Da signora matura insospettabile a troia sottomessa - capitolo 2

di
genere
dominazione

( a dormire!), mi stupii di essere così spontanea, senza sensi di colpa, come se avessi fatto nel pomeriggio la cosa più naturale del mondo, oppure come se fossi abituata a cornificarlo da una vita, seppi mentirgli di getto, senza titubare, quando, distrattamente mi chiese, per Durante la cena e dopo, mentre guardavamo un po’ di tele fino al momento di andare a letto pura cortesia, come avevo passato la giornata, poi il bacetto della buona notte e nanna! La mattina dopo pensavo a come rivedere Mario, era venerdì, Mario il mattino non era mai a casa, in genere o visitava qualche cliente od ispezionava qualche cantiere dove procedevano i suoi progetti, quando verso le 11 mi telefonò mio marito per comunicarmi che dato che era in sede uno dei grandi capi da gli stastes, lui ed alcuni altri dirigenti, quella sera sarebbero stati con il boss ad una cena di lavoro, mentre lui si scherniva con mille scuse, io mi sentii raggiante, lasciai che terminasse i suoi soliloqui sul dovere professionale ed altro, che io, appena riattaccato composi il numero di Mario comunicandogli la notizia, lui mi chiese quando sarebbe rientrato ed io gli dissi mai prima di mezzanotte ed allora mi disse: Bene troia, alle due fatti trovare davanti alla porta, mettiti solo la tuta come ieri che tanto poi starai sempre nuda, ti addestro bene fino a le 11!! Poi dicendomi che aveva da fare riattacco senza aspettare la mia conferma, dando per assodato che avrei fatto ciò che mi chiedeva. Alle due ero lì davanti e lui apparve, mi dette una bello sculaccione a mano piena e mi ficco la lingua in bocca, poi mi spinse ne suo appartamento; io mi ero portata il cellulare ed il cordnes, abitando un piano sopra speravo che prendesse, lo provai dando uno squillo a mia figlia che viveva con suo marito a Zurigo, fingendo di farle dei saluti di rito a lei, ormai 31 enne, madre di due bambini, infatti ero già nonna e mi apprestavo a diventar un troione, l’altro mio figlio 28enne, stava facendo pratica preso la stessa azienda di suo padre ne gli USA. Appena finito la chiamata, mi mise completamente nuda, spogliandosi anche lui, ci fiondammo sul letto, subito mi spinse la testa tra le sue cosce, amava farsi leccare facendomi sentire tutti gli odori, ed anche i sapori, della giornata in giro, io abituata a mio marito che anche prima, quando usava un po’ di fantasia a letto, non si sarebbe mai avvicinato senza prima aver fatto le sue abluzioni, ne ero sconvolta ma eccitata allo spasimo, mentre mi aveva messo letteralmente le palle in bocca, lo sentii armeggiare tra le mie cosce, sino a quando sentii che tra le labbra della vagina già fradice si insinuava qualcosa, poi scoprii che era un godemichè, di ottime dimensioni, che mi infilò interamente nella figa che lo accolse benissimo, cominciando a manovrarlo, mimando con ottimi risultati una chiavata; ero sempre più eccitata, in procinto di esplodere nel primo orgasmo della giornata, leccavo i coglioni come una forsennata, tenendo il naso immerso nei suoi peli, quando cominciò a spostarsi, e pian piano persi il contatto tra la lingua ed i coglioni, leccai ancora un po’, li sul perineo, poi mi trovai davanti al viso il suo culo e mi fermai. A quel punto lui mi disse: hei troia, perché hai smesso?? Continua a leccare…. Feci per dirgli qualcosa con la voce soffocata avendo il viso stretto tra le sue cosce con le natiche proprio appoggiata a pochi millimetri sopra che lui dandomi uno schiaffo a piena mano su una chiappa mi ingiunse di leccargli il culo Chinò le chiappe ancor più su la mia faccia così che cominciai a leccare, andando con la lingua su e giù nel solco delle chiappe, al quel punto < ma sei scema?? Metti la lingua nel buco dai!!>, le uniche volte che mi era capitato di leccare vocino al culo erano state un paio di volte durante dei rapporti lesbo con un amica quando ero ancora adolescente, cose che avevo messo nel dimenticatoio, ma mai mi ero neppure immaginato di dover ficcare la lingua nel buco del culo, per giuta di un uomo abbastanza peloso!! Comunque dopo pochi istanti ubbidii, allungai la lingua, gli allargai un po’ le natiche e comincia a spingergliela nel buco, non so se gli piaceva l’effetto o la situazione, so solo che si mise a pistonarmi la figa sempre + forte con quel cazzone di plastica rossa facendomi scoppiare nel primo orgasmo che soffocai tra le chiappe sudate di lui! A quel punto, cambiò posizione alzandosi dal letto e mettendomi a me sdraiata supina con la testa fuori dal bordo del letto, un po’ ciondoloni, mi si avvicinò e mi disse, < adesso ti voglio chiavare in gola vedrai che ti ingozzo>, mi avvicinò la cappella alla bocca ed io presi a leccarla, poi spinse mettendomi la cappella tra le labbra continuando a ciucciare e leccare, mentre lui a colpetti spingeva di più, sarà stato quando aveva già almeno la metà in bocca, che mi venne l’urto del vomito, così lo spinsi via dando un paio di grossi respiri per riprendermi dal senso di soffocamento, ma lui mi assestò a quel punto due schiaffi fortissimi su le tette, poi strizzando con una mano un capezzolo, lo torceva proprio facendomi sentir stille di dolore pauroso, con l’altra mano mi tenne ferma la testa rificcando il cazzo dentro e dicendo,< se vomiti non me ne importa, ma ti voglio sborrare in gola, hai capito?>, cominciò a scoparmi letteralmente la bocca, conquistando ad ogni affondo sempre un po’ più di spazio verso le tonsille, sino a che fuori da le labbra ebbi solo i coglioni che mi sbattevano sul naso e gli occhi, il resto del cazzo era dentro la mia gola anche se ero sconvolta da gli urti del vomito con del liquido pastoso in bocca, acido, che non riuscivo ad espellere per l’ingombro che avevo , finche cominciai a sentirlo pulsare, ingrossarsi poi irrigidirsi ed inizia a sentire gli spruzzi tra le tonsille, intanto menava sempre più forte, anche se un po’ disordinatamente il cazzone finto ne la mia figa, sarà stato per quello, oppure per l’eccitazione animalesca di quello che mi aveva fatto, che esplosi anche io nel mio secondo orgasmo, devastante, quasi doloroso, e mi resi conto che mi aveva letteralmente chiavata in gola!! Io che ogni volta (non tantissime ed ultimamente mai) che mio marito mi arrivava tra le labbra, correvo a sputare fuori il tutto, questa volta mi ero ingoiata tutta la sborrata ringoiandomi anche qualcosa che mi era venuto su da lo stomaco, lo guardai in maniera offesa, ma se mi avesse rimesso il cazzo in gola, certo lo avrei riaccolto con gioia. Lui sorrideva, anzi forse sogghignava poi mi disse indicando la stanza che aveva adibito a studio lavorativo, controllare una planimetria e far un paio di telefonate, tra un oretta torno e andiamo avanti nell’educazione>

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scritto il
2019-07-07
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