La nipote (Introduzione)

Una mia nipote acquisita, di 25 anni, vogliosissima fin dalla sua adolescenza secondo quanto riferiva la madre, è un bocconcino delizioso che ho comnciato a desiderare sin da quando raggiunse la maggiore età: bellissima di viso, alta più di un metro e settanta centimetri e dotata di un corpo così armonicamente composto da far svettare il cazzo in dieci secondi. L'esordio del mio primo arrapamento avvenne quando, trovandoci a fare una scampagnata estiva familiare, io mi allontanai di qualche centinaio di metri dal gruppo per andare a godermi un po' di fresco sotto un albero di alto fusto leggendo un libro. Dopo una decina di minuti vidi la bella in lontananza avviarsi verso di me, e una volta giunta mi chiese cosa stessi facendo..."Lorenza, mi sto rilassando all'ombra leggendo, non vedi?" le dissi.
"E che leggi di bello, zio?"
"Mi piace leggere filosofia, fin da ragazzo, e per questo la scelsi anche come materia di studio".
"Oh, che interessante...invero anch'io ho studiato filosofia al liceo ma la trovo un po' noiosa...beato te che ne sei appassionato".
"Brava, si tratta di passioni"
"Eh, lo so, zio...io ho una forte passione anche, che non si dice ahahahah" replicò strizzandomi l'occhio";
"Eheheheh, simpatica lazzarona" dissi io.
Si guardò intorno, come se volesse assicurarsi che nessuno la sentisse, e con una naturale e imbarazzante disinvoltura disse "zio, mi fai vedere il tuo pisello mentre minge?"...
Rimasi sbalordito e incredulo, arrossii come un bambino e mi limitai a replicare soltanto
"Lorenza! Ma hai perso la testa?"
Confesso che fui dominato da un disagio notevole; e pur avendo io una notevole carica erotica, il cazzo mi rimase comunque floscio al sentir quelle parole. Mi guardò con uno sfacciato sorrisetto malizioso e, senza che entrambi dicessimo altro, mi alzai (ero sdraiato sull'erba) e raggiunsi il gruppo di famiglia; lei mi seguì. Passata la prima ora in una specie di smarrimento, ripensai a quelle parole dette da una ragazza già piuttosto esperta e notai che il cazzo questa volta non rimase insensibile (continua..).