Nel mondo dei cuckold Pt.6
di
Diablo
genere
tradimenti
Avevamo approfittato di uno dei costanti inviti di un PR di una nota discoteca della città.
Un gran bel ragazzo 38enne, single. Uno di quegli uomini che se tua moglie se lo scopa non puoi rinfacciarglielo.
Marina non voleva andarci da sola, non aveva amiche con cui andare e poi non voleva flirtare davanti a nessuno che la conoscesse direttamente.
Inoltre il tipo, Francesco, era lì per lavorare nel locale e non avrebbe potuto farle compagnia più di tanto.
Bene, le dissi, ti ci porto io, ma facciamo finta di non conoscerci.
Io me ne sto in disparte, ti osservo e vedo. Se sei sola o in difficoltà ci penso io a stare con te, tanto non mi conosce nessuno (mai frequentato discoteche).
Gonnellina a portafoglio, canotta raso e pizzo scollatissima, sandalo elegante con tacco alto, rossetto, highliner ed è pronta.
Adoro la sua capacità di prepararsi in tempi particolarmente brevi.
Andiamo con una macchina sola d'accordo che se lei avesse voluto trattenersi io avrei preso un taxi.
Entriamo separatamente, io per primo.
Riconosco Francesco all'interno che accoglie i suoi invitati; bello, alto, abbronzato, taglio di capelli all'ultima moda.. lo invidio.
Poi entra lei che è splendida nel sorriso abbagliante che mi rivolge quando mi vede, poi si avvicina a Francesco che la accoglie calorosamente, la omaggia di una drink card in più e le fa cenno di entrare nel locale.
Fa caldo, molto caldo ma io avverto già dei tremori mentre la seguo a distanza di sicurezza senza farmi notare.
Il tempo di prendere un drink ed ecco Francesco che la accompagna al suo tavolo dove ci sono altri ragazzi e ragazze.
Qualche balletto, poi arriva lo champagne con la frutta e loro due sono sempre molto vicini mentre io sto in disparte, seminascosto, che fumo più dell'Ilva a Taranto.
Finalmente si staccano dal gruppo e finiscono in pista a ballare, molto vicini, quasi a contatto.
Lei sa dove sono appostato e ogni tanto, mentre lui si fa sempre più audace, mi lancia uno sguardo che mi trafigge l'anima.
Dopo qualche parola all'orecchio lei gli sorride, poi di nuovo, poi ancora, quindi, la bacia finchè si staccano e tornano al tavolo.
Francesco si allontana e lei ne approfitta per andare in bagno, poi al bar dove la raggiungo per chiederle come va e cosa volesse fare visto che sono quasi le 3 e io a forza di tremori sono sfinito.
Lei invece è fresca come una rosa, beata gioventù, è tranquilla, lui è carino, educato, mi dice che però lui farà tardi nel locale, le ha chiesto di restare e lei non sa che fare.
Le dico di non preoccuparsi di nulla, poteva restare, io l'avrei aspettata a casa, oppure, visto che avevano rotto il ghiaccio (sorriso birichino di lei) avrebbe potuto fissarci liberamente in qualsiasi altro momento dato che avevamo due settimane di totale libertà.
Ci accordiamo per aspettare un altro po', fino alle 3 e mezza poi o lui la portava via, altrimenti avrebbero fissato un nuovo incontro, magari in un luogo più intimo.
Lei sorride, annuisce e torna al tavolo da lui.
Vedo che parlottano, ridono, si baciano di nuovo mentre io dico fra me e me: cretino, portala via, che aspetti.. non lo vedi che fica che è?
Poco dopo si alzano e si avviano verso l'uscita mentre parlano.
Ci siamo dico io mentre li seguo; lui le dà un bacio a stampo e la congeda.
La raggiungo nel parcheggio saliamo in macchina e torniamo a casa. Lei anziché delusa è raggiante.
Dice di essere contenta del fatto che lui non sia stato insistente e non le abbia proposto subito di scopare: è stato molto dolce, mi piace – fa lei.
Ma ci saresti andata se te lo avesse chiesto?
Beh, penso di si ma sono sempre a tempo- dice lei mentre sorride diabolica.
Ah si?
Certo, ha detto che vuole rivedermi domani, con più calma, prima di andare in disco.
Eh, quindi dove? A casa sua?
Amore- dice ridendo- c'è un problema..
Che problema?
Lui abita coi suoi..ha chiesto se poteva venire lui da me..
E tu che hai detto?
Ho detto ok ma lo avrei chiamato per conferma o meno. Te che dici?
Rifletto
Nel frattempo siamo a casa, ci spogliamo e ci infiliamo a letto.
E' tardi, la sveglia suona tra poche ore ma io non resisto, le sfilo il perizoma e comincio una leccata cosmica alla quale lei non si sottrae..
Allora.. vuoi farmi le corna?..Le chiedo mentre indugio sul clitoride.
Lei è già partita per la tangente. Aspetta solo di sfogare la carica erotica accumulata nella notte, ma io insisto finchè dopo averle chiesto se si sarebbe lasciata leccare così da lui, lei, ormai al limite dell'orgasmo mi prese la testa tra le mani spingendomela sempre più dentro; e mentre diceva si! Si! SIIII.. è esplosa in un orgasmo tanto dirompente da farle pronunciare anche una bestemmia.
Lei, clitoridea, amava essere stantuffata dal cazzo subito dopo raggiunto l'orgasmo per prolungarne l'effetto e così feci mentre le dicevo: ok, fallo venire pure a casa nostra. Segue..
Un gran bel ragazzo 38enne, single. Uno di quegli uomini che se tua moglie se lo scopa non puoi rinfacciarglielo.
Marina non voleva andarci da sola, non aveva amiche con cui andare e poi non voleva flirtare davanti a nessuno che la conoscesse direttamente.
Inoltre il tipo, Francesco, era lì per lavorare nel locale e non avrebbe potuto farle compagnia più di tanto.
Bene, le dissi, ti ci porto io, ma facciamo finta di non conoscerci.
Io me ne sto in disparte, ti osservo e vedo. Se sei sola o in difficoltà ci penso io a stare con te, tanto non mi conosce nessuno (mai frequentato discoteche).
Gonnellina a portafoglio, canotta raso e pizzo scollatissima, sandalo elegante con tacco alto, rossetto, highliner ed è pronta.
Adoro la sua capacità di prepararsi in tempi particolarmente brevi.
Andiamo con una macchina sola d'accordo che se lei avesse voluto trattenersi io avrei preso un taxi.
Entriamo separatamente, io per primo.
Riconosco Francesco all'interno che accoglie i suoi invitati; bello, alto, abbronzato, taglio di capelli all'ultima moda.. lo invidio.
Poi entra lei che è splendida nel sorriso abbagliante che mi rivolge quando mi vede, poi si avvicina a Francesco che la accoglie calorosamente, la omaggia di una drink card in più e le fa cenno di entrare nel locale.
Fa caldo, molto caldo ma io avverto già dei tremori mentre la seguo a distanza di sicurezza senza farmi notare.
Il tempo di prendere un drink ed ecco Francesco che la accompagna al suo tavolo dove ci sono altri ragazzi e ragazze.
Qualche balletto, poi arriva lo champagne con la frutta e loro due sono sempre molto vicini mentre io sto in disparte, seminascosto, che fumo più dell'Ilva a Taranto.
Finalmente si staccano dal gruppo e finiscono in pista a ballare, molto vicini, quasi a contatto.
Lei sa dove sono appostato e ogni tanto, mentre lui si fa sempre più audace, mi lancia uno sguardo che mi trafigge l'anima.
Dopo qualche parola all'orecchio lei gli sorride, poi di nuovo, poi ancora, quindi, la bacia finchè si staccano e tornano al tavolo.
Francesco si allontana e lei ne approfitta per andare in bagno, poi al bar dove la raggiungo per chiederle come va e cosa volesse fare visto che sono quasi le 3 e io a forza di tremori sono sfinito.
Lei invece è fresca come una rosa, beata gioventù, è tranquilla, lui è carino, educato, mi dice che però lui farà tardi nel locale, le ha chiesto di restare e lei non sa che fare.
Le dico di non preoccuparsi di nulla, poteva restare, io l'avrei aspettata a casa, oppure, visto che avevano rotto il ghiaccio (sorriso birichino di lei) avrebbe potuto fissarci liberamente in qualsiasi altro momento dato che avevamo due settimane di totale libertà.
Ci accordiamo per aspettare un altro po', fino alle 3 e mezza poi o lui la portava via, altrimenti avrebbero fissato un nuovo incontro, magari in un luogo più intimo.
Lei sorride, annuisce e torna al tavolo da lui.
Vedo che parlottano, ridono, si baciano di nuovo mentre io dico fra me e me: cretino, portala via, che aspetti.. non lo vedi che fica che è?
Poco dopo si alzano e si avviano verso l'uscita mentre parlano.
Ci siamo dico io mentre li seguo; lui le dà un bacio a stampo e la congeda.
La raggiungo nel parcheggio saliamo in macchina e torniamo a casa. Lei anziché delusa è raggiante.
Dice di essere contenta del fatto che lui non sia stato insistente e non le abbia proposto subito di scopare: è stato molto dolce, mi piace – fa lei.
Ma ci saresti andata se te lo avesse chiesto?
Beh, penso di si ma sono sempre a tempo- dice lei mentre sorride diabolica.
Ah si?
Certo, ha detto che vuole rivedermi domani, con più calma, prima di andare in disco.
Eh, quindi dove? A casa sua?
Amore- dice ridendo- c'è un problema..
Che problema?
Lui abita coi suoi..ha chiesto se poteva venire lui da me..
E tu che hai detto?
Ho detto ok ma lo avrei chiamato per conferma o meno. Te che dici?
Rifletto
Nel frattempo siamo a casa, ci spogliamo e ci infiliamo a letto.
E' tardi, la sveglia suona tra poche ore ma io non resisto, le sfilo il perizoma e comincio una leccata cosmica alla quale lei non si sottrae..
Allora.. vuoi farmi le corna?..Le chiedo mentre indugio sul clitoride.
Lei è già partita per la tangente. Aspetta solo di sfogare la carica erotica accumulata nella notte, ma io insisto finchè dopo averle chiesto se si sarebbe lasciata leccare così da lui, lei, ormai al limite dell'orgasmo mi prese la testa tra le mani spingendomela sempre più dentro; e mentre diceva si! Si! SIIII.. è esplosa in un orgasmo tanto dirompente da farle pronunciare anche una bestemmia.
Lei, clitoridea, amava essere stantuffata dal cazzo subito dopo raggiunto l'orgasmo per prolungarne l'effetto e così feci mentre le dicevo: ok, fallo venire pure a casa nostra. Segue..
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