Lumache
di
Alessandra V.
genere
tradimenti
Cosa ci trovasse Giorgia in un asciugone come GianMarco non lo capirà mai nessuno, specialmente se lo sfigato in questione, oltre ad essere alto un metro e un cazzo, apparteneva a quella categoria di figli di papà iper logorroici che se ti chiudono con le spalle al muro ad una festa sei finita.
– Devo farle una sorpresa da lasciarla a bocca aperta – aveva continuato a ripetere da ottobre assillandoci con idee una più brutta dell’altra. Prima un orribile servizio fotografico per coppiette in stile anni 50 con bretelle, cappelli di paglia e campi di grano. Poi una settimana bianca a Dubai, per provare il piacere di rilassarsi in piscina dopo una discesa in snowboard sulla neve artificiale. E per finire una coppia di cavalli bianchi battezzati “Giammi & Giugia” per andare a trottare insieme la domenica mattina nelle verdi campagne friulane. È incredibile come chiunque sia nato con un conto in banca superiore ai sei zeri sia totalmente sprovvisto di un qualsiasi senso del grottesco.
Ad ogni modo il motivo di tanta preoccupazione risiedeva nel fatto che a febbraio Giorgia avrebbe compiuto i fatidici 18 e quella era l’occasione per lasciare un segno indelebile nella loro fiabesca relazione amorosa.
Che poi “fiabesca” secondo lui, perché in realtà - io e Sara lo sapevamo benissimo - Giorgia si è era già rotta alla fine del primo mese ma per motivi incomprensibili se lo stava continuando a tirare dietro a peso morto, cosa che faceva spesso con i boyfriend che non era in grado di smollare.
Per rendere tutto questo più sopportabile, verso i primi di novembre, aveva dovuto tirare fuori dal cilindro un “corso di spagnolo al sabato”. Teoricamente una roba per quando sarebbe dovuta andare in vacanza-studio a Barcellona ma che sostanzialmente serviva a darle il pomeriggio libero per andare a scopare dal suo ex. Riccardo. Una passata storia d’amore in cui c’erano stati più “vaffanculo” che “ti amo” ma, stando alle parole di Giorgia, come scopava Ricky, nessuno sulla Terra.
Quindi eccoci a febbraio. Anno 2009. Giorno del diciottesimo della mia migliore amica. Festa a casa dei genitori di lei (rigorosamente spediti al mare per il weekend), DJ in salotto pagato per l’occasione, zona bar con amico fresco di esperienza estiva a preparare cocktail, amiche che si fanno foto in veranda, altre amiche che preparano regali e amici che ci provano con amiche che preparano regali fingendosi interessati. Dulcis in fundo, GianMarco seduto di fianco alle casse con un drink in mano che si pregusta il momento in cui vedrà il Sole dell’Amore Eterno nascere sul volto della sua principessa dopo che le avrà consegnato (ovviamente su nostro suggerimento) un viaggio per due in California.
Ma la principessa è in ritardo.
– Ha preso un’aspirina e si sta riposando un attimo perché aveva mal di testa. – gli spieghiamo per tranquillizzarlo. Ed è la verità. O almeno, in parte. Giorgia effettivamente è su in camera. Precisamente in ginocchio accanto alla porta, mezza nuda, con l’uccello del suo ex fidanzato in bocca. E non si tratta di neppure di preliminari in quanto i due piccioncini fedifraghi si sono già fatti due scopate di quelle belle intense: una sul letto, lei sopra lui sotto, e una in bagno durante la doccia, lei appoggiata al vetro lui dietro.
E nonostante sia già venuta tre volte, al momento in cui Riccardo si accingeva a lasciare il luogo del crimine, Giorgia non ha resistito a slacciargli nuovamente i pantaloni per dare un giusto au revoir al suo pisello. Risultato: alle 22:25 io e Sara stiamo bussando per dirle di muoversi e lei ci risponde un “Sono pronta, scendo subito!” appena comprensibile per via di una bocca palesemente impegnata.
Il resto è storia. Luci spente, lampade colorate agli angoli della sala, musica d’atmosfera, amiche pronte con i regali e GianMarco in piedi con suoi biglietti chiusi in una romanticissima busta con sigillo di cera scarlatto.
Alle 22:40 Giorgia appare finalmente dalla porta di camera in un elegante vestito nero. Tacchi alti, rossetto viola e capelli raccolti con ciuffo laterale. Un boato di grida e applausi saluta il suo ingresso come un’attrice alla Notte degli Oscar. Qualche imbecille prova ad intonare un “Tanti auguri a...” e viene subito soppresso senza pietà. La festeggiata inizia a scendere le scale e come da accordo il DJ fa partire Enjoy the Silence dei Depeche Mode, il suo pezzo preferito, mentre io e Sara stiamo arrivando dalla cucina con la torta. La folla si apre disponendosi a corridoio per farci passare e noi finalmente raggiungiamo la nostra amica appena entrata nel fantastico mondo degli eighteen years old.
Giorgia ci sorride, visibilmente emozionata. Le facciamo segno che è il momento. Lei chiude gli occhi, prende fiato e si china a soffiare sulle candeline con tutta la forza che ha in corpo.
Applausi scroscianti.
Si accendono le luci.
GianMarco, per primo, fa per avvicinarsi alla sua amata ma con la coda dell’occhio, mentre sono impegnata ad aprire lo spumante, lo vedo bloccarsi a metà strada. La busta gli è caduta di mano e lui è lì, come paralizzato. Ad uno ad uno anche il resto degli invitati inizia a smettere di parlare e il brusio all’interno della sala si trasforma velocemente in uno strano silenzio di stupore. Persino il DJ ha interrotto la sua musica.
Giorgia si guarda intorno preoccupata, poi si gira verso di me e mi sussurra
– Cazzo Alex ho sbagliato qualcosa vero? Le ho spente troppo presto? Dovevo aspettare la fine della canzone?
Io mi avvicino, la guardo e le sorrido.
– Sei stata bravissima... – dandole un bacino – ...adesso però è meglio se ti pulisci quel lumacone di sburra che ti sta colando dalla fronte, prima che finisca nella torta.
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– Devo farle una sorpresa da lasciarla a bocca aperta – aveva continuato a ripetere da ottobre assillandoci con idee una più brutta dell’altra. Prima un orribile servizio fotografico per coppiette in stile anni 50 con bretelle, cappelli di paglia e campi di grano. Poi una settimana bianca a Dubai, per provare il piacere di rilassarsi in piscina dopo una discesa in snowboard sulla neve artificiale. E per finire una coppia di cavalli bianchi battezzati “Giammi & Giugia” per andare a trottare insieme la domenica mattina nelle verdi campagne friulane. È incredibile come chiunque sia nato con un conto in banca superiore ai sei zeri sia totalmente sprovvisto di un qualsiasi senso del grottesco.
Ad ogni modo il motivo di tanta preoccupazione risiedeva nel fatto che a febbraio Giorgia avrebbe compiuto i fatidici 18 e quella era l’occasione per lasciare un segno indelebile nella loro fiabesca relazione amorosa.
Che poi “fiabesca” secondo lui, perché in realtà - io e Sara lo sapevamo benissimo - Giorgia si è era già rotta alla fine del primo mese ma per motivi incomprensibili se lo stava continuando a tirare dietro a peso morto, cosa che faceva spesso con i boyfriend che non era in grado di smollare.
Per rendere tutto questo più sopportabile, verso i primi di novembre, aveva dovuto tirare fuori dal cilindro un “corso di spagnolo al sabato”. Teoricamente una roba per quando sarebbe dovuta andare in vacanza-studio a Barcellona ma che sostanzialmente serviva a darle il pomeriggio libero per andare a scopare dal suo ex. Riccardo. Una passata storia d’amore in cui c’erano stati più “vaffanculo” che “ti amo” ma, stando alle parole di Giorgia, come scopava Ricky, nessuno sulla Terra.
Quindi eccoci a febbraio. Anno 2009. Giorno del diciottesimo della mia migliore amica. Festa a casa dei genitori di lei (rigorosamente spediti al mare per il weekend), DJ in salotto pagato per l’occasione, zona bar con amico fresco di esperienza estiva a preparare cocktail, amiche che si fanno foto in veranda, altre amiche che preparano regali e amici che ci provano con amiche che preparano regali fingendosi interessati. Dulcis in fundo, GianMarco seduto di fianco alle casse con un drink in mano che si pregusta il momento in cui vedrà il Sole dell’Amore Eterno nascere sul volto della sua principessa dopo che le avrà consegnato (ovviamente su nostro suggerimento) un viaggio per due in California.
Ma la principessa è in ritardo.
– Ha preso un’aspirina e si sta riposando un attimo perché aveva mal di testa. – gli spieghiamo per tranquillizzarlo. Ed è la verità. O almeno, in parte. Giorgia effettivamente è su in camera. Precisamente in ginocchio accanto alla porta, mezza nuda, con l’uccello del suo ex fidanzato in bocca. E non si tratta di neppure di preliminari in quanto i due piccioncini fedifraghi si sono già fatti due scopate di quelle belle intense: una sul letto, lei sopra lui sotto, e una in bagno durante la doccia, lei appoggiata al vetro lui dietro.
E nonostante sia già venuta tre volte, al momento in cui Riccardo si accingeva a lasciare il luogo del crimine, Giorgia non ha resistito a slacciargli nuovamente i pantaloni per dare un giusto au revoir al suo pisello. Risultato: alle 22:25 io e Sara stiamo bussando per dirle di muoversi e lei ci risponde un “Sono pronta, scendo subito!” appena comprensibile per via di una bocca palesemente impegnata.
Il resto è storia. Luci spente, lampade colorate agli angoli della sala, musica d’atmosfera, amiche pronte con i regali e GianMarco in piedi con suoi biglietti chiusi in una romanticissima busta con sigillo di cera scarlatto.
Alle 22:40 Giorgia appare finalmente dalla porta di camera in un elegante vestito nero. Tacchi alti, rossetto viola e capelli raccolti con ciuffo laterale. Un boato di grida e applausi saluta il suo ingresso come un’attrice alla Notte degli Oscar. Qualche imbecille prova ad intonare un “Tanti auguri a...” e viene subito soppresso senza pietà. La festeggiata inizia a scendere le scale e come da accordo il DJ fa partire Enjoy the Silence dei Depeche Mode, il suo pezzo preferito, mentre io e Sara stiamo arrivando dalla cucina con la torta. La folla si apre disponendosi a corridoio per farci passare e noi finalmente raggiungiamo la nostra amica appena entrata nel fantastico mondo degli eighteen years old.
Giorgia ci sorride, visibilmente emozionata. Le facciamo segno che è il momento. Lei chiude gli occhi, prende fiato e si china a soffiare sulle candeline con tutta la forza che ha in corpo.
Applausi scroscianti.
Si accendono le luci.
GianMarco, per primo, fa per avvicinarsi alla sua amata ma con la coda dell’occhio, mentre sono impegnata ad aprire lo spumante, lo vedo bloccarsi a metà strada. La busta gli è caduta di mano e lui è lì, come paralizzato. Ad uno ad uno anche il resto degli invitati inizia a smettere di parlare e il brusio all’interno della sala si trasforma velocemente in uno strano silenzio di stupore. Persino il DJ ha interrotto la sua musica.
Giorgia si guarda intorno preoccupata, poi si gira verso di me e mi sussurra
– Cazzo Alex ho sbagliato qualcosa vero? Le ho spente troppo presto? Dovevo aspettare la fine della canzone?
Io mi avvicino, la guardo e le sorrido.
– Sei stata bravissima... – dandole un bacino – ...adesso però è meglio se ti pulisci quel lumacone di sburra che ti sta colando dalla fronte, prima che finisca nella torta.
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