I gradi del sesso parte 1
di
Toshiyo
genere
etero
Dopo diverso tempo da quello che è successo, mi sono deciso a scrivere e far godere, seppur in parte, anche voi delle mie vicissitudini. Non so bene in che categoria metterlo così ho deciso per il "Etero" che mi sembra più o meno affine.
Sono fidanzato da 4 anni e in generale la mia lei ed io ci conosciamo da 7. Un rapporto ben stretto che si è evoluto dall’essere migliori amici a quello che siamo oggi ora. Ma passiamo oltre, alle cose essenziali.
Lei è un concentrato di sensualità. Nei suoi 160 cm conserva un fisico magro e muscoloso, grazie alla danza, unito ad una terza abbondante ed un culo, come amo definirlo io, da morsi.
E per fortuna questa unione che farebbe felice qualsiasi uomo va in perfetto accordo con il suo amare alla follia il sesso, in ogni sua forma ed estensione. Ama adoperare le sue labbra carnose per fare pompini ogniqualvolta ce ne sia occasione, così come ama assaporare il sapore dello sperma caldo in bocca.
Adora stringere il pene duro fra le sue tette per poi sentire gli schizzi caldi su di loro, per poi raccogliere tutto con le dita e leccarle.
In ogni amplesso lei deve mettersi a 90. Ama quella posizione, soprattutto con il viso schiacciato sul letto. Le piace girarsi mentre la sto penetrando forte da dieto e guardarmi mentre urla e gode. Ma anche prendersi le natiche e aprirle maggiormente per invitarmi ad andare più veloce.
Soprattutto quando gemitando mi dice di sfondarle anche l’altro buco mentre lei ha libero accesso per masturbarsi contemporaneamente. E quando le dico che sto per venire, ama metterselo all’altezza della faccia per essere inondata sugli occhi e sul resto del viso.
Abbiamo questa bellissima routine ma volevamo provare qualcosa di più. Io le avevo confessato che mi eccitavo pensando a lei che va con qualcuno di conoscenza, anche un amico. Lei invece era più per qualche altra forma di trasgressione, come farlo all’aperto in un luogo affollato come la spiaggia. Così decidemmo di comune accordo che avremmo dato fondo alle nostre fantasie una volta per uno. E cominciammo con la mia…
L’occasione era più o meno alla nostra portata. Uno dei miei migliori amici è single e le uniche occasione che ha avuto sono state con prostitute durante i mesi di imbarco su navi petroliere. Però era più di 1 anno che stava a casa, aspettando un nuovo contratto, così decidemmo di fare questo regalo proprio a lui.
Avevo pensato proprio a tutto per cominciare a mettergli il cazzo in tiro verso la mia ragazza. Circa un mese prima del misfatto avevo cercato di combinare a casa mia incontri “fortuiti” dove con una scusa lo invitavo per giocare alla playstation mentre la mia ragazza gironzolava per casa semi nuda e in atteggiamenti equivoci. L’abbigliamento lo sceglievo io di volta in volta, conoscendo bene il mio amico. Una volta c’era lei con solo una maglietta addosso che a malapena copriva l’intimo. Un’altra volta c’era lei in reggiseno e perizoma con addosso un grembiule da cucina. E così via.
Lei era molto brava, sapeva come farsi desiderare. Si metteva tra di noi sul divano, si alzava spiattellandogli il culo in faccia. Gli toccava il pisello “per sbaglio”. Tutto così finchè negli ultimi tempi non notai più indifferenza ma un bel pacco rigonfio. La trappola aveva avuto successo.
Il pomeriggio fatidico il mio amico, che da ora sarà M., arrivò a casa e io, I., mi nascosi in una buona posizione per guardare tutto senza essere scoperto. Lo accolse la mia ragazza, S., in reggiseno e perizoma.
“Ciao M., I. non c’è”
“Ma come, mi ha detto di passare per una partita”
“In realtà ti ho mandato un messaggio dal suo telefono, sono stata io”
“E perché mai?”
“Perché voglio farti un regalo, un piccolo regalo come inizio”
“Cioè?”
Al cioè, S. si tolse il poco che aveva addosso.
“Non fraintende, per ora voglio solo che ti masturbi guardandomi così nuda”
“Ma sei pazza! Se I. lo scopre, uccide prima me e poi te”
“Tranquillo che non lo scopre e poi da quello che vedo là sotto, il tuo pisello parla per te”
Seguì un attimo di silenzio e S. si avvicinò a M. Lui era inerme, non riusciva a reagire. Lei gli slacciò città e pantaloni, gli abbassò tutto mentre il cazzo esplodeva di voglia. S. lo prese in mano e lo trascinò verso la sala, dove c’era il divano.
“Io mi siedo qua, tu sei libero di farti una sega davanti a me”
“Ma… Io… Sicura?”
“Muoviti.”
M. iniziò a muovere la mano su e giù mentre la mia ragazza si stringeva i seni.
Io nella mia tana avevo cominciato a fare lo stesso. Assistevo al mio amico che stava godendo nel vedere la mia ragazza nuda in atteggiamenti provocatori.
Si leccava le labbra, poi si succhiava le dita e se le passava lungo il corpo.
Andò avanti così per una decina di minuti finchè il mio amico le chiese “posso venire su di te?” ma precedentemente avevamo deciso di fare le cose per gradi, questo il mio amico non lo sapeva.
“No, per oggi ti presto solo le mie mani…”
Così il mio amico aumento d’intensità finchè tutto lo sperma non fu raccolto tra le mani, come fosse acqua da un rubinetto. Nel mentre, anche io.
Il mio amico si rivestì in fretta e se ne andò, sbigottito dall’evento ma anche sicuro che quel “per oggi” non era stato solo casuale.
Andai così dalla mia ragazza e le chiesi “allora, che dici?”.
Mi rispose “non vedo l’ora di passare allo step successivo”.
Sono fidanzato da 4 anni e in generale la mia lei ed io ci conosciamo da 7. Un rapporto ben stretto che si è evoluto dall’essere migliori amici a quello che siamo oggi ora. Ma passiamo oltre, alle cose essenziali.
Lei è un concentrato di sensualità. Nei suoi 160 cm conserva un fisico magro e muscoloso, grazie alla danza, unito ad una terza abbondante ed un culo, come amo definirlo io, da morsi.
E per fortuna questa unione che farebbe felice qualsiasi uomo va in perfetto accordo con il suo amare alla follia il sesso, in ogni sua forma ed estensione. Ama adoperare le sue labbra carnose per fare pompini ogniqualvolta ce ne sia occasione, così come ama assaporare il sapore dello sperma caldo in bocca.
Adora stringere il pene duro fra le sue tette per poi sentire gli schizzi caldi su di loro, per poi raccogliere tutto con le dita e leccarle.
In ogni amplesso lei deve mettersi a 90. Ama quella posizione, soprattutto con il viso schiacciato sul letto. Le piace girarsi mentre la sto penetrando forte da dieto e guardarmi mentre urla e gode. Ma anche prendersi le natiche e aprirle maggiormente per invitarmi ad andare più veloce.
Soprattutto quando gemitando mi dice di sfondarle anche l’altro buco mentre lei ha libero accesso per masturbarsi contemporaneamente. E quando le dico che sto per venire, ama metterselo all’altezza della faccia per essere inondata sugli occhi e sul resto del viso.
Abbiamo questa bellissima routine ma volevamo provare qualcosa di più. Io le avevo confessato che mi eccitavo pensando a lei che va con qualcuno di conoscenza, anche un amico. Lei invece era più per qualche altra forma di trasgressione, come farlo all’aperto in un luogo affollato come la spiaggia. Così decidemmo di comune accordo che avremmo dato fondo alle nostre fantasie una volta per uno. E cominciammo con la mia…
L’occasione era più o meno alla nostra portata. Uno dei miei migliori amici è single e le uniche occasione che ha avuto sono state con prostitute durante i mesi di imbarco su navi petroliere. Però era più di 1 anno che stava a casa, aspettando un nuovo contratto, così decidemmo di fare questo regalo proprio a lui.
Avevo pensato proprio a tutto per cominciare a mettergli il cazzo in tiro verso la mia ragazza. Circa un mese prima del misfatto avevo cercato di combinare a casa mia incontri “fortuiti” dove con una scusa lo invitavo per giocare alla playstation mentre la mia ragazza gironzolava per casa semi nuda e in atteggiamenti equivoci. L’abbigliamento lo sceglievo io di volta in volta, conoscendo bene il mio amico. Una volta c’era lei con solo una maglietta addosso che a malapena copriva l’intimo. Un’altra volta c’era lei in reggiseno e perizoma con addosso un grembiule da cucina. E così via.
Lei era molto brava, sapeva come farsi desiderare. Si metteva tra di noi sul divano, si alzava spiattellandogli il culo in faccia. Gli toccava il pisello “per sbaglio”. Tutto così finchè negli ultimi tempi non notai più indifferenza ma un bel pacco rigonfio. La trappola aveva avuto successo.
Il pomeriggio fatidico il mio amico, che da ora sarà M., arrivò a casa e io, I., mi nascosi in una buona posizione per guardare tutto senza essere scoperto. Lo accolse la mia ragazza, S., in reggiseno e perizoma.
“Ciao M., I. non c’è”
“Ma come, mi ha detto di passare per una partita”
“In realtà ti ho mandato un messaggio dal suo telefono, sono stata io”
“E perché mai?”
“Perché voglio farti un regalo, un piccolo regalo come inizio”
“Cioè?”
Al cioè, S. si tolse il poco che aveva addosso.
“Non fraintende, per ora voglio solo che ti masturbi guardandomi così nuda”
“Ma sei pazza! Se I. lo scopre, uccide prima me e poi te”
“Tranquillo che non lo scopre e poi da quello che vedo là sotto, il tuo pisello parla per te”
Seguì un attimo di silenzio e S. si avvicinò a M. Lui era inerme, non riusciva a reagire. Lei gli slacciò città e pantaloni, gli abbassò tutto mentre il cazzo esplodeva di voglia. S. lo prese in mano e lo trascinò verso la sala, dove c’era il divano.
“Io mi siedo qua, tu sei libero di farti una sega davanti a me”
“Ma… Io… Sicura?”
“Muoviti.”
M. iniziò a muovere la mano su e giù mentre la mia ragazza si stringeva i seni.
Io nella mia tana avevo cominciato a fare lo stesso. Assistevo al mio amico che stava godendo nel vedere la mia ragazza nuda in atteggiamenti provocatori.
Si leccava le labbra, poi si succhiava le dita e se le passava lungo il corpo.
Andò avanti così per una decina di minuti finchè il mio amico le chiese “posso venire su di te?” ma precedentemente avevamo deciso di fare le cose per gradi, questo il mio amico non lo sapeva.
“No, per oggi ti presto solo le mie mani…”
Così il mio amico aumento d’intensità finchè tutto lo sperma non fu raccolto tra le mani, come fosse acqua da un rubinetto. Nel mentre, anche io.
Il mio amico si rivestì in fretta e se ne andò, sbigottito dall’evento ma anche sicuro che quel “per oggi” non era stato solo casuale.
Andai così dalla mia ragazza e le chiesi “allora, che dici?”.
Mi rispose “non vedo l’ora di passare allo step successivo”.
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