Valentina ripetizioni 8

di
genere
dominazione

Valentina 8
Dopo un po di pausa torno a scrivere di nuovo per raccontarvi le mie esperienze sessuali....
"La punizione"
Orgogliosa della mia ultima esperienza sessuale con i tre ragazzi, la volli subito raccontare al mio padrone. Fiera di aver fatto sesso con i tre. Gli descrissi tutto ciò che avevo fatto tramite whatsapp, mi arriva un esplicito messaggio dal mio padrone. " SEI UNA PUTTANA, SEI LA MIA SCHIAVA SO IO CON CHI DEVI FARE SESSO...HAI GODUTO COME UNA CAGNA IN CALORE SENZA LA MIA PRESENZA, E PER QUESTO SARAI PUNITA A DOVERE, NON PRENDERE IMPEGNI PER DOMANI POMERIGGIO." Rimasi stupita dal suo atteggiamento, quasi ad aver un po paura per quello che mi sarebbe capitato il giorno segurente... comunque come al solito mi preparai per il pomeriggio, la solita divisa da brava scolaretta, e l'intimo da troietta... un bel completino di Pizzo nero con relativi tagli all'altezza della fighetta e capezzoli, calze nere con relativo reggicalze. Questa volta ero ancora più in agitazione, perché volevo capire in che consisteva la punizione... venne ad accogliermi da vero gentiluomo, un baciamano dolcissimo... mi fece accomodare e subito m'infilò il collare, e disse,"BRAVA LA MIA PUTTANELLA TI SEI FATTA SCOPARE COME UNA CAGNA, TI È PIACIUTO?" Feci segno con la testa di si, ci accomodiamo sul divano, e inizia ad accarezzarmi dolcemente poi m'infila la mano sotto la gonna... e nota che già sono tutta bagnata, "BRAVA LA MIA SCHIAVETTA E GIÀ TUTTA FRADICIA OGGI SOFFRIRAI DI PIACERE" mi ordina di mettermi con la pancia sulle ginocchia, e io senza batterciglio eseguii mi alza la gonna e il primo ceffone mi arriva sul sedere, incominciò a farmi domande sulla serata che avevo passato con i tre ragazzi, più rispondevo e più i ceffoni sul mio culetto diventavano sempre più forti... mi piaceva quel dolore misto a piacere... mi abbassa le mutandine e gli schiaffi diventarono più forti e sonori adesso mi faceva proprio male, dal dolore che mi procuaravano quei sonori schiaffoni sul mio sedere, che dal mio viso incominciò a scendere qualche lacrima... ma mi piaceva e godevo come una troia. E godevo ancora di più quando inizio a scavare con le dita la mia fighetta e il mio buco del culo... ad un tratto sentii tra le grandi labbra della mia figa qualcosa di freddo, molto piacevole... un plug di metallo di notevole consistenza, faceva spola tra le grandi labbra e il buco del culo, dopo cinque minuti di questa dolcissima e piacevole tortura... me lo infilò in bocca, poi di colpo sentii un fredda penetrazione, un dolorino mi pervase per tutto il buchetto del culo, il plug me lo aveva piantato dentro, ci giocherello' per un paio di minuti entrandolo e uscendolo... con l'altra mano mi solleticava il clitoride, ero un lago godevo come una matta... mi lasciò con il plug nel culo, e mi ordinò di andare a prendere la SCATOLA MAGICA... nello studio, ubbidii tornai con la scatola. Tirò fuori un frustino sottile nero con l'estremità un guadretto di pelle, intanto lui si era seduto su una poltrona ed io in piedi davanti a lui. Iniziò ad accarezzarmi le gambe delicatamente con il frustino, fino a risalire alla mia fighetta allagata, la punta del frustino entrava e usciva dalla figa, raccoglieva i miei umori e me li portava nella mia bocca, e io con avidità con la punta della lingua pulivo tutto, troppo che si erono induriti i capezzoloni quasi volevano bucare la stoffa della camicetta, allora mi fece slacciare la camicetta e dai tagli del reggiseno uscirono i capezzoli durissimi... prima per un po di tempo me li ciuccio' avidamente e poi con la punta del frustino li contornava alternando dei piccoli colpetti... "PUTTANA ADESSO CIUCCIAMI IL CAZZO" m'inginocchiai slacciai i pantaloni e li tirai fuori il cazzone mezzo moscio, con la lingua incominciavo a insalivarlo e pian piano lo accoglievo in bocca, di colpo sentii un dolore tremendo sul mio sedere, mi aveva fatto assaggiare la potenza del frustino... con una mano sulla testa dettava i movimenti del cazzo dentro la mia bocca e con l'altra mano mi pennellava il culo con il frustino, più i colpi diventavano forti più spingeva la mia testa sul cazzo. Sul mio culo il dolore si faceva sempre più acuto piangevo, intantanto lui mi scopava la bocca quasi a soffocarmi... le lacrime si mischiavano alla saliva che fuoriusciva dai lati della bocca, sfilò il cazzo grodante di saliva e mi fece alzare, mi fece appoggiare le mani sul bracciolo della poltrona andò a prendere un vibratore nella SCATOLA MAGICA mi fece chinare a novanta gradi e me lo infilò tutto nella figa già ben lubrificata dai miei umori, una goduria immensa avevo il plug nel culo e il vibratore in figa, lui si piazzò davanti a me con il cazzone mezzo moscio iniziò di nuovo a scoparmi la bocca, mi sentii dire dal mio padrone " PUTTANA DIMMI QUANTO GODI CON I BUCHI TUTTI PIENI SEI PROPRIO UNA CAGNA IN CALORE" mi sfilò il cazzo dalla bocca e con il frustino riprese a sculacciarmi il sedere sempre più violentemente... divento' sempre più rosso... adesso comprendevo le parole che mi disse all'inizio. “SOFFRIRAI DI PIACERE”
Nel metre succedeva tutto questo. Sentii il campanello della porta, lui mi accompagnò nello studio e andò ad aprire, sentii bisbigliare dopo un po entrò il mio padrone, e disse "PUTTANELLA PER TE LA PUNIZIONE ANCORA NON FINISCE ADESSO SARÀ UNA PUNIZIONE PIACEVOLE TI DIVERTIRAI"
mi bendò e mi ordinò di stare in piedi, sentii aprire la porta e percepii la presenza di un altra persona, si avvicinò a me e sentivo il suo respiro su di me un respiro dolce ebbi il dubbio che fosse una donna, ma la conferma mi arrivò quando inizio ad accarezzami, percepivo che la mano sottile e delicata era di una donna, iniziò a spogliarmi molto delicatamente rimasi solo con l'intimo, sentii dire al mio padrone "PUTTANA QUESTO POMERIGGIO SARAI CEDUTA A QUESTA MIA AMICA, MISTRESS ANGELA SARAI LA SUA SCHIAVA, FARAI TUTTO QUELLO CHE TI DICE IO STARÒ A GUARDARVI SE VUOI TI POSSO TOGLIERE LA BENDA"
Feci segno di si con il mio capo, ribattè di nuovo il mio padrone “ SE TI TOLGO LA BENDA TUTTO QUELLO CHE SUCCEDERA' RIMMARRA' DENTRO QUESTE QUATTRO MURA” feci di nuovo segno con il mia testa di si, accettavo la sua proposta. Subito le mani sottili mi sfilarono la benda, e con mio stupore e incredulità mi accorsi che era la mia prof d'inglese. Una bella signora sulla quarantina, tutta truccata con un tailleur attillato nero, proprio una bella signora, a scuola non vestiva cosi.mi squadrava dalla testa a i piedi mi girò e vide il mio sedere rosso mi fece piegare a novanta gradi e me lo baciò delicatamente mi sfilò il plug dal culo e se lo portò in bocca, " HA UN DOLCISSIMO SAPORE LA TUA SCHIAVETTA" me lo infilò di nuovo nel culo il plug, e si fece dare il frustino e di nuovo il mio culetto arrossato ricevette un altra buona dose di severe frustate... ancora più forti di quelle che mi aveva dato il mio padrone. Adesso piangevo dal dolore procurato dal frustino... LA MISTRESS ANGELA con le labbra mi asciugò tutte le lacrime dal viso, mi fece inginocchiare e si alzò la gonna, aveva solo I collant senza slip e mi ordinò di stappare I collant con la bocca e di succhiarle la figa... e io senza batterciglio ubbidii incominciai un lento e dolcissimo lavoro di lingua sulla figa della MISTRESS ANGELA. La mia lingua esplorava proprio bene le grandi labbra il clitoride il buco del culo... gliela infilavo tutta dentro sia in figa che in culo, lei intanto con le dita si torturava pazzamente il clitoride, dopo un po di lavoro frenetico con la lingua sentii un liquido caldo sul mio viso, LA MISTRESS ANGELA mi aveva squirtato in faccia. Però il mio padrone mi rimproverò “PUTTANA LA PROSSIMA VOLTA CHE LA MISTRESS ANGELA SQUIRTA DEVI TENERE LA BOCCA APERTA E DEVI BERE IL SUO SUCCO.” io con la testa feci cenno di si, poi LA MISTRESS ANGELA si rivolse al mio padrone, “BRAVISSIMA LA TUA SCHIAVETTA PERCHE' NON ME LA PRESTI PER UN PO' LA VOGLIO INSEGNARE UN PO' DI DISCIPLINA” e il mio padrone rispose “TE LA PRESTO SOLO SE IO SARO' PRESENTE” La MISTRESS ANGELA si ricompose un po e su un pezzo di carta scrisse il numero di telefono e il suo indirizzo. “PUTTANELLA DOMANI POMERIGGIO TI ASPETTO A CASA MIA” con la testa feci capire che accettavo la proposta. ero diventata proprio una puttana. “UNA MERCE DI SCAMBIO”
P.S. Scusate per il mio italiano imperfetto.
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scritto il
2019-10-16
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