Marina - Eliana

di
genere
dominazione

Mi hanno letteralmente incaprettata, con bavaglio alla bocca e benda agli occhi, messa nel bagagliaio con le valigie, dopo molte ore di viaggio sono stravolta in quell'assurda posizione. Arriviamo, mi scaricano, mi 'scaprettano' e mi legano come al solito con le mani dietro la schiena, una catenella alle caviglie che mi costringe a camminare a piccoli passi veloci, il guinzaglio al clitoride. Toni marcia verso l’ingresso di casa ad ampie falcate, stirandomi la passera con il guinzaglio che tirava non riuscendo a tenere il suo passo. Siamo un una vecchia casa colonica completamente ristrutturata, molto grande, immersa in un parco, penso isolati, non ho la più pallida idea in che parte del mondo fossimo. Entriamo e mi portano subito in una stanza nei seminterrati, "questa è la tua stanza che dividerai con Eliana"
La stanza è abbastanza grande, ha due lettini ai lati opposti con una catena che scende dal soffitto, due armadietti e due gabbie che si toccavano al centro, è un arredo speculare, sembra ci fosse uno specchio, quando siamo a letto veniamo sempre legate ed incatenate, per non permetterci di avere contatti tra noi schiavi.

"in questa casa vive la mia famiglia e oltre te abbiamo altri schiavi, ovviamente sei a disposizione di chiunque voglia usarti, tra voi schiavi non è concesso avere rapporti a meno che non ve lo ordiniamo noi padroni, il padrone principale sono io, tu sei mia, gli altri possono usare il tuo corpo quando vogliono ma non possono frustarti, lo posso fare solo io o altri in mia presenza, se devi essere punita mi riferiscono cosa hai fatto ed io ti infliggo la punizione che decido. Godi solo se ti viene concesso, e devi chiedere sempre il permesso, questo lo sai. Qui non sarai frustata ed inculata la sera, come eri stata addestrata, non ce n'è bisogno, soprattutto i primi tempi non avrai tregua con il culo, ed anche la frusta non ti mancherà. Come già sai sarai quasi spesso legata, sempre quando sei sola, non hai accesso al tuo corpo che come ormai sai bene è mio. Ora riposati che stasera ti faccio conoscere tutta la famiglia e i tuoi pari, per te sarà una lunga notte, comincerai ad essere schiava senza limiti. Intanto ti presento la tua compagna di stanza"

Entra una ragazza bellissima, più alta di me, quasi 1,75 mt, mora, carnagione olivastra, sembra di razza indiana, un seno enorme, quarta forse quinta, quasi sicuramente rifatto, ma fatto bene, un culo perfetto come o forse più del mio, la passera è coperta da un grembiule da cameriera, unico indumento oltre una cuffietta in tesa sempre da cameriera e scarpe con tacco medio. Probabilmente la mise di noi schiave. Chiaramente tatuaggio, anelli nei capezzoli, naso ed immagino anche tra le gambe.
"questa è Eliana, condividerete la stanza e molto altro"
Le porgo la mano
"piacere"
"piacere"
Quella donna mi attrae, è bellissima, peccato che non ci è permesso divertirci tra noi.
"approfondirete l'amicizia questa sera, Marina tu riposati e tu Eliana seguimi.
Mi incatena ed escono, sono tesa ma la stanchezza prevale e mi appisolo,oltretutto qui ho un letto!
Devo aver dormito parecchio, mi sento scuotere, mi sveglio, un omone a fianco al letto
"sveglia signorina è ora di prepararsi per la gran serata, mi presento, mi chiamo Nicola e sono il maggiordomo del Sig. Toni"
Il maggiordomo è una figura ibrida, sono liberi, sono dipendenti dell'organizzazione e come caratteristica devono avere discrezione, fedeltà e un cazzone! Hanno accesso a tutti gli schiavi del padrone che servono, sempre con il suo consenso, ma non su tutti gli schiavi, hanno lo stesso tatuaggio solo che posto in orizzontale. Conoscono tutte le regole dell'organizzatore e il loro compito è gestire gli schiavi.

"cazzo sei bellissima, peccato che non ti possa ancora scopare, prima della presentazione non ti possiamo toccare, non vedo l'ora di spaccarti quel culetto… Senti fammi un pompino, che non lascia traccia, se ti scopo o ti inculo temo che Toni se ne accorga e si incazzerebbe, se lo dici al padrone te ne faccio pentire!"

Non ci penso neanche a fare la spia, so bene che inimicarsi un maggiordomo é un errore fatale, ti può rendere la vita un inferno, mi ricordo che feci la stupida con Ted e per una settimana mi ha inculata tutte le sere a secco, anche se sei aperta l'inculata asciutta ti infiamma il buco del culo e ti provoca microlesioni interne, una settimana di quel trattamento ed avevo il culo in fiamme. Di pompini gliene avrei dovuti fare centinaia figuriamoci se faccio le storie per uno. Tira fuori il suo cazzo che come previsto è ragguardevole, forse come quello di Ted, comincio subito a succhiare:
"muoviti che non abbiamo tanto tempo"
"signore se mi slega mi aiuto con le mani, facciamo prima"
"basta che non ti tocchi"
Afferro con due mani la bestia e mi infilo in bocca la abbondante parte che avanzava, è molto lungo, non vedo l'ora di sentirlo in buchi più piacevoli. Riesco a farlo venire in fretta, ingoio tutto come mi è stato insegnato.
"non male, ora andiamo in bagno a sistemarci tra mezz'ora ci aspettano in tavernetta, conoscerai la famigliola" fece un sogghigno poco rassicurante.

Mi lega di nuovo, in bagno solita trafila, pipi, clistere, ceretta generale, nella doccia entra con me, mi insapona, soffermandosi sui miei anelli e buchetti, sento che saggia la mia elasticità e le mie dimensioni, facendo attenzione a non farmi godere… che tortura!
Pronti, si entra in scena, sono un misto di eccitazione e tensione, preoccupazione, ho voglia di godere, ma temo i limiti che avrebbero sicuramente superato, con Massimo e Ted avevo ormai capito che oltre non sarebbero andati, ora non so cosa dovrò subire, questa incertezza mi spaventa ed eccita allo stesso tempo.
Entriamo nella tavernetta, nello stesso piano della mia stanza, la usano per le serate in famiglia, per le feste avrei imparato che usano il salone principale al 1 piano. Entro al guinzaglio di Nicola, Toni mi accoglie e mi porta al centro della stanza per farmi ammirare da tutti. Sono presenti oltre noi tre, 4 ragazzi e due ragazze nel lato sinistro, poi legati sulle croci nella parete a destra una donna di circa 45/50 anni, completamente nuda, un uomo più giovane di circa 30/35 anni, anche lui nudo con una bella erezione e Eliana, legata, abbigliata come l'avevo lasciata.

"cominciamo a conoscere la famiglia, questi 6 ragazzi sono i miei figli, loro dispongono di te sessualmente, puntino rosso, per il momento punizioni corporali te le possiamo infliggere solo io o Nicola su mia disposizione, ora te li presento uno a uno, inginocchiati"

Obbedisco

"questo è Rodolfo il più grande, ha 32 anni"
Rodolfo si spoglia e mi mette un discreto uccello in bocca.
"comincia ad assaggiarli"
Succhio senza fiatare
"Gianni, 29 anni"
Uccello poco più grosso
"luigi 25 anni"
Questo c'è l'ha piccolo, bisogna fare attenzione, sono i più cattivi
"il più piccolo Rolando 20 anni"
Questo sfodera un cazzo ad arco identico al padre, ma leggermente più lungo e parecchio più grosso, con questo mi faranno morire! Lo prendo in bocca.
"La troia pare apprezzi! Passiamo alle femmine, la più grande Ginevra 22 anni, ninfomane, leccala"
Apre le gambe e infilo la lingua, nei festini avevo fatto pratica anche con le donne.
"per finire Giulia, la piccolina, 18 anni appena compiuti, è molto cattolica, a modo suo, infatti è vergine, vuole conservarsi illibata per il matrimonio, ma adora prenderlo nel culo, sostiene che non è peccato, fagli vedere il culo"
Si gira si china in avanti e apre le chiappe, nonostante fosse piccolina aveva un buco spaventoso, e una passarina stretta stretta, lecco anche lei, poi passiamo agli schiavi.
La prima è la donna, é ancora bella, solo molto rovinata, ha un sacco di cicatrici, postumi sicuramente di frustate pesanti il culo è completamente sfondato, quando la fa chinare in avanti si apre il buco anche senza allargare le chiappe e si notano cicatrici e punti di sutura nell'orifizio, era stata sfondata e ricucita diverse volte… rabbrividisco, potrebbe essere il mio destino
"questa è Francesca, mia moglie"
Forse ha notato il mio sguardo di stupore
"sì, mia moglie è una schiava ed è la madre di loro 6, sono stati loro a ridurla così da quando hanno cominciato ad usarla, dopo l'ultimo parto aveva il culo poco più aperto del tuo, si sono divertiti i figlioli! Hanno fatto pratica!"
"Lui è Antonio, l'ho comprato per inculare Giulia, lei la sera si addormenta sempre con un cazzo nel culo, questo c'è l'ha sempre duro, abbiamo comunque sfondato anche lui"
"devo succhiare anche lui padrone?"
"no no, Giulia non vuole" sorride
"Ultima ma non ultima, Eliana che hai già conosciuto, stasera deve prendere 20 frustate perché ieri è venuta senza permesso, lo fa spesso non si trattiene."
Quanto la capisco!
"cominciamo la serata con la punizione, tu Marina questa sera puoi venire quando vuoi, un regalo di benvenuto"
Meno male ero già preoccupata per quei cazzi ad arco che avevo già provato, con quelli nel culo non venire era impossibile!
Toni prese la frusta, ha fatto posizionare delle candele accese in terra davanti a Eliana che è legata alla croce gambe e braccia. Con dei colpi di frusta aveva spento una ad una le candele per dimostrare che colpiva quello che voleva.
"conta troia"
Stesso schema!
Il primo colpo centra un capezzolo il secondo l'altro capezzolo, incredibile, un cecchino! Eliana urla e si contorce "ancora padrone, mi punisca", già godeva. Ma l'incredibile deve ancora arrivare, le frustate eccitano terribilmente Eliana, e vedo il grembiule che ancora indossa alzarsi! Nicola si avvicina e lo toglie. In mezzo alle gambe ha un cazzo enorme! È un trans!! Devo avere la bocca spalancata! Un essere meraviglioso, una donna stupenda con un cazzo da guinness, non è lunghissimo ma enorme, se lo afferro con la mia mano riesco a cingerlo poco più della metà, con un pearcing sulla cappella, un grosso anello, inoltre è durissimo, sembrava debba esplodere, il padrone con le ultime frustate gli colpisce in pieno la cappellona.
"se vieni ti scortico viva! Adesso riproviamo e vediamo se riesci ad obbedire."
La slegano dalla croce e la stendono sulla schiena su un panchetto dove la legano. Con le gambe alte e spalancate.
"Rolando tocca a te"
Rolando infila nel culo di Eliana il suo cazzone ad arco in un solo colpo e comincia a pompare, lei rovescia gli occhi all'indietro e ansima.
"Marina succhia al cazzo ad Eliana e tu guai se vieni."
Mettere in bocca quella bestia è impossibile, inoltre c'è l'anello, mi slegano le mani e mi ordinano di segarla, era un cazzo pazzesco di pietra, sicuramente prima o dopo mi sarebbe finito nel culo.
Rolando comincia a fare la manovra che il padre aveva fatto con me, sfila mezzo uccello e pompa spingendo verso il basso andando a stimolare la prostata.
"Padrone non riesco, così vengo, pietà!!"
"se vieni prima di Rolando domani punizione e si ricomincia"
Mi sa che questo gioco andava avanti da un pezzo, infatti sento che si contrae e "haaaaaghhhhh… VeVengooooo" e mi riversa in bocca una valanga di sperma, quasi mi va di traverso e a stento ingoio tutto, proprio non ci riusciva povera stella
"brutta troia" e partono le frustate sulle tette e sull'uccello ancora durissimo, Rolando pompa nel culo e lui frusta con una forza crescente, tette e cazzo, un metronomo, non sbaglia un colpo, riesce anche a colpire i testicoli senza sfiorare rolando, io sono spaventata, cosa mi aspetterà. Ma le sorprese non sono finite, il cazzo di Eliana è rosso fuoco e sanguina un po', ma vedo che si contrae, inarca la schiena e spara un altra sborrata incredibile che le imbratta tutta la faccia, senza toccarla, solo con la frusta e l’inculata! Si fermano, era tutta imbrattata di sangue e sperma, ansimava, il cazzo ancora duro come un sasso. Si fa avanti Ginevra, sale sopra Eliana e si infila quel cazzone insanguinato nella passera la bacia in bocca e comincia a scoparla, Rolando esce dal culo di Eliana ed incula la sorella in doppia, Ginevra viene quasi subito, il fratello la pompa ancora un po' poi torna nel culo di Eliana, ricomincia con quella mossa svuotandosi sulla prostata, Il povero trans riversa una terza sborrata dentro la ragazza
"ora passiamo a Marina, altrimenti si offende"
Ginevra si alza e fa uscire tutto lo sperma sulla pancia di Eliana
“Marina prendi il suo posto”
Non me lo faccio ripetere due volte, salgo su quel prodigio della natura ed essendo legata mi sporgo in avanti, tette contro tette, inarco la schiena e strofino la mia passera inanellata sulla pancia impiastricciata di sudore sperma e sangue, cercando di infilarmi quel mostro senza mani. Qualcuno mi aiuta, afferra il cazzone e decide il buco dove deve entrare: passera. Lo sento farsi strada dentro di me, nonostante fossi un lago sento tirare le pareti, non ne ho mai sentito uno così grossi, e di cazzi ne ho presi! Arriva a fondo corsa, l’anello urta la cervice, siamo viso contro viso, la guardo intensamente, è bellissima, sudata, stremata. Con uno sguardo stralunato ricambia il mio sguardo, non mi sembra possibile che un viso così dolce, perfetto potesse far parte dello stesso corpo di quella bestia che mi trapanava la vagina, è questo contrasto che mi affascina. Ci baciamo, un bacio intenso profondo, muovo leggermente il bacino ed arriva prepotente il primo orgasmo.
“vedo che sta sbocciando un amore!! Ci siamo anche noi!”
Dice sarcastico il padrone, effettivamente per un attimo ci siamo estraniate dal mondo. Gianni e Luigi porgono i loro cazzi tra i nostri visi, cominciamo a leccare e succhiare, intanto sento il cazzo di Toni che entra nel mio culo, vuole essere il primo, anche se veramente lui mi ha già scopata e inculata. Vengo di nuovo, questa sera posso farlo. Toni mi sborra dentro e lascia il posto a Rolando, intanto Luigi mi viene in bocca, ha il cazzo piccolo ma ne ha tanta, stento ad ingoiarlo tutto. Tra Eliana in figa e Rolando con suo grosso arco nel culo mi sembra di esplodere, vengo di nuovo. Quando si sposta Luigi, che mi copriva la visuale, vedo le due ragazze che con l’aiuto di Nicola, hanno legato la madre a testa in giù con le gambe spalancatissime, le hanno infilato nel culo una bottiglia di vino dal fondo come fosse un porta bottiglie, e la stanno frustando con violenza interno coscia e passera. La madre possono frustarla senza permesso. Giulia, la piccola verginella, ordina al suo schiavo di incularla e masturbargli il clitoride e dà delle istruzioni a Nicola, questo esegue, si avvicina a Francesca le estrae la bottiglia dal culo e comincia ad infilarci le dita... tutte le dita! le nocche!! La mano fino al polso!!! tutta la mano è entrata con una facilità sconcertante, la poveretta non si è scomposta nemmeno più di tanto, ne deve aver passare! Giulia mentre gode del suo inculatore, vedo che da altre istruzioni che non sento. Nicola comincia a spingere verso il basso dentro il culo di Francesca il braccio, spinge e gira, scava per cercare il passaggio tra le sue viscere. L’omone ha un braccio enorme, è entrato fino a metà avambraccio, non pensavo che un culo potesse aprirsi così... e non è finita. Nicola si ferma, probabilmente teme di lesionarle gli intestini, era già successo. La poveretta si agitava, Giulia è irremovibile e grida “SPINGIIII, sfondala quella troia, rompila che poi la facciamo ricucire”. Il braccio ricomincia a scavare, cerca il passaggio, è tutto preso e concentrato come se cercasse di recuperare qualcosa dentro quel culo, vuole accontentare la piccola senza rompere la madre. Improvvisamente gli si illumina il viso, aveva trovato il varco, fa un movimento come se avvitasse il braccio e questo entra all’improvviso fino al gomito come se dopo una spinta, avesse improvvisamente superato l’ostacolo. Francesca si sbatte ed emette un rantolo, Ginevra smette di frustarla (sì perchè durante tutta questa operazione non ha mai smesso) le si avvicina e dice “guardate la troia” e comincia a succhiarle il clitoride, Nicola pompa con il braccio, lo solleva fino a meta avambraccio e lo riaffonda fino al gomito, non ci crederete, ma questa comincia a squirtare, un orgasmo la pervade, si sbatte come una indemoniata. “ visto? lo dicevo che è una troia” dice Ginevra soddisfatta. Nicola estrae il braccio e la lasciano lì e si avvicinano tutti al nostro gruppo. Nel frattempo sono stata inculata da tutti i fratelli, sono venuta una miriade di volte, ero stanca, ma non credo che la serata sia conclusa. Tutta la famiglia si arma di frusta, meno la madre che è rimasta appesa mezza svenuta con il culo che non si chiudeva, e si mettono attorno a noi, legate l’una all'altra ed ogni tanto ci baciamo. “Adesso ci divertiamo con i piccioncini”, Ginevra afferra il cazzo di Eliana, lo sfila dalla passera e lo punta sul mio culo, “è ora di aprirla questa signorina, forza scendi” sento l'anello del pearcing sulla cappella che punta sul mio culo, inarco la schiena per mettere in perpendicolare il mio retto a quel bestione, sento l’anello e la cappellona forzarmi il buchetto (per modo di dire). Per me è comunque grosso, mi fa un po’ male e mi fermo, Toni spazientito mette le sue mani sulle mie spalle da dietro, punta il ginocchio sul panchetto e mi impala con un colpo solo. Grido, ho l’impressione che mi si fosse stracciato il culo, sono sicuramente alla mia massima dilatazione. “Scopate” ci ordinano, comincia a pomparmi il culo, intanto Nicola mi libera le mani e me le lega al collare, brutto segno, volevano la schiena libera... infatti cominciano a volare le frustate, tutti e sette sembrano indemoniati, i colpi arrivavano in sequenza rapidissima, la maggior parte su di me essendo sopra, con una violenza a me fino ad oggi sconosciuta. Toni era dietro e mirava al punto di contatto tra il mio culo e l’uccello che mi inculava, chiaramente non sbagliava un colpo e faceva molto male, Mi fanno alzare il busto e cominciano a colpirci pancia e tette. Vedo i capezzoli di Eliana che sanguinano copiosamente... oggi ci scorticano vive. Vanno avanti per un tempo infinito, solo il viso ci è risparmiato, il resto è completamente a strisce rosse. Il cazzo di Eliana è sempre più duro e la sento che pompa con foga. Si fermano, stramazzo sopra la mia compagna ansimando, eravamo fradice di sudore, sperma e sangue... tanto sangue. mi ritrovo di nuovo a pochi millimetri dal suo viso, lo avevamo entrambe completamente imbrattato di sperma, la bacio, la lecco, ne sento il sapore... penso sia finita ,sono a pezzi... invece.
Qualcuno armeggia dietro di noi, un cazzo si appoggia a fianco a quello che ancora avevo in culo... no la doppia anale con Eliana no!!! Sgrano gli occhi e guardo la mia compagna con terrore, lei mi mette la lingua in bocca, non può fare alto. Mi sfonda, questa volta penso davvero che mi dovranno mettere i punti, Eliana mi bisbiglia “ rilassati e spingi come se ci dovessi espellere, se ti irrigidisci ti rompono il culo... ricordati sempre che se decidono di entrare, entrano, sempre, e se non entrano rompono...” seguo il consiglio, nonostante il dolore accolgo il secondo cazzo, deve essere un bello spettacolo il mio bel culo così dilatato. Il dolore è tanto e sono stravolta, dopo un po’ riesco a tollerare questa dilatazione, ma non riesco ad eccitarmi. Il secondo inculatore esce dal mio culo senza venire, non voleva godere, voleva solo sfondarmi, fanno uscire anche l’altro e sento commenti ed esclamazioni sulle dimensioni del mio sfintere. Eliana geme mentre la bacio, qualcuno le sta succhiando e menando l’uccello, sicuramente le due sorelle, poi lo infilano di nuovo nella mia passera... ancora!!? lei comincia a scoparmi e mi sussurra in un orecchio “Ti adoro!!” Ci baciamo. Mi infilano dita nel culo, non distinguo quante, ma capisco presto che vogliono fistarmi, anche Eliana lo capisce e mi fa un gesto come dire “rilassati”, la mano deve essere di una delle ragazze, aperta come sono non ha fatto molta fatica ad entrare, temevo peggio. Dallo sguardo capisco che anche alla mia compagna hanno infilato una mano nel culo. In larghezza come detto è entrata bene, ma in questo gioco cercano la profondità, la sento che risale e supera il retto, entra nel colon, è una sensazione strana, non mi dispiace. Mi arriva fino a sotto le costole e capisco cosa cerca di fare, io e Eliana siamo sdraiate pancia a pancia, io sopra di lei, la tipa da dietro aveva infilato le due braccia nei nostri culi e adesso cerca (e ci riesce) di toccarsi le due mani attraverso le nostre pance. Sento da dentro che spinge verso fuori... mi eccito. Anche Eliana si è eccitata, lo vedo dal suo sguardo, dai sospiri che mi riversa in bocca mentre ci baciamo e dal suo uccello che diventa di pietra dentro di me. Iniziamo a scoparci come ossessi, dietro ci pompano i culi con le braccia, veniamo assieme, lei si scarica dentro di me ed io allago la sua pancia. Escono dal culo, sono tramortita... sento il vociare allontanarsi... dopo non so quanto tempo, mi sento scuotere “forza signorine, è ora di andare a nanna” Eliana è ancora dentro di me, anche lei stordita, mi alzo a fatica, non c’è più nessuno, solo Francesca, l’hanno lasciata appesa, aveva un imbuto infilato nel culo e la pancia gonfia come se fosse in cinta di qualche mese , mi devo essere persa qualcosa, forse sono svenuta! Nicola ci accompagna in bagno, ci guardiamo allo specchio, ci sono andati giù pesante, siamo tutte insanguinate, non c’è una parte del corpo non segnata, in molti punti la pelle si è rotta ed usciva sangue. ci sediamo a turno sul Water per fare uscire tutto quello che ci hanno riversato, doccia, legate, incatenate e a letto.

Ci siamo innamorate, per me è stato amore a prima vista, Eliana soddisfa il mio lato lesbo, come estetica sono più attratta dalle donne, ma mi piace il cazzo, lei è perfetta, è bellissima con una attrezzatura incredibile, io non sono di quelle 'la misura non conta' , a me piacciono i cazzi grossi, che mi sfondano, che mi fanno male… farà parte della mia natura masochista. Eliana mi racconta di essere sempre stata bisex, ha trasformarla così è stato il suo scout, dopo che ha firmato l’ha fatta operare ha esaltato i suoi lineamenti estremaente femminili e l’ha trasformata in questa meraviglia.
Passiamo le giornate a cercare momenti furtivi per sfiorarci, baciarci. Durante il giorno abbiamo le stesse mansioni, noi ci occupiamo di pulire casa e serviamo a tavola, in cucina Francesca e quando non era nel culo di Giulia anche l'altro schiavo di cui non ricordo il nome, Nicola amministra, fa la spesa, controlla e ci sistema.
Stiamo molto insieme, ma non possiamo scopare, se ci beccano sono dolori, inoltre rischiamo di essere divise se scoprono il nostro amore.
Scopiamo quando veniamo usate assieme dai padroni, ma dobbiamo fare quello che ci dicono, non possiamo certo prendere iniziativa. La sera quando Nicola ci mette a letto spesso usa quella presente, quella non impegnata con i padroni, le poche volte che ci siamo tutte e due gli piace scoparci assieme, per esempio gli piace prendermi in doppia, oppure mentre incula Eliana lei incula me, oppure ci mette in 69 e ci scopa a turno, insomma, la fantasia non manca e in quelle occasioni siamo più libere di baciarci ed accarezzarci.
Eliana è come al solito in punizione perché non si trattiene, il padrone, una sera che gli girava storto, si è incazzato più del solito e gli ha imposto di non godere per un mese. Dopo una settimana ha sempre il cazzo duro, non ne può più. Una notte che siamo entrambe in camera, vedo che si agita, strofina l'uccello sul letto. Scendo dal letto e vado fin dove la catena me lo consente, quasi a metà stanza e la chiamo sottovoce
"psthh, Eli!"
"dimmi"
"vieni qui"
Lei scende e si avvicina e si ferma a meno di un metro da me. Immaginavo, hanno fatto male i conti. "sdraiati a terra verso di me"
Esegue, mi abbasso e comincio a leccargli l'uccello "avvisami quando stai per venire che lo infilo in bocca, se ti sporchi si accorgono". Fare un pompino senza mani a un uccello del genere non è facile, non riesco a infilarlo in gola, oltretutto quel grosso anello è di impiccio in bocca, faccio del mio meglio, lei è talmente eccitata che non tarda… "ci sono amore" infilo in bocca la cappella e mi scarica una tale sborrata che mi esce dal naso, ingoio tutto, lecco bene l'uccello ed i dintorni per non lasciare traccia e torniamo a letto, peccato che non riuscivamo a baciarci…
"Grazie amore"
"buonanotte"
Capita al massimo una volta la settimana che siamo entrambe in camera, succede quando ci scopano tutti il pomeriggio o sono fuori, in tal caso Nicola come sempre ci prende in camera nostra poi se ne va, altrimenti quasi sempre o io o lei siamo richieste dai vari componenti della famiglia secondo le voglie, a me mi chiama spesso Toni o i ragazzi, anche tutti assieme , impegnativo. A Eliana più le ragazze, Giulia per farsi inculare, nei periodi che va in calore non le basta il suo schiavo vuole quello più grosso di Eliana o tutti e due assieme. Ginevra le piace farlo a tre con Eliana e un fratello, adora la doppia col trans nel culo. Quando rimaniamo sole aspettiamo notte e ci incontriamo a metà stanza. I primi tempi faccio pompini per alleviare l'astinenza da punizione del mio amore, poi anche lei prova a leccarmela, anche se senza un cazzo dentro non è la mia pratica preferita. Vogliamo scopare, proviamo a sdraiarci testa e piedi per mettere a contatto i sessi, però , senza mani, sdraiato in senso opposto, un cazzo così duro metterlo dentro è impossibile. Poi una notte l'idea viene a Eliana, lei si sdraia supina verso di me io da in piedi mi accovaccio sul suo cazzo, non è facile metterlo dentro ma con un po' di strofinamenti ho imparato a farlo scivolare dentro. Con la pratica, accovacciata dandogli la schiena riesco anche ad infilarlo nel culo, ed anzi li è dove lo faccio sempre venire, la mattina quando mi svuoto e difficile distinguere lo sperma dal resto, invece quando Nicola mi lava la passera sarebbe difficile nascondere lo sperma che esce, quindi o bocca o culo.
Andiamo avanti per molti mesi ad amarci di nascosto, quelle notti sono nostre ci amiamo, anche se sempre appese a quelle catene che impedisce le nostre bocche di unirsi. Abbiamo imparato a decifrare tutti i rumori, se qualcuno arriva riusciamo a sentirlo con sufficiente anticipo per tornare nei nostri letti. Ma l'imprevisto è sempre in agguato, una notte ho chiesto ad Eliana di non mettermelo nel culo "amore oggi pomeriggio me lo hanno sfondato, hanno provato a fare la tripla anale, inoltre Tony ha provato a fistarmi, fortuna che le mie urla lo hanno fatto desistere, era già venuto, se fosse stato in preda alla eccitazione mi avrebbe sfondata, ora ce l'ho in fiamme, se vuoi te lo succhio"
"non fa niente amore mio, voglio stare dentro di te fino all'orgasmo, vengo fuori, poi ti pulisco con la lingua" scopiamo come sempre, io sopra. "amore vengo" mi sollevo, lo sfilo e lo strofino sulle piccole labbra, sento il suo sperma tra di noi, bisognerà fare una bella pulizia reciproca con la lingua. Provo ad alzarmi, ma qualcosa mi trattiene, sento Eliana "Aih" "scusa amore, ma cosa è successo" "non lo so, ho sentito tirare un anello." un anello della mia passera si è incastrato con il pearcing sulla cappella di Eliana, non so come sia successo, ma mentre strofinavamo per farla venire un anello è entrato dentro l'altro. Senza mani abbiamo provato tutta la notte a sganciarli, senza riuscirci, la mattina Nicola ci trova una agganciata all'altra tutte sporche di sperma. Non dice una parola, esce e torna non il padrone.
Sono disperata, non tanto per quello che dovremo subire, ma per il fatto che sicuramente non ci sarà più consentito scopare, stare vicine e forse neanche più vederci. Il padrone è imbufalito, non l’ho mai visto cosi adirato, a caldo ci riempie di frustate, lì sul posto, colpisce a caso con forza, un colpo mi prende in peino volto, non era mai successo, mi è restato il segno per un mese.
“Ora devo partire per qualche giorno, non ho tempo per queste due troie, legale e lasciale lì fino al mio ritorno” poi prende da parte Nicola, gli bisbilia qualcosa e se ne vanno. Nicola rientra dopo qualche minuto con due bicchieri d’acqua, ci sgancia e ci fa bere l’acqua “bevete, che non vi sarà più concesso per i prossimi giorni”.
Tutti i maggiordomi sono esperti di legature, fa parte delle loro bagaglio di competenze, e in questa occasione Nicola ha dimostrato la sua maestria in questa pratica, ci ha legate ognuna attaccata alla parete appese sopra il proprio letto a testa in giù, coscie spalancate al massimo e ginocchio piegate, tipo posizione del loto ma rovesciate, mani ben fissate dietro la schiena, un cappio al collo con corda fissata al pavimento, tesa, che facciamo fatica respirare. Pensare di dover restare qualche giorno in quella posizione mi terrorizza... ma non è la cosa peggiore che ci aspetta. In bocca abbiamo quelle palline che non ci permettono di parlare. La vedo dall’altra parte della stanza, con quel cazzone sempre duro sopra la pancia. Non ci ha portato neanche in bagno prima di legarci, se ci scappa praticamente ci dobbiamo piscare in faccia. Dopo qualche ora sento Eliana che si lamenta e sgrana gli occhi, non capisco, vedo gli addominali contrarsi come se soffrisse... ben presto capisco... anche a me mi arrivano dolori al basso ventre, coliche all’intestino... l’acqua, quel bastardo ci ha purgate per umiliarci. Io ho resistio di più, ho visto Eliana cedere ed eruttare come un vulcano, poco dopo ho ceduto anche io. Non entro nei particolari perchè non è un racconto Scat, lascio alla vostra immaginazione cosa potevamo essere dopo tre giorni in quello stato, dico solo che cercavamo di pisciarci in faccia per pulirci dal resto e questo ad Eliana riusciva meglio.
Quando torna, il padrone organizza la serata della nostra punizione, simile a quella del benvenuto, ci hanno scopate ed inculate in tutti i modi e frustate a sangue, uniche differenza, non potevo godere e noi non ci siamo mai neanche sfiorate, sempre vicine ma nessun contatto, questa è la più grossa tortura. Finale di serata, ci legano a pecorina vicine e sento dita entrarmi nel culo, mi giro è Nicola che armeggia con i nostri culi, stasera ci sfondano. Messe le 5 dita dentro e la mano a cuneo comincia a spingere, so che non c’è scampo, quella sera sarebbe entrato, meglio tacere e collaborare il più possibile. Cerco di rilassarmi e spingere leggermente come mi aveva insegnato Eliana, mi volto la guardo e probabilmente aveva il mio stesso viso sofferente, sta sicuramete subendo il mio stesso trattamento. Per quanto collabori nicola ha dei manoni giganti e temo che qualche danno lo provochi, sento il culo aprirsi in modo pauroso, penso a Francesca che lo ha preso fino al gomito... speriamo si accontentino della mano. Sono alla massima dilatazione, sono tutta sudata, entrano le nocche... è fatta, non mi si è rotto il culo, sento il pugno affondare nel mio culo e mi si allenta la tensione, quasi rido. Guardo Eliana, anche lei è riuscita a prenderlo, ci fissiamo, abbiamo entrambe il culo spalancato. “Ti amo...” le dico con le labbra senza far uscire alcun suono.
scritto il
2019-08-30
8 . 7 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Marina - Venduta

racconto sucessivo

Lui, Lei... l'altro...
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.