Valentina ripetizioni 22
di
vale18
genere
dominazione
Valentina 22
Tornado verso casa, ci pregustavamo lo sperma che avevo in pancia, e nell'intestino...
Avremmo fatto un bel brindisi di sperma... "Amore siamo diventate proprio due belle maiale, che meraviglioso pomeriggio di sesso sfrenato ho trascorso insieme a te, ci siamo divertite tantissimo, amore mi dispiace tantissimo che l'israeliano ti ha fatto il culo... Vedevo che soffrivi tantissimo, però c'è l'aveva proprio grosso... uno dei più grossi che ho visto, ma ti posso assicurare che c'è né sono di più grossi..." mentre da brave maiale, parlavamo di dimensioni... le arriva una telefonata, siccome lo smartphone era collegato alla macchina, la conversazione era in vivavoce, sul display apparve il nome Marco, "Ciao cara come stai? e da un po di tempo che non ci sentiamo, e vediamo... tutto bene? Ho un'oretta libera prima di partire, se non sei impegnata ti va di bere qualcosa insieme? Angela rispose. "Ciao Marco io tutto bene tu? Si hai ragione e un po di tempo che non ci vediamo... senti io sono in macchina, tra dieci minuti sono a casa se ti va ci possiamo vedere," "ok ti aspetto sotto casa tua." Mi disse Angela che Marco era un amico di vecchia data avevano frequentato l'università insieme,sposato stessa età, quando potevano scopavano, e stasera se si poteva, ci sarebbe scappato qualcosa... mi disse che mi avrebbe presentata come la sua assistente...
Arrivammo sotto casa, parcheggiammo e vidi scendere da una macchina, un distinto signore, benvestito, giacca caravatta, ci avvicinammo un lungo abbraccio con Angela, e mi presentò cone sua assistente, in ascensore Marco disse ad Angela. "Che bella ragazza, ma assistente, assistente, o assistente schiavetta?" Mangiò la foglia perché sapeva che Angela era anche una Mistress, Angela rispose. "Tutte e due, oltre ad essere una grandissima amica..." appena sentii pronuciare queste parole, Marco si appicicò alle labbra di Angela e gli infilò la mano in mezzo alle gambe... entrammo in appartamento, e Angela con voce autoritaria mi disse. "Troietta nel frigo c'è una bottiglia di vino prendi due bicchieri, e servici da bere" io entrai nel ruolo, si padrona, andai in sala, loro sul divano a limonare, gli versai da bere. "Troietta esci il cazzo fuori dai pantaloni al mio amico, e incomincia a segarlo, che ha poco tempo" si padrona, m'inginocchiai e li tirai fuori il cazzo dai pantaloni, bel cazzo lo tenevo con due mani, una cappella enorme, e due palle grossisime, mentre loro pomiciavano io delicatamente segavo il cazzo di Marco, "Fai vedere a Marco come sei troia e come succhi bene con la bocca" si padrona, e iniziai un succulento pompino. Con la lingua e saliva, glielo lucidavo perbene... "Troia accompagna il mio amico in camera gli togli vestiti e lecca ogni parte del suo corpo, io intanto vado in bagno." Si padrona, lo portai in camera ed esegui l'ordine, mentre ero intenda a giocherellare con la lingua, con le grosse palle, tornò Angela tutta nuda, sentii dire a Marco. "E troppo brava la tua assistente... perché non me la fai scopare?" Angela rispose, "Ti piace la mia zoccoletta, magari la prossima volta, oggi devi scopare solo me..." io gli succhiavo le palle, e Angela lo prendeva tutto in bocca, ci scambiavamo di posto, Marco con le mani sulle nostre teste, era estasiato dal trattamento che riceveva il suo cazzo... dopo un po Angela mi disse. "Puttana leccami la figa che voglio sentire il cazzo dentro di me..." si padrona, Angela a pecora sul letto che si faceva scopare la bocca dal cazzo di Marco, e io con la lingua raccoglievo il dolce nettare che usciva grondante dalla figa di Angela, "Troia prendi il cazzo di Marco e infilamelo nella figa, prima succhialo e poi lo fai entrare dentro, ogni tanto lo esci, mi lecchi la figa, poi il cazzo, e me lo infili di nuovo dentro, hai capito puttana?" Si padrona... eseguivo alla lettera gli ordini di Angela, e mi piaceva tantissimo farlo, nello stesso modo mi arrapava tantissimo... ogni tanto con la mano mi masturbavo con i plug che avevo in figa e culo, che mi aveva infilato Angela per non farmi uscire la sborra, presa nel pomeriggio a casa degli universitari... era delizioso uscire il cazzo grondante di umori di Angela leccarlo e infilarglielo di nuovo dentro, anche lei godeva tantissimo, si vedeva dal cazzo gocciolante di dolce nettare... dopo un dieci minuti di questa pratica, mi ordinò. "Puttana preparami il culo che voglio sentire il cazzone del mio amico nell'intestino, e mentre lui mi fotte il culo tu leccami la figa..." Si padrona, sfilai il cazzo di Marco pieni di umori, dalla figa di Angela, lo leccai avidamente raccolsi tutto il nettare, e con la lingua e il dito iniziai a lubrificare i buco del culo di Angela, dopo il cazzone dell'israeliano avuto nel pomeriggio, il culo di Angela era bello e allargato, che subito risucchio le mie dita, la mia lingua ci giocava dentro allo sfintere di Angela, appoggiai la cappela bella lucidata dalla mia bocca e dalla lingua, immediatamente venne risucchiato tutto dentro al buco... mentre Marco incominciava a stantuffarla il culo sempre più violentemente... io mi posizionai sotto ad Angela, e con la lingua e le dita li perlustravo la figa... e talvolta con due dita o con i denti torturavo il clitoride, mi arrivavano dei spruzzetti di dolce nettare sul mio viso. Angela godeva come una cagna in calore... ogni tanto Marco usciva il cazzo dal culo, e me lo infilava in bocca, e con la stessa violenza che pompava il culo di Angela, pompava anche la mia bocca, facendomi arrivare il cappellone alle tonsille... mi venivano i conati di vomito, Marco vedeva che stavo quasi per vomitare, lo tirava fuori e io lo indirizzavo nel culo di Angela, di nuovo lo sfilava dal culo e me lo infilava in bocca... le grosse palle mi sbattevano sulla fronte, il cappellone sfregava violentemente nella mia gola, i rivoli della mia saliva che uscivano ai lati della mia bocca, nella posizione in cui mi trovavo, mi andavano a finire direttamente negli occhi... dai gemiti gutturali che uscivano dalla bocca di Marco, capii che stava per venire, me lo sfilai dalla bocca e lo puntai nel culo di Angela, cinque sei colpi ben assestati violenti e decisi... svuoto le palle nell'intestino della mia padrona... Marco si accascio sulla schiena di Angela, sentii dire, Marco non tirarlo fuori, "Puttana nel comodino c'è un plug, prendilo, appena tiri fuori il cazzo, infila il plug nel mio culo, e pulisci il cazzo di Marco con la lingua... Si padrona, scrollai il cazzo di Marco glielo tirai fuori e infilai immediatamente il plug nel culo di Angela, e iniziai una minuziosa pulitura con la lingua sul cazzo di Marco grondante di sborra e di umori usciti dal culo della mia padrona. Appena finita la pulizia del cazzo, Angela si fiondò sulla mia bocca, infilò subito la lingua nella mia bocca, come a riprendersi quello che gli l'apparteneva, cioè la sborra che avevo pulito sul cazzo di Marco, mentre noi con le nostre lingue ci scambiavamo la sborra, Marco si vestiva. “Bravissima la tua schiavetta, me lo ha fatto venire duro di nuovo, peccato che devo andare, sarei rimasto molto volentieri. Mi organizerò per la prossima volta avremo molto più tempo...” Marco se nè andò, lasciandoci ancora a limonare sul letto, “Amore adesso brindiamo...” Angela si alzò e andò in cucina, torna con una ciotola e due coppe con ghiaccio e cannuccie, “Amore tocca prima a te, ti insegno come devi fare, prendi la ciotola e la posizioni sotto il mio culo, sfili il plug, e subito metti la ciotola sotto vedrai che lo sperma andrà a finire tutto nella ciotola...” esegui alla lettera le istruzioni di Angela, sfilai il plug e infilai la ciotola sotto il culo, come una fontanella la sborra andò a finire nella ciotola, con il plug grondante di sperma prima me lo infilai nella mia bocca, poi lo passai ad Angela, io intanto con la lingua pulivo lo sfintere dalle ultime goccia di sperma... poi toccò a me, Angela posizionò la ciotola prima sotto la figa, sfilò il plug, appena sfilato una cascata di sperma, gli universitari mi avevano proprio riempita per bene di sperma. Angela s'infilò il plug in bocca per puliro e poi lo passò nella mia bocca, intanto lei raccoglieva le ultime traccie di sperma che uscivano dalla mia figa, la stessa cosa fece per il buco del culo, sfilò il plug e un altra cascata di sborra andò a finire nella ciotola, vedendo tutta quella sborra Angela esclamò. “Mammamia quanta sborra, avevano le palle piene gli universitari...” pulito il plug con la lingua, e il mio buco del culo dalle ultime goccie di sperma, Angela con un dito nella ciotola la mischiò e la versò nei bicchieri, prima pulemmo la ciotola con le nostre lingue, senza sprecarne neanche una goccia, e poi con I bicchieri in mano brindammo, Angela disse. “Alla nostra amicizia, al nostro amore, e soprattutto alla nostra grandissima troiagine...” ripulimmo I bicchieri fino a l'ultima goggiolina di sperma.... soddisfatte e appagate rimanemmo ancora sul letto abbracciate e a baciarci... era nato proprio una amore...... di sperma......
Tornado verso casa, ci pregustavamo lo sperma che avevo in pancia, e nell'intestino...
Avremmo fatto un bel brindisi di sperma... "Amore siamo diventate proprio due belle maiale, che meraviglioso pomeriggio di sesso sfrenato ho trascorso insieme a te, ci siamo divertite tantissimo, amore mi dispiace tantissimo che l'israeliano ti ha fatto il culo... Vedevo che soffrivi tantissimo, però c'è l'aveva proprio grosso... uno dei più grossi che ho visto, ma ti posso assicurare che c'è né sono di più grossi..." mentre da brave maiale, parlavamo di dimensioni... le arriva una telefonata, siccome lo smartphone era collegato alla macchina, la conversazione era in vivavoce, sul display apparve il nome Marco, "Ciao cara come stai? e da un po di tempo che non ci sentiamo, e vediamo... tutto bene? Ho un'oretta libera prima di partire, se non sei impegnata ti va di bere qualcosa insieme? Angela rispose. "Ciao Marco io tutto bene tu? Si hai ragione e un po di tempo che non ci vediamo... senti io sono in macchina, tra dieci minuti sono a casa se ti va ci possiamo vedere," "ok ti aspetto sotto casa tua." Mi disse Angela che Marco era un amico di vecchia data avevano frequentato l'università insieme,sposato stessa età, quando potevano scopavano, e stasera se si poteva, ci sarebbe scappato qualcosa... mi disse che mi avrebbe presentata come la sua assistente...
Arrivammo sotto casa, parcheggiammo e vidi scendere da una macchina, un distinto signore, benvestito, giacca caravatta, ci avvicinammo un lungo abbraccio con Angela, e mi presentò cone sua assistente, in ascensore Marco disse ad Angela. "Che bella ragazza, ma assistente, assistente, o assistente schiavetta?" Mangiò la foglia perché sapeva che Angela era anche una Mistress, Angela rispose. "Tutte e due, oltre ad essere una grandissima amica..." appena sentii pronuciare queste parole, Marco si appicicò alle labbra di Angela e gli infilò la mano in mezzo alle gambe... entrammo in appartamento, e Angela con voce autoritaria mi disse. "Troietta nel frigo c'è una bottiglia di vino prendi due bicchieri, e servici da bere" io entrai nel ruolo, si padrona, andai in sala, loro sul divano a limonare, gli versai da bere. "Troietta esci il cazzo fuori dai pantaloni al mio amico, e incomincia a segarlo, che ha poco tempo" si padrona, m'inginocchiai e li tirai fuori il cazzo dai pantaloni, bel cazzo lo tenevo con due mani, una cappella enorme, e due palle grossisime, mentre loro pomiciavano io delicatamente segavo il cazzo di Marco, "Fai vedere a Marco come sei troia e come succhi bene con la bocca" si padrona, e iniziai un succulento pompino. Con la lingua e saliva, glielo lucidavo perbene... "Troia accompagna il mio amico in camera gli togli vestiti e lecca ogni parte del suo corpo, io intanto vado in bagno." Si padrona, lo portai in camera ed esegui l'ordine, mentre ero intenda a giocherellare con la lingua, con le grosse palle, tornò Angela tutta nuda, sentii dire a Marco. "E troppo brava la tua assistente... perché non me la fai scopare?" Angela rispose, "Ti piace la mia zoccoletta, magari la prossima volta, oggi devi scopare solo me..." io gli succhiavo le palle, e Angela lo prendeva tutto in bocca, ci scambiavamo di posto, Marco con le mani sulle nostre teste, era estasiato dal trattamento che riceveva il suo cazzo... dopo un po Angela mi disse. "Puttana leccami la figa che voglio sentire il cazzo dentro di me..." si padrona, Angela a pecora sul letto che si faceva scopare la bocca dal cazzo di Marco, e io con la lingua raccoglievo il dolce nettare che usciva grondante dalla figa di Angela, "Troia prendi il cazzo di Marco e infilamelo nella figa, prima succhialo e poi lo fai entrare dentro, ogni tanto lo esci, mi lecchi la figa, poi il cazzo, e me lo infili di nuovo dentro, hai capito puttana?" Si padrona... eseguivo alla lettera gli ordini di Angela, e mi piaceva tantissimo farlo, nello stesso modo mi arrapava tantissimo... ogni tanto con la mano mi masturbavo con i plug che avevo in figa e culo, che mi aveva infilato Angela per non farmi uscire la sborra, presa nel pomeriggio a casa degli universitari... era delizioso uscire il cazzo grondante di umori di Angela leccarlo e infilarglielo di nuovo dentro, anche lei godeva tantissimo, si vedeva dal cazzo gocciolante di dolce nettare... dopo un dieci minuti di questa pratica, mi ordinò. "Puttana preparami il culo che voglio sentire il cazzone del mio amico nell'intestino, e mentre lui mi fotte il culo tu leccami la figa..." Si padrona, sfilai il cazzo di Marco pieni di umori, dalla figa di Angela, lo leccai avidamente raccolsi tutto il nettare, e con la lingua e il dito iniziai a lubrificare i buco del culo di Angela, dopo il cazzone dell'israeliano avuto nel pomeriggio, il culo di Angela era bello e allargato, che subito risucchio le mie dita, la mia lingua ci giocava dentro allo sfintere di Angela, appoggiai la cappela bella lucidata dalla mia bocca e dalla lingua, immediatamente venne risucchiato tutto dentro al buco... mentre Marco incominciava a stantuffarla il culo sempre più violentemente... io mi posizionai sotto ad Angela, e con la lingua e le dita li perlustravo la figa... e talvolta con due dita o con i denti torturavo il clitoride, mi arrivavano dei spruzzetti di dolce nettare sul mio viso. Angela godeva come una cagna in calore... ogni tanto Marco usciva il cazzo dal culo, e me lo infilava in bocca, e con la stessa violenza che pompava il culo di Angela, pompava anche la mia bocca, facendomi arrivare il cappellone alle tonsille... mi venivano i conati di vomito, Marco vedeva che stavo quasi per vomitare, lo tirava fuori e io lo indirizzavo nel culo di Angela, di nuovo lo sfilava dal culo e me lo infilava in bocca... le grosse palle mi sbattevano sulla fronte, il cappellone sfregava violentemente nella mia gola, i rivoli della mia saliva che uscivano ai lati della mia bocca, nella posizione in cui mi trovavo, mi andavano a finire direttamente negli occhi... dai gemiti gutturali che uscivano dalla bocca di Marco, capii che stava per venire, me lo sfilai dalla bocca e lo puntai nel culo di Angela, cinque sei colpi ben assestati violenti e decisi... svuoto le palle nell'intestino della mia padrona... Marco si accascio sulla schiena di Angela, sentii dire, Marco non tirarlo fuori, "Puttana nel comodino c'è un plug, prendilo, appena tiri fuori il cazzo, infila il plug nel mio culo, e pulisci il cazzo di Marco con la lingua... Si padrona, scrollai il cazzo di Marco glielo tirai fuori e infilai immediatamente il plug nel culo di Angela, e iniziai una minuziosa pulitura con la lingua sul cazzo di Marco grondante di sborra e di umori usciti dal culo della mia padrona. Appena finita la pulizia del cazzo, Angela si fiondò sulla mia bocca, infilò subito la lingua nella mia bocca, come a riprendersi quello che gli l'apparteneva, cioè la sborra che avevo pulito sul cazzo di Marco, mentre noi con le nostre lingue ci scambiavamo la sborra, Marco si vestiva. “Bravissima la tua schiavetta, me lo ha fatto venire duro di nuovo, peccato che devo andare, sarei rimasto molto volentieri. Mi organizerò per la prossima volta avremo molto più tempo...” Marco se nè andò, lasciandoci ancora a limonare sul letto, “Amore adesso brindiamo...” Angela si alzò e andò in cucina, torna con una ciotola e due coppe con ghiaccio e cannuccie, “Amore tocca prima a te, ti insegno come devi fare, prendi la ciotola e la posizioni sotto il mio culo, sfili il plug, e subito metti la ciotola sotto vedrai che lo sperma andrà a finire tutto nella ciotola...” esegui alla lettera le istruzioni di Angela, sfilai il plug e infilai la ciotola sotto il culo, come una fontanella la sborra andò a finire nella ciotola, con il plug grondante di sperma prima me lo infilai nella mia bocca, poi lo passai ad Angela, io intanto con la lingua pulivo lo sfintere dalle ultime goccia di sperma... poi toccò a me, Angela posizionò la ciotola prima sotto la figa, sfilò il plug, appena sfilato una cascata di sperma, gli universitari mi avevano proprio riempita per bene di sperma. Angela s'infilò il plug in bocca per puliro e poi lo passò nella mia bocca, intanto lei raccoglieva le ultime traccie di sperma che uscivano dalla mia figa, la stessa cosa fece per il buco del culo, sfilò il plug e un altra cascata di sborra andò a finire nella ciotola, vedendo tutta quella sborra Angela esclamò. “Mammamia quanta sborra, avevano le palle piene gli universitari...” pulito il plug con la lingua, e il mio buco del culo dalle ultime goccie di sperma, Angela con un dito nella ciotola la mischiò e la versò nei bicchieri, prima pulemmo la ciotola con le nostre lingue, senza sprecarne neanche una goccia, e poi con I bicchieri in mano brindammo, Angela disse. “Alla nostra amicizia, al nostro amore, e soprattutto alla nostra grandissima troiagine...” ripulimmo I bicchieri fino a l'ultima goggiolina di sperma.... soddisfatte e appagate rimanemmo ancora sul letto abbracciate e a baciarci... era nato proprio una amore...... di sperma......
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