Il mio cucciolo
di
CaselliRia
genere
dominazione
Volevo raccontare la storia della mia esperienza con il mio cucciolo, che purtroppo dovrò lasciare perché mi devo trasferire.
Era il pomeriggio di un sabato ed io ero in casa, in attesa che lui arrivasse, il mio nuovo schiavetto. Lo avevo conosciuto su facebook: era un ragazzino di 18 anni (che qui chiamerò F.) che desiderava trovare una Padrona; così dopo esserci conosciuti un po' in chat gli chiesi di venire a casa mia.
Quando suonò al portone, emozionata andai ad aprirgli, anche per me era la prima volta che provavo qualcosa del genere. Una volta arrivato alla porta lo vidi, un ragazzino, che sembrava anche più giovane di quanto fosse, magro e non molto alto. Lo salutai e lui ricambiò, distogliendo lo sguardo e arrossendo: come mi aveva precedentemente detto, era molto timido; trovai tutto ciò molto dolce e carino. Dopo averlo fatto entrare, per iniziare a vedere quanto era ubbidiente gli chiesi di togliersi tutti i vestiti eccetto le mutande. Lui obbedì, si spogliò e rimase in boxer. Iniziai a camminargli intorno, muovendo la mano sulla sua pelle nuda, lui un po' tremava. Mentre lo facevo, cominciai a spiegargli le regole:
-"Prima di tutto dovrai obbedire a qualunque mio ordine"
-"Si, Padrona"
-"Poi non voglio che mi chiami Padrona, ma Mamma, perché adesso sei il mio cucciolo, e mi prenderò cura di te come se fossi tua madre"
Lui arrossì ancora di più e annui.
Eccitata andai a sedermi sul divano e gli ordinai di baciarmi i piedi. Lui sempre imbarazzato iniziò a baciare. Dopo una decina di minuti, gli dissi di leccarmeli. Lui, come mi aveva detto in chat, non era feticista, e sembrava un po esitante a farlo. Per impormi su di lui, lo presi per i capelli e lentamente gli ripetei di eseguire il mio ordine. Lui allora, che sembrava sul punto di piangere, iniziò a leccare. Dopo un'altra decina di minuti, gli dissi di smettere e per premiarlo gli feci appoggiare la testa sulle mie ginocchia ed iniziai ad accarezzarlo. Il mio cucciolo sembrava gradire molto la mia mano che passava tra i suoi capelli e il viso. Dopo diversi minuti gli chiesi di ricominciare ad adorarmi i piedi e lui senza esitare, da bravo schiavetto, eseguì. Passammo il pomeriggio in questo modo, tra lui che mi adorava le estremità e io che lo riempivo di carezze e coccole. Arrivata l'ora in cui F, doveva tornare a casa, lo salutai baciandogli la fronte e lui, tutto rosso in viso, mi salutò e se ne andò. Due settimane dopo avremmo passato un altro pomeriggio insieme...
Era il pomeriggio di un sabato ed io ero in casa, in attesa che lui arrivasse, il mio nuovo schiavetto. Lo avevo conosciuto su facebook: era un ragazzino di 18 anni (che qui chiamerò F.) che desiderava trovare una Padrona; così dopo esserci conosciuti un po' in chat gli chiesi di venire a casa mia.
Quando suonò al portone, emozionata andai ad aprirgli, anche per me era la prima volta che provavo qualcosa del genere. Una volta arrivato alla porta lo vidi, un ragazzino, che sembrava anche più giovane di quanto fosse, magro e non molto alto. Lo salutai e lui ricambiò, distogliendo lo sguardo e arrossendo: come mi aveva precedentemente detto, era molto timido; trovai tutto ciò molto dolce e carino. Dopo averlo fatto entrare, per iniziare a vedere quanto era ubbidiente gli chiesi di togliersi tutti i vestiti eccetto le mutande. Lui obbedì, si spogliò e rimase in boxer. Iniziai a camminargli intorno, muovendo la mano sulla sua pelle nuda, lui un po' tremava. Mentre lo facevo, cominciai a spiegargli le regole:
-"Prima di tutto dovrai obbedire a qualunque mio ordine"
-"Si, Padrona"
-"Poi non voglio che mi chiami Padrona, ma Mamma, perché adesso sei il mio cucciolo, e mi prenderò cura di te come se fossi tua madre"
Lui arrossì ancora di più e annui.
Eccitata andai a sedermi sul divano e gli ordinai di baciarmi i piedi. Lui sempre imbarazzato iniziò a baciare. Dopo una decina di minuti, gli dissi di leccarmeli. Lui, come mi aveva detto in chat, non era feticista, e sembrava un po esitante a farlo. Per impormi su di lui, lo presi per i capelli e lentamente gli ripetei di eseguire il mio ordine. Lui allora, che sembrava sul punto di piangere, iniziò a leccare. Dopo un'altra decina di minuti, gli dissi di smettere e per premiarlo gli feci appoggiare la testa sulle mie ginocchia ed iniziai ad accarezzarlo. Il mio cucciolo sembrava gradire molto la mia mano che passava tra i suoi capelli e il viso. Dopo diversi minuti gli chiesi di ricominciare ad adorarmi i piedi e lui senza esitare, da bravo schiavetto, eseguì. Passammo il pomeriggio in questo modo, tra lui che mi adorava le estremità e io che lo riempivo di carezze e coccole. Arrivata l'ora in cui F, doveva tornare a casa, lo salutai baciandogli la fronte e lui, tutto rosso in viso, mi salutò e se ne andò. Due settimane dopo avremmo passato un altro pomeriggio insieme...
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