Confessioni di una testimone di geova in calore

di
genere
poesie

In prosa o in poesia la vita è la mia,
Se voglio l'amore non è malattia,
Mi piacciono gli uomini e far la fellatio
Ai primi di giugno o alla fine di marzo,

In ginocchio sul letto dentro a un ascensore
Mi piace l oggetto che porta calore
In ginocchio lo sai non si fan le preghiere
Si chiudono gli occhi e lo si fa godere,

Godere il maschietto che vuole venire,
Su questa bocca che incute timore,
Ti parlo di dio di promesse lontane
Ma poi del tuo cazzo è davvero che ho fame,

Tu non guardarci come fossimo sante
Siamo diavoli in corpo di cento sottane,
Se accetti con garbo un'altra Svegliatevi,
Attendo con ansia, vi prego leccatemi,

Leccatemi giù tra le cosce e il mio sesso,
Tra i seni toccatemi e fatelo spesso,
Che il nuovo mondo è tra le lenzuola,
Tra occhi, saliva e sborra bella gola,

Ma se sono casta alle vostre apparenze,
Come in un teatro si cala il sipario,
Aspettami in macchina o dentro un motel,
Che ti dimostro l esatto contrario,

Il bisogno del da tutta una vita,
Che mi fa stare in pace con l'anima,
Son qui nel silenzio e ci metto le dita,
Vi prego non svegliatemi né ora né mai più...
scritto il
2019-11-17
3 . 8 K
visite
1
voti
valutazione
7
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.