Non è quello che sembra (seconda parte)
di
Fausto
genere
bisex
Poi all'improvviso un abbraccio da dietro.....era Serena che gli accarezzava il petto. Una sensazione di tocco che gli faceva voglia di prenderla e sedurla.
L'uomo che poco fa lo vedeva davanti a lui, sentiva già il fiato sulla sua pelle. Non si era accorto di averlo a pochi centimetri sulla cappella che pulsava dritto in faccia e pronto a prenderlo in bocca.
Serena continuava ad accarezzarlo da dietro e gli sussurrava, "rilassati e lasciati andare.....ti aiuterò a godere". La musica in sottofondo, il caldo umido sulla pelle, l'eccitazione. Tutto filava liscio, ma cosa c'era dietro a tutto questo ? "Perché a me ? " "Chi erano queste persone?" Si chiedeva ancora Roberto.
L'unica cosa certa in quel momento è che la lingua dell'uomo, ovvero Luca, si appoggiava appena sulla punta del cazzo di Roberto. Era in estasi. Godeva a succhiarlo, tanto che si stava masturbando.
Anche Serena non era del tutto indifferente a vedere due uomini godere uno di fronte all'altro. In realtà amava vederli così, anzi spesse volte fantasticava questo genere di spettacolo e di conseguenza a masturbarsi ogni sera fino allo sfinimento. Ora più che mai voleva partecipare o toccarsi. Sentiva il clitoride pulsare.
Poi all'improvviso una luce rossa o un laser era apparso poco sopra il seno di Serena. Era un segnale di ritirarsi ? Quel puntino che poteva significare tutto per una persona, per gli altri presenti nel bagno turco era un mistero.
In effetti aveva cambiato totalmente espressione sul viso. Sembrava un robot e così (forse) a malincuore, ma tipico scatto di un militare, ha fatto dietro front esattamente da dove era venuta.
Luca e Roberto non si erano ancora accorti di essere rimasti soli, però continuavano a godere. Gli spasmi di Roberto significava solo una cosa: stava per venirgli in bocca.
Poi di nuovo quella luce, ma questa volta era di colore verde ed era rivolto a Luca. Poi, come con Serena, senza se e senza ma, e interrompendo tutto sul piu bello e con una freddezza degno di un Terminator, l'ha fatto scattare subito in piedi e tornare da dove era venuto.
Un grido di rabbia di Roberto rintuonava nel bagno turco. Era chiaro che volesse godere ........continua
L'uomo che poco fa lo vedeva davanti a lui, sentiva già il fiato sulla sua pelle. Non si era accorto di averlo a pochi centimetri sulla cappella che pulsava dritto in faccia e pronto a prenderlo in bocca.
Serena continuava ad accarezzarlo da dietro e gli sussurrava, "rilassati e lasciati andare.....ti aiuterò a godere". La musica in sottofondo, il caldo umido sulla pelle, l'eccitazione. Tutto filava liscio, ma cosa c'era dietro a tutto questo ? "Perché a me ? " "Chi erano queste persone?" Si chiedeva ancora Roberto.
L'unica cosa certa in quel momento è che la lingua dell'uomo, ovvero Luca, si appoggiava appena sulla punta del cazzo di Roberto. Era in estasi. Godeva a succhiarlo, tanto che si stava masturbando.
Anche Serena non era del tutto indifferente a vedere due uomini godere uno di fronte all'altro. In realtà amava vederli così, anzi spesse volte fantasticava questo genere di spettacolo e di conseguenza a masturbarsi ogni sera fino allo sfinimento. Ora più che mai voleva partecipare o toccarsi. Sentiva il clitoride pulsare.
Poi all'improvviso una luce rossa o un laser era apparso poco sopra il seno di Serena. Era un segnale di ritirarsi ? Quel puntino che poteva significare tutto per una persona, per gli altri presenti nel bagno turco era un mistero.
In effetti aveva cambiato totalmente espressione sul viso. Sembrava un robot e così (forse) a malincuore, ma tipico scatto di un militare, ha fatto dietro front esattamente da dove era venuta.
Luca e Roberto non si erano ancora accorti di essere rimasti soli, però continuavano a godere. Gli spasmi di Roberto significava solo una cosa: stava per venirgli in bocca.
Poi di nuovo quella luce, ma questa volta era di colore verde ed era rivolto a Luca. Poi, come con Serena, senza se e senza ma, e interrompendo tutto sul piu bello e con una freddezza degno di un Terminator, l'ha fatto scattare subito in piedi e tornare da dove era venuto.
Un grido di rabbia di Roberto rintuonava nel bagno turco. Era chiaro che volesse godere ........continua
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Non è quello che sembra (prima parte)racconto sucessivo
Non è quello che sembra (terza parte)
Commenti dei lettori al racconto erotico