Sabrina la vacca

di
genere
dominazione

Buongiorno, mi presento. Mi chiamo Sabrina, ho da poco compiuto 19 anni. Sono alta 155cm, sono un pò bassa in effetti. Sono bionda con capelli lunghi, lisci e biondi. Molti dicono che ho un viso da bambola con occhi da troia e bocca fatta solo per essere riempita di cazzi. La mia bocca un po larga con le labbra pronunciate piace molto ai maschi, lo devo ammettere. Il mio fisico è ben scolpito anche se esile. Ho un bel culetto, ma soprattutto quello che fa di me la particolarità sono i miei seni. Porto una quinta ed ho dei capezzoli molto grossi.
Fin dall’adolescenza mi sono sentita attratta dal sesso. Cosa che con il crescere non mi sono certo lasciata sfuggire. Sono considerata la troia del mio paese alla stregua di una ninfomane. Ormai il mio soprannome è Vacca o Ciucciacazzi. Si, lo ammetto. Mi piace essere trattata male ed umiliata. Sono molto porca e masochista. Mi sono fatta montare anche da dei cani, tanto sono puttana.
Ma adesso veniamo al presente. Da circa un anno appartengo al mio Padrone. Lui è una montagna confrontato a me. E’ alto 190cm, un pò di pancia, ma palestrato. Ha un cazzo spropositato, sembra quello di un cavallo. E’ molto porco e sadico. In pratica il mio opposto.
Con lui sono praticamente usata allo stremo di un animale. Subisco, con molto piacere, penetrazioni violente, cinghiate ed abusi di ogni tipo. Ogni mattina e sera vuole che lo serva come WC. Devo solo aprire la bocca ed accogliere tutto. Spesso non reggo e rimetto tutto imbrattandomi le mie tettone e trovandomi seduta su un lago di escrementi. Cosa che puntualmente, dopo avermi cinghiato i seni fino allo sfinimento sono costretta a leccare e rimangiare tutto. Naturalmente non ho mai dormito nel suo letto, ma come una troia del mio calibro si merita, mi fa passare le notti in gabbia.
La scorsa settimana mi ha portata in un club prive clandestino. Un luogo veramente malfamato dove di solito mi fa usare a pagamento.
Mi ha fatto indossare solo una camicia da notte di tessuto leggerissimo e semitrasparente. Per reggere il vestito solo due laccetti che passano sulle mie spalle nude. La scollatura, molto ampia copre a malapena i miei capezzoli. L'oscenità delle mie grosse mammelle che ad ogni passo ondeggiano e rischiano di uscire è veramente provocante. Prima di uscire mi ha infilato due grossi spilloni nei seni. Sono molto larghi e lunghi. Mi passano da i capezzoli ed affondano per buona metà dentro la carne dei miei grossi seni doloranti.. Mentre mi penetrava le grosse mammelle ho urlato molto, ma sono anche venuta più volte. L'abito termina a pochi centimetri sotto il culo. Nella figa e nel culo mi ha inserito due enormi vibratori. Mi escono leggermente da i miei orifizi, dilatati all'estremo e irritati da morire. Gli ha lasciati sporgere perché la gente possa vedere quanto sono vacca e che razza di troia sono. Per non farli uscire ha usato una graffettatrice spillando i due grossi dido alle grosse labbra della figa e alle labbra dell buco del culo. Le gambe sono nude, rigate da colate di umori della mia figa. Mi ha fatto indossare dei sandali con tacco alto così che la mia postura sia più provocante.

Mi porta in giro per il locale tirata dal guinzaglio che ho al collo. La gente mi guarda vogliosa.. Alcuni mi danno di troia. Altri ti osservano vogliosi con complimenti pesanti. Altri ancora approfittano della situazione per toccarmi il culo o le grosse mammelle. Altri mi sputano addosso offendendomi pesantemente.
Ci sediamo ad un bar. Il solo fatto di dovermi sedere mi preoccupa. Probabilmente l'effetto su di me sarà devastante. Sarò come impalata con il culo oscenamente dilatato e le magliette che strappano la carne del mio buco del culo.
Faccio per sedermi, ma il mio sadico padrone mi preme per le spalle nude mandandomi a sbattere violentemente il culo sulla sedia. Caccio un gemito e non trattengo un rigurgito di piscio che ho dovuto bere appena entrati nel locale. La gente si gira a guardarmi mentre dalle mie labbra cola un filo di saliva misto a piscio. Scende dal mento e mi cola sui seni da vacca. Il mio sadico padrone sorseggia comodamente una bibita mentre mi osserva ansimante ed ormai ridotta in maniera oscenamente depravata. Li piace vedere le mie smorfie di dolore e piacere sul mio bel viso da bambola. Le mie grosse mammelle ondeggiano seguendo i miei profondi respiri. Sentirmi la figa ed il culo devastati da due grossi oggetti e le pesanti mammelle penetrate da quei due grossi spilloni mi fa sentire realizzata. Utile per il mio padrone.
Ci alziamo, sulla sedia ho lasciato una pozza di umori. Mi tiene per la vita. Io assaporando il contatto con il suo corpo cerco di strusciare il più possibile le mie tettone su di lui. Voglio che sappia che sono grata per come mi usa. Sono la sua Schiava e può utilizzare il mio corpo a suo piacimento.
Mi appoggia ad una colonna ed inizia a mungere le mie grosse tettone da vacca. Il dolore ed il piacere che provo sono indescrivibili. Le mie mammelle sono calde e morbide al tatto. Completamente sporche di saliva e piscio. La mia bocca vogliosa cerca la sua pelle da leccare. Mi fa mettere in ginocchio. Io alzo la testa ed apro la mia bocca da latrina. Il suo cazzo mi scende in gola. Mi scopa praticamente la bocca come se mi dovesse soffocare.Quando lo sfila gli ciuccio le palle vogliosa per poi risalire con la lingua per tutta la lunghezza del suo cazzo. Lo riaccolgo tra le mie labbra e lentamente me lo lascio scivolare in gola. Il solo prenderlo in bocca, sommato alle mie condizioni, provoca al mio Padrone un violento orgasmo. Lo spompino per lunghi minuti rigurgitando ad ogni affondo del suo cazzo nella mia lurida bocca da pompinara.
Molte persone sono intorno a noi ad osservare e segarsi.

"Mi spiace"dice il mio Padrone rivolgendosi alle persone "Adesso devo riportare a casa la troia. Se volete gli potete sborrare addosso o dove preferite, ma se vi fa piacere usarla potete passare da noi in serata." Lascia un indirizzo e gli rassicura che potranno usare il mio lurido corpo come vogliono. Io abbasso la testa con fare sottomesso. Sono letteralmente coperta di sborra. Con le dita raccolgo lo sperma rimasto sulle mie luride mammelle doloranti. Mi porto le dita sporche di sborra alla bocca e le ripulisco con la lingua. I miei occhi sono lucidi e trattenendo un singhiozzo di pianto mi rivolgo agli uomini intorno a me "Vi prego solo di non farmi molto male."

Per commenti e suggerimenti nessunoitaca@libero.it
scritto il
2019-11-06
1 5 . 5 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.