Babi - una fine ed un inizio ( 3 )

di
genere
sentimentali

Dopo quel litigio , il non ritorno in casa di Marco e una ben più seria discussione, la moglie di Marco aveva deciso di lasciare la loro casa al mare e tornare in città, un giorno alla settimana gli portava la bambina e lui passava tutto il tempo con lei … quando erano insieme in quella giornata sembravano ancora una coppia perfetta e con tutti avevano lasciato intendere che lei fosse dovuta andare via per questioni personali … si sentivano ogni sera, parlavano un pò di cose normalissime poi lui si faceva passare la bimba …quasi sempre durante quelle chiamate io ero a pochi passi da lui … non sapeva dirmi cosa stesse accadendo … non mi parlava volentieri di sua moglie o del punto a cui era il loro rapporto … ed io per tutti ero una presenza occulta nella sua vita.. nessuno sapeva di noi ..eppure dormivo con lui ogni notte… era una situazione surreale..perchè se da un lato mi sembrava di avere quello che volevo .. dall’altro mi sentivo ancora di più la terza incomoda…dormivo nel letto in cui aveva dormito sua moglie …facevo colazione nella sua cucina…. ed alle volte quando si allontanava per rispondere al telefono o quando mi faceva segno di non parlare per farle credere che fosse solo in casa , mi faceva sentire …Male…ma, come vi ho detto , c’erano anche momenti in cui era perfetto come in un sogno … perchè lui era esattamente come avevo sempre immaginato il mio principe azzurro.. lo so è stupido ed infantile..ed avevo anche smesso di crederci …ma poi l’avevo conosciuto … lo amavo? Si… da morire!
E non era solo perchè sapeva fare sesso da Dio…Marco sapeva sorprendermi , era intelligente , simpatico , protettivo ..dolce a modo suo, non in quel modo sdolcinato ma lo era ..con lui ero me stessa , senza maschere..senza paure…
Poi un giorno di fine Agosto, quel sogno si è interrotto.
Aveva passato l’intera giornata con sua moglie e sua figlia, erano andati insieme ad un parco acquatico poco distante…per tutta la giornata non si era fatto sentire e non mi aveva mandato nemmeno un messaggio.
Ero ormai nel mio appartamento, da sola… la stagione era praticamente finita e tutti i miei amici durante la settimana tornavano in città… sapevo di non potergli mandare un messaggio per non rischiare che fosse ancora con lei , quindi mi ero trattenuta dal farlo e man mano che passava il tempo senza avere sue notizie sentivo quella strana sensazione che qualcosa non andava bene…presentimento o sesto senso..chiamatelo come volete.
Stavo cenando da sola , sul balcone , con il piatto in mano , seduta su una sedia di plastica a guardare da lontano il mare..quando il mio cellulare ha iniziato a squillare.
Era lui.
“Hey.. sei vivo!”ho detto cercando di sembrare normale anche se avrei voluto urlargli in faccia quanto mi avesse ferito e preoccupato non sapere niente di lui per una giornata intera.
“si..sono andate via adesso…Cristina ( sua figlia) aveva fame e ci siamo fermati a mangiare qualcosa ..”ha detto lui
“Ah..bene..vi siete divertiti?”ho chiesto
“Sei a casa?”mi ha chiesto lui senza rispondere.
“si..”
“Da sola?”
“si..sono da sola…”
“Aprimi …per favore..”ha detto.
“ok..”ho detto io confusa alzandomi ed andando ad aprire la porta.
Qualche istante dopo era nel mio appartamento.
“Vuoi una birra?”gli ho chiesto mentre lo facevo entrare.
Rispetto a casa sua il mio appartamento sembrava un rudere.. non era salito molte volte, anzi forse quella era la seconda volta.
“no..grazie sono a posto”ha detto serio.
“Ok..dalla tua espressione io credo che ne avrò bisogno..”ho detto appoggiando il piatto di pasta sul lavello , mi si era chiuso lo stomaco. Ho preso la birra dal frigo …
Non mi guardava nemmeno in faccia.
“Di quello che si venuto a dirmi ..”gli ho detto sedendomi sul divano. Sapevo che se non mi aveva chiesto di raggiungerlo da lui , ma era venuto di persona poteva esserci solo un motivo…
Lui si è seduto su una delle sedie intorno al tavolo.
“Babi..credimi che è non è una situazione facile…quando sto con te io sto bene come non mi era mai successo prima…”
“Marco…ti prego…arriva al punto!”ho detto io
“Ma ho una figlia…e non posso..non posso distruggere il suo mondo …e non ce la faccio.. io non ci riesco a vederla una sola volta alla settimana…a sentirle dire che vuole tornare a vivere tutti insieme…non posso…”
Un sorriso nervoso mi è spuntato “ah.. ma che bravo.. te lo sei studiato il discorso mentre venivi qui? Hai cercato la versione più soft…e magari ti aspetti anche che ti dica che ti capisco…e vaffanculo.. perchè io ti capisco!!”ho detto arrabbiata “Ma , se non mi sbaglio eri un padre anche quando mi hai scopato nel tuo ufficio la prima volta…”
“Barbara…ascoltami..”ha detto cercando di calmarmi
“ascoltare cosa?..tu che cerchi di indorare la pillola??..Avrò anche 20anni meno di te..e magari ti sono sembrata una ragazzina stupida ma non lo sono…ti sei fatto la tua avventura estiva…magari è durata più di quello che prevedevi forse ti piacevo anche… ma i giochi sono finiti…quindi evitami le belle parole… lo sapevamo che doveva finire no?…”ho detto cercando di calmarmi e di mandare giù le lacrime, perchè quella soddisfazione non volevo dargliela…sapevo di non poter essere arrabbiata con lui , sapevo che non mi aveva mai promesso niente, sapevo che posto davanti ad una scelta non avrbbe scelto me.. lo sapevo .. ma faceva un male cane.
Sono andata in balcone girandogli le spalle “ puoi andare…”gli ho detto.
L’ho sentito alzarsi ed avvicinarsi alla porta del balcone.
“C’è un’altra cosa…”mi ha detto “preferisco dirtela io..adesso…”
“dimmi”ho detto senza girarmi
“Ho già parlato con Giorgio… domani è il mio ultimo giorno come socio del locale…gli cedo la mia quota…credo sia arrivato il momento di far un lavoro che mi lasci più tempo per…” l’ho interrotto girandomi
“La tua vita non è mai stata un mio affare…ma grazie di avermelo detto…ora ti prego…vai via!”ho detto sentendo le lacrime rigarmi il viso.
“Ok…”ha detto andando verso la porta , avrei voluto pregarlo di non uscire, avrei voluto pregarlo di non andare via da me.. avrei voluto poter trovare le parole giuste per convincerlo a scegliere me… ma non esistevano….
Il giorno seguente…era stato una tortura.. vederlo , doverci parlare per lavoro … sentirlo salutare tutti …
Giorgio aveva organizzato un aperitivo per salutarlo …io ero scappata via prima con una scusa…
Sono rimasta a lavorare li per altre due settimane… e mi sembrava mi avessero strappato il cuore dal petto …
Poi sono tornata a casa…avevo vissuto più di 20 anni senza incrociarlo eppure giravo con il terrore di vederlo..
Voglio essere onesta con voi .. non è stato uno dei miei momenti migliori…mi sono presa una pausa dal lavoro di barista nei locali , con l’idea di volermi concentrare solo sullo studio ..ma finivo sempre per fare tardi nei locali…ubriacarmi per poi , il più delle volte finire a letto con il più carino che ci provava con me o semplicemente quello che più mi ricordava Marco…era come se niente mi entusiasmasse più ,se fingessi solo di essere felice e spensierata… come se lui si fosse portato via , quella sera, anche un pezzo di me….e quando mi concedevo il lusso di fermarmi a pensare…non riuscivo a convincermi che lui non mi amasse…mi sentivo come la protagonista di uno di quei film drammatici … ci vedevo come due persone divise dalle circostanze , non dalla volontà… ed alla fine mi sentivo ancora più stupida , sola e ferita ….
Ero ad un party universitario, un locale stava dando la festa natalizia per la fine dei corsi …se ricordo bene era il 22 dicembre…ed ero davvero ubriaca…
“Posso metterti il sale sulle tette?”mi ha chiesto uno dei miei amici , dopo che avevamo ordinato delle tequila sale e limone.
“ma sei in fissa tu questa sera con le mie tette eh!”ho detto io
“Tette ..tette …tette…”hanno iniziato ad incitare gli altri , eravamo tutti davvero ubriachi ..
“ va bene!!” ho risposto io bagnandomi di tequila vicino alla scollatura per fare in modo che il sale aderisse.
Lui mi ha leccato il sale, per poi bere la sua tequila..
“Posso morire felice..”ha detto poi scherzando piantandomi la faccia sulla scollatura.
“belle tettone!!!” ha detto scuotendola.
In quel momento il cellulare nella tasca dietro dei Jeans ha vibrato.
“ecco bravo.. muori!”ho detto io spingendolo via e prendendolo.
“Vista l’ora sarai già a letto e so che non dovrei cercarti…ma non riesco a non pensarti” Era Marco.
Ho dovuto rileggerlo due o tre volte per realizzare .. un pò per la tequila ed un pò perchè credevo di essere così sbronza da immaginarmelo.
“facciamo un altro giro?”mi hanno chiesto i miei amici
“no..io basta.. devo andare in bagno..”ho detto andando verso le toilette.
Mi sono chiusa in uno dei bagni, e rileggevo quel messaggio mentre la musica mi arrivava ovattata.
Una parte di me voleva eliminarlo senza rispondere…ma l’ho fatto .
“Non sto dormendo”gli ho risposto seduta in quel bagno sudicio.
Ho visto la scritta “ Marco sta scrivendo” e non vedevo l’ora che comparissero le sue parole
“Sto tornando da una cena aziendale..possiamo vederci?”mi ha chiesto
“Sono fuori con degli amici e non ho la mia macchina…”
“dimmi dove sei e passo a prenderti..”ha scritto
Gli ho mandato la mia posizione.
“Ti faccio uno squillo quando sono li!”ha risposto lui.
Ero agitata, emozionata, spaventata …confusa..volevo vederlo ma volevo anche scappare il più lontano da lui.
sono uscita dal bagno , mi sono guardata allo specchio davanti ai lavandini.
Avevo un aspetto orribile, si sarebbe accorto subito di quanto fossi ubriaca…”ma si.. che ti frega!!”ho detto cercando di convincermi , uscendo dal bagno ed andando al primo bar per prendere una bottiglietta d’acqua.
Ho cercato i miei amici e gli ho detto che mi ero rotta ed andavo a casa con un taxi .. non so se mi hanno creduto , o se mi stessero ascoltando davvero .
Poi senza aspettare lo squillo del cellulare, sono andata al guardaroba, ho preso il mio cappotto e sono uscita..
Faceva un freddo cane , ma forse era quello che mi ci voleva per riprendermi più in fretta dalla sbornia.
Ho visto la macchina di Marco fermarsi a pochi metri dall’ingresso del locale, lui non mi aveva vista , nascosta fra le persone che erano fuori per fumare una sigaretta..potevo ancora scappare… le gambe mi tremavano e un milione di cose mi passavano per la testa. Poi lo squillo del telefono mi ha riportato alla realtà. Ho fatto un profondo respiro e mi sono avvicinata al suo suv, aprendo la portiera.
“Sei già qui..”ha detto lui sorridendomi.
Dio, era ancora più bello di come lo ricordavo…eppure avevo guardato milioni di volte le sue foto in quei mesi ..aveva un completo elegante, giacca , cravatta camicia..
“Sono uscita a prendere un pò d’aria mentre aspettavo”
“sali o hai cambiato idea?”mi ha chiesto guardandomi con il suo fare ironico .
Sono salita.
“Stai bene vestito da ometto”ho detto io cercando di sembrare a mio agio e pronta a parlare e scherzare con lui come se fosse solo un amico che non vedevo da tempo.
“Gia..il lato negativo del nuovo lavoro..”ha detto “non puoi andare in ufficio in tuta…”ha detto lui scherzando avviando la macchina ed iniziando a percorrere le vie semi deserte.
“Spero di non aver interrotto una serata divertente..”ha detto
“Sono tutte uguali .. musica e tequila…”ho detto io guardando fuori dal finestrino
“Non lavori più come barista?”mi ha chiesto
“No..pensavo mi togliesse il tempo ai libri.. ma ho scoperto che studiavo di più quando andavo a lavorare…”ho detto girandomi verso di lui “ tu? Di che ti occupi adesso?”
“Lavoro per una multinazionale di import export.. mi hanno assunto come manager … cravatta e cene con i clienti sono i lati negativi …”
“quelli positivi?”gli ho chiesto
“Gli orari flessibili ed il fatto che posso lavorare da casa quando mi va… mi basta un pc ed un cellulare..”
“Splendido!”ho detto tornando a girarmi verso il finestrino “ Giorgio lo vedi ancora? sta bene?”ho chiesto cercando di non dire quello che stavo pensando , ovvero che sua moglie sarà fnalmente contenta di averlo sempre a sua disposizione.
“Giorgio è una condanna che mi porto dietro dalle medie… -ha scherzato lui-sta benone …”
“ti direi di salutarmelo .. ma immagino che non lo farai quindi è inutile..”ho detto io
Marco ha fermato la macchina , eravamo in una strada poco distante dal centro .
“In realtà potrei salutartelo…”mi ha detto spegnendo la macchina e girandosi verso di me . mi sono girata anche io verso di lui.
“Gli ho detto di noi ..un mese fa più o meno..”mi ha detto prima che potessi parlare.
“Stavate giocando a confessarsi i segreti più sordidi?”ho detto in tono acido , pensando che dovevo cercare di filtrare le parole.. che il mio cervello aveva bevuto troppo per potersi permettere di dire ciò che pensava , come lo pensava…
“No..gli dovevo spiegare e perchè avessi bisogno che mi facesse dormire a casa sua…”mi ha detto lui “ Io e Cinzia ci siamo lasciati da un mese ormai …”
Quella notizia mi aveva tolto le parole di bocca..e non sapevo cosa dire o come reagire…
“E… volevo lasciarti in pace… perchè so di averti fatto male… so che non ho nessun diritto di chiamarti alle tre di notte ma..”ha detto interrompendosi e guardano fuori dal cruscotto
“ma?”ho chiesto io
“ma so quanto ti piacciono le paste appena sfornate con la crema ancora calda…e sono più che certo che li ne abbiano quante ne vuoi.”ha detto indicando la porta del laboratorio di una pasticceria-panificio.
“Hai fame?”mi ha chiesto
“Da morire..”ho sorriso io
Siamo scesi dalla macchina , abbiamo bussato alla porta del laboratorio e quando ci hanno aperto una ventata di caldo ed odore di pane appena sfornato mi ha aperto una voragine allo stomaco.
Abbiamo preso due paste a testa e siamo tornati a mangiarle in macchina.
Mi sentivo come quella prima volta quando ero rimasta da sola con lui… emozionata ed imbarazzata…poi piano quell’imbarazzo si è sciolto ed abbiamo iniziato a parlare e scherzare…ritrovando quella sintonia che ci faceva sentire a nostro agio …ad un certo punto , durante un discorso su un esame che non avevo passato lui mi ha interrotto facendomi una domanda semplice “Posso baciarti?”
“Che Dio ti stramaldica!! Si che puoi…”ho risposto io.
Ci siamo baciati , è stato un bacio incredibilmente dolce.. splendido perfetto… è stato come sentirsi ancora completa.. come ritrovare la propria casa…
“mi sei mancata ..”mi ha detto staccando le sue labbra dalle mie.
L’ho guardato, mi era mancato anche lui ,mi era mancato qualsiasi cosa di lui ..il suo profumo , il suo sorriso, la sua voce, il suo modo di guardarmi…mi erano mancate come l’aria tutte quelle emozioni che solo lui mi aveva fatto provare… ed avrei voluto dirglielo…ma la parte di me che lui aveva lasciato …che aveva sofferto …ora sembrava essersi fatta più forte e riusciva a togliere la parola alla me impulsiva e sognatrice… avevo solo voglia di abbracciarlo e picchiarlo allo stesso tempo…
“Stavo per riuscire a chiuderti in un cassetto…”ho detto fissandolo , mentre sentivo che le sue mani prendevano le mie .
“non è vero”mi ha sorriso lui dolcemente “non saresti qui… saresti ancora in quel locale e bere tequila …”
“Io non voglio perderti ancora…e non voglio nemmeno che mi fai promesse …”ho detto decidendo di svuotare tutti i miei pensieri senza censurarli “Ho sempre sentito quello che provi per me..non so come fosse possibile, ma ero sicura di mancarti.. in questi mesi mi sentivo stupida a crederlo…ma sei qui , quindi forse non lo ero…ma questo non ti ha impedito di scegliere di tua moglie e tua figlia…ed anche se so che era la cosa giusta da fare, anche se non ho mai creduto davvero il contrario … mi ha fatto troppo male…e non posso pensare di riviverlo…”
“Babi, è esattamente per questo che ho aspettato un mese … ed avrei aspettato di più a cercarti… ma questa sera ,mentre tornavo dalla cena , per radio ho sentito “Roma Bangkok”..e ti ho vista dietro al bancone a ballarla e cantarla mentre facevi da bere…” lo ascoltavo senza ricordare il momento che gli fosse tornato in mente “Ti guardavo e non avevo mai visto niente di più bello… era il primo giorno che lavoravi per noi.. ricordavo appena il tuo nome… non so il perchè , ma sei la sola donna di cui non riesco a fare a meno… e lasciarti quella sera è stato come tagliarmi un braccio…ma dovevo farlo, lo dovevo a mia figlia e pensavo che …provando ad essere l’uomo che loro volevano le cose avrebbero ripreso a funzionare…ma non è stato così … e non sono qui per farti promesse…la sola cosa che volevo dirti è che mi sei mancata…ed è un casino, la mia vita mi sembra davvero un grande casino adesso… e se non vuoi farne parte io lo capisco…”
L’ho interrotto con un altro bacio… perchè era la sola cosa che volevo … non c’è niente di così bello che non comporti il rischio di soffrire…ed io avevo bisogno di fidarmi di lui, di credere che sarebbe stato diverso… che sarebbe stato MIO…che sarebbe potuto esistere un mondo in cui un nostro NOI sarebbe stato possibile…perchè senza di lui non mi ero più sentita completa…
“Vieni da me?”mi ha chiesto
“non abiti da Giorgio?”ho chiesto io
“No,ho preso un appartemento in affitto qui vicino..”mi ha detto lui.
“forse è meglio che mi porti a casa mia…”ho detto io , anche se volevo andare da lui …anche se passare il resto della notte a fare l’amore con lui era la sola cosa che davvero volessi …volevo essere sicura che il giorno dopo non si sarebbe svegliato pensando di aver fatto una cavolata…se mi desiderava così tanto, se ero davvero ciò che voleva nella sua vita …poteva anche aspettare e fare le cose con più calma…forse volevo solo la prova che avrebbe continuato a cercarmi…
“ok..”ha sorriso lui. Ha acceso la macchina ed è ripartito. Non ci siamo detti molto … ma guidando mi teneva la mano …
Gli indicavo la strada ed una volta fermi davanti al cancello
“Domani pomeriggio hai impegni?”mi ha chiesto
“Posso disdirli…”ho detto io pensando che solitamente mi sentivo con Stefy per valutare se avessimo voglia di fare qualcosa .
“Io devo andare in giro a comprare gli ultimi regali.. la presenza di una donna aiuterebbe l’mpresa…”
“Domani è il 23 e non hai ancora preso tutti i regali???”ho detto sorridendo
“colpevole!” ha riso lui
“sei fortunato!!! Io adoro spendere soldi..sopratutto se non sono miei!!”
“Passo a prenderti alle quattro?”mi ha chiesto
Mi sono avvicinata con il viso al suo “ attento che se mi passi a prendere sembra un appuntamento vero!”ho sorriso io.
“Un vero appuntamento, alla luce del sole..ed in mezzo alle altre persone…così non pensi che ti cerco solo per fare le cose zozze..”ha scherzato lui
“Io non faccio le cose zozze… sono una brava ragazza”ho sorriso io avvicinando di più le mie labbra alle sue.
“Le brave ragazze sono le migliori a letto..:”ha detto lui baciandomi ..le nostre lingue hanno iniziato ad accarezzarsi e da bacio dolce si è subito trasformato in un bacio più sensuale e passionale…
“A domani .:”ho detto staccando a malincuore le labbra dalle sue
“A domani Bellezza..”ha detto lui..
Sono scesa di corsa dalla macchina prima di cambiare idea.. prima di dirgli di portami a casa sua e fare l’amore con lui..
Sono salita in camera mia , i miei dormivano la casa era immersa nel silenzio.
Sono andata in bagno , mi sono struccata e messa la maxi maglia che uso come pigiama.. per poi scivolare sotto le coperte.
Stavo guardando un documentario per addormentarmi quando il mio cellulare in modalità silenziosa si è illuminato.
“Avrei dormito meglio se fossi venuta qui” era Marco.
“Non avresti dormito per niente!”ho risposto io aggiungendo una faccina ammiccante.
“Ma come? Non eri una brava ragazza?”ha risposto lui
“Ah..mi hai creduto?”
“Ahahahha…nemmeno per un secondo…”
“Mi vorresti li? Immagina che ci sia…”ho detto allegandogli una foto di me con la testa sul cuscino.
“Se lo stessi già facendo sarebbe così grave?”
“no..”ho risposto io immaginandolo sdraiato sul letto con la mano dentro ai suoi boxer
“Buonanotte principessa..a domani”ha scritto lui
“Buonanotte”ho risposto allegando un cuore, una faccia con il bacino …ho appoggiato il telefono sul comodino…qualche istante dopo l’ho ripreso ed ho inviato solo una lingua, una banana e delle goccioline… era il mio modo ironico e simpatico per dirgli che avevo una gran voglia di leccarglielo..lui mi ha risposto :
“porca!” con la faccia che rideva.
Per la prima volta dopo mesi , mi sono addormentata sorridendo…e per la prima volta dopo mesi non vedevo l’ora che arrivasse il giorno dopo ….
scritto il
2019-10-29
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