Roma Milano
di
Ignot
genere
etero
E' tardo pomeriggio, sto x prendere il treno x andare al nord a trovare una mia amica. Sono sola e single xché dopo l'ultimo ragazzo 3 anni fa non avevo voglia di avere nessuno. Eccomi sul treno, scompartimenti da 6, davanti a me un uomo più grande, al mio fianco un ragazzo più giovane. Le altre persone non lasciano il segno. Iniziamo a parlare, l'uomo di fronte mi guarda e mi racconta di lui, dei suoi viaggi e mi guarda fisso negli occhi, cosa cerca di dirmi ? Che gli piaccio ? Lo sguardo è insistente, la cosa mi inorgoglisce, forse mi eccita, ma non mi sento padrona, di fianco a me, che ogni tanto partecipa alla conversazione, c'è il ragazzo. L'uomo mi ha risvegliato sensazioni e sul treno non le posso fuggire, allora tocco col mio braccio quello del ragazzo e rimango a contatto. Poi ogni tanto facendo finta di dormire un po' gli sfioro la gamba. Ormai è notte, gli altri dormono. Il ragazzo si alza, saranno le 3, io con la scusa di non voler svegliare nessuno x parlare xché non ho sonno lo seguo e lo trovo davanti ai bagni, mi fermo di fianco e gli dico : neanche tu riesci a dormire ? Chiacchieriamo un po' del + e del - poi in un momento in cui il treno ha un sobbalzo mi appoggio a lui, lui non si muove e nemmeno io, ho il cuore in gola, vorrei che mi toccasse ovunque, ma è timido, allora mi giro con il viso in fiamme e gli bacio la guancia, lui si gira e mi bacia. Gli sono di fronte non so come e lo bacio e mi struscio su di lui. Poi apro la porta del bagno e gli dico ti va ? Lui mi fa cenno di si, entriamo e chiudiamo la porta...ma che voglio fare ? Ci baciamo, poi dopo 3 anni la voglia di cazzo è troppa, gli slaccio i pantaloni, tiro fuori la camicia, muovo la mano e lo trovo subito, grosso e duro. Il bagno è sporco, ma non mi importa, mi appoggio lo stesso xché la voglia è troppa e non penso più a nulla, lo prendo in bocca. E' bellissimo, è duro e dritto, lo lecco, lo succhio, gli tocco con l'altra mano le palle, la mia bocca si muove in su e in giù veloce e lenta, lo sento ansimare, mi prende la testa fra le mani e me la muove al suo ritmo e mi arriva in bocca, lo bevo e lo lecco ancora un poco, sotto sono un lago. Lui ha il volto spaesato, stanco, rilassato ed incredulo. Si riveste ed usciamo, stiamo ancora un min fermi nel corridoio, mi bacia e poi torniamo nello scompartimento. Dormiamo un po' , i visi vicini, separati dal sedile, le gambe e le braccia a contatto. Sono le 5, siamo arrivati a Milano. Nessuno oltre noi sa nulla. L'uomo propone al ragazzo di accompagnarmi all'altro treno con cui proseguirò il viaggio. Così dal finestrino li saluto entrambi, l'uomo che mi aveva risvegliato gli istinti e il ragazzo che ne ha goduto.
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