Una voglia incontrollabile.

di
genere
esibizionismo

Con la fidanzata avevo chiuso e da una settimana non toccavo, non baciavo donne e la voglia era al limite della decenza perchè quando vedevo sui marciapiedi culi di donne che ondeggiavano camminando, stando seduto alla guida dell'auto, col cazzo che improvvisamente svettava fuori dagli slip e quasi oltrepassava la cintura dei pantaloni, mi veniva un dolore insopportabile. Quella sera poi ero in giro per Roma senza meta e stavo decidendo se andare al cinema o altro. Proprio quando percorrevo un viale sempre frequentato da puttane, tra tante racchie, grasse, con le forme cadenti, ti vedo una biondina tutte curve, cosce da infarto e seni che spuntavano dalla camicetta, in più un visetto da bambolina che suscitava desideri, voglie ormai sconosciute da me. Continuo ad andare avanti pensando alla sua bellezza ma anche a cosa andavo incontro a frequentare simili donne: malattie sessuali e chissà quanto altro! Ma a rivedere col pensiero quell'allettante bambolina bionda mi sono detto: ma i preservativi che li hanno inventati a fare?! Cazzo! Piglio e giro l'auto per tornare indietro e mi fermo poi al marciapiedi opposto a dove si trovava la gnoccolona. Abbasso il finestrino e la chiamo. Lei attraversa la strada e mi dice subito che non chiede soldi ma solo cazzo. Incredulo a quanto avevo sentito, le sorrido e mi viene spontaneo dirle se lei era veramente una gran figa oppure un trans. Ride e m'invita a seguirla a casa sua e lì svelerà il mistero. Accetto la sfida, già pronto ad andarmene via se fosse stata un trans, poi lei raggiunge la sua auto e mi facenno di seguirla. Le vado appresso e dopo pochi minuti siamo al suo portone che apre e saliamo al suo piano. Lì entriamo in casa; lei si toglie la giacca e mi prende poi una mano che va a posare sul suo inguine e lì non sento duri cazzi ma soffice pelo che circonda una vulva già ben bagnata, poi mi chiede se sono convinto sulla sua appartenenza al sesso femminile. Mi abbraccia e mi apre la bocca con la sua lingua che svetta tra la mia e tutta la bocca che ancora avevo spalancata con senso di meraviglia e stupore. Quando mi riprendo dall'emozione, l'abbraccio forte e le dico di spogliarci entrambi e così facciamo: lei indossa un reggiseno nero, il reggicalze anche quello nero e lo slippino invece rosso fuoco. Il reggicalze sostiene su le calze grigio fumè che risalta con le cosce marmoree, sode che io scorro interamente con le mani e poi le abbasso lo slippino che scopre un monte di Venere pelosissimo che subito mi fa svettare il cazzone già ben tosto. Io prendo lei in braccio e mi faccio guidare fino alla camera da letto dove la sdraio spalancandole le cosce e fiondandomi sulla fighina già sbrodolante di umori e lecco, mordicchio lievemente facendola sussultare e gemere di piacere; poi le chiedo se prende la pillola o usa il "guanto" ma mi risponde che la posso scopare come e quanto voglio perchè è priva di quanto serve per essere una mammina e, dopo che mi riprendo rapidamente dallo stupore, le chiedo se vuole essere posseduta subito, dato che non reggo più. Per tutta risposta mi spalanca nuovamente le cosce invitandomi a scoparla subito. La penetro e scopo, scopo, trattenendomi fino all'impossibile e quindi le scarico dentro un fiume di sborra che la fa godere pazzamente. Rimango dentro di lei ed in pochi attimi il cazzo riprende vita e giù nuovamente a scoparla. Dopo ben quattro rapporti, ci fermiamo a riprendere fiato e lei mi fa subito presente che vuole anche essere inculata. La faccio mettere in ginocchio, a pecorina, le appoggio il cazzo all'ano che noto molto stretto tanto da farmi provare ad infilarci dentro un dito per provare a dilatarlo ma lei stringe le natiche sode e muscolose e mi dice di non preoccuparmi di provocarle dolore perchè lei adora il dolore misto al piacere e, dopo che mi sono insalivato il glande, le lecco il buchino e la sodomizzo senzanessun riguardo e lì lei urla di dolore ma acnhe di piacere, tanto che mi confessa di sentirsi sadica e masochista insieme. Quando arrivo all'orgasmo le schizzo tutto lo sperma in culo e lei mi chiede di sculacciarla e se non bastasse, di usare il frustino da cavallerizza che sta sul comodino. Mi giro per prenderlo e frustarla ma l'occhio mi cade su delle siringhe e fiale. Le chiedo se si fa fare delle punture e mi spiega che quella roba serve per farla ben godere, iniettandole quelle fiale lì che bruciano maledettamente e lei, come anticipato prima, gode nel sentire dolore bruciante. Tutto ciò mi eccita, facendomo scprire che sono attratto moltissimo dal sadismo e le chiedo subito, assicurandole che sò fare bene le iniezioni, se vuole che le spari nelle natiche quegli aghi che noto sono per niente fini ed indolore ma anzi, spessi, erti, da bucare anche il cuoio. Mi invita subito a praticarle le iniezioni, cosa che subito preparo e, dopo averle strofinato cotone imbevuto di alcoolo, sulle natiche, ci infilo quattro aghi, scaricando subito il liquido bruciante che la fa strillare e piangere a lungo ma poi il pianto svanisce e mi abbraccia mordendomi una spalla, chiedendomi anche di sculacciarla fino a farla di nuovo piangere ed io che sono eccitatissimo per il gioco iniziato, le faccio in poco tempo il culo rosso e violaceo. Ad un certo punto però è lei a chiedermi di fermarmi e mi cinge il collo baciandomi in bocca e dicendomi varie volte grazie per averla fatta ben soffrire e godere insieme. Scopiamo di nuovo per altre due volte, poi nuovamente la inculo ed infine è lei a chiedermi di fermarmi e si lascia andare stremata, andando nel mondo dei sogni. Io mi faccio una doccia e, prima di andare via da casa sua, vedo sul comò dei biglietti da visita e ne prendo uno. Poi, aprendo la porta per uscire, noto che il cognome sulla targhetta è quello che ho sul biglietto, così chiudo il portone sicuro di poterla contattare per giocare ancora insieme. Sul comodino comunque, avevo lasciato il mio nome ed il numero di telefono.
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2019-12-13
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