Non è quello che sembra (prima parte)

di
genere
saffico

Il racconto che sto per scrivere potrebbe cambiare genere due o tre volte, o rimanere uguale fino alla fine. Fatto sta che non ho nessuna storia in mente in questo momento. Quindi potrei scrivere di tutto, tanto da essere imprevedibile o prevedibile come ho sempre fatto. Anche il genere potrebbe essere errato o giusto una volta pubblicato, quindi vi conviene continuare a leggere per saperlo. Ho risvegliato la vostra curiosità ? Mmm mi sa proprio di si.
Roberto un impiegato di banca di 38 anni, girovagava alle 2 di notte in pieno centro storico con il suo vestito scuro, la cravatta allentata, la faccia stanca e triste per una giornata di merda. Era sposato e senza figli per scelta di entrambi da 5 anni con Giorgia, vicepresidente presso un'azienda di Software per la creazione di siti. Una donna bellissima di 36 anni da fare invidiare ogni uomo. Bionda con capelli lunghi, snella, alta 1,66 e molto forte caratterialmente, ma le cose non stavano andando per il verso giusto con Roberto. Il loro rapporto si era raffreddato senza sapere veramente la causa: Era l'attrazione sessuale? Interessi comuni ? Trascurazione ? Fatto sta che Roberto da un po' di tempo aveva il sospetto che venisse licenziato da un giorno all'altro e infatti oggi gli hanno dato il ben servito e una liquidazione che si aspettava più consistente dopo anni di duro lavoro. Non aveva voglia di tornare a casa dalla moglie e tutto questo mentre il cellulare vibrava senza suoneria all'infinito nella sua giacca. Non aveva voglia di rispondere, perché sapeva che era Giorgia a chiamarla. Poi due vibrazioni di messaggi WhatsApp. Roberto non voleva nenmeno leggere, ma scocciato doveva farlo, magari era un'emergenza .....

Giorgia: dove sei finito ?
Giorgia: almeno rispondi coglione.

No, non lo era, quindi pensava, "fottiti stronza".
La notte si faceva più fredda mentre camminava senza meta. Dopo tutto, ottobre stava per finire e incombeva l'inverno. Il cappotto che portava non lo riscaldava tanto. Pensava, "col cazzo che torno a casa. Piuttosto muoio di freddo". Poi all'improvviso un colpo di sonno. Roberto non mangiava un pasto decente da qualche giorno e lo stress dei giorni passati si faceva sentire. Tutto intorno a lui girava, e sempre più vedeva avvicinarsi l'asfalto. Non si rendeva conto di cadere e poi ......il buio.
Pensava.... "sono morto? Voglio morire".
Sembrava fosse passato un secondo dopo il blackout, ma Roberto sentiva la sensazione di caldo sul petto. Anche il resto del corpo si stava riscaldando, era molto più piacevole. Poi una voce femminile....."ciao, finalmente sei sveglio, eri svenuto. Tieni un po' di tè, ti riscalda".
Il sorriso di Angelica era come un'iniezione di energia per lui. Roberto ne era folgorato dalla bellezza di questa donna, ma non era sola, con lei ce ne era un'altra. Sembrava fosse finito in paradiso. Il luogo in cui si trovava era al quanto buio e grande. Le uniche luci che lo illuminavano erano delle candele profumate messe a caso per tutta la casa. Poi subito dopo, dalla porta di una stanza, spuntava una donna ancora più bella. Roberto chiedeva frastornato e scombussolato ......."dove sono finito ? Chi siete?" Nessuna di loro aveva voglia di rispondere, ma tutte lo guardavano come se avessero fame della sua carne, del suo sesso.Tutte avevano addosso tacchi a spillo e una vestaglia di seta che copriva a malapena il linguine. Tanto che quando una di loro si sedeva su una sedia, si poteva vedere se portavano o meno le mutandine. Roberto cercava di scrutare, di allungare l'occhio sotto la vestaglia di una che era seduta proprio di fronte a lui. La donna accorgendosi della curiosità dell'uomo, non aveva intenzione di chiuderle, anzi lentamente le apriva, come se lo volesse provocarlo. Una leggera peluria sottile partiva dal monte venere, fino ad arrivare a quel bottoncino del piacere. Quel clitoride gridava quasi a voler dire "leccami". Roberto all'improvviso aveva dimenticato di tutti i suoi problemi lavorativi e sentimentali. Come per dire, "Giorgia chi?" Però una cosa non si era ancora accorto, ovvero che sotto le lenzuola era completamente nudo. Per questo non sentiva nessuna pressione al momento della sua erezione. Poi si era rivolto verso a una delle donne chiedendo, "dove sono i miei vestiti". Serena, la donna che poco fa gli aveva provocato facendogli vedere la sua figa, avvicinandosi piano piano sul divano dove era disteso gli sussurra.... "vieni con me". A Roberto gli batteva forte il cuore, teneva in modo leggera la mano di Serena, come se non la volesse stringere troppo per non farle male mentre si dirigevano entrambi nudi verso una porta che somigliava l'entrata di un bagno turco.
Infatti una volta entrati, si sentiva il vapore e il caldo sulla sua pelle. C'era una coltra di nebbia, e il luogo era molto più illuminato, ma non si vedeva da un palmo di mano. Una musica rilassante usciva dalle casse. Serena intanto gli aveva passato un asciugamano mentre si allontanava da lui.......e Roberto
"dove vai ?"
Lei con voce sussurrante .....
"Rilassati e continua a camminare".
Fino a quando una sagoma non gli compariva davanti a lui. Era un uomo nudo in piedi e anche di bell'aspetto, un fisico palestrato e anche ben dotato. Un moro con occhi azzurri chiari e profondi. Non aveva peli per tutto il corpo.
C'era una leggera peluria nella parte del pube, ma per il resto aveva un corpo da urlo e con una carnagione scura. Stranamente Roberto si sentiva attratto da quell'uomo, tant'è che si eccitava. Sarà che era da troppo tempo che non faceva sesso, oppure piano piano sentiva un attrazione sessuale verso gli uomini. Era confuso..... Poi all'improvviso un abbraccio da dietro.....era Serena che gli accarezzava il petto e poi scendere...........continua..........




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scritto il
2019-12-26
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