, ritornando subito con una pera di gomma per clistere che porge al signore. Lui si spoglia tutto e, dopo avere leccato l'ano alla ragazza, le infila la cannula al culo e spinge la peretta che svuota subito, poi la porge alla signora che sparisce ritornando subito con la peretta piena e se ne va via, lasciandoli soli. Il vecchio fa un altro clistere alla ragazza che inizia a lamentarsi ad alta voce, tanto che anch'io la sento e, terminato il clistere, lei va certamente al bagno ma la vedo ritornare difronte al signore, accompagnata dalla signora che la tiene per un orecchio e, si siede sul letto intimando alla ragazza di stendersi sulle sue gambe ed inizia a sculacciarla così forte che la poveretta cerca di svincolarsi ed alzarsi ma il vecchio interviene e le blocca le mani, e le tocca la figa sbrodolante di umori, poi si alza in piedi e le mette il cazzo in bocca dove vedo chiaramente che ci sta pisciando, rimanendo immobile. La ragazza cerca di opporsi ma non ci riesce e anzi viene costretta ad ingoiare tutta la pipì che riceve. Poi la sculacciata finisce e, mentre la donna tiene bloccata la ragazza, l'uomo la scopa sborrandole dentro e dopo l'ultima goccia, le rimette il cazzo in bocca che si raddrizza nuovamente e la donna fa mettere la ragazza a pancia sotto nuovamente e lui se la incula facendola gridare per il dolore che prova, strizzandole pure i capezzoli che diventano violacei e non smette fino alla sborrata in culo. Poi lui si riveste e, dati due schiaffoni sulle guance alla ragazza, da poi un bacio alla signora che lascia la ragazza e lo accompagna alla porta ed io lo vedo poi uscire dal palazzo. Turbato ma anche ben eccitato dallo spettacolo gratuito, scendo dal mio cliente e, terminato il lavoro, prendo il danaro dovutomi e lascio il mio cliente. Scendo al portone e, salito nella mia auto, vedo all'altro portone uscire la cicciona che tanto mi aveva eccitato e, senza indugio, la raggiungo al marciapiede e le chiedo se posso offrirle qualcosa al bar. Mi guarda un poco stupita, così prendo la palla al volo e le dico che il suo viso è bellissimo e vorrei tanto conoscerla. Lei mi osserva e poi sorride e mi prende sottobraccio diretta al bar. Consumiamo un aperitivo, poi, osservandoci negli occhi con espressione complice, ci scambiamo i numeri di cellulare, ed io le propongo di cenare insieme quanto prima le sarà possibile. Dopo una stretta di mano, ognuno di noi va alla propria auto e prendiamo la propria strada.
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