Un lunedì di sesso

di
genere
etero

Storia Vera
Le mie storie non finiscono, ma variano cambiano sono in mutamento costante. A me piace fare sesso, a volte più soddisfacente a volte meno, ma per me occorre che ci sia sempre. E’ una costante della mia vita. Il desiderio è una parte preponderante che io ho vissuto per molto tempo come una maledizione, ma ora ho scoperto che anche molte donne lo vivono così, e io le cerco per soddisfarle e per soddisfarmi. Il simile cerca il simile. Io cerco la donna porca come la donna porca spesso cerca il maschio porco. Per vivere bene così, non bisogna avere rimpianti e soprattutto non bisogna innamorarsi. Io ho imparato a considerare la fortuna di avere molte donne per il godimento reciproco, ma senza soffrire quando è finita. Ramona so che ha trovato un uomo, Rita vive la sua storia con Cinzia e io ho ricominciato da Zina…sotto questo profilo è una scopamica perfetta….non rompe, ha le sue cose, la sua famiglia e un naturale tendenza a volere il sesso forte: ad essere fottuta nel vero senso della parola….senza inibizioni, senza masturbazioni cerebrali….come Rita ma meglio. A me piace sbattere la donna e a Zina piace essere sbattuta quindi è perfetto. Dal 1 maggio abbiamo iniziato a frequentarci molto assiduamente e questo a me ha fatto molto bene. Io ho bisogno di lei e lei ha bisogno di me. Ci piaciamo e questo è importante e facciamo sesso bene. Importante è rispettarci e soprattutto rispettare i nostri impegni, per cui la cosa fantastica è che non si sa quando né dove ma nella imprevedibilità più totale si scopa. Questa volta è capitato di sabato con la pausa della Domenica, onde evitare che si possa parlar male e poi anche di lunedì. Questa mattina con preavviso di mezz’ora circa….fantastico e suggestivo. Una telefonata e via. Questa volta non è stato come al solito in aperta campagna, non è stato in macchina, non a casa mia, ma a casa di una sua amica. Non abbiamo avuto il tempo di ammirare lo spettacolo della casa, molto bella….io non ho avuto la possibilità neanche di ammirare le grazie della amica ungherese che era veramente fantastica, con degli occhi color smeraldo e un corpo da favola, perché Zina è gelosa e soprattutto Brunilde sarebbe potuta tornare da un momento all’altro. Brunilde sarebbe venuta a prenderla e quindi pochissimi convenevoli, siamo entrati in stanza, porta chiusa e Zina famelica che si è inginocchiata e ha fatto scomparire nella sua bocca il mio cazzo. Mentre la guardavo mi eccitavo della sua straordinaria voracità sessuale e lei giocava con i miei coglioni in una maniera fantastica. - Zina ciuccia bene il mio cazzone continuavo a dirle parossisticamente, e Zina spompinava alla grande mentre ormai ci dava sotto con le sue dita magiche a sditalinarsi il clitoride. Ormai era diventata sempre più frenetica e questo faceva godere il mio io. Magnifica Zina, mentre io le carezzavo i capelli, la nuca...ed ero sempre più grosso, duro, forte. Lei si complimentava dicendo: bello cazzo grosso forte. Ad un tratto ero rimasto colpito da una piccola telecamerina che con una spioncina rosso sembrava guardarmi e infatti lo faceva, perché era accesa. Non fermai minimamente Zina ma il sapere che la telecamera registrava fece ingrossare ancora più il mio cazzo e Zina se ne era resa conto. Mi ha guardato e mi ha sorriso continuando la sua opera. Si era denudata della parte superiore e lei aveva fatto uscire fuori le sue belle tette su cui spiccavano due capezzoli puntuti… le tette ballavano al ritmo del bocchino e la lingua di Zina era fantastica, mentre si eccitava con le dita.
Io le mungevo le tette...e le trattenevo la testa. Zina iniziava ad essere bollente e bagnata. Ci eravamo resi conto che non sarei venuto e allora si era posizionata bene sul sofà che avevamo davanti, con la particolare cura che fossimo a favore di telecamera. Non mi era sfuggito questo particolare e io le chiesi perché con lei che sorrideva nervosamente….. mi disse che io utilizzavo la telecamera e anche loro facevano così…. Eva e suo marito si aiutavano guardando gli amici che trombavano….Eva...quella fantastica porcona si chiamava Eva?… no mi rispose Zina: Evanghela si chiama Evanghela….e allora io partii per Zina… per Evanghela, per Brunilde… Zina aprì le gambe e si allargò le labbra della figa, stava tormentando il clito rosso e turgido…e io mi tuffai con la punta della lingua… poi iniziai a baciarlo, a succhiarlo ed in ultimo lo mordevo e Zina era venuta nella mia bocca. Da gran porca quale era si era posizionata a 69, la mia Zina da competizione. Il suo afrore mi ha fatto impazzire ed io ho cominciato a leccare e succhiare ogni parte intima, penetrandola con la lingua, mentre Zina lavorava il mio cazzo. Io oramai corteggiavo con la lingua il buco del culo. Zina mi ha detto di sbatterle il cazzo entrò nella sua figa, forte, duro mentre le sue cosce erano sulle mie spalle. La sbattevo profondo e ad un ritmo frenetico. Zina lo prendeva ma il mio cervello la mia fantasia stava scopando almeno altre due donne diverse….. Evanghela era nella mia mente e Brunilde nel mio cazzo e poi vi era Zina….ovunque, fu di fianco, accosciata, a pecorina, La stavo trapanando a fondo da qualche minuto quando Zina volle cambiare ancora posizione e spingendomi fuori volle salirmi sopra . La tenevo dalle chiappe, dai fianchi sempre più forte e lei che incitava: sbattimi…. trombami… fottimi e io ho continuato finché è venuta ripetutamente bagnando tutto me stesso. Zina si toccava la figa, avevo capito, le ho allargato le cosce e ho iniziato con la mia lingua a tormentare il clitoride, succhiando e ciucciando e infine mordicchiando il grilletto. Zina godeva e aveva ricominciato la sua danza ….lo voleva di nuovo il cazzone. Senza smettere di leccare la passai le braccia sotto le cosce e le toccai il culo morbido. La giravo cercando il modo migliore per penetrarla nella maniera più devastante. Zina godeva dei miei tocchi, della mia ricerca famelica. Ad un certo punto inarcai le sue cosce sulle mie spalle e lei era penetrata, in maniera dura e ruvida, fino in fondo….sentii solo un gemito e lei urlo sbattimi….poi nulla più….persi la testa, mi stavo scatenando mentre lei gemeva e urlava parole incomprensibili, ero furioso. Anche lei rispondeva in maniera scatenata. E’ stata una battaglia ma Zina è una gran Troia e a me le gran troione piacciono da morire.
Finalmente avevamo trovato la posizione giusta e io mi incanalai per riempirle la figa di sborra...quando uno strano suono si udì e Zina che stava godendo con gemiti profondi si arrestò e baciandomi mi disse rimani tranquillo e fai la doccia Brunilde è arrivata ciao tesoro….Feci la doccia… Evanghela mi offrì una bella colazione e accompagnato dal suo sorriso e dalle sue forme giunoniche sono salito nella mia macchina… che peccato che Brunilde sia arrivata così presto e quant’è bona Evanghela
di
scritto il
2019-05-20
5 . 1 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

1 maggio dentro Zina

racconto sucessivo

Ho votato Brunilde
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.