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di
genere
etero

Quella sera rientravamo da una festa di compleanno. Erano le 2 e avevo appena lasciato Lorenzo a casa, restava solo Tiziana da accompagnare. Avvertivo la stanchezza, avevo alzato un po'il gomito e, passato l'effetto dell'alcool, sentivo la sonnolenza. Tiziana invece pareva essere di tutt'altro avviso, era sveglia e pimpante e mi raccontava delle sue esperienze sessuali, argomento che contribuiva a farmi restare sveglio. Io, non è che avessi granché da raccontare rispetto alle sue recenti avventure, ma mi limitavo ad annuire e a farle qualche domanda semplicemente per curiosita.Non scese nei particolari, tuttavia mi raccontò di averlo fatto in auto l'ultima volta, riferendomi di aver particormente gradito la prestazione ricevuta. Dal mio canto le riferì che non praticavo sesso in auto da tanto tempo e che preferivo altre situazioni, a causa degli spazi ridotti della macchina - guarda Tiziana, se c'è una solo cosa che vorrei ricevere in auto perché non l'ho mai provata, quella è la fellatio - le dissi. Seguirono alcuni istanti di silenzio e iniziai a provare imbarazzo, forse avevo commesso involontariamente una gaffe. Mi voltai verso Tiziana e le chiesi scusa, non volevo essere offensivo, mentre lei rimase in silenzio. Eravamo quasi giunti alla meta e il momento di disagio sarebbe terminato, quando Tiziana pose una mano sulla mia gamba, facendola scivolare lentamente sui miei organi genitali, accarezzandoli dolcemente. Inchiodai. Mi voltai verso di lei - non fermarti a casa, prosegui, prendi una stradina di campagna - mi disse. Io annuì, ero confuso, ma pian piano sentivo crescere la protuberanza nei pantaloni. Imboccai una strada isolata,procedendo a passo d'uomo. Tiziana continuava ad accarezzarmi il pacco. Indossava un vestito bianco corto, con uno spacco sulla gamba sinistra e, osservandola, mi accorsi di quanto fosse sexy. Avvicinò l'altra mano e mi apri' i pantaloni. Fui costretto a sollevare il bacino per consentire di sfilare questi e gli slip. Il mio membro era bello duro e puntava dritto verso l'alto. Finalmente le sue mani accarezzavano la mia carne e, subito dopo, fu in un attimo. Infilo' tutta l'asta in bocca, iniziando a spompinarmi
come una assatanataa. Avevo una mano sul volante e l'altra sulla sua testa, cercando di spostarle i capelli, volevo vederla in viso. Le sue labbra toccavano la cappella, che spariva affondata in quella fossa. La sua lingua scivolava lungo tutta l'asta, rilasciando cospicue quantità di saliva che appiccicava tra bocca e cazzo, creando dei filamenti di bava che cadevano sulle palle, umidificandole. Con una mano prese queste ultime e continuò con quel servizio - sei una gran pompinara Tiziana, non sai in che guaio ti sei cacciata - ero così eccitato e l'avrei sfondata. Le sollevai il vestito e le infilai un dito nella figa. Era incredibilmente bagnata e aveva inumidito tutto il suo perizoma. Le scansai il filo e le misi un dito nel culo. Con entrambe le dita entravo ed uscivo e lei gemeva, aumentando la frequenza con cui saliva e scendeva con la bocca. Era un gran pompino, ma avevo deciso di scoparla. Spensi l'auto e la feci girare a pecora. Le baciai il collo e strofinai i capezzoli e poi le infilai il cazzo nella figa. Era come inserire un coltello nel burro per quanto fosse lubrificata. La acchiappai dal collo, stringendola come una cagna - sei una troia e da troia verrai trattata - con la spinta del bacino iniziai a penetrarla con tutta la forza che avevo. Entravo ed uscivo come un martello pneumatico, senza sosta, volevo farla godere come non mai. Ci spostammo sui sedili posteriori e approfittò per leccarmi ancora un po' il manico, volendone assaporare il gusto misto a liquido vaginale. Salì sopra di me e inizio' a muovere le natiche, mentre io le leccavo i capezzoli. Appoggiavo la punta della lingua, poi tutta la base, fino a mordere i suoi seni, mentre lei era sempre più eccitata. Le acchiappai il culo, sostenendo con le mani quel movimento a salire e scendere - sei un porco schifoso, mi stai scopando per bene - ed era vero. La sbattevo così forte e lei era così eccitata, tanto da fare schizzare tutto il liquido vaginale dappertutto - volevo provare il tuo cazzo da troppo tempo - le sue erano parole che mi gratificavano. Prese a cavalcarmi come una forsennata, voleva venire e approfittava dello stretto contatto per strofinare il suo clitoride sulla mia pelle. In un impeto urlò - sto venendo, sto venendo, sono la tua troia! - il suo orgasmo duro' per diversi secondi. Quando finì, aprii lo sportello e lasciai cadere una giacca a terra e uscimmo fuori. Lei si inginocchiò e tiro' fuori la lingua. Prese a lustrare nuovamente il mio manico e a farmi una sega con ritmo sostenuto.
- sto per sborrare, arriva ..- la sborra le schizzo con forza su tutto il viso fino a sbavarle il trucco. Gran parte finì nella bocca. Lei chiuse quest'ultima e lo sperma le colo' dai lati fino a cadere sui suoi seni, mostrandomi quanto fosse esperta. Mi aveva mostrato il suo lato più intimo e da quel momento in poi, avrebbe continuato a farlo ...
scritto il
2019-12-01
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