Sposini dopo la luna di miele -16 - Orgia in canonica a Lourdes
di
Cuck 2014
genere
tradimenti
Ingrifato come un toro dalla sfrontatezza della ragazza che gli porgeva il culo già lubrificato dallo sperma che lei stessa aveva preso dalla fica ancora bagnata,il prete le aveva stretto i fianchi e col cazzo dondolante e minaccioso come quello di un cavallo,l'aveva infilzata con un colpo preciso.
Poi come se fosse di burro le era scivolato dentro sino allo schiocco dei testicoli con le labbra della vagina.
-Vedo che sei già sfondata ma credo che nessuno ti sia arrivato così in fondo!-
Le aveva gridato il prete mentre sbuffando la inculava ad un ritmo forsennato e le mordeva le carni dei fianchi con la morsa delle sue dita.
Lei,facendosi leva con i gomiti appoggiati alla panca,rispondeva alle sue bordate contorcendo il bacino contrastando il pistone sino a sentirselo scivolare dentro lo stomaco.
-Che porco che sei....mi stai sfasciando tutta...ti sento persino in gola tanto sei lungo e duro....maiale....maiale....siiiiii....siiiii....inculami...inculami.....-
Mentre accoppiati come bestie il prete la tormentava e la faceva godere come una giumenta alla monta,lei si masturbava e coi suoi umori,trasformava la finta pelle della seduta in un pantano scivoloso.
Lei che non riusciva più a contenere la sua libidine,urlava,gemeva,lo insultava e godeva di orgasmi a raffica sino a che,anche lui al culmine della resistenza,non le aveva inondato le visceri coi suoi bollenti fiotti.
Col culo in fiamme ma pienamente soddisfatta,lei era tornata nel suo scompartimento dove la mamma ancora sveglia le aveva chiesto:
-Dove sei stata?-
-A pregare Cristo!-
Le aveva risposto prima di cadere sfinita in un sonno profondo.
Lei non lo sapeva ancora me l'aspettava la canonica coi suoi misteri.
segue.
Poi come se fosse di burro le era scivolato dentro sino allo schiocco dei testicoli con le labbra della vagina.
-Vedo che sei già sfondata ma credo che nessuno ti sia arrivato così in fondo!-
Le aveva gridato il prete mentre sbuffando la inculava ad un ritmo forsennato e le mordeva le carni dei fianchi con la morsa delle sue dita.
Lei,facendosi leva con i gomiti appoggiati alla panca,rispondeva alle sue bordate contorcendo il bacino contrastando il pistone sino a sentirselo scivolare dentro lo stomaco.
-Che porco che sei....mi stai sfasciando tutta...ti sento persino in gola tanto sei lungo e duro....maiale....maiale....siiiiii....siiiii....inculami...inculami.....-
Mentre accoppiati come bestie il prete la tormentava e la faceva godere come una giumenta alla monta,lei si masturbava e coi suoi umori,trasformava la finta pelle della seduta in un pantano scivoloso.
Lei che non riusciva più a contenere la sua libidine,urlava,gemeva,lo insultava e godeva di orgasmi a raffica sino a che,anche lui al culmine della resistenza,non le aveva inondato le visceri coi suoi bollenti fiotti.
Col culo in fiamme ma pienamente soddisfatta,lei era tornata nel suo scompartimento dove la mamma ancora sveglia le aveva chiesto:
-Dove sei stata?-
-A pregare Cristo!-
Le aveva risposto prima di cadere sfinita in un sonno profondo.
Lei non lo sapeva ancora me l'aspettava la canonica coi suoi misteri.
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