Nel mondo dei cuckold Pt.8, lo stallo.

di
genere
tradimenti

Il rituale era sempre lo stesso, che fosse lei o io a rincasare non cambiava il finale; lei carica a molla mi prendeva ovunque io fossi, in piedi, mi spogliava, mi abbracciava, si posizionava alle mie spalle e mi segava brutalmente mentre mi raccontava di come e quanto avesse goduto.
Altre volte mi aspettava sdraiata sul letto, sorridente, e mi ordinava di segarmi su di lei mentre mi provocava e godeva nel vedermi completamente soggiogato al suo potere ed io, in poco più di un minuto, le sborravo sul seno nudo un orgasmo che arrivava dritto al cervello.
Poi mi occupavo di lei qualora non ne avesse avuto abbastanza ma Francesco aveva fatto un buon lavoro quel giorno.
Lo rivide un'altra volta soltanto, era domenica mattina quando lui le disse di avere casa libera.
La vedevo scambiarsi whatsapp sul divano, quindi mi raggiunse in bagno mentre mi radevo e disse che Checco l'aveva invitata per il primo pomeriggio.
Gli hai risposto di si? Chiedo io? E lei – certo!-.
Così dopo pranzo la vedo che si prepara, si lava, s'improfuma, si mette un paio di shorts, una maglietta al volo e mi saluta: amore, a dopo..
Rincasa verso le 5, fresca di doccia e purtroppo non odora di sesso. Si siede sul divano accanto a me fissandomi dritta negli occhi.
Lui non è riuscito a farla venire quindi provvedo io con entusiasmo e mentre esplode mi dice – ti amo, ti amo, voglio un altro figlio-.
SBAM! E chi se lo aspettava? Ormai coppia cuck consolidata.. Un altro figlio? Cosa cazzo c'entra?
Ma come sempre, quando siamo in disaccordo, vince lei.
Resta incinta nel giro di un attimo e per tutto il periodo della gravidanza mi occupo di lei che sembra essersi lasciata il passato alle spalle senza sentirne la mancanza a differenza mia che sebbene eccitato dal nuovo arrivo, ero ormai un drogato di corna e di quell'adrenalina che ne scaturiva; disintossicarmi è stata dura mentre lei è raggiante, si gode il pancione, mangia come un lupo e mette su 22 chili.
Nasce un bel maschietto che naturalmente ci riempie di gioia quanto c'incasina la vita.
Martina smaltisce il peso in eccesso come fosse una sbronza di un sabato sera qualsiasi e nel giro di poco sembra sia stato io a partorire con la pancetta che mi ritrovo ogni fine inverno.
Una sera a cena fuori entro in argomento: amore, e ora che si fa?
Le fa finta di non capire, mi tiene sulle spine, infine mi dice: -ti mancano le tue corna eh?-.
Non è solo quello – dico io- è un cambiamento molto drastico il nostro. A volte stento a riconoscerci.
Senti amore, -fa lei- voglio vivere la mia famiglia, godermi l'essere mamma ancora una volta, voglio un po' di normalità, in fondo non ci manca nulla. Sto bene con te, ti amo, poi vedremo; magari un giorno sentirò il bisogno di un'avventura e se succederà tu lo saprai.. come sempre del resto.
E andammo avanti così, fatto sta che la mia perversione era un tarlo che non mi abbandonava mai.
La versione di Martina, brava moglie e madre premurosa era lodevole ma mortalmente noiosa.
Finiì col non avere grandi stimoli sessuali nei suoi confronti e così iniziai a provocarla.
A volte, la sera nel letto, la stuzzicavo, la toccavo da dietro, le ricordavo le sue scappatelle, le sue avventure, le volte che si era fatta impalare, cercando di eccitarla ma lei non reagiva come invece speravo.
Un giorno comprai un fallo di gomma, di notevoli dimensioni, e la costrinsi a succhiarlo mentre la pompavo da dietro facendole immaginare un rapporto a 3.
Finalmente ebbi una reazione. Cominciò a godere e a contorcersi mentre le dicevo: - ti piace, non è vero? Ne vorresti due? Ti piacerebbe sentirti inondata di sborra? A chi stai pensando? A Francesco? A Maurizio?
Lei ripeteva costantemente dei si molto languidi e veniva in continuazione.
La torturavo in ogni modo, anche a lavoro quando le inviavo un'infinità di gif's porno di ogni genere.
Mi diceva che ero un porco pervertito ma un giorno la feci eccitare così tanto che una volta a casa, corse in camera a masturbarsi.
Si piantò il vibratore in culo stantuffandosi senza pietà mentre l'altra mano indugiava sul clitoride.
Lo vedi amore- diceva- vedi come mi stanno spaccando il culo? LO VEDIIII.. E tu cosa fai mentre mi spaccano il culo???
Io non potevo fare altro che segarmi e sborrare sulle sue tette in breve tempo.
Segue.
Per contattarmi: marlovbob@gmail.com
scritto il
2020-03-10
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